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Autore: Alphias95    19/09/2013    20 recensioni
[Storia ad OC] [posti disponibili: nessuno]
Ok premetto che questa è la mia prima fic in assoluto e ho voluto tentare con una storia ad OC ma non la scriverò da solo ma insieme ad un altro autore che, se leggerete questo prologo, capirete chi è ;)
Trama: una terribile guerra ha dilaniato un regno votato alla pace ma da questo regno sorgeranno gli eroi che lo salveranno...o lo condanneranno.
Non è il massimo ma spero comunque di avervi incuriosito un po' :) buona serata!!!
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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PROLOGO
 
Cosa spinge uno stato a rimanere neutrale in una guerra? Forse il voler evitare un inutile dispendio di vite, forse i costi che una guerra comporta o forse la totale inadeguatezza in campo bellico.
 
Dopo aver risposto a questa domanda ci viene spontaneo farsene un’altra: cosa succederebbe a uno stato neutrale che si trova proprio in mezzo a due stati bellicosi?
 
Forse verrà usato solo come punto di ristoro per le truppe, forse ci passeranno solo o lo aggireranno, ma non è questo il caso di Greenland un piccolo stato per lo più formato da distese infinite di prati e di folti boschi o almeno così era stato fino a tre anni fa quando la guerra tra i regni di Rhihin e Taren-Kar scoppiò.
 
Il regno di Rhihin era pacifico e sempre propenso a risolvere le divergenze con le parole. Era un enorme stato pieno di laghi, montagne e miniere di vari metalli preziosi che facevano gola al regno di Taren-Kar. Questo regno, a differenza di quello di Rhihin, era bellicoso fino al midollo e non passava anno in cui non dichiarasse guerra ad altri stati, vista la sua enorme potenza militare.
 
Dopo la dichiarazione di guerra da parte del re di Taren-Kar, Greenland era diventato il palcoscenico della loro guerra e le sue enormi distese verdi si erano presto trasformate in piane secche, i boschi erano ormai paludi e molte delle città erano state saccheggiate, per lo meno quasi tutte quelle nella zona conquistata da Taren-Kar.
 
                                                *                                  *                                  *
 
Una donna era inginocchiata davanti a un piccolo monumento. Di fianco a lei, vi erano tantissimi altri monumenti, dedicati ai soldati caduti in battaglia nel nome del regno. Eroi di guerra per molti, semplici uomini per altri.
 
La donna non era molto alta e i suoi capelli corti erano di un particolare color verde che sfumava sempre più fino a diventare bianco sulle punte. Gli occhi marroni fissavano la medaglia incastonata sulla superficie di marmo nero, la medaglia conferita ai soldati che oltre ad aver svolto il loro dovere, erano anche riusciti a salvare i loro compagni.
 
Quella medaglia apparteneva a suo marito, morto tre anni prima, ed unico soldato a cui fosse mai stata conferita quell’onorificenza.
 
Sorrise e, come se stesse parlando ad un’altra persona, iniziò a parlare -Ti ricordi della nostra prima missione? Eravamo entrambi emozionati e pieni di energie e per poco non ti facevi buttare fuori dalla squadra a causa della tua lingua lunga eh eh eh.-
 
Poco lontano da lei, un ragazzo entrò in quell’ala del cimitero militare. Era un ragazzo molto giovane, doveva essere sulla ventina, ed era di corporatura normale, di sicuro più alto della donna. Camminava lentamente, osservando ciascun monumento con i suoi accesi occhi verdi, mentre i suoi capelli azzurro chiaro, tirati all’indietro e legati in una coda di cavallo, venivano mossi dal leggero venticello mattutino.
 
Non appena individuò la donna inginocchiata, sospirò per poi grattarsi la guancia destra. Sul suo labbro superiore vi era un buffo neo ma non sembrava curarsene molto. Senza fare rumore, si portò dietro alla donna, restando a qualche metro di distanza, e attese che l’altra finisse di parlare. Per ingannare il tempo si sistemò la giacca della divisa militare che era composta da: degli stivali lucidi e neri che arrivavano fino al ginocchio dove vi era una placca di rinforzo, dei pantaloni bianchi aderenti, una maglietta a maniche lunghe del medesimo colore e una giacchetta marrone con le maniche lunghe che gli arrivava fino a metà del torace. La stessa divisa era indossata dalla donna, la quale, con sorpresa del ragazzo, alzò leggermente la voce.
 
