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Autore: carocrazymofo    28/09/2013    1 recensioni
Partono in tre, poi se ne aggiunge uno con un accento strano e un altro che non parla quasi mai, ma quando lo fa dice la cosa giusta.
Una decappottabile, niente cartina, tanti chilometri, nessuna meta.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Abbiamo deciso dove andare?" "No, è questo il bello" sorride il riccio al volante, con i suoi Persol sul naso e le mani ricoperte di anelli. "Tu sei pazzo" gli risponde il suo ragazzo, Louis, al posto del passeggero. Ha il giubotto jeans che gli sta a pennello, come qualsiasi cosa d'altronde, e una sigaretta rollata con tabacco American spirit tra le dita.
"Vogliamo cambiare questa musica, comunque? E' da gay!" eclama, subito prima di aspirare del fumo. "Lou ma tu sei gay!" gli risponde con tono di un insegnante delle elementari, dai sedili posteriori, Liam, ragazzo tutto muscoli e cervello, educato e gran sostenitore di ogni tipo di regola. "Ma davvero?! Lou! Perchè non me lo hai detto?!" Harry finge un'espressione scioccata per poi scoppiare a ridere di gusto. "Guarda la strada e stai zitto Hazza!" gli ordina quasi Liam, dandogli un colpetto sulla nuca.
I due ragazzi si conoscono da anni ormai, precisamente da quando Liam ha rotto il naso ad Harry con un pugno, in seconda media, solo perchè lo ha visto tenere per mano la sua fidanzatina di allora - ovviamente senza sapere che fosse gay praticamente dalla nascita. E' svenuto quando il sangue ha cominciato a scendere dal naso del più piccolo e si è scusato un migliaio di volte quando Danielle gli ha spiegato la situazione. Da quel pomeriggio di marzo Liam ed Harry sono diventati inseparabili e per questo i ragazzi a scuola pensavano stessero insieme; anche se il riccio cercava di convinverlo a fregarsene di ciò che la gente diceva, Liam stava male a volte e sentirsi dire "frocetto" o "checca" lo faceva sentire indifeso e vulnerabile, nonostante non avesse assolutamente nulla contro l'omosessualità. Le persone però cambiarono idea su di lui quando Liam venne sorpreso a fare sesso con la sua ragazza nei bagni femminili del liceo.
"Come mai mammina e Sophia Porto-io-i-pantaloni-in-casa ti hanno lasciato partecipare a questa fuga folle?" gli chiede Louis, prendendolo in giro come era solito fare. Harry gli aveva ripetuto centinaia di volte di smetterla di sfotterlo in questo modo, ma a quanto pare si divertiva davvero tanto. "Se proprio lo vuoi sapere, ho mollato Sophia definitivamente e a mia madre neppure l'ho detto, andassero a farsi fottere". A Louis quasi va di traverso il fumo e Harry per poco non va fuori strada. "Wow Payne, devo dire che mi hai sorpreso!Non me lo aspettavo!" afferma contento Harry guardandolo come farebbe un padre fiero dallo specchietto retrovisore. "Batti il cinque amico!" gli porge la mano aperta il più grande, anche lui orgoglioso del passo in avanti del suo amico. I tre ragazzi continuano il loro viaggio per ore, attraversando le strade deserte del Nevada cantando a squarciagola canzoni trasmesse alla radio e scattandosi foto con la polaroid di Louis. Harry canta sapendo di essere bravo una canzone di Steve Wonder da lui sempre amata, e si sporge verso il suo ragazzo per baciarlo dopo aver intonato il ritornello. Liam borbotta qualcosa dietro di loro intento a studiare - e capire- la cartina stradale.
