Notte
fonda. Sala comune.
Il fuoco
si sta spegnendo nel camino, ma manda gli ultimi bagliori di luce sulle
sagome
di due ragazzi sul divano di fronte.
Sono
entrambi in pigiama. Lui marrone, lei azzurro.
Lui
è seduto,
lei ,stesa, la testa abbandonata sul bracciolo.
“Dovremmo
andare a dormire” esordisce lui con voce bassa.
Gli occhi
di lei, con un guizzo, paiono svegliarsi da un torpido sonno.
“Ma…Harry…non
sappiamo che cosa…”
“Hermione
te ne accorgi da sola che non riesci più a
connettere!” scherza, ma è serio
lui. La osserva con quegli occhi blu resi brillanti dalla luce soffusa
della
sala.
Lei rotea
gli occhi all’indietro. Odia dover ammettere che lui ha
ragione. Lo fissa anche
lei. Per un lungo, interminabile istante.
La mano
di lui si avvicina al viso di lei. Con un dito, grande e calloso, le
sfiora la
guancia. “Hai una ciglia sotto
l’occhio!”. Voce roca.
Il cuore
di lei sussulta. Lui è vicino.
“Ah..grazie..”
“Lo
sai
che se soffi su una ciglia dopo aver espresso un desiderio, questo
s’avvera?”
Lui
è
vicino. Sicuro ma impacciato. Con un dito davanti al viso di lei.
“Dai esprimi
e poi soffia”
Lei chiude
gli occhi. Pensa. Soffia delicatamente sul polpastrello di lui. La
ciglia vola
via.
Ma nessuno
dei due vede dove atterra.
Occhi negli
occhi, sono ancora più vicini. I loro nasi si sfiorano. Le
loro labbra si
accarezzano. E poi il bacio.