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Autore: Alphias95    28/09/2013    13 recensioni
[Storia ad OC] [posti disponibili: nessuno]
Ok premetto che questa è la mia prima fic in assoluto e ho voluto tentare con una storia ad OC ma non la scriverò da solo ma insieme ad un altro autore che, se leggerete questo prologo, capirete chi è ;)
Trama: una terribile guerra ha dilaniato un regno votato alla pace ma da questo regno sorgeranno gli eroi che lo salveranno...o lo condanneranno.
Non è il massimo ma spero comunque di avervi incuriosito un po' :) buona serata!!!
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Ehilà gente com’è? Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno deciso di affidare i loro OC alle mie mani inesperte.
Contro ogni previsione fatta da noi i cattivi sono in superiorità numerica rispetto ai buoni, ma non crediate che solo perché fra le fila di Taren-Kar siano presenti i personaggi degli autori allora essi vinceranno (ma comunque ne daranno di santa ragione XD)
Abbiamo deciso che finché saremo in fase di reclutamento nessuno morirà, con nostro grande dispiacere (n.d.andry: A sto giro ti salvi Stella), nulla toglie che dal primo capitolo vero e proprio OGNI OC è un potenziale morto che cammina.
Per i prossimi 3 capitoli introdurremo i vostri OC a gruppi di 6, le scelte sono casuali quindi non vi diremo in anticipo chi entrerà o chi no, dovrete scoprirlo leggendo.
 
Capitolo 1: Reclutamento parte 1
 
Il sole sorgeva sul regno di Taren-Kar. La capitale del regno, Merkanas, nonostante l’ora era già sveglia e laboriosa: i mercanti erano già nelle piazze a vendere i loro prodotti, i soldati davano il cambio ai compagni che avevano fatto il turno di notte, ecc…
 
Benché fosse governata da un re non proprio benevolo, Merkanas era una città ricca. Le case erano adornate da mosaici e affreschi, le chiese erano vere e proprie opere d’arte e al centro di ogni piazza vi era un’enorme fontana.
 
L’enorme castello di pietra, dove viveva il re, sorgeva nella zona Nord della città, il quartiere militare, ed era circondato dalle caserme, adibite ad ospitare i soldati novizi, e gli alloggi degli ufficiali.
 
Questi alloggi erano delle grosse case a due piani. Ogni casa ospitava due ufficiali ed era composta da: due grosse camere da letto, una cucina, un bagno, una stanza per gli allenamenti e un piccolo salotto.
 
In uno degli alloggi più vicini al castello, vivevano Ashuros e Hisoka, proprio l’albino, in quel momento, era seduto in cucina mentre sorseggiava una tazza di caffè e si lamentava del suo mal di schiena causato dalla notte insonne passata sul divano.
 
“Questa è l’ultima volta che le faccio dormire nel mio letto.” pensò il ragazzo riferendosi alle due bambine che avevano “occupato” il suo letto.
 
Flash-back (poche ore prima)
 
I due sicari del re erano ritornati dalla loro missione conclusa con successo. Avevano recuperato il libretto con le informazioni che avevano consegnato immediatamente a chi di competenza poi si erano concentrati sul problema delle bambine; dopo averle condotte a casa loro, si erano seduti al tavolo in cucina e Hisoka aveva subito cercato di rompere il ghiaccio -Io mi chiamo Hisoka, ma se volete potete chiamarmi Zio Hisoka- e aveva sorriso alle due bambine.
 
La bambina con i capelli neri sorrise a sua volta per poi dire -Io sono Katia.-
 
La sorella, invece, fu più restia a presentarsi ma alla fine imitò la sorella e disse -Io…mi chiamo Amy.-
 
Hisoka, grazie alla sua parlantina sciolta e piacevole, riuscì a far ambientare presto le bambine e alla fine gli fece una domanda che le colse parecchio alla sprovvista -Vostro padre vi picchiava vero?-
 
Le due bambine si guardarono un attimo tra di loro, poi Katia prese la parola -No, ti sbagli. Non ci ha mai picchiate.-
 
Hisoka chiuse un attimo gli occhi -Potete parlare tranquillamente. Non dovete avere paura.-
 
-Te l’ho detto, non ci ha mai picchiate.- ripeté Katia
 
Ashuros si mosse rapidamente e si portò alle spalle delle bambine, afferrò per un polso Katia e, spostando la manica del vestito, mostrò un grosso livido sull’avambraccio.
 
-Questo?- chiese l’albino
 
-S…sono caduta...- disse Katia abbassando lo sguardo
 
Ashuros fece avvolgere una catena intorno al braccio di Katia e dopo qualche secondo, il ferro iniziò a brillare di una debole luce verde. Quando la tolse, il livido era scomparso, con grande sorpresa di Katia e Amy.
 
