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Autore: Liz    27/03/2008    4 recensioni
Snowdrops: nel linguaggio dei fiori simboleggiano la vita e la speranza.
Angela ha 17 anni, i suoi genitori sono morti in un incidente d'auto due anni fa, i suoi compagni la maltrattano... Solo l'incontro con Seth riuscirà a darle una ragione per andare avanti. Ma riuscirà ad avere la forza per lasciarsi tutto alle spalle?
"Una famiglia… Una famiglia!"
Grazie a tutti!
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Snowdrops'
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Capitolo 10»gelosia

*Dobbiamo festeggiare!*

*Che cosa?*

*Ma come… così mi fai soffrire…. Come puoi non ricordartelo?!*

*°_°’’ Rinfrescami tu la memoria allora…*

*È passato un mese da quando ci conosciamo…*

Angela guardò divertita lo schermo del cellulare.

*E tu tieni il conto di queste cose? XD*

*Mi potrei anche offendere é_e*

Si mise una mano davanti alla bocca per nascondere la risata.

*Va bene, festeggeremo, basta che non sia in un fastfood! E offrirai tu come sempre +_+*

*Ancora con la storia dei fastfood?! XD Ehi mi stai sfruttando o sbaglio?*

*Non sbagli. Ora se permetti, vorrei seguire la lezione. A stasera!*

*Ok. Voglio un regalo!*

La ragazza alzò il viso, raggiante, e rivolse la propria attenzione alla prof di letteratura latina, che da circa un’ora parlava di Cesare e dei commentarii senza che nessuno la ascoltasse (questa scena mi ricorda qualcosa XD n.d.A).

Susanna la stava osservando da parecchio tempo.

La guardava scrivere sms, leggere con la luce negli occhi il display del telefonino, ridere spensierata, come non l’aveva mai vista.

Il solo fatto che esistano persone come lei mi fa rabbia.

Quei capelli, quegli occhi color dell’erba, quel viso, quel corpo minuto... quel sorriso.

LEI.

Ogni cosa di te è come io vorrei essere.

Fin dal primo momento in cui l’aveva vista Susanna aveva odiato Angela.

Era come lei non era mai stata, e mai sarà: era ciò che lei fingeva senza ritegno di essere.

Bella. Intelligente. Simpatica. Elegante.

Ogni cosa di te è così facile da amare.

Tutte le persone che conoscevano Susanna credevano fosse così e per un certo periodo anche lei stessa si era convinta di esserlo davvero.

Ma io sempre e solo mentito spudoratamente.

L’aveva capito proprio nel momento in cui Angela era entrata nella sua classe, il primo giorno del secondo anno.

I suoi movimenti erano lenti, aggraziati. La divisa si muoveva leggera con lei, i suoi capelli lunghissimi ondeggiavano nei suoi movimenti. Lo sguardo fiero, deciso, dritto davanti a sé.

Allora si accorse della sua bugia. Lei non era così.

Ogni cosa di te affligge il mio invidiare.

Aveva modificato se stessa in tutti i modi possibili: trucco, vestiti, comportamento, fino a cambiare il proprio volto, il proprio corpo.

Aveva rigettato il proprio io che riteneva poco bello come qualcosa di sporco, degradante.

Era colpa dei soldi, dei bisturi, dei suoi genitori superficiali, sei lei ora era così bella, così perfetta.

Dalle medie in poi nessun compagno di classe aveva più osato prenderla in giro. Anzi, cadevano ai suoi piedi come mosche, vittime di quella falsa bellezza.

E, soprafatta dal suo stesso splendore, ne era rimasta vittima anche lei.

In fondo al cuore aveva sempre saputo di non essere mai stata una vergogna prima dell’operazione, come i suoi compagni e i suoi genitori la ritenevano.

Ma ora…

Ora sì che si vergognava di se stessa, di come poco si era amata e di come poco ancora si amava.

Non poteva fare altro che odiare Angela, la sua naturalezza, il fatto che lei conoscesse questo suo lato perverso.

La tua libertà prende forma in modo naturale.

Ogni cosa di te risuona felicità…
adesso non mi accontenterò di meno.

Era decisa a rovinarle la vita.

Perché lei deve avere tutto e io no?

Aveva subito cominciato a trattarla male e, piano piano, anche i suoi compagni l’avevano seguita.

A quel periodo, Angela aveva appena perso i genitori e ciò aveva facilitato il suo piano: era incredibilmente taciturna, scontrosa e solitaria per la ferita profonda ancora fresca, e rifiutava qualsiasi invito ad uscire, qualsiasi proposta d’amicizia; anche gli altri presto la isolarono, offesi e indispettiti.

Poi era bastato spargere in giro qualche voce crudele, qualche bugia… e il gioco era fatto.