-Saremmo dovuti partire in luna di miele...eravamo riusciti ad ottenere il permesso ma dovevamo svolgere un’ultima missione.-
 
Il ragazzo abbassò automaticamente lo sguardo. Troppe volte aveva sentito quella storia e troppe volte si era sentito male per la sua compagna.
 
-Andava tutto bene. Eravamo riusciti a salvare quei soldati quando arrivò lui. Hisoka. Per proteggermi dal suo attacco sei rimasto ferito gravemente e portato via dal nemico, per poi essere torturato per estorcerti delle informazioni. Non hai idea della disperazione che mi ha assalito non appena ti ho ritrovato...-
 
Il ragazzo se lo ricordava bene quel momento. Dopo una settimana di ricerche avevano localizzato la sua posizione ma era troppo tardi. Il suo corpo era stato letteralmente fatto a pezzi. Le braccia e le gambe erano scomparse così come la lingua e gli occhi. Sua moglie si era barricata nel dormitorio femminile e non era più uscita per una settimana rifiutando cibo e acqua ma alla fine i suoi compagni l’avevano salvata.
 
-Stai tranquillo...io continuerò a combattere. Combatterò fino a quando non vedrò morire Hisoka...è una promessa.- concluse la donna sistemando per bene il mazzo di rose blu che aveva portato. Rose blu il fiore preferito fa suo marito e lo stesso fiore che componeva il bouquet del giorno delle loro nozze.
 
Il ragazzo, notando che la donna aveva finito, disse -Chryssa...-
 
La donna si girò velocemente e, sorridendo, disse -Oh Lykos non ti avevo sentito arrivare. Sei li da molto?-
 
-No sta tranquilla. Il re ha una nuova missione per noi e vuole vederci subito.- disse Lykos per poi dirigersi verso l’uscita del cimitero seguito dalla sua compagna.
 
In breve tempo furono dentro la capitale del regno, sicché il cimitero era a circa un chilometro di distanza. La città di Egisol era un enorme città, piena di mercati, fontane e quanto di più bello si potesse immaginare. Sembrava quasi che li dentro non fosse mai arrivato il freddo vento della guerra.
 
I due soldati raggiunsero l’imponente castello di pietra bianca in cui viveva il re e, davanti al portone di legno, una guardia gli disse -Bentornati! Il re vi sta aspettando nel salone principale.- e fece un cenno alle altre guardie di aprire il portone.
 
Dopo aver percorso diversi corridoi, i due arrivarono nel salone principale che era la stanza più grande dell’intero edificio. Seduto su di un imponente trono di legno, stava il re Augustus. Era un uomo sulla cinquantina ma dal fisico imponente e allenato. Aveva dei corti capelli neri e una folta barba dello stesso colore. I suoi occhi marroni videro subito i due soldati venirgli incontro così si alzò velocemente facendo un po’ di rumore a causa della sua armatura argentata da cui non si separava mai.
 
-Bentornati.- disse il re
 
-Maestà.- dissero Chryssa e Lykos inchinandosi
 
-Andrò subito al punto. Una delle nostre spie, Torik, è stata scoperta. Probabilmente i sicari del re Arghetos sono già sulle sue tracce. Voglio che andiate da lui e lo salviate insieme a sua moglie e alle sue figlie! Siete gli unici su cui posso contare adesso!-
 
Lykos rimase un attimo spiazzato da quella richiesta ma, così come Chryssa, non esitò un solo istante ad accettare l’incarico. Ne andava della vita di uno dei loro e avrebbero fatto di tutto per salvarlo.
 
Dopo un rapido inchino si precipitarono fuori dal castello, diretti verso le stalle dove li attendevano i loro soldati.
 
                                                *                                  *                                  *
 
[zona di Greenland controllata dal re Arghetos. Abitazione di Torik]
 
Vivere in una zona isolata aveva i suoi vantaggi...ma anche i suoi svantaggi e questo, Torik, lo aveva capito troppo tardi.
 