-Non c’è bisogno di mentire. Nessuno vi farà più del male.- disse Ashuros
 
Katia rimase in silenzio mentre Amy iniziò a piangere silenziosamente, per poi scendere dalla sedia e saltare addosso ad Ashuros per abbracciarlo. L’albino rimase un attimo sorpreso da quella reazione tant’è che gli ci vollero diversi secondi per ricambiare l’abbraccio. Tempo un minuto e anche Katia cedette, per poi imitare Amy e abbracciare Ashuros.
 
L’albino, ancora spaesato dalla situazione, guardò Hisoka con sguardo assassino e disse Hisoka...non una parola.- il perché di questa affermazione? Semplice, il suo compagno stava facendo di tutto per non scoppiare in una fragorosa risata che avrebbe spaccato i timpani a tutti presenti...
 
Più tardi quella sera...
 
Ashuros sentì bussare alla porta di camera sua così, ancora mezzo rintronato dal sonno, si alzò ed andò a vedere chi fosse. Aprì lentamente la porta ma non vide nessuno davanti a se.
 
-Ehm...Ashuros?-
 
L’albino abbassò lo sguardo ritrovandosi le due bambine con indosso due camicie da notte che si era fatto portare da dei soldati.
 
-Che ci fate qua?- chiese Ashuros
 
-Sotto non riusciamo a dormire...possiamo dormire con te?- chiese Katia
 
Ashuros alzò un sopracciglio poi disse -Non potete andare dallo Zio Hisoka?-
 
-Siamo andate, ma abbiamo sentito la sua voce più quella di due donne...che cos’è il sessantanove?- (Trauma Moment XD OMG che cazzo stiamo scrivendo?!?)
 
Ashuros sgranò gli occhi di colpo, appuntandosi di massacrare Hisoka il giorno dopo, poi si fece di lato e disse -Solo per questa volta.- e le due bambine corsero dentro, tuffandosi a peso morto sopra il letto del ragazzo.
 
Ashuros si sedette sulla poltrona vicino alla finestra ed attese che le due bambine si addormentassero. Non appena il loro respiro divenne calmo e regolare, segno di un sonno tranquillo, si alzò, uscì dalla stanza lasciando la porta leggermente aperta per far filtrare la luce dal corridoio ed andò ad accomodarsi sul divano in salotto.
 
Fine flash-back
 
Ashuros guardò l’orologio che segnava le sette e mezza e decise di andare a svegliare il mago con cui faceva squadra.
 
Aprì senza bussare e si trovò di fronte una scena vista ormai tante volte: Hisoka sdraiato in mezzo al letto con due donne nude strette fra le braccia.
 
Una vena iniziò a pulsare sulla fronte di Ashuros che, con una catena rovente fuoriuscita dalla sua mano destra, frustò le gambe del compagno, facendolo svegliare di soprassalto.
 
-Che diavolo succede?!?- urlò Hisoka guardandosi intorno, incrociando poi lo sguardo di Ashuros -Ash ma sei impazzito?-
 
-Vestiti e fa colazione. Abbiamo una missione da svolgere!- disse Ashuros per poi richiudere la porta.
 
Dopo pochi minuti, il biondino, insieme a Katia e Amy, scese in cucina trovandosi la colazione pronta ma non vi era traccia di Ashuros.
 
-Wow!- esclamarono le bambine fiondandosi sulle fette di pane con la marmellata.
 
-Il buon vecchio Ash non si smentisce mai!- disse Hisoka iniziando a bere una tazza di caffè.
 
-L’ha preparata lui?- chiese Amy e Hisoka annuì -L’ultima volta che ho provato io a preparare la colazione tre edifici sono andati a fuoco.- aggiunse il biondino prima di prendere una brioche e dirigersi verso la porta d’ingresso.
 
-Dove vai?- chiese Katia
 
-Io e Ash dobbiamo andare in missione, torneremo stasera. Mi raccomando comportatevi bene!- spiegò Hisoka per poi scomparire alla vista delle bambine che continuarono, senza esitazione, a consumare la loro colazione.
 
* * *
 
Ormai in viaggio da parecchie ore, Chryssa e Lykos erano in cerca dei maghi riportati nel libretto di Torik.
 
