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Autore: Terry17    01/10/2013    2 recensioni
Circa un anno e mezzo dopo gli eventi della saga videoludica, il dr. Eggman riesce a creare l'arma perfetta che potrebbe permettergli di conquistare il mondo. Durante la ricerca dei Chaos Emerald che gli servono per attivarne tutte le funzioni s'imbatte casualmente in una ragazza misteriosa dotata di incredibili poteri, che si allea con lui per permettegli di portare al termine il suo piano. Così Sonic si ritrova a dover radunare tutti i suoi migliori alleati per combattere contro un'avversaria imprevedibile e virtualmente capace di tutto, a risolvere il mistero legato alle leggendarie figure dei mobiani mutanti e affrontare una perdita inaspettata che potrebbe non essere l'unica...
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Knuckles the Echidna, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Eden sbatté violentemente i pugni per terra imprecando sonoramente, mentre Sonic e Shadow non riuscivano a staccare gli occhi dalla creatura.
-Fantastico. Come ci liberiamo di quel mostro senza l'aiuto degli smeraldi?- chiese il riccio blu.
-Aveva pensato proprio a tutto... Prima ha assorbito il potere dei Chaos Emerald, poi se n'è liberato per usare il Master Emerald come nuova fonte di energia.- mormorò Shadow stringendo la pietra viola come se avesse voluto frantumarla.
-Così non solo sarà impossibile attaccarlo anche per Eden, ma non potrò nemmeno riattivare i Chaos Emerald... Dannazione!- urlò Knuckles tirando un pugno contro la una parete. Improvvisamente abbassò lo sguardo e notò che il Chaos Emerald rosso giaceva ai suoi piedi, privo della consueta luce che lo caratterizzava. Lo raccolse senza pensarci, come se una forza invisibile lo stesse chiamando attraverso la pietra, e fissandola si ritrovò a pensare a tutte le circostanze che l'avevano portata nelle sue mani. E inevitabilmente pensò a Rouge, che in quel momento si trovava su un letto d'ospedale inconsapevole di tutto quello che stava per accadere. Almeno lei era al sicuro dalle grinfie di quel mostro, ma, Knuckles lo sapeva, per lei non era comunque una consolazione. Lei era ancora convinta che lui fosse morto, che Eden lo avesse ucciso, che fosse tutto finito, mentre invece era ancora lì, ancora vivo e sul punto di affrontare la sfida più impegnativa della sua vita. E non aveva alcuna intenzione di perdere.
-Ma ci sarà sicuramente un modo. Deve esserci!- urlò Eden rialzandosi in piedi. -Che fate di solito in queste situazioni?-
-Usiamo il potere dei Chaos Emerald per potenziarci. Ma stavolta non possiamo fare molto...- spiegò rapidamente Sonic raccogliendo lo smeraldo verde, che era privo di luce esattamente come gli altri. -L'unico che potrebbe fare qualcosa per riattivare i Chaos Emerald è tuo fratello, ma senza il Master Emerald non può fare niente nemmeno lui.-
-Mi stai forse dicendo che siamo condannati?-
Il riccio blu chiuse gli occhi e si adagiò alla parete in un gesto casuale, ma la sua espressione tradiva quanto fosse preoccupato in realtà. -Finché c'è vita c'è speranza, Eden. Ma in questo caso non ci vuole speranza, ci serve un miracolo!-
Shadow strinse convulsamente i pugni. -Non può finire tutto così... Io non ho alcuna intenzione di sedermi qui e aspettare la morte! Affronterò quel mostro, anche se dovessi ucciderlo a mani nude!-
-Nemmeno io.- disse Knuckles ridestandosi dai suoi pensieri stringendo ancora più forte lo smeraldo nelle sue mani. -Non ho fatto tutto questo casino solo per essere distrutto da una macchina impazzita! Non so voi, ma io mi riprenderò il Master Emerald e riporterò a casa la pelle, non mi importa a che prezzo. Non ho alcuna intenzione di affondare con questa fortezza senza lottare!-
-Credete davvero che non voglia distruggere quel mostro di metallo?- chiese retoricamente Sonic riaprendo gli occhi. -L'unico modo per indebolirlo sarebbe separarlo dal Master Emerald, ma è impossibile con i nostri mezzi. Avete visto cosa accadrebbe se provassimo ad attaccarlo, ci respingerebbe come granelli di polvere. Ed aveva solo sei smeraldi! Forse solo Eden potrebbe avere qualche possibilità di batterlo in questo stato!-
-Nemmeno io potrei farlo. Il Master Emerald mi distruggerebbe se mi avvicinassi troppo.- gli rivelò l'echidna.
