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Autore: Zetsu_    30/09/2013    1 recensioni
Sasori era seduto in mezzo all'erba fresca, coperta da una marea di fiori. Sentiva il rumore del ruscello, dove il suo amico si stava rinfrescando. Pensieri e idee vagavano per la sua mente, scorrendo veloci come fulmini e ognuna di queste finiva con l'immagine di Deidara.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Sasori era seduto nell’erba fresca e profumata, su una stoffa a quadratini rossi e bianchi. Vicino a lui c’erano vari tipi di formaggio, panini, acqua, pomodorini, cetrioli e mozzarella.

Guardò il  ruscello che scorreva tranquillo tra fiori, con l’acqua limpida che brillava alla luce del sole.

Poi osservò i papaveri, sparsi sul prato come una coperta colorata e profumata. Alzò lo sguardo e osservò il compagno che faceva il bagno.

Poi si sdraiò, chiuse gli occhi e si lasciò trascinare in un mare di pensieri.

“Una volta ero diverso” pensò ”Avevo come un’altra vita. Ma quest’ultima non mi manca, anzi mi fa piacere di non viverla più, di essere finalmente cambiato, di essermi svegliato”.

 Poi rise.

 Si ricordava fin troppo quella sua vita precedente di cui adesso, forse forse, anche se non voleva ammetterlo, si vergognava.

Alcune volte il rosso aveva bisogno per riflettere, per vagare nel suo fiume di idee e pensieri.

“Che sciocco che ero…  Pensavo che se provocassi dolore agli altri, questi finalmente si accorgerebbero della mia  presenza … Non sopportavo che le persone ridevano mentre io ero avvolto dal dolore e così le facevo piangere. Solo così pensavo di riuscire a liberarmi di quel sentimento che ancora oggi cerca di turbarmi …”

Non si era fidato di nessuno. Non aveva considerato l’uomo qualcosa di speciale, per lui erano tutti… uguali. Aveva odiato tutti e tutto, e le parole “amicizia” e “amore” per lui non avevano significato più nulla. Quando era stato piccolo la sua vita ne era stata piena, ma la morte dei genitori, ovvero le persone a cui più aveva voluto bene,  delle cui si fidava più di tutte, aveva trascinato con sé nella tomba il significato di quelle parole.

Ma tutto questo cambiò quando entrò nell’Akatsuki.

Conobbe Deidara e fin dal primo momento si sentì strano vicino a lui. Gli dava la sensazione di valere qualcosa, di essere importante per qualcuno.

Quando lo osservava si sorprendeva ogni volta come faceva a vedere sempre il lato positivo di ogni cosa anche se in verità non c’era. Non si perdeva mai d’animo ed era sempre di buon umore.

“Come fa Deidara a ridere per niente?” si chiedeva sempre, ma quando lo osservava bene si accorgeva che a differenza delle altre persone non gli dava fastidio vederlo ridere o scherzare. Ogni volta che rideva,  Deidara riusciva a sciogliere un piccolo pezzo del ghiaccio che avvolgeva il suo cuore.

Sasori provava anche… affetto a vederlo.

Era questo il sentimento che tutti chiamavano amicizia?

Deidara lo avrebbe abbandonato dopo un po’?

Considerava Sasori un amico o solo una persona qualsiasi con cui passare il tempo per non annoiarsi?

Tutte queste domande vagavano nella mente di Sasori e ogni volta che cercava di trovare una risposta sperava che si trattasse di amicizia e che Deidara non lo avrebbe abbandonato, lasciandolo di nuovo cadere nel vortice della solitudine.

Cominciò a parlargli e pian piano diventarono amici.

Amicizia… Forse adesso Sasori sapeva cosa voleva dire. Per lui amicizia era sinonimo di Deidara.

Era l’unica persona che lo capiva fino in fondo e l’unica di cui si fidava ad occhi chiusi.

Presto, diventarono migliori amici, e ormai anche Sasori era sicuro che:

·        Sì, questa era amicizia;

·        No, non lo avrebbe mai abbandonato, perché erano amici, e gli amici si aiutano a vicenda;

·        Lo considerava un amico e gli voleva un mondo di bene.

“Adesso tocca a me fargli vedere quanto gli voglio bene!” pensò e così si alzo, corse al lago e senza dire niente abbracciò l’amico  il migliore amico.

Poi sussurrò: -Promettimi una cosa. Promettimi che saremo per sempre migliori amici!-.

             

Fine

 

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Ciao! :D

Volevo dirvi una cosa: questa fiction è dedicata alla mia migliore amica Sofia.

L’ho scritta per dirle quanto le voglio bene e per ringraziarla per tutto quello che ha fatto per me! ♥♥♥

Ps: sono sicura che saremo migliori amiche per sempre.

 

                                                                                               ­_Zetsu

 

 

 

 

 

 

 

  
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