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Autore: Kamelya    26/09/2013    1 recensioni
Sofia è una ragazza un po’ insicura, sempre triste, che si definisce ''nerd''.
Ma sarà proprio un ragazzo a fargli capire quanto lei è speciale.
In fondo, tutti siamo speciali. Basta solo crederci.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 12


Svolta





Perché Enza voleva parlarmi?!
 
-Ciao Sofia- mi disse, appena la vidi. Era seduta su una panchina, sola.
Non le risposi nemmeno, non avevo le forze per farlo..
Sospirai.
-Senti, lo so che sei arrabbiata con me…-  anche un deficiente lo avrebbe capito, Enza.
-io però ti posso spiegare.. cioè..- la osservai un attimo.
-Spiegare cosa?- chiesi, indignata. Mi stava vendendo da piangere.
-Donato e io eravamo un po’ brilli, non mi sono nemmeno resa conto…-  in quel momento tutto intorno a me si bloccò. Ero paralizzata. Rimasi a fissarla in silenzio per alcuni interminabili minuti. Non sapevo cosa dire. Che stronza… oddio, volevo prenderla a pugni!
-Ehi Sofia, però rispondimi…- mi incitò lei, rompendo il silenzio.
-Cosa dovrei risponderti? Che ti perdono? Che è tutto okay?- iniziai a sentire gli occhi lucidi. Sospirai di nuovo. - Non ci vuole molto a capire che anche tu sei innamorata di Donato!- continuai –Potevi dirmelo, dannazione! Per te, l’avrei lasciato sta…-
-Smettila di fare l’amichetta perfetta!- mi interruppe –Non ti decidevi, mo Massimiliano mo Donato… mi ero stancata!-
Sentivo il mio cuore battere all’impazzata.
-Sei una stronza..- sibilai a denti stretti. –Perché mi hai fatto questo?-
-Perché amo Donato. E per lui rinuncerò a te.- quelle parole mi distrussero. Abbassai lo sguardo, in un punto indefinito. Doveva essere un sogno.
Ilaria era davanti a noi, ci fissava con un’espressione stranissima.
-Enza.. ma.. tu mi avevi detto che volevi scusarti con lei…- disse.
-che si fotta Ilaria!- le rispose Enza.
-Che ti è successo? Eh? Perché..- le chiese ilaria.
-Chiara mi ha semplicemente fatto aprire gli occhi.- sorrise beffarda.
Maledetta.. quello era davvero troppo.
Mi avvicinai a Enza, guardandola dritta negli occhi.
-Io…io- presi fiato -non ti voglio mai più vedere.- le dissi, avvicinandomi il più possibile alla sua faccia –Non devi permetterti di parlare così mai più. Ti giuro che se succederà qualcos’altro te la faccio pagare cara.-
Spalancò gli occhi, poi sorrise. Chi mi aveva dato così tanta forza? Mi girava la testa.
-Tsk,che paura. Non hai il coraggio tanto.-  Cavolo, io le avrei spaccato la faccia…
-Comunque devo andare, è stato un piacere parlare con te. Addio!- dichiarò, sempre sorridendo. Poi se ne andò.
Ilaria stava ancora con lo sguardo fisso su di me. Non sapevo cosa provare. Ero confusa.
-Perché.. perché Ilaria!- scoppiai a piangere, stavo esplodendo… -Io sono uno schifo, sia come amica sia come persona!- singhiozzavo. Dovevo sputare via tutto quel dolore, quella rabbia insopportabile che mi stava opprimendo. -Guardami, faccio pena a chiunque mi veda…sono brutta, il ragazzo che mi piace se la fa con la mia migliore amica, la sfiga accompagna ogni giorno della mia vita…sono diversa dagli altri… io…-
-Sofia!!!!!!-mi interruppe, arrabbiata –non ti permetto di dire queste cose! Tu non sei  brutta, okay? E te ne devi fregare degli altri, tu sei tu e non devi essere come nessun altro! Se fossimo tutti uguali il mondo sarebbe monotono, quindi non ci vedo niente di male! So che è difficile non pensare a Enza e Donato ma devi fregartene come a loro non è importato di te!-
-Sono un caso perso.. ma grazie comunque per le belle parole.. ora però voglio tornare a casa..-
-Va bene.. ma poi domani usciamo. Non puoi stare così Sof.-
Le sorrisi, tristemente. Così tornai a casa.
La persona che ero prima.. quella che era amica di tutti e tutto.. dove era finita?
 