-Allora...da dove cominciamo?- chiese Lykos
 
-Su questo libretto c’è scritto che da questa parti si trovano due maghi, ma non c’è scritto la città o il paese. Mi sa che dovremmo setacciare tutta la zona.- disse Chryssa
 
-Cosa?!? Ma questa zona si estende per chilometri!- protestò Lykos
 
-E’ vero, però siamo in territorio amico.- disse Chryssa sorridendo
 
Lykos non potè ribattere, in fondo gli era andata bene. Due dei maghi scritti sul libretto si trovavano in una delle zone più pacifiche di Greenland, perlomeno quelle controllate dall’esercito Rhihin.
 
-OCCHIO!!! SPOSTATEVI!!!-
 
Almeno in teoria era una delle zone più pacifiche.
 
Le due guardie si girarono nello stesso momento e, sempre insieme, si abbassarono all’ultimo, evitando una specie di motosega circolare volante.
 
Lo strano marchingegno, dopo averli evitati, si andò a schiantare contro una roccia, spaccandosi in tantissimi pezzi che volarono un po’ ovunque.
 
-Che diavolo era quello?!?- disse Lykos fissando i resti dell’oggetto che gli aveva quasi staccato la testa (n.d.andry: chi cazzo è che ha urlato? L’avevo quasi preso!!!)
 
-Ehm...uno dei miei esperimenti mal riusciti.- disse una voce maschile dietro di loro. Chryssa si girò per prima, imitata subito dopo da Lykos, e si trovarono di fronte un giovane ragazzo dalla carnagione scura con dei lunghi rasta biondo scuro. Il ragazzo aveva un fisico palestrato ed indossava un paio di scarpe da ginnastica rosse, dei pantaloni marroni larghi, una canottiera senza maniche marroncina, un orecchino rosso all’orecchio destro e un paio di occhiali rossi che impedivano di capire il colore dei suoi occhi sottili. Una cosa che saltava subito all’occhio erano i suoi guanti rossi senza dita. Erano fatti di pelle ma avevano anche parti metalliche e due piccole sferette che brillavano di una strana luce verde.
 
-Quell’affare era tuo?- chiese Chryssa
 
Il ragazzo annuì -Sì purtroppo ho fatto un piccolo errore di programmazione ed è partito in quarta. Doveva essere una motosega circolare automatica. Pensa a quanto lavoro risparmiato alle persone che non hanno la forza di abbattere un albero.-
 
-In effetti...però mi sa che quel piccolo errore può risultare fatale.- commentò Chryssa
 
-Tranquilla, la prossima volta non sbaglierò...oh ma che maleducato, non mi sono presentato. Mi chiamo Shiye Sewati, per gli amici Jumper.- disse il ragazzo alzandosi gli occhiali sulla fronte mostrando gli occhi marroni.
 
-Piacere, noi siamo Chryssa Lamiashel e Lykos Kagaho. Siamo due soldati del regno di Rhihin.- disse Chryssa poi le venne un dubbio e controllò velocemente la lista di nomi. Dopo pochi secondi, riscontrò lo stesso nome: Shiye Sewati. -Senti, non è che ti andrebbe di entrare nell’esercito? Siamo alla ricerca di maghi forti per riuscire a concludere al più presto questa guerra.-
 
-Certo, per me non c’è problema, anche perché faccio già parte dell’esercito.- disse Shiye sorridendo
 
-Eh?- Lykos e Chryssa lo fissarono per qualche secondo. Non indossava la divisa e di sicuro non si comportava come un militare.
 
-Dovete sapere che io mi sono arruolato qualche tempo fa, ma dato che io non voglio uccidere nessuno, mi hanno assegnato a questa zona, dove non succede mai niente, così io posso dedicarmi alle mie invenzioni.- spiegò Shiye.
 
-Bene, questo semplifica le cose!- disse Lykos sorridendo
 
-Soldato Shiye, sei ufficialmente rimosso da questa zona e assegnato alla nostra squadra.- disse Chryssa con tono serio.
 
Shiye si mise sull’attenti e, con tono altrettanto serio ma mantenendo il sorriso, disse -Felice di far parte della sua squadra, signore!-
 
-Bene ora basta formalità, diamoci pure del tu.- disse Chryssa
 
-Meno male, quelle cose non fanno per me.- disse Shiye
 
-Non sei il primo a dirlo!- commentò Lykos e tutti si fecero scappare una risatina.
 
-Oh giusto, quasi dimenticavo. Non è che conosci un mago che vive da queste parti?- chiese Chryssa
 
-Uhm...se non ricordo male, qua vicino vive una maga dei fulmini.- disse Shiye battendosi un dito sul mento -Si chiama...Mitsuki Shinrai, ma non ne sono sicuro.-
 
-Sì, si chiama così. Sulla lista c’è il suo nome.- confermò Chryssa
 
-Bene allora in marcia!- disse Lykos per poi mettersi in marcia seguito da Shiye e Chryssa.
 
