*non copiate niente, è tutto scritto da me. Grazie*

Caro Zayn,
 

Ho voluto scriverti una lettera, anche se è una cosa un po’ inutile.
Questa lettera non la riceverai mai.
Resterà nel mio computer, nei miei file, e quando sarò più grande magari la rileggerò, e mi verrà in mente tutto quello che sto passando in questo periodo.
Il mio amore verso di te, e verso i tuoi quattro amici.
Mi siete entrati dentro come un uragano, e questa tempesta che c’è dentro di me non la smette di tuonare. Mi avete stravolto la vita, mi avete migliorato, mi avete insegnato tante cose, prima su tutte a credere in me stessa e a fregarmene degli altri.
Però tu hai fatto qualcosa in più degli altri; tu mi hai fatto innamorare.

Sai, la prima volta che ti ho visto, su quel poster, mi hai subito colpito. Eri un po’ più in carne di come sei adesso, e forse è proprio quello che mi era piaciuto di te.
Non eri perfetto, ma eri perfetto per me. Lo sei ancora. Sei esattamente la mia idea di ragazzo perfetto, non sto scherzando.
I tuoi occhi, così profondi e misteriosi. Ogni volta che li guardo mi ci perdo dentro. Penso  siano gli occhi più belli che io abbia mai visto. Il tuo sguardo mi cattura e mi imprigiona, facendomi venire i brividi.
E poi la tua voce, fantastica. E’ così dolce, ma allo stesso tempo, potente. Ogni volta che canti il mio cuore sussulta, mi viene la pelle d’oca, non riesco a smettere di sorridere.
Quando ti guardo il mio stomaco si contorce, e la testa comincia a vagare per conto suo. Solo a nominarti mi fai questo effetto, ti rendi conto?
Tu mi rendi felice, ma spesso mi domando se io sarei capace di renderti felice.
Tu mi fai provare emozioni indescrivibili, ma ovviamente, non è lo stesso per te. E forse non lo sarà mai.
Questo fa male, molto male.
Pensare che tu non potrai mai essere mio.
Pensare che non  potrò abbracciarti, tenerti la mano e camminare di fianco a te per le strade.
Pensare che non  potrò lasciarti un bacio prima di andare a dormire e non ti potrò trovare di fianco a me appena sveglia. Non potrò sentirmi tua, completamente.
Sembreranno discorsi da bambina, ma questo è quello che posso provare a diciassette anni.
Sogno un amore perfetto, che non arriverà mai.
Sogno quel amore che ti cambia, che ti sconvolge, che ti fa ridere anche quando non vorresti.
In questo periodo mi sento così sola, e mi ritrovo a pensare come sarebbe stare accanto a te, come sarebbe se tu fossi il mio ragazzo.
Saresti dolce come io ti ho sempre immaginato?
Mi sapresti capire così bene come tu dici di capire le donne?
Sapresti farmi sorridere anche se hai fatto una battuta che non fa ridere?
Sapresti consolarmi quando sono triste?
Molto probabilmente si.
Ed è questo che mi distrugge. Non poter constatare da me tutto quello che ho sempre sognato di te.
Sai, spesso, scherzando, mi ritrovo a darti del coglione.
Ti do del coglione se ti rompi una mano.
Ti do del coglione se ti sloghi una caviglia.
Ti do del coglione quando dai troppo peso ai giudizi della gente.
Ti do del coglione quando ti vedo in giro con Perrie, perché penso che anche io saprei darti l’amore che ti sta dando lei. O forse no.
Ti do del coglione soprattutto perché così ci rimango meno male io.
Si, perché io vorrei essere lì a consolarti quando sei triste, o quando ti fai male, o semplicemente quando non sai decidere su che cosa mangiare, o su come vestirti.
Questa lettera è talmente idiota che la vorrei cancellare, eliminarla dai miei file, per non rileggerla mai più, per non rimanerci troppo di merda, ancora una volta.

Ho solamente bisogno di qualcuno capace di capirmi.
Qualcuno che mi accetti con i miei pregi ma soprattutto con i miei difetti.
Qualcuno che ami le mie fissazioni, qualcuno a cui non interessa cosa mangio o quanto mangio, perché mi trova comunque irresistibile.
Beh, quel qualcuno si è nascosto veramente bene, perché non l’ho ancora trovato, e allora, ingenuamente, penso che potresti essere tu quel qualcuno.
Spero di poterti incontrare un giorno, e di poterti dire tutto questo.
O forse ti abbraccerò e ti dirò semplicemente grazie.
Grazie per tutto quello che mi state facendo vivere, e grazie di esistere.
 

 

Una delle milioni di ragazze che vi ama.