La spia del re, un uomo dai lunghi capelli castani e gli occhi azzurri era bloccato su una sedia con le caviglie incatenate alle gambe posteriori e le mani posate sul tavolo di legno di fronte a lui. Delle piccole catene gli bloccavano le dita e, sia l’indice che il medio della mano destra non erano attaccati alla mano ma si trovavano sul pavimento a qualche metro di distanza.
 
Torik aveva un’espressione sofferente ma continuava a fissare con odio i suoi aguzzini.
 
Il primo di essi, seduto dall’altra parte del tavolo, era un ragazzo vestito completamente di nero. Stivali, jeans, giacca di pelle e guanti senza dita. Tutto completamente nero. I suoi occhi rossi come il sangue lo stavano scrutando da diversi minuti ormai e di tanto in tanto si scostava una ciocca dei suoi capelli bianchi.
 
Appoggiato contro una parete, invece, stava il secondo. Un ragazzo dai corti capelli biondi con gli occhi azzurri di una bellezza disarmante, sembrava quasi un angelo. Malgrado il compito assegnatogli, indossava un completo elegante nero con delle sottili strisce bianche verticali, delle scarpe nere, una camicia rossa e una cravatta nera.
 
Torik fissò per qualche secondo quel biondino che giocherellava con un mazzo di carte poi il suo sguardo andò a posarsi su sua moglie, una bellissima donna dai capelli rossi ora appesa al soffitto tramite delle catene che le trapassavano i polsi come piercing. La donna era piena di graffi e lividi e il sangue colava a terra senza fermarsi. I mugolii di dolore erano l’unica cosa che permetteva di capire se fosse viva o meno.
 
L’albino seduto davanti a lui prese fiato e gli domandò -Dove tieni annotate tutte le nostre informazioni?-
 
-Non annoto mai niente. E’ tutto nella mia testa!-
 
A quella risposta, il biondino sorrise mentre l’albino disse -Non ci siamo Torik, un’altra risposta sbagliata...Hisoka.- e non appena ebbe finito di dire il nome del suo compagno, Hisoka scagliò una delle sue carte ad una velocità assurda, tagliando di netto il pollice destro a Torik che iniziò ad urlare per il dolore.
 
-Torik...Torik...Torik...- disse l’albino negando lentamente con la testa -Non sono queste le risposte che volgiamo sentirci dire.-
 
-Vai a farti fottere lurido stronzo!!! Non ti dirò niente!!!- urlò Torik per poi sputargli in faccia.
 
Un silenzio di tomba cadde nella stanza e continuò per diversi secondi durante la quale, con una calma inumana, l’albino si pulì il viso, si alzò dalla sedia e si portò di fianco a Torik che ora lo fissava con sguardo terrorizzato.
 
Con un movimento rapidissimo, l’albino mise una mano in faccia a Torik e lo strattonò contro la parete. Ci mise talmente tanta forza che le dita rimaste a Torik si staccarono tutte di netto, restando attaccate al tavolo mentre le caviglie si squarciarono un po’, non essendo state rimosse le catene.
 
Torik iniziò ad urlare come un pazzo sperando che qualcuno lo sentisse, mentre Hisoka iniziò a ridere a crepapelle. L’albino fece uscire delle catene dal suo braccio destro e incatenò Torik al muro come se fosse su una croce.
 
Hisoka si avvicinò al compagno e disse -Ehi Ashuros, forse lui sarà in grado di resistere al dolore...ma non credo che la sua mogliettina sia altrettanto resistente.-
 
Torik, mosso dalla rabbia cercò di muoversi ma le catene erano strette e gli impedivano qualsiasi movimento. Hisoka si tolse lentamente la giacca, appoggiandola poi su una sedia, e si avvicinò alla donna tirandosi su le maniche della camicia. Con uno schicco di dita, fece comparire una catena alla quale era appesa una palla di ferro nera, mentre all’altro estremo vi erano delle manette che agganciò alle caviglie della donna.
 
Non accadde nulla. Malgrado la forma, la palla era incredibilmente leggera ma Torik sapeva che Hisoka amava torturare le sue prede.
 
