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Autore: CosmoMarshall    29/09/2013    0 recensioni
Non sapeva che non era colpa sua se era un fallito, non aveva la minima idea del fatto che ogni essere umano è un fallito che piano piano riesce a riempire la sua vita con qualcosa.
Matt non era riuscito a riempire la sua vita con niente.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PANCHINA

Matt non aveva alcuna intenzione di alzarsi da quella panchina, aveva appena scoperto di aver perso per l' ennesima volta al gratta e vinci, l' ultima cosa che avrebbe voluto fare era far felice chi si voleva sedere su quella panchina. Matt odiava far felici gli altri, a dir la verità odiava gli altri. Sorseggiò nuovamente la birra che aveva in una delle due mani, quella non occupata dal gratta e vinci, causa, secondo lui, del suo fallimento come uomo. Non sapeva che non era colpa sua se era un fallito, non aveva la minima idea del fatto che ogni essere umano è un fallito che piano piano riesce a riempire la sua vita con qualcosa. 
Matt non era riuscito a riempire la sua vita con niente. Casa sua era colma di birre, gratta e vinci, creckers e scatole di fagioli. Adorava i fagioli. 
Aveva cacciato sua moglie di casa dopo che la aveva trovata a letto con un altro uomo. Neanche le troie gli erano fedele, in fondo era per questo che si chiamano così. 
Il cielo cominciava a farsi buio e davanti alla panchina intanto erano passate famiglie, uomini, donne, bambini, vecchi, andicappati e a Matt sembravano tutti felici, pensava che ogni singola persona che gli fosse passata davanti quel giorno fosse una persona felice, una persona con qualcosa con cui vivere, con l' anima in pace. In realtà neanche la metà di quei tizi non aveva neanche un anima in corpo. 
Erano come dei robot pronti a fare quello che facevano ogni giorno. Erano dei fottuti attori che ogni giorno riavvolgevano il nastro per poi cominciare nuovamente lo stesso film il giorno dopo ma questo Matt non lo poteva sapere perchè non aveva la capacità di leggere nelle loro menti. 
Se è vero che gli occhi sono lo specchio dell' anima allora i passanti erano ciechi e Matt era il loro cane guida inconsapevole.
   
 
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