In pochi minuti raggiunsero un piccolo paese composto da una trentina di case al massimo. Shiye si avvicinò ad una vecchia signora che stava dando da mangiare a delle galline e le chiese -Mi scusi, per caso sa dove posso trovare Mitsuki?-
 
La vecchia si avvicinò a lui e, tirandogli un orecchio, gli sussurrò -Idiota non urlare il suo nome ai quattro venti! La puoi trovare nella foresta, vicino alla cascata.-
 
-Ok ok ho capito! Grazie mille.- disse Shiye massaggiandosi l’orecchio dolorante
 
-Nella foresta?- chiese Lykos avviandosi
 
-Sì, lei preferisce stare per conto suo. Le persone di qua gli vogliono bene ma lei se può evita di farsi vedere.- spiegò Shiye -In compenso, se riuscite a parlarci, è simpatica e socievole ma ha qualche difficoltà con i ragazzi, non so se mi spiego.-
 
-Uhm, un tipo difficile. Beh poco male, ci penserà la nostra Chryssa!- disse Lykos
 
-Ovvio che lo faccio io. Dobbiamo reclutare maghi forti, non farli scappare.- disse Chryssa sorridendo
 
-Ah ah...molto divertente.- commentò Lykos
 
In breve raggiunsero il punto indicato dalla signora e trovarono uno spettacolo bellissimo: un’enorme parete rocciosa piena di alberelli, faceva da trampolino per una cascata che si tuffava direttamente dentro un piccolo laghetto. Sulla riva di questo laghetto c’era una ragazza.
 
Non era molto alta, anzi, era di sicuro più bassa di Chryssa, ed aveva dei lunghi boccoli dorati lunghi fino al fondo della schiena con diverse ciocche color grigio perla. Indossava una felpa grigia, di sicuro di qualche taglia più grande, senza maniche che le arrivava fino alle cosce, un paio di leggings neri e delle scarpe di tela grigie, mentre alle braccia aveva diversi braccialetti neri e argentati, uno in particolare assomigliava ad un tubo arrotolato più volte intorno al polso.
 
La ragazza gli dava le spalle così Shiye fece fermare i due soldati, facendogli cenno di far silenzio. I due lo guardarono confusi ma il ragazzo scomparve in un lampo verde, ricomparendo, un decimo di secondo dopo, dietro alla ragazza, urlando -YO! Come butta?-
 
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!- urlò la ragazza facendo un salto di almeno cinque metri per poi riatterrare con i grossi occhi grigi sgranati e una follia omicida pura indirizzata verso il ragazzo che le aveva appena fatto prendere un infarto! (n.d.noi: XD AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!! Spiacente ma con quel potere non potevamo non farlo XD)
 
-Ah ah ah dai non scaldarti! Non volevo fare nulla di...!- iniziò Shiye vendendo però fulminato un secondo dopo. La ragazza si calò subito il cappuccio della felpa sulla fronte e disse -Shiye brutto idiota! Vuoi farmi morire? Se volevi essere uccido in maniera atroce potevi anche chiederlo gentilmente!-
 
-Scu...scusami...non lo farò più...- disse Shiye ancora mezzo stordito dall’attacco.
 
Chryssa e Lykos uscirono dal loro nascondiglio e il ragazzo disse -Niente male! Il tuo attacco è stato veramente veloce!-
 
Malgrado il cappuccio, tutti notarono il rossore che aveva preso posto sulle guance della ragazza -N...n...non era niente...di...di che...-
 
-Bene Lykos la cretinata l’hai detta, ora prendi Shiye e allontanati.- disse Chryssa
 
-Ok ok, su andiamo Jumper. Per poco questo non era il tuo ultimo salto.- scherzò Lykos mentre il compagno era ancora fumante.
 
Non appena si furono allontanati, Chryssa guardò la ragazza e disse -Mitsuki Shinrai immagino.-
 
-Sì sono io. Come fai a...- iniziò la ragazza paralizzandosi nell’esatto momento in cui mise a fuoco la divisa dell’esercito che indossava Chryssa -Siete qui per arrestarmi?- chiese poi, iniziando a creare diversi fulmini intorno a lei.
 
-No no sta tranquilla.- disse Chryssa mostrandole un sorriso sincero e solare -In realtà, vorremmo il tuo aiuto.-
 
-Il mio aiuto?- chiese Mitsuki confusa.
 
Chryssa le spiegò tutto, della guerra che ormai stava degenerando, del libretto con i nomi e della squadra che stavano formando.
 
