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Autore: __aris__    29/09/2013    2 recensioni
Mentre è sulla barca con Raul, Christine si accorge di trovarsi nel posto sbagliato e di stringere il braccio dell'uomo sbagliato. Torna alla Dimora ma trova solo la distruzione lasciata dalla folla, nessuna traccia del Fantasma! Da quella sera Parigi e la Francia non sanno più niente di lei
Otto anni dopo un misterioso milionario sostiene di voler ricostruire l'Opéra Populaire e di volerla riportare all'antico splendore, non ponendo limiti di spesa. Ha tuttavia una condizione: Christine Daaè dovrà essere la prima donna della nuova Opéra. Mentre Mr Y entusiasmerà Parigi, il Fantasma dell'Opéra cercherà la sua vendetta senza sapere che molte cose sono cambiate rispetto al passato, anche lui.
-- qualcosa di più "tradizionale" rispetto alle precedenti ff. I commenti sono sempre graditi! Spero vi piaccia!
----STORIA IN REVISIONE------
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AVVISO: caro Lettore scusa il ritardo! Adesso tutte le pedine sono al loro posto e la partita di Mr Y potrà finalmente iniziare. Sinceramente non sono molto soddisfatta di questo capitolo ma spero che ti piaccia. Ti lascio anche il link del balletto Sogno di una Notte di Mezza Estate: https://www.youtube.com/watch?v=Q3zzdCjVaZM Buona lettura, caro Lettore, e ricorda che se mi vorrai lasciare un commento mi farai solo piacere!
 
Antoniette Giry sapeva da diverse settimane che quel momento sarebbe arrivato e sapeva che la parte peggiore stava solo per iniziare. Percorse con espressione impassibile il tragitto che la portava nell’ufficio dei direttori e bussò con delicatezza alla porta.
Entrate Madame.” La invitò Firmin dall’intero e la donna eseguì.
Monsieour André, monsieur Firmin.” Li salutò educatamente con un cenno del capo “cosa posso fare per voi?
Madame Giry! Venite! Accomodatevi!” la incoraggiò Firmin indicando una sedia prima che André iniziasse a parlare “Sapete chi arriverà oggi?” la donna annuì e l’uomo continuò “Quindi immagino che sappiate perché vi abbiamo fatto chiamare?
Per aiutare Mademoiselle Nikolaevina ad ambientarsi all’Opèra.” Una risposta precisa e senza fronzoli, esattamente nello stile dell’insegnate di danza dell’Opéra.
Esattamente. Mademoiselle dovrebbe arrivare in questi minuti alla stazione accompagnata da monsieur Khan. Appena sarà qui le mostrerete il teatro, il suo camerino, il foyer della danza e tutti gli altri spazi che le potranno interessare; poi verrete da noi assieme a tutto il corpo di ballo perché abbiamo un annuncio da fare.” Spiegarono i due lanciandosi sguardi complici come se avessero trovato la migliore idea del mondo.
Annuncio?
André gongolò “Tutto a suo tempo Madame! Adesso andate! Non vogliamo sottrarla ancora ai suoi impegni.
La donna sorrise “Grazie signori, molto gentili. Appena avrò terminato verrò subito da voi.” Poi si alzò e lasciò l’ufficio con il sangue che le bolliva nelle vene. Erano stati André e Firmin a chiederle di tornare e preferirli al San Carlo; avevano promesso a Meg il ruolo di prima ballerina e poi, appena Mr Y aveva accennato qualcosa sulla Nikolaevina si erano completamente dimenticati di lei! M al diavolo quei due idioti: sua figlia si sarebbe ripresa il ruolo che le era stato rubato sul palcoscenico, sarebbe stato il pubblico dell’Opéra a consacrarla prima ballerina e nessuno avrebbe potuto opporsi!
Antoniette rimpianse che non fossero stati ricostruiti i passaggi segreti perché in quel momento le avrebbero fatto risparmiare un sacco di tempo prezioso. Uscì dalla parte amministrativa del teatro e raggiunse il palco che percorse in tutta la sua profondità, oltrepassando anche le quinte, per arrivare in quello che veniva chiamato Foyer de la Dance.
