Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Ricorda la storia  |      
Autore: Euterpe_12    29/03/2008    11 recensioni
Akito ripensa a Sana dopo un avvenimento che ha sconvolto molte vite... dedicata alla mia cara socia Comet91 ^__^
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
LA STELLA CHE NON BRILLA

 

 

LA STELLA CHE NON BRILLA

 

 

Ti amavo.

E tanto anche... più di quanto tu stessa potessi immaginare.

“Sai Aki-chan... ogni volta che ho bisogno di sorridere penso a te...” dicevi, ogni volta che ti avevo vicina. Poi mi abbracciavi, e mi baciavi con tutto l’amore che potevi esprimere. 

Ci amavamo.

Cazzo se ci amavamo.

Poi però, il destino ci ha giocato una brutta carta.

Il nostro amore si è dovuto spezzare per via di una scelta del destino, o meglio, per una tua scelta.

Ma in fondo, non potevo pretendere di essere più importante della tua carriera. Di ciò che costruivi con costanza ed impegno giorno per giorno. Avevi ricevuto un’importante proposta di lavoro che certo, non potevi rifiutare.

“No, io non parto... ciò che mi serve è gia qua a Tokyo!” avevi detto risoluta, sedendoti accanto a me sul divano del salotto. Io mi ero voltato verso di te, scrutandoti con la mia solita aria indifferente.

Ma il mio cuore era tutt’altro che indifferente.

Non potevo essere indifferente al tuo amore, indifferente alla tua bocca che chiedeva di essere baciata.

“No...” sussurrai, abbassando lo sguardo. Tu mi guardasti con aria confusa, cercando con i tuoi occhi i miei.

“Cosa intendi?” domandasti, mentre le mie iridi tornavano a specchiarsi nelle tue. Non risposi subito. Volevo aspettare che la mia anima venisse risucchiata da quel mucchio di sofferenza che aveva già intasato il mio cuore. Strinsi un pugno.

“Devi andare.” Dissi, chiudendo gli occhi. Sentii il tuo cuore fermarsi un solo istante, giusto per darmi il tempo di sentirmi terribilmente in colpa. Ma mi avresti ringraziato, potevi starne certa.

Quella sera mi facesti molte domande.

 Quella sera avevi pianto.

 Quella sera avevo capito che probabilmente non saresti mai più stata mia.

Perdere l’amore è come perdere una parte di noi stessi.

E’ come dimenticare la vita.

E’ come dire a noi stessi che non abbiamo più niente per cui alzarci la mattina.

Perdere l’amore vuol dire sentire il cuore spezzarsi silenziosamente, come una pioggia battente che non smetterà mai di cadere dentro di te. Tuttavia per un po’ di tempo, non mi pentii troppo della mia scelta.

Perché amare vuol dire anche sacrificarsi per la persona che amiamo.

Perché amare vuol dire fare sacrifici.

Amare vuol dire anche soffrire.

Passai parecchio tempo senza ricevere tue notizie. Il lavoro sul seth ti aveva tenuta parecchio impegnata. Ma credo che anche se fossi stata libera probabilmente non mi avresti chiamato. Eri in collera con me, ed in fondo al mio cuore ti comprendevo. Ma sapevo anche che un giorno anche tu avresti capito le mie scelte.

Fu una mattina di novembre che ricevetti la notizia.

Quella che terminò di distruggere il mio cuore che portava già una cicatrice con il tuo nome.

“La famosa attrice Sana Kurata è stata trovata morta all’interno della sua camera d’albergo. Le cause del decesso sembrano riconducibili ad un cochtel di stupefacenti. In molti si chiedono quale fosse il motivo della presunta depressione della giovane attrice, ma nessuno si sa dare una risposta.”

Aveva detto semplicemente quel giornalista. E lui, narratore di vicende sofferenti, aveva portato ancor più sofferenza nella mia vita.

Il tuo funerale si tenne qua a Tokyo, con poche persone presenti. Tua madre era fredda come un ghiacciolo, neanche una lacrima solcava il suo volto. E con i lunghi capelli sciolti sulle spalle, aveva camminato fiera per la navata della chiesa, consapevole che da quel giorno non sarebbe stata più la stessa. Rei invece piangeva convulsamente: per la prima volta lo vidi senza occhiali da sole, più bambino e dolce di quanto potessi anche solo immaginare. E naturalmente c’eravamo noi, i tuoi amici. Coloro che ti avevano accompagnato giorno per giorno nella tua breve vita. Naozumi era tra noi. Aveva poggiato un folto mazzo di rose davanti alla tua tomba, piangendo lacrime amare. Aveva detto sottovoce che ora la sua vita non avrebbe più avuto alcun senso, che ora era inutile continuare a recitare se non ti avrebbe più avuto al suo fianco. Aya e Tsuyoshi invece, non dissero una parola. Solo lacrime avevano solcato i loro volti più cresciuti di prima, meno contenti d’allora.

Io?

Io guardavo la tua foto assorto, chiedendomi se mai sarei riuscito a piangere come Naozumi. Avevo stretto un pugno, nella sola consapevolezza che probabilmente la sofferenza avrebbe bloccato ogni mia azione per il resto della mia vita. Avevo chiuso gli occhi, chiedendomi il perché di tutte quelle prove che mi aveva riservato la vita.

Sana.

Amore mio...

Eri tu la mia vita!

Ed ora che non c’eri più tu ad illuminare le giornate con il tuo sorriso, ora che non avrei più avuto la possibilità di godere dei tuoi baci, mi chiesi quale fosse il senso della mia esistenza.

Ancora oggi non l’ho trovato.

Sana, sono passati dieci anni da quando mi hai lasciato. I dieci anni più lunghi che possano pesare sulla schiena di un uomo. Dieci anni che, purtroppo, non hanno cambiato i miei sentimenti nei tuoi confronti.

Sono solo più alto.

Sono solo più grande.

Ma il mio cuore si è fermato proprio quando anche il tuo ha smesso di battere.

Poggio il fiore che ho portato apposta per te. E’ bello e semplice, perciò ti somiglia. Osservo la tua foto. Stai sorridendo. Chiudo gli occhi: è troppo difficile non poter godere più del tuo vero sorriso.

Un soffio di vento scompiglia i miei capelli biondi. Nell’aria cerco il tuo profumo, ma non lo trovo. Non ci sei più.

La stella che illuminava la mia notte si è spenta... ed io con lei.

 

Piccola one-shot scritta in un momento di follia… non ci ho messo neanche un quarto d’ora per scriverla e forse ci saranno anche degli errori… se fosse così non venitemene a male per favore ^__^ amo questa serie… e volevo scriverne una one-shot. Spero commenterete!!

 

   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Euterpe_12