-Dunque? Possiamo considerarti una dei nostri?- chiese Chryssa
 
-Se entrerò nell’esercito...potrò cercare una particolare persona?- chiese Mitsuki a sua volta
 
-Certamente. Potrai usare diverse risorse per trovarla.- disse Chryssa
 
Mitsuki si portò una mano sulla pancia “Finalmente potrò trovarlo...e scoprire la verità!” poi guardò Chryssa dritta negli occhi e disse -Ok sono con voi!-
 
Chryssa le sorrise, dopodichè chiamò Lykos e Shiye per concludere le presentazioni. Per Mitsuki fu un problema dato che non la smetteva di balbettare e riusciva ad inciampare da ferma, ma alla fine riuscirono a presentarsi.
 
-Ora dove andiamo?- chiese Lykos.
 
-Io conosco una maga molto forte. Vive a qualche ora di viaggio da qui.- disse Mitsuki
 
-Perfetto! Come si chiama?- chiese Lykos
 
-Ryoko Hoshika.- disse Mitsuki e, a diversi chilometri di distanza, una ragazza dai lunghi capelli castani starnutì.
 
* * *
 
Ashuros e Hisoka stavano camminando lungo un fiume. L’albino camminava avanti al biondo che lo fissava confuso -Ehi Ash si può sapere che cos’hai?- ma non ricevette alcuna risposta -Coraggio…non è divertente camminare a vuoto in silenzio!-
 
-Non stiamo camminando a vuoto.- disse Ashuros senza voltarsi, per poi aggiungere -I nostri informatori mi hanno riferito che da queste parti vivono due maghi parecchio forti, specializzati nell’utilizzo di armi.-
 
-Oh ma allora la lingua la sai ancora usare! Meno male altrimenti sai che noia!- disse Hisoka per poi ripetere la domanda iniziale
 
-Ho mal di schiena va bene? Se tu non fossi il puttaniere più famoso di Taren-Kar, forse le bambine non sarebbero venute a dormire da me!- disse Ashuros
 
-Ah, ma è solo per quello? Se volevano entrare non mi arrabbiavo mica.- disse Hisoka con nonchalance
 
-Hanno solo otto anni razza di maniaco!!!- urlò Ashuros
 
-Ehi ehi ehi!!! Sarò anche un puttaniere ma non toccherei mai una bambina!!!- protestò Hisoka
 
-Chissà perché ma faccio fatica a crederlo! Ne hai fatte di cazzate nella tua vita!- ribatté Ashuros
 
-Dimmene tre!- fece Hisoka con tono di sfida
 
-Primo: durante una missione dove dovevamo proteggere il conte McGordon, tu sei finito a letto con sua moglie lasciandomi tutto il lavoro da fare!- disse Ashuros alzando l’indice destro
 
-Ah, Carolina! Lei si che era una vera donna!- commentò Hisoka con sguardo sognante
 
-Secondo: durante una missione di assassinio, sei entrato nel covo dell’obbiettivo ubriaco marcio urlando ai quattro venti il piano per eliminarlo!- continuò Ashuros alzando il medio
 
-Quella sì che è stata una vera ciucca.-
 
-Terzo: quando siamo andati a portare un dono alla duchessa di Verginast, e tutti sapevano che era vegetariana, tu lei ha regalato un pregiatissimo pezzo di carne di coccodrillo!!!- concluse Ashuros alzando l’anulare.
 
-L’hai detto! Pregiatissima! Lei non lo meritava!- protestò Hisoka
 
-Sai qual è la cosa bella? Che sono tutte cose successe questo mese!- sbottò Ashuros ormai infuriato
 
-Beh faccio del mio meglio.- disse Hisoka sorridendo
 
Ashuros si sbatté una mano in faccia poi si voltò per riprendere il cammino ma si accorse che, su una roccia poco più avanti, erano seduti un ragazzo e una ragazza, che li fissavano con un’espressione divertita.
 
La ragazza indossava degli stivaletti bianchi, un paio di short bianchi con una grossa cintura nera, la parte superiore di un bikini bianco e una giacca lunga bianca, fatta però come una felpa. La giovane aveva dei lunghi capelli bianchi, gli occhi rosa e, dato che stava sorridendo, si potevano vedere i canini più lunghi del normale. Sul collo era visibile un tatuaggio bianco composto da tre parole: WHITE ROCK SHOOTER.
 
Il ragazzo, che sembrava più alto della ragazza, indossava un giacchino nero, , una canottiera bianca, dei pantaloni grigio scuro che entravano dentro gli stivali neri.. Aveva dei corti capelli neri spettinati e gli occhi color ghiaccio, in più aveva dei muscoli ben definiti e le spalle larghe.
 
