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Autore: itstimetobegin    29/09/2013    5 recensioni
Le dissero che sarebbe sempre stata nessuno, ma non sapevano che nessuno sarebbe stato il loro fuoco di invidia.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ascoltate con questa: http://www.youtube.com/watch?v=sENM2wA_FTg 





No one

Ed eccola lì. Davanti ad uno specchio in cui si rifletteva, riflettevano i suoi pensieri, le sue paure, le sue ansie. Guardava i suoi occhi castani, ne seguiva i loro movimenti, poi distaccò il suo sguardo, quasi penetrante e passò ad osservare il vestito. Un lungo vestito bianco le ricadeva addosso perfettamente, come se fosse stato disegnato solo per lei. Con un corpetto a cuore inziava quel vestito, e terminava giù, a grandi balze con sopra ricami, coprendole i piedi che indossavano eleganti tacchi, anch’essi bianchi. Lo accarezzava lentamente, partendo dalla sua pancia e scendendo fino alla sua vita, dove iniziavano le balze, accarezzandone la seta morbina, calda al passaggio dei suoi polpastrelli; poi rialzò lo sguardo, guardando l’acconciatura. Un grandioso chignone raccoglieva i suoi capelli biondo scuro, più chiari avanti e più scuri dietro. Il trucco invece non era molto pesante, aveva del rosa chiaro, molto chiaro, come se si mischiasse al suo colore naturale della pelle: era quasi invisibile. Del lucidalabbra trasparente ma brillante le dava luce alle labbra, mentre solo un filo di matita intorno agli occhi racchiudeva il lavoro.
-Nicole- la porta di legnò si spalancò e sulla soglia apparì una ragazza in un bellissimo abito color turchese.-Sei pronta?- Nicole osservava la ragazza sulla porta portando gli occhi sullo specchio, poi si girò lentamente.
-Prontissima- esitò a quella parola, e la sua migliore amica se ne era accorta.
-Sei bellissima e andrà tutto bene, è il tuo giorno speciale. Avviene una volta nella vita,a meno che non ti sposi più volte- per la prima volta da quella mattina Lucy era riuscita a strappare un sorriso all’amica, che ben presto si tramutò in una risata, e risero di gusto finchè l’orologio non battè le 11.30: era tempo di andare.
 
La chiesa era piena di gente che dava voce alle proprie emozioni mentre lo sposo era anzioso sull’altare. Indossava uno smoking nero che era stato scelto dal suo migliore amico, nonché testimone. Si mise un dito fra la cravatta e la sua pelle, e tirò quest’ultima che come un serpente lo stava stritolando, mentre le sue mani non trovavano pace.
-Ti calmi per favore? Mi stai mettendo ansia anche a me- il testimone gli diede una gomitata e finalmente Niall trovò pace.
-Tu non ti sei sposato Louis, non sai che ho nella testa adesso-
-Niall non hai niente lì dentro, lo sappiamo tutti. Ma ora calmati che ho fatto i salti mortali per trovarti questo abito.- Gli aggiustò la cravatta e di nuovo Niall sentiva quel senso di foga.
-E’ anche in ritardo-
-Sono le 11.32, per due minuti! Non è un orologio svizzero.- mentre  i due ancora parlavano le porte si spalancarono e la luce gialla del giorno invase la chiesa,  dividendosi in tutte le sue sfumature. Le persone seduti nei banchi si alzarono e si girarono a guardare la porta mentre la sposa fece il suo ingresso nella chiesa. Al pianoforte Liam iniziò a suonare la marcia nunziale e il prete entrò anche lui. Sul volto dello sposo nacque un sorriso, come di sollievo: almeno non era scappata. La sposa raggiunse l’altare e si accostò vicino al suo futuro marito, mentre quest’ultimo le sussurò un ‘sei bellissima’. Don Zayn iniziò a celebrare la messa,  di cui Nicole non ascoltò una parola. In quel momento tutti i suoi ricordi spuntarono nel suo cervello, e più di tutti uno in particolare.
*Flashback*
-Nicole, ma ancora credi che davvero sarai qualcuno? Che qualcuno ti amerà?-
-La speranza è l’ultima a morire-
-Infatti è l’ultima, perché la prima sarai tu, da sola, senza nessuno che ti voglia veramente bene-
-Mamma smettila!-
-Tuo padre ha fatto la stessa cosa-
-Ma tu non sei morta, e neanche sola-
-Sono morta il giorno in cui ebbi te! Sei solo un errore! Sarai sempre nessuno!-
-Solo tu mi dici queste cose, perché?! Sei mia madre!-
-Lo ero, e poi tutti quelli che ti conoscono lo dicono!- una lacrima scese alla ragazza.
-Perché?- riuscì a chiedere in un sussurro.
-Perché sei figlia di una fallita-
*Fine flashback*
Quelle parole, ancora come pugnali, le riaprivano le ferite che la madre gli aveva preocurato e che solo Niall seppe guarire. Era sempre stata un errore, qualcusa di sbagliato. Infondo la madre non aveva del tutto ragione. Lei era qualcosa, qualcosa che però tutti hanno trasformato in nessuno, e solo lui era riuscito a farla rimanere qualcosa, e che giorno dopo giorno diventava qualcosa di grande. La madre era in prima fila, ma nessuno in quella sala sapeva bene che cosa volesse significare. I suoi occhi lucidi, non si capiva se per gioia o per dolore; le mani tremanti, non si capiva se per ansia o rabbia. Ma la ragazza, in una piccola parte del suo cervello sapeva cosa significava l’espressione della donna che l’aveva messa al mondo.
-Tu, Niall James Horan, vuoi prendere come tua sposa la Nicole Mary Newman?-
-Lo voglio-
-E tu, Nicole Mary Newman, vuoi prendere come tuo sposo Niall James Horan?- la ragazza lasciò i suoi ricordi in un angolino del suo cervello e guardò il prete, poi il suo sguardo si posò su Niall che la guardava. Si sentì tossire nella sala e poi aprì bocca.
-Lo voglio-
-Vi dichiaro marito e moglie! Può baciare la sposa.- Niall si girò e prendendola per mano le diede un bacio stampo, veloce ma intenso. L’intera chiesa scoppiò in un applauso e appena i nuovi sposi si furono staccati la ragazza si girò cercando sua madre, ma non la trovò. Lei sapeva cosa stava pensando la madre, la conosceva bene. Ma sapeva che dentro la testa della madre, ci sarebbe stato solo e soltando gelosia nei confronti della figlia, poiché era riuscita in quello in cui la madre aveva fallito; ma sapeva che, anche se avesse scavato a fondo nella mente della madre, nei suoi pensieri più oscuri e profondi, non avrebbe mai trovato un po’ di orgoglio nei suoi confronti, neanche un pizzico. Guardò in fondo alla chiesa e trovò i suoi compagni di liceo, i quali con la madre gli fecero seppellire la sua autostima sotto terra, e guardò le loro facce. Ma lei era orgogliosa di se stessa ora, perché le dissero che sarebbe sempre stata nessuno, ma non sapevano che nessuno sarebbe stato il loro fuoco di invidia. Perché ora nessuno è felice, e i qualcuno non sanno ancora pensare con la loro testa, e non sanno neanche chi sono al mondo. Ma una risposta Nicole ce l’ha: loro sono NESSUNO.


Ciao a tutte. Mi sono sognata questa cosa stanotte e mi è andata di scriverla, anche se l'ho cambiata parecchio. La canzone l'adoro e già da tanto volevo fare una one shot con questa canzone, spero vi sia piaciuta :)
  
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