-Allora? Non vuoi proprio dirci niente?- chiese Hisoka fissando Torik che si ostinò a non rivelare nulla.
 
Sul viso di Hisoka spuntò un piccolo ghigno. In fondo lui sperava di non ricevere nessuna risposta, così schicco di nuovo le dita e sulla palla di ferro comparve una scritta: 100 Kg. Ora la palla era incredibilmente pesante ed iniziò a tirare verso il basso la donna trattenuta dalle catene ai polsi. Iniziò inevitabilmente ad urlare.
 
Torik, con le lacrime agli occhi, iniziò ad implorare pietà ma Hisoka continuava a ridere, così decise di farla finita -E’ sotto il pavimento! Sotto quelle assi di legno!!! Ora ti prego, lasciala andare!!!- ma Hisoka rise ancora più forte mentre Ashuros entrava in possesso di un piccolo libretto foderato di pelle rossa.
 
Ormai i polsi della donna  stavano per cedere. Lentamente iniziarono a vedersi i muscoli che si strapparono facendo schizzare sangue ovunque. Restavano solo le ossa che si ruppero con un rumore secco facendo accapponare la pelle a Torik mentre Ashuros e Hisoka sorridevano.
 
Il corpo della donna cadde a terra con un tonfo, seguito a ruota dalle mani, mentre, ancora appesi alle catene, restavano alcuni pezzi di carne. Torik era incredulo e fissava sua moglie senza riuscire a pronunciare nulla.
 
Hisoka si rivestì infine lo guardò e disse -Torik...grazie.- dopodichè scagliò un’altra carta che si conficcò dritto in mezzo agli occhi di Torik, uccidendolo.
 
-Bene, missione compiuta.- disse Hisoka dopodichè si avvicinò ad una porta di legno e schioccò le dita. Una specie di velo bianco si staccò dalla porta per poi dissolversi nell’aria -Adoro questo velo insonorizzante.- disse il biondino aprendo la porta ce dava su una grossa camera da letto.
 
Nell’angolo più lontano dalla porta c’erano due bambine, accucciate per terra. Indossavano dei vestitini blu e delle scarpe marroni. Avevano entrambe gli occhi marroni ma, mentre la prima aveva i capelli neri lasciati liberi sulla schiena, la seconda ce li aveva rossi raccolti in una treccia.
 
Ashuros si avvicinò alle due bambine e, sorridendo, disse -Mamma e papà devono partire per un viaggio e ci hanno chiesto di occuparci di voi. Vogliamo andare?- e tese una mano verso le bambine. La bambina dai capelli neri si mosse titubante ma alla fine gli prese la mano e disse -Ok...- vendendo subito imitata dalla sorella. Ashuros le prese in braccio poi, voltandosi verso Hisoka, disse -Partiamo.- e il biondino lanciò in aria un telo he li coprì tutti e quattro, depositandosi poi sul terreno come se non ci fosse mai stato nessuno.
 
                                               *                                  *                                  *
 
La porta di legnò venne letteralmente distrutta da Lykos che entrò di corsa seguito da Chryssa. Rimasero scioccati dalla scena che gli si parava di fronte. Torik era incatenato alla parete e, intorno al collo, aveva un catena alla quale era appesa la carta del joker.
 
Chryssa fissò con odio quella carta e disse -Hisoka...-
 
Un mugolio destò la loro attenzione e i due si precipitarono dalla donna a terra che, incredibilmente, era ancora viva.
 
-Respira ancora! Ehi dottore vieni qui!!!- urlò Chryssa e in pochi secondi arrivò un soldato che, usando una magia curativa, cercò di fermare l’emorragia.
 
-C...i...n...- disse la donna
 
-Cosa?- chiese Chryssa abbassandosi e portando l’orecchio davanti alla bocca per sentire meglio
 
-Camino...- ripeté la donna poi chiuse gli occhi perdendo conoscenza.
 
Lykos e Chryssa si avvicinarono al camino in pietra e, dopo qualche tentativo, trovarono uno scomparto segreto dove era nascosto un libretto di pelle nera.
 
Chryssa lo aprì e lesse alcune righe.
 
