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Autore: Sherlocked98    30/09/2013    1 recensioni
Borough High Street è una delle vie principali della meravigliosa città di Londra, sulla sponda destra del tamigi.
erano le due di notte,ormai.
le macchine si facevano via via più rare.
qualche ragazzo e ubriaco solitario traballava per le strade deserte,nelle quali schizzava ogni tanto qualche macchina accompagnata da un frastuono ,a detta di nicholas, assordante e decisamente fastidiso:la classica musica da discoteca.
il ventenne scosse la testa,appena sentì passare l'ennesima auto. non capiva proprio perchè i ragazzi amassero andare in discoteca,in mezzo al casino,tra la musica alta.
scosse nuovamente la testa,mentre osservava un fiocco di neve cadere leggiadro sul marciapiede.
sembrava tutto così tranquillo...
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 11.

Nick sistemò la pistola dietro la schiena e si diresse all'entrata dello yacht "Joy 3" ,sistemandosi il completo elegante abbinato ad una cravatta ed un cappellino bordeaux,con tanto di sciarpa nera. 
I capelli ricci erano tirati indietro e fissati con del gel.  
Emma Tyler,la collega che lo aveva conciato così ,sosteneva che sembrava un vero e proprio stilista. 
Il ragazzo scosse la testa e fece per salire la scaletta dello yacht ,quando un uomo grande quanto un armadio lo fermò. 
-piccoletto,dove credi di andare? Invito,prego.-disse,tendendo una manona in avanti. 
-ehm ...mi scusi,l'invito non ce l'ho. Sono Laurent Dujardin,lo stilista del signov Foley.-disse Nicholas con un accento perfetto e fiero delle sue origini francesi,porgendo la falsa carta di identità all'uomo. 
Quest'ultimo confrontò la foto con il ragazzo e ,sapendo del suo arrivo,lo fece passare. 
Nicholas sospirò:questa è fatta. 
-lei deve essere il sostituito del mio stilista. È un vero piacere,signor Dujardin. -
Un'uomo dai capelli grigi,abbastanza magro e alto,lo accolse all'entrata,lasciando in sospeso la discussione con una donna vicino a lui. 
-il piacere è tutto mio. Le porgo i miei più cari auguri.-disse Nick. 
-la ringrazio. Allora,ho bisogno di alcuni veloci ritocchi sul mio abito per questa sera.la porto di sopra. Prego,mi segua.-
Nicholas lo seguì,sbirciando da un oblò la focus di Joe e Cleanwell,vuota. 
-sto per entrare. -sussurrò alla trasmittente attaccata all'orecchio. 
I due salirono le scale ed entrarono nella quarta porta a sinistra del corridoio,passando almeno cinque uomini armati. 
-non si preoccupi di loro,signor Dujardin.-lo tranquillizzò Foley. 
Entrati nella cabina,Nick si affrettò a chiudere la porta. 
-che sta facendo?-chiese Edward Foley. 
-il mio lavoro.-replicò il ventenne,con il suo normale accento inglese. 
-e lei è in arresto.-
Joseph,assieme a Cleanwell ed altri tre poliziotti,sbucò da una cabina comunicante ,con la pistola fra le mani e il giubbotto antiproiettile addosso. 
L'ispettore Cleanwell non perse tempo e ammanettò l'uomo. 
-Nicholas!Joseph! Ecco perchè avevi un viso familiare...-disse il sessantenne a Nick. 
Il ragazzo inclinò la testa,confuso. 
-mi deludi:pensavo ti ricordassi di me.-
Nick lo guardò bene,finchè non vide quegli occhi. 

Le luci delle auto della polizia mandavano riflessi blu e rossi sul muro del negozio. 
Nicholas piangeva e cercava di correre dalla madre,ma due poliziotti lo fermarono prontamente. 
-lasciatemi!- esclamò,strattonando i due uomini che,però,aumentarono la presa sulle sue braccia. 
La vista del bambino si offuscò dal pianto quando non gli fu più possibile vedere Denise,accerchiata dai paramedici. 
Il bambino non si dibatteva più e si era lasciato in un pianto liberatorio,facendo scorrere le lacrime sulle guance rosee dal freddo e non curandosene. 
Ad un certo punto,due mani calde lo avvolsero in una coperta,tenendolo stretto. 
-il papà sta arrivando,Nicholas. Stai tranquillo. -
Era Cleanwell,all'epoca poco più che cinquantenne,che il bambino conosceva bene. 
Nick si lasciò stringere dall'ispettore,con la testa appoggiata sulla sua spalla,a guardare la strada. 
Dovevano essere passati cinque minuti dall'irruzione nel negozio e ,dopo un grosso furto alla cassa,gli uomini se ne erano andati. 
Nick guardava le macchine correre,quando una mercedes grigia attirò la sua attenzione:un uomo in completo grigio gli sorrise e ,affianco,riconobbe uno dei ladri. 
Il bambino tremò,prendendola come una raccomandazione, e questo non lo venne mai a sapere nessuno. 


-tu...sei stato tu bastardo!..-il ragazzo prese la pistola da dietro la schiena e fece per sparare,ma venne prontamente fermato da Joe. 
-fermo...fermo Nick!Calmati...-gli disse,prendendogli la pistola dalle mani per sicurezza. 
-lasciami!-
-non risolvi niente,così...cerca di calmarti .-
Foley rise guardando la scena. 
-non avevo altra scelta: tuo padre era una testa dura,come te,e non collaborava a dovere. A quanto pare ,neanche tu. -
In quel preciso momento,la porta si spalancò e cadde a terra,mostrando almeno una decina di uomini armati pronti a sparare. Un poliziotto e Cleanwell portarono Foley nell'altra stanza,uscendo poi da una porta secondaria. 
Nel frattempo,era scoppiato il finimondo:Nicholas,Joseph e due poliziotti contro dieci uomini armati. 
La stanza dove si trovavano era una sala riunioni,comunicante con altre due cabine. 
Nick si accasciò dietro una sedia,per ricaricare la pistola,quando due uomini gli piombarono davanti. 
Svelto,li disarmò entrambi con un calcio e ne uccise uno con la propria pistola. L'altro uomo,invece,ricevette un calcio in faccia che lo fece svenire addosso al muro. 
In quel momento,il tavolo di cristallo al centro della sala si ruppe a causa del peso di due uomini feriti da Joe. 
Quattro erano fuori. Anzi,sei,si corresse,osservando il lavoro dei due poliziotti. 
Uno puntò la pistola a Joe da dietro ,mirando alla testa. 
-Joe!!-esclamò Nick,facendo cadere il fratello a terra un secondo prima di essere colpito. 
Nicholas si rialzò ma venne sbattuto a terra dallo stesso uomo che aveva tentato di uccidere Joseph. 
Assestò un pugno allo stomaco del ventenne,che però incassò, e la situazione si ribaltò,vedendo Nick sopra l'uomo,entrambi disarmati. 
Fu lì che il detective alzò lo sguardo al soffitto e notò il lampadario in cristallo.  
-joe! Il lampadario!-esclamò,cercando di tenere fermo l'uomo sotto di lui. 
In meno di tre secondi,il lampadario si staccò dal soffitto e Nicholas,svelto,si spostò.
I due uomini restanti erano spariti. 
-tutto bene?-chiese Joseph al fratello,che annuì. 
-dobbiamo raggiungere cleanwell e Foley prima che lo facciano gli altri!andiamo!-ordinò Nicholas,uscendo dalla stanza seguito da Joe e i due poliziotti. 
  
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