I quattro si fissarono per qualche secondo
 
-Da quanto siete lì?- chiese Ashuros
 
-Da quando hai iniziato ad elencare le avventure del tuo amico.- disse la ragazza scendendo dalla roccia e avviandosi verso di loro.
 
-Certo che ne ha passate tante.- commentò il ragazzo seguendo l’albina e, solo quando furono fianco a fianco, Ashuros e Hisoka poterono notare il dislivello che c’era tra i due. Dovevano essere almeno quaranta centimetri di differenza.
 
-Io sono Shail Aghea e questo musone qua si chiama Daniel Mikage.- disse la ragazza
 
Daniel si avvicinò a Hisoka e, tendendogli la mano, disse -Bel lavoro con quella Carolina.-
 
Hisoka gli strinse volentieri la mano e, guardando Ashuros, disse -Visto? Qualcuno che apprezza i miei sforzi.- però poi si avvicinò con movimenti rapidi a Shail e le fece un baciamano.
 
-Ne ho viste di bellezze nella mia vita, ma tu rientri di sicuro nella top tre!- disse Hisoka
 
Shail arrossì leggermente poi disse -Ti ringrazio, io…- ma venne interrotta da Hisoka -Una domanda: quando ti chiedono le tue misure, gli dici “Sono bassa uno e cinquanta” vero?-
 
Per qualche secondo ci fu il silenzio più totale, poi si sentì un rumore sommesso e, in meno di un secondo, Ashuros e Daniel videro il piede di Shail in mezzo alle gambe di Hisoka, precisamente all’altezza dell’inguine.
 
Il biondo aveva un’espressione di puro dolore dipinta sul volto e boccheggiava alla disperata ricerca d’aria, mentre Shail aveva un sorriso sadico che andava da un orecchio all’altro.
 
Ashuros fissò il suo amico mentre si accasciava a terra e, alzando il mignolo destro, disse -Quarta cazzata del mese…-
 
Shail si voltò verso Ashuros e chiese -Anche tu hai qualcosa da ridire sulla mia altezza?-
 
L’albino iniziò a sudare freddo e, in preda al panico, disse -Ehm…le ragazze basse sono notoriamente forti...-
 
-Bravo, vedo che hai capito.- disse Shail riacquistando il sorriso
 
Incredibilmente Hisoka riuscì a mormorare una frase -Lei…sì che è una…donna…-
 
-Ma fa sempre così?- chiese Daniel
 
-Beh no di solito lui è…- iniziò Ashuros -…come non detto…è sempre così.-
 
-Cosa ci fanno gli assassini Catena Nera e The Joker da queste parti?- chiese Shail
 
-Vedo che sei informata.- disse Ashuros, mentre Hisoka riacquistava una posizione quasi eretta -Per rispondere alla tua domanda: stiamo cercando dei maghi forti per formare un team speciale e porre fine a questa guerra. Eravamo venuti qua proprio per voi.-
 
-Oh ne siamo onorati…- disse Daniel
 
-Uhm…l’idea di far parte dell’esercito non mi ispira molto.- disse Shail
 
-Farete parte dell’esercito, ma non starete con gli altri soldati. Voi e gli altri maghi scelti starete in una zona completamente vostra.- spiegò Ashuros
 
-Ok, se è così che stanno le cose, accettiamo!- disse Shail
 
-Aspetta chi ti dice che accetto anch’io?- chiese Daniel
 
-Oh non farla tanto lunga Danny!- disse Shail sogghignando
 
-Come cazzo mi hai chiamato?- urlò Daniel finendo subito a far botte con l’amica.
 
Ashuros fissava la scena senza dir nulla quando notò Hisoka che, invece, era entusiasta.
 
-Sarò ripetitivo…ma quella è davvero una gran donna!- disse Hisoka
 
Ashuros lo fissò per qualche secondo poi chiese -Ti fa ancora male vero?-
 
Hisoka continuò a fissare la rissa poi disse -Terribilmente…-
 
* * *
 
Il gruppo guidato da Chryssa stava camminando ormai da diverse ore in una fitta boscaglia. Durante il viaggio i quattro avevano avuto modo di conoscersi, anche se Mitsuki aveva ancora delle difficoltà a rivolgersi con tranquillità a Lykos.
 
-Senti Mitsuki, che tipo è questa Ryoko?- chiese Chryssa
 
-E’ una ragazza simpatica, allegra e molto curiosa. Probabilmente non si fiderà subito di voi ma imparando a conoscerla pian piano inizierà a fidarsi. Vedete solo di non chiederle nulla del suo passato.-rispose Mitsuki
 
-Bene vedremo di ricordarcelo…vero Lykos?- disse Chryssa
 
-Si certo tranquilla. Questa volta vedrò di stare zitto.- disse Lykos sorridendo
 
-Manca tanto?- chiese Shiye
 
-No… di solito gira in questa foresta.- rispose Mitsuki
 
Non appena finì la frase, si sentì una voce in lontananza urlare il nome di Mitsuki e, nel giro di qualche secondo, una ragazza si fiondò contro Mitsuki buttandola a terra.
 