 
 
 
 
***
 
 
 
 
Passarono così i giorni. Giorni monotoni, tristi, opachi. Vi annoierei sicuramente raccontandoli.
Non era successo nulla di particolare, ero stata davvero male all’inizio. Malissimo. Poi avevo capito che non dovevo. O meglio che non potevo, per me stessa. ‘’Stare male per gli altri è una cosa che ti distrugge solo. Devi pensare a te stessa.’’ Me l’aveva detto Tatiana. Così avevo iniziato a stare meglio, pian piano.
Con Ilaria mi sentivo solo per telefono. Forse per gli impegni, per la scuola, il terzo anno era davvero duro. Poi, aprile era un vero e proprio inferno.  Arrivavano le belle giornate e chi aveva più voglia di studiare?!
Da quella volta, non avevo più parlato con Enza. Non la guardavo nemmeno. Donato invece non mi aveva più contattata. Né su facebook, né sul cellulare. Anzi, non mi salutava nemmeno. Ed ero sicura che la colpa fosse di Enza. Ma non me ne importava più.
E con Massimiliano? Con lui alla fine mi ero scusata,  ma nulla di più.
Quella mattina mi ero alzata davvero di buon umore. Dopo tanto tempo.
Non so il perché ma nella mia vita, avevo sempre odiato il mese di aprile. Fino a quell’anno.
Stavo tranquillamente aspettando l’autobus quando un qualcuno si avvicinò.
Era un ragazzo bruno, molto alto con gli occhi neri. Mi sembrava di conoscerlo…
-Sofia!!!!!! Sei tu?- mi chiese. Oddio, come faceva a sapere il mio nome?!  
Io lo fissai perplessa. Ma.. lui… era…
 Strabuzzai gli occhi. Non poteva essere!
-ANDREAAAAAAAAAAAAAAA!!!!- urlai, abbracciandolo. –Oddio, Andrea mi sei mancato un casino-
-Anche tu Sofia ma così mi stritoli…-
Era davvero cambiato.. lo avevo riconosciuto dagli occhi scuri, neri. Era diventato altissimo, era dimagrito, era diventato davvero carino.
Andrea era il mio amico più caro delle medie che si era trasferito in Svizzera due prima.
-Come? Quando? Tu? Perché?- iniziai a blaterare, ero troppo felice!
-Calma Sofia-  rise –Sono tornato per stare qui per sempre, dai miei zii.-
Non facevo un sorriso così da tempo. Con lui avevo un rapporto speciale, mi potevo confidare di tutto. Quando si trasferii, fu un duro colpo. Ma chi ne soffrì di più, fu Ilaria. Perché lei lo conosceva da molto più tempo di me.
-Oddio devo dirlo a Ilaria!!! Lei ne sarà più che…-
-NO!- mi bloccò, quasi spaventandomi.
Lo guardai interrogativa.
-Voglio farle una sorpresa-
Il rapporto tra Ilaria e Andrea non l’avevo mai compreso appieno. Prima che Andrea partisse, tra loro due era nata qualcosa in più di un’amicizia, da ciò che avevo capito, ma non avevano concluso niente proprio per partenza di quest’ultimo.
-Che bella idea!- mormorai, contenta.

 
 
 
 
 
 
 
Ciao! :D come va? C:
l’inizio della scuola è stato traumatizzante ç.ç
I tre asterischi segnano l’inizio della seconda parte del racconto, in cui la nostra Sofia finalmente si riscatterà! Ovviamente alcune difficoltà ci saranno ma niente che non si possa superare ^^
Ah e  la questione con Enza verrà chiarita nei prossimi capitoli, così capirete bene cosa l’abbia spinta a ciò.
Waa sono felice di essere arrivata a questo punto ^^
Continuate a seguirmi ^^ e ditemi cosa ne pensate!
Un bacione a tutti voi che leggete ^^
  
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