Sonic accolse la spiegazione con stupore. -Non ci sposso credere... Quindi è in una botte di ferro! Non possiamo batterlo!- Il corpo del riccio blu tremava per la rabbia e per il desiderio di agire represso.
Eden sospirò e raccolse i tre Chaos Emerald rimasti da terra. -Il mito dice che se riuniti i sette smeraldi creano un miracolo. Sono tutti qui, ma io non vedo alcun miracolo... Non vedo proprio niente! Ho sempre desiderato avvicinarmi a queste pietre senza il timore di ferirmi, ma non in questo modo. Non in questo modo.-
Per la prima volta in vita sua l’echidna desiderò essere potente. Per la prima volta Eden si stava sentendo debole e indifesa, mentre lei sapeva che se avesse voluto avrebbe potuto cambiare le carte in tavola. Fino a poche ore prima era una specie di dea scesa in terra, e in quel momento era solo una ragazzina in lacrime, disperata come tutti i suoi compagni. Lei avrebbe voluto vivere, avrebbe voluto che il mondo non fosse distrutto, ma non sapeva come fare per risvegliare i suoi poteri. Dovevano essere ancora dentro di lei da qualche parte, ma non riusciva più a farli emergere. E quei poteri dovevano emergere, lì e in quel momento.
-Vorrei avere la forza per far avvenire questo miracolo io stessa.- sussurrò lei, come se qualcuno avesse potuto sentirla. -Il mio corpo è tenuto in vita dalla Chaos Energy, e io vorrei che questa Chaos Energy tornasse alla fonte e che riportasse queste gemme al massimo della loro potenza. Non so cosa mi succederà, ma non mi importa nemmeno saperlo. Qualunque destino è migliore di quello che subiranno gli abitanti di questo mondo se quella bestia non verrà fermata.-
Eden alzò finalmente la testa. Era in lacrime, ma la sua espressione era più determinata che mai nonostante il suo corpo stesse tremando convulsamente per la rabbia e la frustrazione di non potere fare altro che appellarsi alla creatura che aveva passato la vita a odiare.
-Chaos, non so se riesci a sentirmi, ma credo che dopo tutto quello che ho passato e che ho fatto a causa di questo mio dono dovrei meritare questa possibilità di riscattarmi, no? Mi dispiace che siamo arrivati a questo punto. Volevo solo fare del bene, e invece con le mie azioni ho rovinato tutto. Ho provato a distruggere le mie catene e a liberarmi di quella che sono veramente, con l'unico risultato che ora una creatura malvagia ha in mano la chiave del potere del Chaos, e ora è libera di usarlo per distruggere il mondo. Se in qualche modo riesci a sentirmi, se in qualche modo sono anch'io sono degna di essere considerata una guardiana nonostante tutto quello che ho fatto, ti prego di esaudire la mia richiesta. Io non voglio niente, voglio solo che mio fratello e il mondo intero vengano salvati da questa creatura mostruosa. Ti prego... Ti prego, Chaos! Maledizione, rispondimi!-
Knuckles era sul punto di fermare il soliloquio privo di senso di sua sorella, quando si accorse che il suo corpo iniziò a brillare intensamente e che i sette Chaos Emerald stavano gradualmente recuperando il loro consueto bagliore. Le sette pietre stavano levitando intorno al corpo di sua sorella, che apparentemente sembrava non essersi accorta di nulla.
-Eden...?- farfugliò lui, confuso. La ragazza alzò lo sguardo e notò anche lei quello strano fenomeno che si stava verificando.