Rimasero tutti perplessi e a Mitsuki le ci vollero diversi secondi per riconoscere la ragazza che la stava stritolando.
 
-Ryoko?! Sei tu?!- chiese Mitsuki
 
-Certo che sono io! Chi ti aspettavi che fossi?- chiese Ryoko quasi delusa dall’affermazione dell’amica.
 
-Scusami ma faccio fatica a riconoscere le persone che mi si fiondano addosso.- disse Mitsuki
 
Ryoko si rialzò e notò che l’amica non era sola, con lei c’erano altre tre persone che la fissavano perplessi.
 
-Mitsuki, chi sono queste persone?- chiese Ryoko
 
Mitsuki si rialzò a sua volta, pulendosi dalla polvere, e disse -Sono dei miei compagni, si chiamano Chryssa, Lykos e Shiye. Ragazzi lei è Ryoko.-
 
-Piacere di conoscerti!- dissero in coro i tre ragazzi, mentre Chryssa aggiunse -Noi siamo dell’esercito e siamo venuti qui a chiederti se volevi unirti all’esercito di Rhihin, non come un soldato qualsiasi ma come membro della nostra squadra speciale.-
 
Ryoko chiese -Potrò formare un team con Mitsuki?-
 
Lykos rispose -Certo che si.- 
 
Sul volto di Ryoko comparve un sorriso solare e poi iniziò a saltellare abbracciando Mitsuki.
 
I tre osservarono ancora una volta perplessi Ryoko in attesa di una sua risposta.
 
Dopo che si fu calmata, Chryssa le chiese -Allora…accetti?-
 
Ryoko rispose con un semplice -Sì.-
 
Lykos disse -Bene, per oggi abbiamo concluso. Torniamo al castello e domani ricominceremo la ricerca.-
 
-Ok.- dissero gli altri prima di avviarsi in direzione della capitale.
 
* * *
 
Il cielo ormai si stava tingendo di arancione e mancava poco al Sole per iniziare a scomparire all’orizzonte.
 
Ashuros, insieme a Hisoka, Shail e Daniel, stava ritornando a Merkanas. Per fortuna Shail non era una che teneva il muso tanto a lungo, altrimenti avrebbe continuato a malmenare Hisoka per tutto il viaggio.
 
Non che Hisoka se ne stesse buono e tranquillo sia chiaro. Più volte durante il viaggio, si era avvicinato di soppiatto a Shail e si era divertito un mondo a guardarla, letteralmente, dall’alto, poggiando il mento sullo sterno, come a volerle ricordare la differenza di altezza.
 
-Quanto manca alla capitale?- chiese Daniel
 
-Circa mezz’ora.- disse Ashuros
 
Shail, dopo aver tirato un pugno a Hisoka, indicò avanti a se e disse -C’è qualcuno.-
 
I quattro si fermarono e notarono la figura in piedi poco più avanti. Era un ragazzo piuttosto alto, con dei lunghi capelli blu tendenti al viola raccolti in una treccia e gli occhi neri la cui pupilla era rossa ma di una forma strana che non riuscirono ad identificare subito. Indossava un giacchino blu lungo fino al busto con cappuccio, una maglietta nera senza maniche, un paio di jeans blu e delle scarpe da ginnastica del medesimo colore. Portava due cinture, una tendeva a destra e una a sinistra, e, appese ad esse, aveva due borselli neri grossi come una palla di cannone.
 
Il ragazzo si avvicinò al gruppo esibendo un ghigno di sfida e disse -Bene bene, finalmente degli avversari! Su lottate con me, io devo...!- ma si bloccò non appena vide Ashuros e Hisoka -No...non è possibile!-
 
I due, così come Shail e Daniel, lo fissarono confusi
 
-Ashuros-senpai! Hisoka-senpai! Siete proprio voi!- urlò il ragazzo avvicinandosi di corsa, senza perdere il ghigno, cosa che preoccupò Shail.
 
-Scusa ma...tu chi sei?- chiese Ashuros
 
Il nuovo arrivato parve raggelarsi per un attimo -Non vi ricordate di me?-
 
-Se ti ha chiesto come ti chiami significa che non si ricorda di te! Ragiona prima di parlare a vanvera!- disse Daniel
 
Il ragazzo lo ignorò bellamente e disse -Come fate a non ricordarvi di me? Mi avete salvato la vita qualche anno fa e io volevo diventare un vostro allievo!-
 
Shail notò che, neanche per un secondo, il ragazzo non aveva mai perso il ghigno. Forse aveva “cambiato” ghigno, ma restava pur sempre un ghigno.
 
