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Autore: redeagle86    28/03/2008    1 recensioni
Per chi mi ha chiesto una ff su Ash e Misty,una storia ambientata in una scuola per allenatori. È qui che il nostro viaggiatore scoprirà che, a volte, la felicità arriva per caso…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7. Cosa provo per te?

 

-Ash- lo chiamò Brock, affacciato alla finestra. –Guardali…

-Chi?- domandò, prima di notare Vera e Drew, seduti sotto un albero in giardino, abbracciati.

-Non sono carini? Io trovo le storie d'amore così commuoventi…tu no?

-Ah…sì, sì…

-Cosa ti succede, Ash? È l'ultimo giorno di scuola, stai insieme alla ragazza che ti piace e hai degli ottimi voti. Come puoi essere infelice?

-Se avessi baciato la tua migliore amica, nemmeno tu faresti i salti di gioia.

-Ormai è roba vecchia…

-È successo ieri sera.

-Ma non è stato al ballo?- domandò il bruno, che cominciava a non capirci più niente.

-Sì, poi ieri sera l'ho accompagnata al dormitorio…

-E l'hai baciata?!- proseguì l'amico, tirando poi un sospiro. –Ash, Ash, Ash…non è che stai facendo come Drew?

-Cioè?

-Bhe, stai chiudendo il tuo cuore a chi ami davvero…

Stava davvero comportandosi come il suo compagno? No, voleva bene a Misty solo come…come un'amica.

Forse.

Non era più così convinto. Anche Drew era sempre stato certo di ciò che provava…ma si era sempre sbagliato. Che a lui stesse succedendo lo stesso? Che in realtà fosse sempre stato innamorato di Misty? E per Claren, allora? Le era corso dietro per due anni…per cosa?

-Semplice attrazione- lo prevenne Brock. –Qualcosa che viene da qui- proseguì, toccandogli la fronte. –Mentre i sentimenti, quelli veri, stanno altrove, nel tuo cuore.

-Sai, è strano che un dongiovanni come te riesca anche a fare discorsi seri.

-Non mi offenderò semplicemente perché sei in uno stato emotivo di confusione- concluse il ragazzo, uscendo dalla camera.

Già, era molto confuso. Cosa provava per Misty?

 

-Ehi, hai già preparato le valige.

Misty sobbalzò nel sentire la voce di Claren alle sue spalle. Dopo quello che era accaduto con Ash, si giudicava una traditrice anche solo a guardarla in faccia. Ci aveva pensato tutta la notte, domandandosi come avessero fatto ad arrivare a quel punto, al non sapere più cosa provava per il suo amico più caro.

-Torni a Cerulean…

-Già, la palestra mi aspetta: qualcuno deve pur gestirla mentre le mie sorelle si dividono fra bagni di sole e acquisti- rispose, mettendo in borsa le ultime cose. –Se non altro per quei poveri allenatori che arrivano sperando di conquistare una medaglia.

-Dimenticavo il tuo futuro di capo-palestra… E…Ash?

Le sfuggirono di mano le sfere pokè a quel nome. Perché le poneva quella domanda? Aveva saputo della sera prima? Aveva capito la sua confusione?

-Misty…sono tre anni che ci conosciamo…pensavi davvero che non me ne sarei accorta?

-Accorta di cosa, scusa?- ribatté nervosamente, raccogliendo le pokèball.

-Che ti piace.

-Chi? Ash? Ma non dire stupidaggini…lui…lui è un amico…ed è il tuo territorio.

-Misty, è carino, d'accordo, ma non è l'unico ragazzo sul pianeta. Non rovinerà la nostra amicizia…

-Io non so di cosa stai parlando.

-Ascolta: anche Vera si è rassegnata all'inevitabile e ora sta con Drew ed è felice. Perché non fai come lei e provi a dar retta al tuo cuore, invece di tapparti le orecchie con problemi stupidi e inesistenti?

-E tu?

-Mi struggerò, consumandomi nel dolore e nella tristezza- recitò teatralmente. –La felicità di un'amica è più importante di una storiella di qualche mese. Per una porta che si chiude si spalanca un portone, ricordalo. A proposito…penso che andrò a salutare Gary: ha bisogno che qualcuno lo consoli dopo quello che è accaduto al ballo.

-Sei un tesoro, Claren.

-Lo so, me lo ripetono tutti- terminò lei, uscendo. –Quando avrai fatto chiarezza, va da lui e non lasciartelo scappare, va bene?

-Sì. Ciao.

-Ciao, Misty. Buona fortuna.

 

L'arena della palestra. Lì, dov'era cominciato tutto, dove aveva affrontato Misty per la prima volta.

Da allora ne erano accadute di cose, ne aveva disputati di incontri. Ma quello aveva qualcosa di speciale, come se il destino vi avesse apposto il suo marchio.

E forse era davvero così. forse erano destinati ad essere più che amici.

Forse…

La certezza non esisteva nella vita vera. Non per quanto riguardava i sentimenti, almeno.

-Ash…

Il moretto si voltò, sorridendo alla ragazza che si avvicinava. Lieve, leggiadra come una sirena. E lui era rimasto incantato.

-Misty…

-Stai guardandola un'ultima volta prima di partire per Pallet?

-Sì. Come te?

-Esatto. Per un po' di mesi non vedrò altro che la piscina di Cerulean, così voglio ricordarmi com'è fatta la terraferma.

-Siamo già alle vacanze estive…- proseguì lui, dandosi del cretino. Poteva essere più banale e scontato? Probabilmente no. –Senti, per quanto riguarda ieri sera…

-Dimmi.

-Io…ecco…ci ho pensato molto…perché…ti ho mentito. Non è vero che non ho sentito niente.

-Ash…parli sul serio?

-Sì. Io…ti amo, Misty.

La rossa gli sorrise radiosa, gettandogli le braccia al collo e stringendolo forte: la amava…provava le sue stesse emozioni.

-Temevo non me l'avresti mai detto- confessò. –Ti amo anch'io, Ash- aggiunse, baciandolo dolcemente.

 

Macchina ben strana è il destino, che unisce, divide, riannoda… Sul suo telo della storia, egli ricama i suoi splendidi disegni con fili multicolori, che altro non sono che le vite umane.

E forse, un giorno, vi narrerò di un altro dei suoi ricami.

 

FINE

 

  
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