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Autore: eat_sleep_read    27/09/2013    1 recensioni
Hope potrebbe passare per una comune ragazza se non fosse per il suo passato misterioso.
*dal testo*
Avevo molte domande in testa ma una certezza: il mio genitore divino era potente, talmente potente da essere temuto persino dagli dei.
Questa è la storia della ragazza dagli occhi ametista.
*NON TENGO CONTO DEGLI EVENTI DELLA SECONDA SERIE E BLA BLA BLA ALCUNI PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO BLA BLA BLA NON È STATA FATTA A SCOPO DI LUCRO ECCETERA ECCETER*
TUTTO CIÒ PROVIENE DALLA MIA TESTOLINA GUAI A CHI PLAGIA O SARA PUNITO CON LA MORTE.
Ragazzi storia sospesa, causa: assorbimento totale da parte dell'altra ff.
Ma non vi preoccupate appena la terminerò ritornerò a Hope e Nico.
:) abbiamo imparato che io non sono in grado di aggiornare due storie in contemporaneamente.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gli Dèi, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Ti affideremo la prossima missione Rico."
"Nico signore."
"Ma certo Fico. Come stavo dicendo dovrai andare a recuperare questo semidio qui. Quindi buona fortuna e evita di farti ammazzare etc. Ah, puoi portare con te una persona a cavolo. Basta che non morite è fastidioso dire ai vostri genitori che siete morti. E ora vattene Tatangelo."
Nico si trattenne di dirgli che era Di Angelo non Tatangelo, sarebbe stato inutile.
"Porterò Hope."
"Ah, la ragazzina stramba. Si si."
Poi Dioniso borbottò qualcosa come "quella li tanto deve morire tra qualche settimana se non viene riconosciuta."
Ma Nico credette di aver sentito male.

Stavo mangiando con estrema calma, fregandomene di quello che diceva Travis, quando fui riportata alla realtà dal Signor D.
"Nope, purtroppo devo parlarti."
"Si signore."
Il signor D era un'omino basso e un po' in carne. Aveva riccioli così neri  che sembravano blu. Era sempre di pessimo umore. In realtà era un dio e D stava per Dioniso. Solo un consiglio: se non volete morire di una morte atroce o essere trasformati in delfini etc. Evitate di chiamarlo "quello del vino".
"Allora, insomma sei convocata per un'eroica impresta eccetera. La accetti?"
"Ma non mi ha ancora detto di cosa si tratta signore!"
"Pff... Voi eroi! Volete sempre sapere..."
"Ma...."
Per fortuna Chirone accorse in mio aiuto.
"È semplicemente una specie missione di recupero. Dovete scortare sano e salvo un mezzosangue a questo indirizzo." Mi porse un foglietto. Ma per la mia dislessia il corsivo era quasi impossibile da leggere. "L'impresa ti è stata offerta da Nico Di Angelo. Accetti?"
"Okay. Quando si parte?"
Dissi col mio solito tono menefreghista.
"Ora. Prepara uno zaino."
"Nel senso ora ORA?"
"Che hai ragazzina al posto delle orecchie. Smamma Hove che stavo giocando a Pinnacolo! Allora! Ma dove si è cacciato Underwood?!"
Filai via prima che Il Signor D mi invitasse a giocare a Pinnacolo con lui. Nel caso non ci aveste mai giocato con il Signor D... Bhè... Non è il massimo. In uno zaino misi un cambio, un po' di nettare e di ambrosia e i miei pochissimi averi compresa la foto con lui.
"Ah Rope"
Ma perchè si ostinava a sbagliare il mio nome!? Poi però si fece improvvisamente serio.
"Stai attenta, per te è più pericoloso che per chiunque altro."


"Buona fortuna Hope! Mi raccomando non morire"
Ma che bell'addio che mi dava Kaily, insomma allegro.
"No, eviterò."
Detto questo io e Nico ci incamminammo verso il confine del campo. Decisi di rompere il ghiaccio.
"Dove dobbiamo andare?"
"A New York. Solito semidio che non sa di esserlo. C'è già un satiro semplicemente lo aiutiamo."
"Ah okay."
Ci dirigemmo verso il furgone di Argo.
Durante il viaggio non parlammo. Eravamo troppo immersi nei nostri pensieri per farlo.
Mi chiesi cosa stesse a significare la frase del signor. D. Non era decisamente da lui avvertire un semidio di essere in pericolo fuori dal campo. Insomma, quello lo sapevamo già.
Ma cosa intendeva con "tu più di tutti".
Isomma, cosa avevo di speciale? Non avevo poteri straordinari come i figli di Ade, di Poseidone o di Zeus. Avevo solo un paio di occhi viola e un carattere menefreghista chiuso e scorbutico e pessimo.
"Siamo arrivati."
Argo mi distolse dai miei pensieri cupi.
Scendemmo e il furgone ripartì.
"Nico, quanto dovrebbe durare questa missione?"
"Due tre giorni. Il primo dobbiamo incontrare il satiro e il semidio. Poi il secondo o terzo giorno lo portiamo al campo."
"Okay"
"Per incontrarlo dobbiamo fingerci studenti."
"Ah, dov'è questa scuola?"
"Poco fuori da New York."
Ci incamminammo e in un quarto d'ora arrivammo in un Motel.