-Noi ti avremmo salvato...- iniziò Ashuros
 
-...e tu vorresti diventare un nostro allievo?- concluse Hisoka
 
Il ragazzo annuì e Shail, con un sorrisetto che non prometteva nulla di buono, disse -Oh ma quindi i due famosi assassini che non guardano in faccia a nessuno sono in realtà degli eroi che salvano le persone in difficoltà! Che cosa carina!-
 
-Ehi tappetta, vedi di non parlar male di loro due!- disse il ragazzo mettendosi davanti a Shail -Per caso vuoi una lezione di buone maniere?- e, dopo averlo estratto da uno dei borselli, si infilò un anello rosso al mignolo sinistro.
 
-Ne sarei lieta! Sono sempre in vena di imparare nuovi metodi per rompere le ossa.- disse Shail, materializzando un fucile mitragliatore bianco nella sua mano sinistra.
 
Lo scontro era imminente, ma all’ultimo, due catene avvolsero completamente Shail e il ragazzo e li sollevarono a qualche metro di altezza. Le due catene in questione uscivano dalle mani di Ashuros, che si era guadagnato un’occhiataccia da parte di Daniel.
 
-Sentite, ora non ho ne la pazienza ne la voglia di assistere ad un duello tra novellini! Volete combattere? Bene, ne avrete tutto il tempo...quando saremo arrivati al castello!- disse Ashuros, per poi riportarli a terra -Come ti chiami?- chiese poi rivolto al ragazzo
 
-Io? Shi. Shi Kurai!- disse il ragazzo
 
Ashuros controllò un attimo i nomi sul libretto e si stupì di trovare lo steso nome nell’elenco.
 
“Beh, se Torik lo ha segnato, un motivo ci sarà.” pensò l’albino per poi dire -Shi, ora verrai con noi. Sei ufficialmente un membro dell’esercito di Taren-Kar.-
 
-Ne sono onoratissimo Ashuros-senpai!- disse Shi ghignando.
 
“Quello deve essere il suo ghigno felice...” pensò Shail
 
-Smettila con quel “senpai”, mi dai sui nervi.- disse Ashuros
 
-A me, invece, puoi chiamare “Illustrissimo Hisoka-sama”!- disse il biondo
 
Ashuros notò con la coda dell’occhio che Shail si stava scrocchiando le dita così, con un sorrisetto sulle labbra, afferrò con una catena Hisoka e lo lanciò in aria, esattamente sopra Shail.
 
-E’ tutto tuo.- disse l’albino riprendendo il cammino, seguito da Daniel e Shi
 
Hisoka vide sotto di se Shail che allargava le braccia, quasi a volerlo prendere al volo. Un grosso sorriso apparve sulle labbra di Hisoka ma durò ben poco, visto che Shail, in realtà aveva allargato le braccia per far comparire due fucili, uno per mano.
 
Il prestigiatore iniziò a sudare freddo mentre la forza di gravità lo portava velocemente verso il suo carnefice.
 
* * *
 
Ashuros tirò di nuovo fuori il libretto, lesse di nuovo i nomi degli altri maghi e pensò “Uff...ne abbaiato trovati appena tre e sono già a pezzi. Questa missione sarà veramente dura...”
 
Un urlo lo destò dai suoi pensieri. Insieme a Shi e Daniel, si voltò indietro e videro Hisoka che correva a tutta velocità schivando al pelo i proiettili sparati da Shail che lo tallonava con due fucili bianchi in mano.
 
-Mi piacciono le ragazze focose ma forse qui si esagera!- urlò Hisoka passando vicino al trio.
 
Ashuros e gli altri due lo videro allontanarsi sempre più, seguito da Shail che sembrava la sua ombra.
 
“Uhm...forse ho parlato troppo presto.” Pensò Ashuros, esibendo un ghigno uguale a quello di Shi.
 
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Bene, finalmente abbiamo finito il primo capitolo di reclutamento! CI è voluto un po’ perché non riuscivamo a connettere bene gli OC con le scene ma ormai abbiamo già creato delle bozze per tutti gli altri ^.^
 
 
Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto e che recensirete in tanti. Un’ultima cosa: lo splatter arriverà solo dopo i reclutamenti...la calma prima della tempesta XD aspettate e vedrete!
 
Ci vediamo alla prossima! Buona serata!!!
 
Fede & andry
 
  
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