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Autore: Anfalos    27/03/2008    3 recensioni
Durante la guerra sacra Athena viene quasi sconfitta, ultimo baluardo a sua difesa rimangono leo e sagitter ma oramai Hades stesso sta risalendo le case dello zodiaco vuote, al suo fianco Papillon e Minos del Grifone tolgono di mezzo le ultime guardie di Athena rimaste.
Ora sono dinanzi alle porte della tredicesima casa...
Genere: Generale, Mistero, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Infinity Break

**

Quella mano gelida che mi aveva soccorso mi avvolse dapprima in un caldo abbraccio e poi come fossi un sacco mi portò sulla spalla, non riuscivo ancora a distinguere bene ciò che accadeva, poi d'un tratto una voce tonò nell'aria
- Shura, al tredicesimo tempio, avanti fuggi-
era Shura quindi che mi aveva tratto in salvo ed ora con voce ferma e imperiosa, quasi disturbata disse
- Non ho mai preso ordini e non comincerò ora, tu e tuo fratello siete stati avventati a non credere in chi vi precedeva e vi seguiva andando direttamente da Athena-
mentre quello che sapevo esser mio fratello rispondeva
- Ci è stato ordinato Shura, ti prego, nel tredicesimo tempio!-
la voce atteggiata a supplichevole richiesta era senza dubbio contornata da quel viso che Aioros utilizzava sempre per ricevere un favore da chi non lo avrebbe mai fatto: ferma e sicura ma al tempo stesso supplichevole di fiducia e speranzosa d'aiuto, praticamente impossibile era per lui ricevere un no. Shura sbuffò e cominciò a correre verso la scalinata, o almeno ciò che ne rimaneva, per arrivar al portone clamorosamente aperto seppur vigilato da Sagitter.

Non appena mi ripresi mi feci metter giù da Shura che capii nettamente le mie intenzioni intimandomi
- Ha detto tuo fratello di rientrare, non sò cosa abbia in mente, ma da lassù può avere solo una intenzione e sarà meglio non intralciarlo-
feci due passi barcollando sotto lo sguardo ansimante di fatica di Shura e vidi il cavaliere alato librarsi in aria avvampando furioso il proprio cosmo. Era chiaro mio Fratello voleva menar quel colpo che si era autoproibito
- Fratello -
ebbi il tempo di pronunciare prima che Shura mi strattonasse, lo guardai superando l'angolo buio creato dal muretto che circondava la tredicesima casa ed entrai dove eravamo stati barricati io e mio fratello fino a qualche ora prima.

Non richiusi le porte, sia io che Shura eravamo al sicuro dietro il muretto e comunque il colpo pensavo si sarebbe scatenato solo sugli specter. Ciò che vidi fu straordinariamente tremendo: il cosmo del mio caro fratello si concentrò tra le braccia creando un'alone dorato che le avvolse facendole divenire un secondo sole. Tra le mani quella luce si faceva mano mano più intensa e lo sguardo orribilmente teso in smorfie di rabbia e odio.
Mi spaventò, molto e incredibilmente vedere mio fratello esprimere tanta negatività, solo allora capii perchè si era proibito quel colpo: troppo devastante, troppo cruento, troppo malvagio.

Dopo quasi un minuto, gli specter si ripresero dal caos dell'esplosione e dei colpi che avevo loro lanciato concentrando sguardo e cosmo su mio fratello che movendo le mani e allungandole verso l'esterno urlò
- Infinity Break! -
un mare, di puro potere dorato si mosse ad una velocità inverosimile dal suo corpo. Decine, poi centinaia e migliaia di frecce sibilando e graffiando rabbiose l'aria si mossero a trafiggere ogni anima che era sopravvissuta al tumulto iniziale. Fu una carneficina. I corpi degli specter vennero martoriati e trafitti in ogni dove, urla di dolore e schizzi di sangue macchiorono la terra color ocra, fu come assistere ad una esecuzione chiunque tentasse di opporsi ai colpi aveva il tempo solo di rendersi conto che sarebbe morto in brevi istanti e disperato si lasciava uccidere.
Il mondo si fermò un'attimo dinanzi a quella crudeltà mossa dal cavaliere della giustizia per antonomasia ed io stesso chiusi gli occhi.
Quando tutto finì nessuno specter era rimasto in vita e Sagitter muto con il capo chino si fece largo tra me e Shura con il viso bianco e le mani tremolanti, non era il cavaliere delle stragi ma quello delle parole e della pacatezza, quello che lottava solo se necessario e anche Athena lo sapeva.
Quando richiusi le porte, ed eravamo sicuri di aver vinto oltre che di aver posto fine alla guerra sacra seppur in un bagno di sangue, l'ansia tornò forte
- Dannati! Athena riserverò a te le pene che i tuoi maledetti santi hanno riservato ai miei Specter, non avrò pietà, tutto il mondo saprà che soffre per colpa delle scelte dei tuoi cavalieri! -
la voce era senza dubbio quella di Hades in persona e senza dubbio era fuori dalla tredicesima casa.
Sagitter però non parve riprendersi da quel suo stato di morte nel cuore e avvicinandosi ad Athena cominciò a parlare in modo impercettibile. Io intanto portai Shura in una delle stanze della tredicesima casa, le porte avrebbero retto, per un pò e almeno per ora nessuno pareva volere mettere in discussione la loro resistenza.
Ciò che comunque mi premeva capire era cosa aveva spinto mio fratello ad usare quel colpo? Cosa stava dicendo ad Athena ma soprattutto come si era salvato Shura? Troppe domande non avevano ancora risposta.

**

Ringrazio Alexiel Mihawk per avere betato il capitolo e per avere commentato.
Inoltre un grazie a

gloglo: come vedi ecco la risposta alle tue domande. Grazie mille per i complimenti

Gufo_Tave: grazie, come vedi però non parla il dialetto siculo ù.ù in compenso si diletta con la corrida.

Aledileo: grazie, sono contento che ti piaccia.

Silver_Saint: grazie ^^

  
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