-Scrivo queste poche righe nella speranza che nessuno debba mai leggerle. Se qualcuno lo farà, probabilmente sarò morto e l’altro libretto sarà già stato preso. La prudenza è sempre stata il mio forte perciò ho scritto le informazioni importanti di cui sono entrato in possesso su due diversi libretti. Ora vi dirò cosa ho scoperto: il regno di Greenland, malgrado sia uno stato neutrale, è pieno di maghi fortissimi che potrebbero essere utili per vincere la guerra! Di seguito elencherò i loro nomi: ...-
 
La donna chiuse di colpo il libretto e, fissando Lykos, disse -Muoviamoci, abbiamo un lavoro da fare!-
 
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
 
Angolo degli autori folli:
 
46fede: Come avrete capito, l’altro autore è andry_94_hell che ho pensato di sfruttare visto che non fa mai niente XD ovviamente lo ringrazio di cuore per questo!
 
Bene, ora lascio il commento ad andry che ne sa più di me in questi casi! Mi raccomando partecipate numerosi!!!
 
andry: ehi chaos * schiva un coltello all’ultimo * beh che sono quelle facce? Devo pur mantenere il mio record di storie ad OC! XD e non solo quelle!!! Ma bando alle ciance! Come molti altri autori prima di me ho deciso di mettere alcuni punti fondamentali per il vostro personaggio ma prima tre informazioni generali!
 
Questa fic sarà usata, in un certo senso, come sfidante della storia splatter di BeegoblinWizard che salutiamo calorosamente! Chryssa e Lykos sono i suoi OC e la divisa militare...sì è quella di Shingeki no Kyojin ma l’ha scelta lui perciò accontentatevi XD ok ora passiamo alle raccomandazioni!
 
 
  • Gli OC vanno mandati tramite recensione a questo capitolo. Dato che la scriveremo sempre a scuola (utile a qualcosa) sarebbe meglio avere gli OC sempre a portata di mano XD
 
 
  • Niente OC perfetti ed invincibili anche perché se li fate così noi li facciamo morire subito
 
 
  • Grosso come una casa: GLI OC POSSONO MORIRE IN OGNI MOMENTO!!!
 
 
  • Non vogliamo poteri uguali perciò se ci saranno due poteri uguali faremo cambiare potere al secondo arrivato
 
 
  • Siate dettagliati in tutto così sapremo renderli al meglio
 
 
  • Non sono ammessi più OC per utente quindi niente gemelli, fratelli, sorelle, ecc...
 
 
  • Ben accetti Dragon Slayer o God Slayer solo non sceglieteli tutti
 
 
  • Potete scegliere un solo potere perciò niente cose del tipo: si trasforma e controlla tale elemento in più è abile con l’arco! NO! Un solo potere!!!
 
   
 
  • Non mettete animali perché tanto non ce ne sono. Spiacente quindi niente Ecxeed, cani, serpenti o quant’altro.
 
 
  • Potrebbero esserci scene di nudo spinto o meno, siete avvisati.
 
 
  • E’ davvero faticoso scrivere sti punti!
 
 
  • Non sappiamo ogni quanto saranno gli aggiornamenti
 
 
  • Se scegliete di essere buoni, non fatevi un OC che ama uccidere o per lo meno dategli un limite!
 
 
  • Dio benedica l’America!
 
 
  • Io ho finito XD
 
E ora vi mostreremo la scheda OC!!!
 
Nome:
 
Cognome:
 
Soprannome: (non obbligatorio)
 
Carattere: (ben dettagliato)
 
Aspetto fisico:
 
Vestiario: (che siate buoni o cattivi, a volte indosserete la divisa del vostro esercito)
 
Segni particolari:
 
Potere:
 
P. di forza:
 
P. deboli: (almeno uno)
 
Passato: (necessariamente deve includere Greenland)
 
Sogni/obbiettivi:
 
Storia d’amore: (oltre a sì o no potete dirci come la volete: litigarella, colpo di fulmine, ecc...)
 
Adora:
 
Odia:
 
Paure:
 
Fazione:
 
Altro:
 
Bene, abbiamo finito! Ora non ci resta che aspettare le vostre recensioni!!!(se ci saranno) Speriamo che parteciperete in tanti!!! Buona serata!!!
 
  
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