"Cazzo" i due ragazzi si spaventano sui loro sedili quando Liam impreca, e quando lo fa vuol dire che è successo qualcosa "Che ti prende?" "La cartina mi è volata dalle mani!" esclama, anche fin troppo agitato "Quindi? Tanto non avevo intenzione di usarla! Andiamo dove ci porta il cuore!" gli risponde il riccio con tono volontariamente teatrale, e mentre l'altro alza gli occhi al cielo, il suo ragazzo ride sinceramente divertito. Passa un'altra ora e ormai il sole sta tramontando, così i ragazzi ripongono i loro occhiali da sole ormai inutili e si coprono con una felpa. "Che sta facendo quel tipo?" chiede Louis sporgendosi in avanti a socchiudendo gli occhi azzurri per mettere meglio a fuoco la figura di fronte a loro. "O sta facendo l'autostop oppure vuole suicidarsi" ipotizza Harry, e come al solito non si capisce se sia serio o no. "Dai accosta! Potrebbe aver bisgono di aiuto" e Liam e il cuore d'oro non si smentiscono mai. Harry sbuffa e rallenta fino a fermarsi davanti al ragazzo anche fin troppo biondo che ha una mano alzata.
"Dove vai amico?" gli chiede il più piccolo "Ah non lo so, i miei mi hanno cacciato di casa" risponde l'autostoppista con un insensato sorriso a 32 denti sulle labbra, "Molto simpatici i tuoi" commenta forse un tantino acido e come sempre sarcastico Louis, alzando un sopracciglio per lo stranissimo accento del biondo. Il ragazzo comunque non sembra accorgersi del suo tono e continua a sorridere "Bisogna conoscerli. Comunque avete un posto in più?" chiede guardando uno alla volta i tre ragazzi "Certo amico, salta sù. Io sono Liam, lui è Louis e questo è Harry" gli sorride cordiale come sempre il ragazzo dai sedili posteriori. "Niall" risponde il nuovo arrivato entrando nella decappottabile con un salto e posizionandosi accanto a Liam.
"Allora Niall.. Da dove vieni? E perchè sei stato sfrattato?" gli domanda il più grande voltandosi per guardarlo in faccia. "Lou.." Harry riprende a bassa voce, riservandogli un'occhiata di rimprovero. "Cosa c'è? Voglio solo conoscerlo meglio!" si giustifica alzando le mani, ma con un sorriso malizioso tipico di Louis.
"Vengo da mullingar, Irlanda! E sono stato cacciato per aver cercato di mandare a fuoco la mia scuola" gli risponde il ragazzo dallo strano accento, sempre con quel sorriso sulle labbra forse fuoriluogo. Gli altri tre si guardano imbarazzati e increduli, e non sanno proprio cosa dire. "Tranquilli, non ci sono riuscito" aggiunge poi il biondo, come se questo cambiasse qualcosa, ma alla fine scoppiano tutti a ridere.
"Scusa ma come ti trovi in Nevada se sei Irlandese?" non può fare a meno di chiedere Harry, che lo guarda dallo specchietto corrugando le sopracciglia curioso. "Ho preso un aereo, sono aterrato qui e sono arrivato a piedi fino al punto in cui mi avete ripescato voi, l'aeroporto è a solo un'ora a piedi da qui." spiega tranquillo Niall e gli altri di nuovo si guardano e non sanno cosa dire, perchè quel ragazzo gli ha spiazzati due volte in cinque minuti. "Capisco." riesce solo a rispondergli il ragazzo al volante.
Passa ancora qaulche ora, e Harry non ce la fa più a guidare, a quest'ora ha bisogno di cibo e di un caffè lungo per continuare. La cabriolet è sua e ci tiene più di ogni altra cosa, e non la fa guidare a nessun altro, neppure a Louis. Per le strade deserte del Nevada i locali dove mangiare qualcosa sono si e no 2 e i 4 ragazzi si ritengono davvero fortunati quando vedono l'insegna mezza fulminata di una tavola calda. Parcheggiano l'auto in un posto a caso della campagna e aprono la porticina del locale: sarà più piccolo della sua stanza, pensa Liam, e puzza più delle sue scarpe da calcio si dice in mente Louis. Ci sono due tavoli da due di legno, della musica Blues in sottofondo, delle lampade a olio appese qua e là, e un bancone in fondo alla sala con sgabelli che non sembrano molto solidi. I ragazzi si avvicinano a dove si serve da bere e da una porticina che nemmeno avevano notato per quanto era piccola, esce un ragazzo che avrà avuto si e no la loro età. Capelli neri, barbetta ispida, camicia a quadri, pelle scusa e sigaretta tra le labbra. Li guarda un po' sorpreso di vedere qualcuno nel suo locale ma non accenna alcun movimento, figuriamoci un sorriso o un saluto.