"Questa è la vostra camera."
Ci disse la bionda platinata dandoci una chiave.
Entrammo ma...
Cavolo: letto matrimoniale.
Arrossimmo tutti e due come due pomodori.
"Ehm... Non ti preoccupare dormo per terra"
Dissimo all'unisono.
"Ci dormo io"
Ribattei e prima che potesse dire qualsiasi altra cosa presi uno dei due cuscini misi una coperta sotto e una sopra e mi ci sedetti sopra.
"Ma..."
"Niente ma Di Angelo. Io voglio dormire per terra io lo farò"
"Tanto non dormo mai comunque." Borbottai a bassissima voce senza farmi sentire.
"Ehm, allora io vado a farmi una doccia Hope."
"Perfetto."
Mi levai il cappotto e gli occhiali da sole. Quella sera ero particolarmente agitata, non sapevo perché.
Tirai fuori il mio pugnale di bronzo celeste e lo studiai attentamente; non sembrava un qualsiasi pugnale di fattura dei figli di Efesto, sembrava fatto apposta per me.
Mi soffermai ad osservare meglio la stanza, dopotutto non era malvagia: era un po' piccola ma tutto sommato giusta per noi due, aveva un letto matrimoniale che assomigliava più ad un letto singolo, un piccolo comodino di mogano mezzo ammuffito ma ancora utilizzabile, un armadio di legno chiaro con un' anta difettosa e un bagno piccolo ma pulito.
Ecco, era proprio la pulizia che non mancava, anche se le cose erano vecchie e difettose erano pulite. Finalmente il bagno si liberò, entrai in bagno e chiusi la porta a chiave poi mi feci una non troppo breve doccia gelida;
ci sono persone che con il tocco bollente dell'acqua si rilassano e dimenticano tutto, queste sono il tipo di persone che non hanno veramente bisogno di sapere chi sono, sono quel genere di persone che non vogliono ricordare, quelle che preferiscono lasciar perdere una cosa piuttosto che rimuginarci sù finché non hanno trovato una soluzione, quel tipo di persone spontanee e con una vita normale, quel tipo di persone che danno tutto di loro stesse anche a costo di soffrire alla fine, quel tipo di persona che crede nella bontà, sono il tipo di persona che vorrei essere ma che purtroppo non sono.
Poi ci sono quelle persone che con l'acqua gelida riflettono, pensano, cercano, chiariscono le idee, quelle che vogliono sapere la risposta, quelle che non si fidano degli altri che vogliono vedere, scoprire, quelle che se vogliono scoprire una cosa, prima di rinunciare, osservano tutti i particolari, sono quelle persone che vogliono ricordare, quelle che per non soffrire si ricoprono di una maschera di freddezza e menefreghismo esteriore ma che interiormente colgono tutti i particolari e credono che ogni cosa sia colpa loro, quel tipo che non si farebbero mai vedere piangere da nessuno, quel tipo di persona che resiste, determinata a non farsi travolgere, e io sono questo tipo di persona, che mi piaccia o no.


Nico dopotutto non era quel tipo di persona che si impressionava facilmente ma aveva subito intuito il fuoco che c'era in quella ragazza.
Era qualcosa di potente, quella ragazza possedeva un controllo delle emozioni pazzesco e anche se dentro di lei la tempesta infuriava lei resisteva, con determinazione, senza desistere.
Per adesso Hope resisteva, combatteva con determinazione le sue emozioni,  non dava a vedere che quello che gli altri facevano a lei aveva un peso, ma Nico sapeva che quando il tornado l'avrebbe sommersa lei avrebbe scatenato il chaos e lì, chiunque fosse il suo nemico, non avrebbe avuto scampo.

A distoglierlo dai suoi pensieri fu proprio Hope che uscì dal bagno sbattendo la porta.
"Eih, che ne dico di accendere un po' la TV?"
Propose lui.