Sono io la più bella. Sono quella che tutti devono ammirare. Devo essere io la più felice.

Per parecchio tempo era stato così… ma ora?

Da quando la conosceva non aveva mai visto Angela felice. In classe stava sempre sola, guardando fuori dalla finestra o ascoltando musica, e non parlava quasi mai.

Era come se non esistesse. Susanna l’aveva annullata e gioiva di questo.

È come se lei non esistesse.

Ma ora lei era lì, presente in modo fastidioso, e sorrideva ancora.

Perché quel sorriso pieno di vita? Perché i suoi occhi brillano di felicità?

Più Susanna la osservava più le veniva voglia di picchiarla, di umiliarla come aveva fatto con se stessa.

Era successo qualcosa, ne era sicura.

Poteva vedere, quasi toccare, l’allegria che emanava. Poteva capire quanto, nonostante tutto, Angela fosse più felice di lei.

Strinse i pugni, appoggiati sulle gambe, e sentì le proprie unghie ferire la carne. Serrò le labbra, le lacrime di rabbia stavano bagnando i suoi occhi.

Rossa in volto si girò verso la professoressa e fece finta di interessarsi, ma la campanella di fine lezione suonò improvvisamente.

Seguì Angela fuori dalla classe, per il cortile, fino al cancello.

La vide raggiungere stupita un ragazzo alto dai capelli neri, parlare con lui, sorridergli come l’aveva vista fare in classe.

Ogni cosa di te risuona felicità…
Adesso non mi accontenterò di meno.

 

 

Capitolo 11»amici

Angela uscì dal locale e dall’altra parte della strada vide Seth appoggiato alla sua moto… ma non era solo.

Attorno a lui c’erano due ragazze, una più alta e una più bassa, e un altro ragazzo. Angela corse verso di loro e quando fu più vicina chiamò il nome del ragazzo.

Seth aveva un’aria scocciata e imbarazzata.

- Ragazzi… vi presento Angela.

La ragazza più alta le porse la mano.

-Piacere, io sono Sarah!- disse sorridendo.

Aveva gli occhi marroni cerchiati da un paio di occhiali senza montatura, i capelli erano castani e ricci, lunghi fino alle spalle; non era magrissima, ma era giusta per la sua altezza, che raggiungeva quasi quella di Seth.

Angela rispose al saluto stringendole la mano.

La ragazza più bassa la guardava assorta. Era alta come Angela, un po’ allampanata, ma aveva un viso simpatico: gli enormi occhioni azzurri, truccati fortemente di nero in contrasto col candore quasi inquietante della sua pelle, brillavano di luce curiosa; la bocca piccolina era piegata in un sorriso perenne. Aveva i capelli biondi, corti, con una ciocca nera per frangetta e indossava un vestitino nero e verde scuro tutto pizzo, che sembrava troppo leggero per febbraio, ma che la faceva carinissima.

La ragazza, accortasi dell’espressione dubbiosa di Angela, esordì convinta con voce chiara, gli occhi luccicanti di emozione e le gote rosse.

- Ah!!- le prese la mano tra le sue- Così sei tu la famosa Angela!!!

Angela la guardò sorpresa.

- Famosa?

Seth intervenne chiudendo la bocca della ragazza piccolina con la mano e tenendola ferma per le spalle con l’altro braccio.

- Lasciala stare. Seiry parla sempre senza connettere il cervello…

Seiry si liberò dalla stretta mordendogli la mano e Seth la lasciò andare scuotendo l’arto ferito.

- Non è vero!- si rivolse al ragazzo che le stava accanto – diglielo tu, Ray!!

La prima impressione che Ray fece ad Angela era di tipo inquietante, uno dai quali era meglio stare alla larga: era un ragazzo ancora più alto di Seth, pensò che dovesse essere intorno ai due metri. Aveva gli occhi marroni così chiari che sembravano spiritati, i capelli scuri sparavano in aria per il gel ed erano coperti dal cappuccio della felpa nera. Aveva piercing su entrambe le sopracciglia e sull’orecchio; quando parlò, ad Angela sembrò di intravederne due anche sulla lingua.

Lui la guardava con la stessa espressione di Seiry: stava silenzioso a fissarla con occhi tra la sorpresa e il dubbio.

Angela si presentò titubante, e anche un po’ spaventata.

- P-piacere… sono An.. Angela…

- AH!- lui si svegliò come da un sogno.

Le prese la mano tra le sue e con felicità esclamò.

- Così sei tu la famosa Angela!!!

Angela lo guardò a dir poco sconcertata, mentre Seth si dava uno schiaffo alla fronte.

