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Autore: Jiulia Duchannes    30/09/2013    4 recensioni
Paring: Leonetta Naxi Marcesca Fedemilla
ispirata alla Twilight saga questa ff piena di misteri e amore.
Nata si è appena trasferita a Forks con sua sorella Lena.
Lì rivede il suo amico di infanzia Leon Vergas e la sua ragazza Violetta. Conosce Francesca e Marco innamorati come pochi. E poi Maxi, che la aiuta in tutto ma che spesso si comporta in modo strano. Come tutti quelli che conosce del resto.
Ludmilla ferro è la bellissima ed inquietante reginetta della scuola con la sua banda di ragazzi decisamente troppo pallidi per essere umani.
E poi arriva il momento in cui Nata scopre che il suo migliore amico è un lupo mannaro e che l'amore che lega Violetta e Leon e Marco e Francesca è frutto di una magia, l'impinting. Arriva il momento in cui scopre che il ragazzo che le piace è un membro del branco di Leon e arriva il momento in cui scopre che Ludmilla è in realtà una vampira. Arriva il moneto in cui l'arrivo di vampiri mette in pericolo la vita della compagne dei licantropi è in pericolo. Arriva il moneto in cui nata scopre di essere legata ad uno di loro dalla stessa magia che lega tutti gli altri.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Pov Nata

La mattina appena svegliata ci metto un po’ prima di rendermi conto che, con mio grande rammarico, non sono a Madrid, nella mia bella stanzetta rosa confetto. Io sono a Forcks , la città più piovosa d’America, in una stanza grigia come il cielo temporalesco e sto per cominciare l’anno in una nuova scuola dove non conosco nessuno.  Qualcuno ha una pistola da prestarmi?? Secondo voi posso suicidarmi?? No, ragazzi, io dico sul serio.
Mi alzo dal letto a malavoglia, le gambe faticano a muoversi perché ancora intorpidite dalla scomoda posizione in cui spesso mi ritrovo a dormire, vi assicuro che non vi  conviene che mi metta a descriverla.

In meno di mezz’ora mi ritrovo in macchina diretta verso l’unica scuola di tutta Forks, solo per oggi  papà ci accompagnerà, poi credo che dovremo trovare un modo per venire perché lui deve lavorare.  Il rumore della pioggia, che mi fa innervosire come niente al mondo,  non ha alcuna intenzione di cessare così accendo la radio, scoprendo che l’unica stazione radio che prende qui è “Radio Forks” che trasmette solo canzoni dell’epoca di Charlie, non esattamente il mio genere. Scendo dalla macchina, mi tiro su il cappuccio della felpa rossa per ripararmi dalla pioggia scrosciante, e faccio una corsetta per arrivare nell’atrio della scuola, dove tutti fissano me e Lena. Noi rimaniamo immobili, finche Lena non  muove un passo, poi un altro e si ritrova a fare una specie di sfilata di moda sotto lo sguardo di mezza scuola, ed io sono ancora immobile.

Una mano mi tocca la spalla, mi giro spaventata finchè non incontro un paio di occhi neri, la pelle candida e il sorriso smagliante: Francesca.
-Ciao- Mi saluta. Io rimango zitta, mi sto vergognando a morte senza alcun motivo. Perché mi hai fatta così mamma! Notando che rimango muta aggiunge -Ti ricordi ieri, a casa di Leon?-Io annuisco cercando di combattere l’impulso di correre a nascondermi in una armadio e rimanere lì per tutto il giorno.
-MI ricordo-Rispondo abbozzando un sorriso
-Io e te siamo in classe insieme quindi se ti va puoi anche dire di avere un amica- Lena si affianca a me sorridente accettando al mio posto la proposta di Francesca
-Due amiche- Aggiunge una ragazza dai capelli marroncini e un sorriso dolcissimo.
-Io sono Violetta, la ragazza di Leon , spero di poter divenire tua amica- Mentre afferro la mano tesa di Violetta per suggellare la nascita di una probabile amicizia, lancio uno sguardo a Lena, conoscendola si sarà fatta dei film mentali su lei e Leon e ora starà meditando un modo per uccidere Violetta. Eppure sorride, stranamente felice, il che mi fa pensare due cose: Ho ha conosciuto un ragazzo più carino oppure mia sorella è una psicopatica con un talento nascosto per l’assassinio.

Gi alunni della scuola si spostano velocemente lasciando passare un gruppetto di pochi ragazzi che non
riesco a vedere. Quando ho la possibilità di squadrarli da capo a piedi capisco il motivo di tanto scalpore. Bellissimi, 6 bellissimi ragazzi, 3 femmine e 3 maschi. Li scruto, voglio memorizzare ogni cosa di loro, probabilmente tra qualche anno li vedrò su una rivista di moda o in tv e allora potrò dire “Loro venivano a scuola con me”, sono simili tra loro, così pallidi da non sembrare umani e gli occhi, sono strani, misteriosi e mi incutono terrore per essendo semplicemente neri .
Il resto della giornata passa tranquilla, dopo aver conosciuto Violetta e Francesca inizio a pensare che forse i giovani di qui non sono poi così male, mi ricredo appena entro in mena e mi siedo al tavolo assieme a Violetta, Francesca e altre loro amiche: Camilla e Jessica.
Camilla non è male, anzi mi sembra simpatica, quella insopportabile è Jessica, parla parla e parla, non fa altro che blaterare tutto il giorno, è una pettegola e saperlo mi fa capire che mai le dirò un mio segreto, a meno che non voglia farlo sapere al mondo.

Non smetto di fissare i ragazzi-fotomodelli, ho scoperto che si chiamano Ludmilla, Diego, Lara, Federico, Andres e Ana, hanno i vassoi pieni di cibo intatto e i bicchieri pieni d’ acqua. Mi costringo a spostare lo sguardo perché uno di loro, Diego,  si volta nella nostra direzione.
-Domani sera ci sarà una festa a la Push…Nata, Lena se volete venire vi passo a prendere davanti casa- Esordisce Francesca
-Grazie, verremo di sicuro così portò rivedere quei bei ragazzi di La Push, come fanno ad essere cos’ belli? Ieri mentre tornavamo a casa ne ho adocchiati alcuni che erano una splendore- Risponde Lena.
-Bene…Vi devo far conoscere il branco.. no intendevo dire il gruppo si il gruppo di Leon- Dice Violetta innervosendosi visibilmente.
-Si anche Marco, il mio ragazzo, lo dovete conoscere assolutamente- 
-Hey devono conoscere anche Maxi..lui è il mio ragazzo- Aggiunge Jessica. Se questo Maxi è come la sua ragazza non sono sicura di volerlo conoscere.

Mentre torno a casa non accendo la radio per coprire il suono della pioggia, non riesco a non pensare che, tutto sommato, non sarà così brutto vivere qui.

Image and video hosting by TinyPic Angolo autrice
Ringrazio tutte voi per i fantastici commenti ricevuti :) In questo capitolo vediamo la nostra naty alle prese con la nuova scuola. Fa amicizia con delle ragazze e ha l' "onore" di osservare dal vivo questi bellissimi ragazzi stranamente pallidi con gli occhi spaventosi, capeggiati da Ludmilla. Nel prossimo capitolo giuro solennemente di mettere molte coppie.. in questo capitolo e nel precedente volevo intrdurre un po' la storia e i personaggi ed ora perso di potermi dedicare alle realzioni presenti nella storia.

Graize e Baci
  
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