Hope si guardò in giro, come se non avesse notato fino ad adesso una televisione in quella stanza, effettivamente essendo all'angolino non si notava bene, poi i suoi, bellissimi a detta di Nico Di Angelo, occhi viola si posarono sulla televisione.
"Perchè no."
Disse con un'alzata di spalle.
Misero sul telegiornale, la presentatrice vestita elegantemente apparve sullo schermo e cominciò a parlare
"Il meteo è impazzito in questi ultimi giorni ma ritornerà normale, sostengono gli esperti, in qualche giorno.
Come avrete certamente notato è che ultimamente il meteo dello stato di New York non è stato dei migliori, le temperature sono improvvisamente scese poi però si sono rialzate di botto, vi sono state varie tempeste e alcune case sono state allagate. Ma non vi preoccupate!
Le temperature si rialzeranno in tre quattro giorni e il bel tempo si farà di nuovo vivo!
Continuate a seguirci sul nostro sito..."
Hope spense la televisione di colpo
"Scusa Nico, è che quella presentatrice mi faceva venire il mal di testa. Io ho sonno, che ne dici di dormire?"
Propose Hope.
"Vero, sono le 22.30 e domani ci aspetta un'impresa." Disse Nico con un sorriso per nulla finto, Hope sorrise, ma non per chissà quale battuta divertentissima che aveva fatto Nico, semplicemente perché il suo sorriso la faceva sorridere, era talmente bello che le poche volte che lo mostrava (per inciso tutte a lei) la ammaliava. Sarebbe potuta state ore e ore a rimirare quel sorriso perfetto senza fare niente, quel sorriso le rendeva più facile esprimere le proprie emozioni sorridere a sua volta.

Quel giorno sognai, ma non il solito incubo a cui oramai ero abituata, per la prima volta dopo tempo lo risognai.

"No, no, no"
Urlai. Ma oramai era troppo tardi. Il COSO attaccò e si fiondò su di lui. Lo sapevo, dovevo avvisarlo in tempo, se gli avessi detto del mostro che avevo visto lui ora non sarebbe stato attaccato. Magari mi avrebbe preso per pazza ma le creature che io vedevano erano REALI.
Sin da piccola mi ero resa conto che gli altri bambini non vedevano sempre ciò che vedevo io. Quella creatura mi atraccò con violenza.

Il colpo però fu preciso, fin troppo, lui si parò davanti a me e fu colpito in mezzo al petto, sul quale si aprì una ferita enorme e che perdeva sangue copiosamente.
Vi fù un lampo di accecante luce viola poi mi ritrovai per terra con in braccio il suo corpo.
Mi ci vollero pochi secondi per capire cos'era successo, lui era morto, l'unico come me era morto, non c'era più.
Mi cadde il mondo addosso, non poteva essere, mi sarei svegliata e lui mi avrebbe abbracciato, assicurandomi che andava tutto bene, che nessuno mi avrebbe mai fatto male che saremmo stati per sempre insieme. Mi diedi uno, due, tre pizzicotti sul braccio ma nulla, non mi svegliavo.
Non poteva essere, ma era, lui ERA morto non c'era più; il mio corpo cominciò a essere scosso dai singhiozzi e urlai, urlai al cielo tutto il mio dolore. Fù un'urlo agghiacciante.


Mi svegliai urlando, vicino a me c'era qualcuno che cercava di calmarmi. Non notai di avere cominciato a piangere nè di tremare. Non riuscivo a muovermi e avevo paura, paura che ormai che mi ero affezionata a Nico, perchè io avevo provato a non affezionarmici ma non c'ero riuscita, lo avrei perso.
 Lo abbracciai senza smettere di piangere, in quel momento non mi sfiorò nemmeno l'idea di stare abbracciando e piangendo con qualcuno. Mi accarezzò la schiena e mi strinse a sè. Ero ancora scossa dai singhiozzi quando tra le lacrime dissi "Nico, non mi lasciare mai."
"Mai Hope, non ti lascerò mai, mai."
Nico mi prese in braccio e mi mise vicino al lui sul letto. Mi calmai e a quel punto, abbracciata a nico capii che, per la prima volta dopo anni, potevo addormentarmi di nuovo tranquillamente.

 

OKAY, POTETE UCCIDERMI.

scusate, scusate, scusate.

in teoria dovrei aggiornare ogni venerdì.

In teoria.

Scusate per l'immensoritardo.


Comunque parlando del capitolo,

chi credete che sia il "Lui"

si danno il via a scommesse.

Chi credete che sia il padre di Hope?

scusate se il capitolo è una pagina di word piu corto degli altri ma è

molto "sostanzioso"


comunque mi fate arrivare a 3 recensioni per favore *^*

facciamo così, se arriviamo a tre cercherò di essere in tempo.

comunque avete notato ho messo il titolo *-* 

passate qui è troppo bella la storia l'autrice probabilmente non lo vedrà ma passate


 Percy/Luke: agitare bene prima dell'uso

 Baci baci. Fla
 
  
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