Scostato il pesante tendone, entrò nella stanza: una piccola stanza situata in fondo alle quinte completamente rivestita di lamina d’oro e talmente ricca di decori ed abbellimenti da poter risultare eccessiva per un ambiente normalmente dedicato alle prove delle ballerine. In passato quella stanza fungeva da luogo d’incontro non troppo segreto, ma abbastanza discreto, tra le ballerine ed i loro facoltosi sostenitori per cui tutta quella opulenza non era completamente inutile. Per ora era usata solo dalle ballerine che volevano provare con un po’ di tranquillità, ma dopo l’apertura sarebbe stato difficile non ritornare alle brutte consuetudini del passato. L’arredamento era costituito dallo specchio a parete con sbarra per gli esercizi e qualche sedia imbottita posta sotto le finestre che, se aperte, davano su muri ciechi.
Antoniette trovò la figlia che, invece di dedicarsi agli esercizi alla sbarra, conversava con Christine comodamente seduta su una poltroncina in velluto. Appena la ballerina vide il riflesso della madre nello specchio scatto in piedi, ma era comunque troppo tardi perché la donna si apprestava ad uno dei suoi famosi rimproveri: “Meg Giry non hai tempo per fare salotto! Mademoiselle Nikolaevina sta arrivando dalla stazione scortata dal solerte Khan.” Fece qualche passo avanti rendendo la sua espressione ancora più severa: “Come pensi di conquistare il posto che ti spetta se non ti eserciti come si deve? La Nikolaevina viene da teatro  Mariinsskij! Avrà sicuramente una tecnica perfetta! E tu … invece di allenarti, perdi tempo? Dimmi una cosa: ci tieni ad essere prima ballerina?
La ragazza impallidì di colpo. L’allenamento era stato solo momentaneamente interrotto non sospeso! Lei ci teneva al posto per cui era tornata a Parigi, ma non per questo avrebbe rinunciato a scambiare qualche parola con Christine! “Maman … io … io …”
È stata colpa mia!” Intervenne Christine “Sono arrivata solo da pochi minuti … volevo solo fare un salto prima di iniziare a provare con Morrel … io e Meg ci siamo viste così poco in questi giorni …” spiegò con aria innocente e pentita sperando di addolcire un po’ Madame.
“Non sono arrabbiata con te bambina.” La rassicurò con voce comprensiva prima di rivolgersi a Meg “Ma con mia figlia che potrebbe risponderti mentre si esercita. Quando è con me ci riesce benissimo!” le ragazze si sorrisero a vicenda e lei continuò “Adesso devo andare ad accogliere come si deve la nostra Prima Ballerina e mostrarle il teatro; poi ci sarà un incontro tra i direttori ed il corpo di ballo: André e Firmin hanno un annuncio da fare.
Che annuncio?” chiese Meg.
Non me lo hanno detto. Credo che abbiano avuto una delle loro solite brillanti idee.” Rispose alzando gli occhi al cielo, memore di quello che successe l’ultima volta che aveva visto gli occhi dei due scintillare in quel modo. “Adesso” ricorse al suo tono più autoritario, quello che non lasciava spazio ad obiezioni di alcun tipo, rivolgendosi prima alla figlia e poi alla figliastra “ricomincia dal riscaldamento. Niente “ma” Meg! E tu Christine fai in modo che non si distragga! E ricordale di non tenere il collo rigido. Dio solo sa se possiamo permetterci di sprecare tempo.” Le ragazze annuirono ed Antoniette, guardandole negli occhi, fu sicura che avrebbero fatto ciò che aveva detto; poi uscì.
Meg si sgranchì le braccia per poi ricominciare i suoi esercizi. Dopo un po’ Christine chiese: “Cosa intendeva Madame quando diceva che devi riconquistare il posto di Prima Ballerina?
L’altra rispose mentre continuava le estensioni alla sbarra “Quando André e Firmin sono venuti per ingaggiarmi avevo ricevuto un’offerta dal San Carlo che mi voleva come Prima Ballerina. Gli dissi che non sarei tornata a Parigi per nulla di meno e loro risposero che non c’erano problemi perché l’unico ruolo che Mr Y aveva imposto era quello di Prima Donna. Appena io e maman siamo arrivate abbiamo incontrato Khan che suggeriva, senza tuttavia imporla, per il mio posto Anastasia Nikolaevina, Prima Ballerina del Mariinsskij di Pietroburgo.” Si accorse che la sua voce si era alterata troppo e decise di fermarsi prendendo qualche respiro profondo per calmarsi “André e Firmin non si sono opposti per paura di perdere il nuovo ricchissimo mecenate. L’unica speranza era che la russa non accettasse e per un po’ ci abbiamo creduto: si diceva che fosse l’amante dello Zar ed abbiamo sperato che ciò bastasse. Ma sembra che nulla possa contro la fortuna di Mr Y … Adesso sono bloccata: il San Carlo ha trovato la sua Prima Ballerina e qui sono retrocessa … tutto ciò che posso fare è sperare che io piaccia più di lei al pubblico e che questo basti per riavere il posto che mi era stato promesso.