"Cos'hai da guardare?" gli domanda Louis ma l'altro alza semplicemente le spalle, aspirando dalla Marlboro e iniziado a pulire il bancone dove sono poggiati con un canovaccio. Si ferma e li fissa uno ad uno fino a quando non è Harry a parlare "Ci fai tre birre, un caffè molto lungo e qualsiasi cosa tu abbia da mangiare?" e il ragazzo moro annuisce solo, spegnendo la sigaretta nel posacenere lì vicino e voltandosi per preparare le ordinazioni.
Gli altri quattro uniscono i due tavolini di legno e si siedono l'uno di fronte all'altro, aspettando ciò che hanno chiesto, un tantino stretti su quelle sedie. Il cameriere strano arriva da loro dopo 5 minuti con 3 pinte di birra rossa, una tazza piena fino all'orlo di caffè nero fumante e quattro porzioni di nachos croccanti ricoperti di una crema di formaggio che sembra davvero squisita.
Sta per voltarsi e tornare dietro il bancone quando Niall lo blocca "Ehi amico perchè non ti siedi con noi?" il ragazzo moro si ferma un attimo e si guarda intorno e, in effetti, non ha molto da fare in un locale vuoto. Afferra uno degli sgabelli e vi ci si accascia sopra, sfilando da un pacchetto logoro di Marlboro rosse che tiene in tasca un'altra sigaretta. "Io sono Louis" si presenta il maggiore, forse per rompere il ghiaccio, seguito dagli altri tre che pronunciano ad alta voce il loro nome. "Zayn" dice poi il cameriere, con un appena accennato movimento della testa.
I ragazzi parlano di loro e ridono l'uno dell'altro, raccontano del loro progetto folle e di cosa hanno intenzione di fare, mentre Zayn ascolta annuendo in silenzio e sorridendo quelle due o tre volte. Zayn ascolta e ora sa che Louis si è traferito da Londra tre anni fa e vive con Harry da due, da quando stanno insieme, e che Harry non ha i genitori perchè sono morti quando aveva dieci anni in un incidente d'auto; sa anche che Liam si è definitivamente e - secondo gli amici finalemte- liberato di una sanguisuga che chiamava ragazza e che i suoi genitori si divertono a prendere troppo spesso un aereo per l'altra parte del mondo senza neppure avvisarlo; e infine la storia di Niall, che stranamente non lo spiazza come ha spiazzato gli altri, anzi, si limita ad un "Capito".
Quando Liam "E tu?" gli chiede, Zayn alza le spalle e fa una smorfia che vuole dire "niente di che". I ragazzi decidono di non insistere e di accettare la sua introversione, così annuiscono prima di alzarsi dalle sedie per raggiungere la cassa. "Offre la casa" dice il cameriere ai ragazzi, che avevano già messo mano al portafogli. "Mi piaci amico" è il modo di Harry di ringraziarlo, che gli porge la mano, e Zayn la accetta. "Grazie Zy" lo abbraccia il biondo, e gli altri pensano che sia ancora più strano, ma comunque simpatico.
Anche Liam gli sorride e gli stringe la mano e mentre stanno per sparire dal locale, varcando per la seconda e ultima volta la soglia del posto, Louis si ferma e si volta "Ehi, perchè non vieni con noi?" gli chiede soltanto gli algri rimangono in silenzio ma sorridono, perchè se lo aspettavano da Liam e forse, ora che hanno imparato a conoscerlo, anche da Niall, ma non da Louis. Tutti e quattro rimangono a fissare il ragazzo che li guarda e non si muove; poi allunga una mano dietro il bancone e afferra il portafogli e un giubotto di pelle "Va bene."
  
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