Questa storia è dedicata a
Nonna Minerva che oggi compie gli anni!
Auguri!
Giusto per precisare, questa
è una storia che mi ha richiesto lei. Spero di aver soddisfatto le sue
richieste. XD
Buona lettura.
SGUARDI
Veloce e sfuggente è il suo
sguardo; la osserva di nascosto, stando attento a non farsi notare.
Un sorriso imbarazzato è la
risposta di lei alle attenzioni dell’amato, per poi ritornare concentrata sulle
parole di Silente, lusingata per quel pensiero silenzioso, che sa essere carico
di significati nascosti.
Indagatori e curiosi sono
gli occhi dell’amico, che osservano tutto quello che accade nella piccola
stanza, e che involontariamente
intercettano quelli di Remus e si dirigono
imperterriti sull’oggetto di interesse del Licantropo.
Sua cugina Tonks, che sembra molto presa dalla riunione.
Sirius fissa incredulo Remus che
però sostiene il suo sguardo accusatore con fierezza. È una lotta a chi cede
per primo, persa da Lupin che fingendo di tossire abbassa lo sguardo; negli
occhi di Sirius si accende il lampo della vittoria!
Il loro dialogo silenzioso è
però stato seguito da Tonks che li scruta entrambi
scuotendo la testa, cercando di trattenere una risatina.
Con un’occhiataccia, Molly
li rimette ognuno al proprio posto, attenti e silenziosi, come una maestra fa
con i suoi bambini.
Finita la riunione, nella
cucina di Grimmauld Place,
rimangono in tre. I soliti tre: Remus, Sirius e Tonks.
“Allora Moony!”,
esclama Sirius. “Grande novità!” Aveva aspettato quel
momento con ansia: dopo aver intercettato il suo sguardo, aver vinto ed essere
stato messo in riga dalla signora Weasley non aveva
fatto altro che rimuginare su quanto aveva visto e aveva associato il tutto al
comportamento che Remus aveva avuto nei confronti
della ragazza negli ultimi tempi. Complice il fatto che l’interessato fosse
anche uno dei suoi migliori amici, l’equazione si era risolta da sola.
“Che novità?”, chiede Tonks, curiosa, notando il ghigno soddisfatto comparso sul
volto di Sirius.
“Sai”, inizia in tono
saccente sorseggiando poi un goccio di tè quest’ultimo, “Credo che il nostro
amico Remus abbia una cotta per te.”
Colpito e affondato.
“Siri…” tentò di dire il
Licantropo, ma fu subito zittito da un gesto di Tonks.
“Sai, Sirius,
non lo reputo possibile.” Sul volto di Tonks, per un
brevissimo istante, era comparsa un’espressione simile a quella di suo cugino,
ma era riuscita a dissimularla velocemente.
“Ma dai, Tonks!
È così palese. Credimi, conosco il mio poll… lupo.”
“E io ti dico di no!”
Rispose sicura la ragazza.
“Sì, invece!”
Due bambini.
“Mi stai offendendo?”
“Io? Non mi permetterei mai. Ma non è un’offesa il fatto che Remus abbia una cotta per te.” Sirius
stava iniziando ad arrabbiarsi, non pensava che sua cugina avesse certi
pregiudizi.
“Io dico di sì!”, disse in
tono piccato quest’ultima, trattenendo a stento una risata, “Mi reputi così
facile?”
“Facile?”, chiese Sirius, non capendo le parole di Tonks.
“Sirius, tu pensi davvero che io vada a letto con persone che hanno SOLO una cotta per me?!”