Capitolo 21 - Amore e Incomprensioni
Tu non ammazzi proprio nessuno! Zaffiro e Acciaio ci servono!» Ed assistì al litigio tra i due che tra una parola e l`altra si azzuffavano.
Rebecca uscì di casa e vide anche lei i due alle prese con la lotta, mentre Scar ed Envy non si accorsero di essere guardati.
Durante lo scontro, non molto distante dalla casa del padre di Becky, Scar venne ferito da Envy, e fu costretto a riparasi a riprendere le forze.
Envy, una volta rimasto solo dopo lo scontro, notò Ed e Becky che lo guardavano...
L'homunculus si avvicinò a loro, ma sembrava non volesse combattere.
«Ehy Zaffiro! »
«Envy! Che vuoi da me? »
«Semplice, la tua pietra! Quella volta insieme a Lust e Gluttony non sono riuscito a sottrartela, ma questa volta ci riuscirò!»
«Scordatelo... Non ti darò mai la mia pietra volutamente, e non riuscirai a portarmela via!»
«Io ci riuscirò invece! Ma non oggi! Io ti sto solo avvisando, e proteggendo da Scar! Se ti uccide sarà tutto perduto!»
«Sarà tutto perduto? Ti prego spiegami! Cosa sarà perduto? E perché voi Homunculus siete interessati alla pietra azzurra? E' solo in grado di passare dall'altra parte del portale... E non credo che voi vogliate andare dall'altra parte...»
«No infatti, vedi piccina la tua pietra può fare tante cose! Ma non ti dirò altro! Stai attenta!»
«A CHI HAI DATO DELLA PICCINA? GRRR QUESTA ME LA PAGHI!»
Ed sentendo dire quella frase a Becky ridacchiò perché gli ricordava come lui era fino a qualche anno fa.
Envy andò via, e Rebecca ogni volta che lo vedeva provava un senso di disgusto verso quell'Homunculus.
Dopodiché Ed propose alla ragazza di fare una passeggiata sulla spiaggia per distrarla da brutti pensieri...
Nel frattempo Al e May erano ancora in casa sperando di trovare informazioni nella libreria dell'alchimista Smeraldo,
sulla pietra di Rebecca e sulla famiglia Xa-Phia...
Ad un certo punto May dopo circa un'ora di ricerche tra i libri senza alcun risultato chiuse il libro che stava consultando e sbuffò...
«May... Che ti prende?» Chiese Alphonse.
«Niente, sono solo stanca»
«Sicura?»
«Sì...»
«A me non sembra...»
Dai grandi occhi scuri della ragazza cominciarono a scendere le lacrime, anche se lei cercava disperatamente di trattenerle.
«May! Che ti succede??? »
«Oh Al... Io speravo di rivederti con il tuo vero corpo! E invece sapere che ancora sei un'anima legata ad un'armatura mi fa male...»
«May... Perché dici queste cose mentre piangi? E' così importante per te che io recuperi il mio vero corpo?»
«Sì! Lo é... Desidero disperatamente che tu possa tornare normale!»
May continuava a piangere, non riusciva a trattenerse le lacrime, e qulle parole dette singhiozzando per colpa del suo pianto, colpirono Al.
Il ragazzo, si avvicinò a lei, anche avendo un corpo fatto di solo metallo, l'abbracciò e cercò di farla stare meglio...
«Al, ti aiuterò anche io a farti riavere il tuo vero corpo!»
«Grazie, ma perché te la prendi tanto a cuore?»
«Perché io... Io ti amo, Al! E farei qualunque cosa per te!»
«Cosa? C-come... Come puoi amare un'armatura vuota? Sono solo un'armatura vuota May, tu non puoi amarmi... Tu sei una ragazza stupenda... Bellissima... Io sono vuoto, ho un corpo vuoto e di metallo, tu meriti di meglio...»
«No! Io amo te! Soltanto te! Non posso amare nessun'altro che non sia tu! Ormai sono almeno 4 anni che ci conosciamo... Ero piccola quanto ti ho incontrato la prima volta, avevo circa 12 anni, e già avevo una cotta per te... Ma per tutti questi anni quello che provavo per ne non è mai passato, è sempre cresciuto questo sentimento, e ora che sono grande ho capito di amarti davvero... Non m'importa che tu sia un'armatura vuota, io ti amo!»
«May, non so che dire, le tue parole mi hanno veramente colpito! Io non ho un corpo, non ho un cuore che batte, non so cosa voglia dire amare... Una cosa però la so, so di avere un'anima, e riesco a provare molti sentimenti, e so benissimo che ogni volta che ti ho vista sono sempre stato felicissimo, probabilmente potrebbe essere amore, ma lo scoprirò solo quando riavrò il mio vero corpo, però la cosa che mi spaventa è che non so quando questo accadrà...»
«Io ti aspetto! Aspetterò anche 100 anni per te!»
«Ma tu sei giovane e bella! Se davvero non dovessi recuperare il mio corpo prima di 100 anni che farai? Sicuramente saresti già morta...»
«Non importa! Io ti aspetto! »
«May...»
«Al, io ti amo, e ti aspetterò sempre, aspetterò il giorno che tu riavrai il tuo vero corpo, e allora se tu capirai di provare per me ciò che io provo per te, noi due staremo insieme, vero?»
«S-sì, suppongo di sì...»
«Scusa, adesso vado... May si alzò dalla sedia, s'incamminò verso la porta della biblioteca e uscì, appena la chiuse dai suoi occhi uscirono nuovamente le lacrime...»
«Al... Io ti aspetterò, anche tutta la vita, perché ti amo troppo...»
Dopo "l'incontro" con Envy, Ed e Becky stavano per rientrare in casa...
«Uffa! Devo far vuotare il sacco a mio padre e farmi svelare il mistero di questa pietra!»
«Nah, lascia stare... Anzi, tornatene a casa, faresti solo meglio!»
«Ed? Ma che dici? Sei impazzito?»
«No! Torna a casa! Questo paese per te è troppo pericoloso!»
«No! Ora sono anche io un'alchimista di stato, e so usare benissimo l'alchimia, ho ritrovato mio padre, e ho degli amici... Ho te... Non posso tornare sulla terra!»
«Lo so, ma, è pericoloso!»
«Non importa! So cavarmela da sola!»
«Testa dura!»
Becky si arrabbiò, e diede uno schiaffo a Edward, il ragazzo per un'attimo non capì più nulla.
«EDWARD ELRIC! SEI UNO STUPIDO! IL MOTIVO PRINCIPALE PER CUI RESTO QUI E' PERCHÉ TI AMO!» Urlò la ragazza d'avanti a lui per poi fuggire via in lacrime, mentre Ed cercava di raggiugerla per farsi perdonare.
Intanto Envy, nascosto lontano, asistii alla scena, e sembrava intento ad archittettare qualcosa...