Spin-off dell'Epilogo di "Che c'è, Weasley?". Potete trovare la long qui.
I’m not gonna teach him how to dance with you
“He's got two left feet and he bites my moves,
I’m not gonna teach him how to dance with you”
-Black kids; I’m not gonna teach your boyfriend how to dance with you
Senti un leggero bussare alla porta, quasi indeciso.
Nella camera aleggia un forte odore di inchiostro, fumo e chiuso, che punge il naso e fa lacrimare gli occhi. Due letti a castello sono appoggiati contro al muro: quello basso è ordinato e preciso, mentre quello in alto è sfatto e col materasso leggermente spostato, memore delle tante notti in bianco. Ti chiedi spesso perchè non ti trasferisci da Angelina, o nell'appartamento sopra al negozio; la risposta è semplice: quei luoghi hanno così poco di Fred. Davanti ai letti, vicino alla finestra, v'è una scrivania di ebano, coperta di fogli, su cui è chino un massiccio ragazzo dai lunghi capelli rossi.
-Entra- dici, senza staccare gli occhi dalle scartoffie sparse sul tavolo.
-George, ho bisogno di un favore- dice una voce femminile.
Alzi lo sguardo su Hermione, che si sta torcendo nervosamente le mani.
-Spara-.
-Io e Ron ci sposiamo- dice tutto d’un fiato. –Lui è una frana, nel ballo. Dovresti insegnarli tu, secondo me-.
La guardi, e non puoi fare a meno di notare quanto sia cambiata negli ultimi anni.
I capelli sono ancora cespugliosi, e l’espressione è ancora saccente, ma sai che dentro qualcosa le si è rotto. Il lutto ha segnato lei quasi quanto te.
Senti il cuore sprofondare, realizzando ciò che aveva appena detto. Speravi che avesse scelto di aspettare, che avesse scelto qualcun'altro. Non perchè la amassi tu, ma perchè lei amava lui.
Lei amava Fred, ne sei sicuro, e lui amava lei.
E aveva scelto Ron per voltare pagina.
-Lo sai che non approvo- dici deciso, tornando a guardare i fogli sulla scrivania e facendole intenedre di non replicare.
-Ma…- cerca di protestare, ma sai che non vuole insistere.
-Tu l’hai fatto con mio fratello. Come puoi pretendere di farlo con qualcun altro? Non sarà mai lo stesso!-.
Hai alzato la voce, e lei si allontana, spaventata.
Anche lei ha capito che hai cambiato argomento, ma cerca di riportare la conversazione sui binari iniziali.
-Per questo ti ho chiesto di insegnarli…- sussurra, le mani portate avanti in segno di protezione
-Così potrebbe rubarmi le mosse? No grazie!- urli, scoppiando poi in una risata stridula, falsa.
Vedi le lacrime riempire i suoi occhi, e sai d’aver esagerato.
Le prendi il polso, e poco dopo siete stretti in un’abbraccio confortante, che sa di buono, che sa di casa.
Le narici della ragazza s’impregnano del tuo odore, troppo simile a quello del gemello. Menta e arancia.
-Era bravo, vero?- le chiedi.
Lei sa che non stai più parlando del ballo, e annuisce.
-Lo amavi-.
Più che una domanda, è un’affermazione.
-Sì, ma è tempo di riprovarci- sussurra.
-Ma non ami Ron-.
Un’altra constatazione.
-Ultima sentenza?- chiede, separandosi e guardandoti negli occhi.
-Non gli insegnerò come ballare con te-.
-Va bene- dice lei, prima di tornare alla porta e chiudersela alle spalle.
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Angolo autrice
Ok, non so da dove questa schifezza sia uscita, e mi spiace di avervela propinata. Insomma, è ridicola! Sono sicura che riceverò più critiche che recensioni positive.
Ah, e quando dice “l'hai fatto”, “era bravo” e palle varie, non intende il fiki-fiki, ma che lei l'ha amato.
Isobel Mary Weasley