 

***

 

Angela addentò il suo solito hamburger e guardò le persone sedute davanti a lei dall’altra parte del tavolo.

Seiry aveva preso il menù per bambini e ora giocava con il pupazzo che vi aveva trovato. Ray aveva preso lo stesso (con grande sconcerto di Angela) e stava mangiando le patatine fritte. Sarah non aveva preso niente, mentre Seth, seduto di fianco a lei, aveva preso del pollo.

- Ma davvero voi due venite sempre qui a mangiare?- chiese Sarah un po’ schifata.

- Bè ma è carino qua…- rispose Seth indifferente.

- Anche a me piace molto!!- disse allegra Seiry.

- Mah… non riesco a capire come fate a mangiare questa roba…

- Eddai Sarah!- disse Seth scocciato.

- Io concordo con Sarah- intervenne Angela – però quando si ha fame va bene tutto.

Sarah le sorrise.

- AAAAH RAY!! Non fregarmi le patatine!!- Urlò Seiry picchiando velocemente la mano del ragazzo posata sul suo piatto.

- Eddai amore… le mie sono finite…

Angela rimase sorpresa.

Amore? Allora stanno insieme! Avrei dovuto intuirlo, in fondo sono simili… ripensò divertita al momento in cui li aveva conosciuti e alla loro reazione uguale.

- No Ray! Le patatine sono mie e basta!- gli rispose Seiry allontanando il cibo, e lui si arrese, triste.

- Sapete non pensavo che Seth potesse avere amici come voi… mi immaginavo chissà quali tipacci!- osservò Angela.

Seth rise.

- Cosa vuoi… sono pieno di sorprese- esclamò pavoneggiandosi.

- Sisi certo- tagliò corto Seiry - Però sei anche taaaaaanto tenero… vero Angela?- chiese con voce melensa.

- EH? Chi, Seth? Tenero? Ma se è un burino arrogante?!

- Eeeehi, vacci piano- disse Seth offeso, dandole un colpetto alla testa con la lattina di coca-cola.

Seiry li guardò stupiti.

- Ma come, Angela? Seth non ti ha ancora det-

Non fece in tempo a finire perchè Ray la fermò, tappandole la bocca col panino.

- Seiry! Evidentemente Seth non ne ha ancora avuto il coraggio…- le sussurrò nell’orecchio.

La ragazza si tolse il panino dalla bocca e per qualche secondo osservò pensierosa Seth in silenzio.

Poi all’improvviso si alzò in piedi e puntò il dito contro Seth.

- E TU OSI DEFINIRTI UOMO?!?!- urlò facendo girare tutte le persone presenti nel locale e sprofondare gli amici nelle proprie sedie.

 

 


 

commento poco serio

 

+guarda foglio bianco di world+

o_o

Perché mi fissa tutto vuoto? ;_;

 

Questi capitoli sono nati così, negli ultimi spiragli di delirio vacanziero. Speriamo non ne soffrano ;_; +li accudisce come figli suoi+

Le frasi in grassetto in rivali sono di “Bliss” dei Muse. Personalmente, la ritengo una canzone davvero fantastica.

Seiry è il personaggio che più adoro in tutta la storia. Sarà perché è come vorrei essere io? XD +ecco da dove viene il complesso di Susyna tenera °_°’’+ scusate se il  nome “Seiry” è un po’ strano… ma è in onore di un mio caro amico che ora ho po’ perso di vista…

“perché hai rifiutato seirìììììì” XDD (lasciatemi perdere ç_ç)

Il discorso di Sarah sui fast food mi è venuto naturale X°D +la fissazione continua!+

E ora *_*

SCARABOCCHI TIMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

La signora Hofer, non so perché, ma la immagino come la maestra di Sana (kodomo no omocha) che adora il limbo ed è innamorata pazzamente di Gerard!!! (ci ho messo anni a trovare un’immagine sua… ma era così insulsa? ç_ç A me faceva morir dal ridere XD)

 

 

Bah. Lasciamo perdere che è meglio.

Grazie di cuore a Kokkyna bella e Purple per i commenti e i preferiti >///< Ne sono felicissima <33333333333

Non so bene quando aggiornerò ancora: ora che la scuola è ricominciata non ho tempo nemmeno per mangiare (per farvi un’idea domani ho 2 verifiche di mate, di cui una di recupero di quel *BEEP* di debito ç_ç) ma sempre & comunque….

Alla prossima!!

Commentare non mai fa male alla salute, anzi credo che vi si sgranchierebbero le dita °__° xD Corro che è meglio.
Però tra tutti i lettori poi commentano sempre le stesse (adoratissime recensitrici)! Non comprendo perché non lo fate, sarebbe davvero un piacere immenso.

*spudoratamente copiato da kokky*
   
 
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