Mi dispiace Meg! Posso aiutarti in qualche modo?
La ballerina sorrise “Potresti venire ogni tanto mentre mi esercito: con te è più divertente che con maman!
 
La donna che il Persiano presentò a Madame Giry era molto alta, molto bella ed ogni suo movimento era armonioso ed aggraziato, anche dopo il lungo viaggio da Pietroburgo. Capelli color miele; occhi limpidissimi ed azzurrissimi; incarnato di porcellana: tutta Parigi sarebbe rimasta a bocca aperta nel vederla! Ed il ghigno compiaciuto del suo accompagnatore rendeva il tutto ancora peggiore. “Mademoiselle Nikolaevina le presento Madame Giry: una vera istituzione in questo teatro. Se avrete qualche problema vi consiglio di rivolgervi direttamente a lei. Adesso se mi volete scusare ho degli impegni che mi attendono.
Madame sfoderò un sorriso troppo cortese per essere sincero a cui l’uomo non badò “Non preoccupatevi monsieur; non vorrei essere d’intralcio ai vostri doveri!
Non si preoccupi Madame, incontrarla è sempre un tale piacere che vale qualche minuto di ritardo!” rispose con lo stesso sorriso ed una profonda riverenza.
A presto monsieur! Ci vedremo al ballo?” chiese la russa.
Non credo mademoiselle: non sono uomo adatto agli eventi mondani. Arrivederci signore.” Poi si allontanò per risalire in carrozza.
Dopo qualche momento Antoniette mostrò al nuovo acquisto della compagnia il teatro: la parte pubblica e quella riservata al personale per poi lasciarla con i direttori gongolanti mentre lei radunava il resto del balletto alla scalinata.
Quando furono tutti arrivati lo scalone era riempito dal brusio della compagnia, incuriosita dalla convocazione. André e Firmin salirono qualche scalino tenendo Anastasia sotto braccio.
 “Signore e signori siamo onorati di presentarvi Anastasia Nikolaevina, Prima Ballerina dell’Opèra Garnier!” tutta la sala rivolse lo sguardo sorpreso alla piccola Giry che dovette concentrarsi molto per mantenere un’espressione neutra. “Mademoiselle Anastasia viene da Pietroburgo e durante il Galà di inaugurazione ci presenterà la sua Odette di Čajkovskij con cui ha conquistato la Russia! Per celebrare il suo arrivo, alterneremo a Carmen il Sogno di un Notte di Mezza estate di Mendelsshon.” L’interruzione per l’applauso fu inevitabile e calcolata prima dell’assegnazione delle varie parti: la prima fu Titania, la regina delle Fate, che andò ad Anastasia; seguita da Oberon, Puck, i quattro giovani ed il cavaliere di Titania. Mano a mano che le parti venivano date l’agitazione di Meg saliva assieme al timore di essere esclusa dalla rappresentazione: solo quando Firmin arrivò ad Ippolita la ballerina poté tirare un piccolo sospiro di sollievo. I direttori completarono il loro discorso e sciolsero l’assemblea.  “Ippolita? Perché Ippolita?” chiese alla madre appena fu sicura che nessuno le sentisse.
Va bene così.” Rispose calma Antoniette mentre si allontanavano dallo scalone.
Ma perché? Ippolita compare solo per pochi minuti nel secondo atto! Come fai a dire che va bene?
Avresti preferito Ermia? Così saresti stata paragonata a Elena. E se ti avessero dato Elena ti avrebbero confrontato con Ermia. Ma Ippolita è la visione del sogno, non è paragonabile a nessuno degli altri ruoli femminili se non, forse, proprio Titania. Credimi bambina: è proprio quello che fa per noi! Strappa più applausi della Nikolaevina, conquista il pubblico e rispediscila da dove è venuta!
La piccola Giry sospirò: forse sua madre aveva ragione ed anche se sarebbe stata in palcoscenico solo per pochi minuti poteva essere l’occasione per dimostrare quanto valeva e che meritava il posto di Prima Ballerina.
Le due donne continuarono a camminare lungo uno dei corridoi ignare che qualcuno aveva ascoltato la loro conversazione con un sorriso divertito.
   
 
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