-Ma cosa sta succedendo?- farfugliò l'echidna, confusa.
-Credo di saperlo: il tuo potere è pura Chaos Energy, e come tale può essere scambiato e utilizzato da tutti gli artefatti in grado di assorbire e rilasciare il potere del Chaos.- spiegò Shadow. -Non so cosa tu abbia fatto, ma sembra che stia funzionando. Gli smeraldi stanno recuperando l'energia di cui sono stati privati dal tuo corpo. E per questo possiamo usare anche noi il loro potere adesso.-
-E questo vuol dire che abbiamo ancora una possibilità di abbattere quel mostro! Quando si parla di miracoli...- esultò Sonic con un largo sorriso, sentendo rinascere la speranza mentre l'energia degli Emerald invadeva ogni fibra del suo corpo.
 
***
 
Tails cercava di allontanarsi dalla linea di fuoco il più velocemente possibile. Fortunatamente aveva previsto una situazione simile e aveva fatto il pieno al Tornado, ma non si sarebbe mai aspettato che le cose prendessero una simile piega: si era ritrovato completamente impreparato all'eventualità che i Chaos Emerald potessero essere recuperati dal nemico, che la sua arma segreta si sarebbe ribellata al suo creatore e che iniziasse a distruggere tutto senza alcun controllo, costringendo tutti ad una fuga improvvisa dalla base aerea di Eggman. Non pensava che sarebbe stato costretto a lasciare Sonic su quel relitto volante insieme a Knuckles, Eden e Shadow per dargli la possibilità di affrontare quel mostro che sembrava essere completamente impazzito. Si sentiva dannatamente impotente mentre si rendeva conto che tutto quello che poteva fare era guardare l'astronave da guerra di Eggman schiantarsi nel mare con i suoi amici ancora a bordo e pregare che in qualche modo se la cavassero anche senza il suo aiuto.
-Secondo te Sonic e gli altri stanno bene?- chiese un'ansiosa Amy Rose alla vista dell'astronave che scendeva sempre di più. Espio, fortunatamente per lui, era di nuovo svenuto poco dopo essere salito a bordo del Tornado e non aveva potuto assistere alle scene di distruzione a cui invece la volpe e la riccia erano costretti ad assistere.
-Staranno benone. In fondo se la cavano sempre in queste situazioni, e vedrai che stavolta non sarà diverso!- le rispose Tails, anche se in fondo nemmeno lui era del tutto sicuro della risposta; l'Egg-Matic 5000 era indubbiamente uno dei robot più forti che Eggman avesse mai costruito, e aveva messo in ginocchio tutti loro anche senza essere alimentato da tutti i Chaos Emerald. Tails non osava pensare a cosa potesse portare l'assorbimento dell'ultimo smeraldo. E non fu nemmeno costretto a pensarci più di tanto, dato che vide il risultato finale del lavoro del dottor Eggman davanti ai suoi occhi subito dopo.
-Oddio, cos'è quello?- chiese Amy alla vista del drago metallico, che improvvisamente si parò davanti a loro.
-Io sono Final Dark Mechatron, il futuro signore del mondo! Muhuhahahahaa!- la risata agghiacciante del drago fece accapponare loro la pelle.
-Tutti-i-robot-di-Eggman-devono-essere-eliminati!- dichiarò Omega, nonostante fosse appeso a un gancio metallico senza alcuna possibilità di attaccare.
-Oh, ma io non sono un robot di Eggman. Non sono più al livello di quei rottami!- da qualche parte Decoe, Bocoe e Bokkun starnutirono.
-Non importa cosa sei, Sonic e gli altri ti distruggeranno!- esclamò Tails senza mostrare alcuna paura. Era sicuro che nonostante quel robot fosse essenzialmente stato concepito per essere una macchina da guerra inarrestabile, e nonostante gli enormi poteri di cui era dotato, Sonic avesse una minima possibilità di sconfiggerlo. Era una possibilità molto remota, ma non voleva perdere quella flebile speranza.
-Sonic, Sonic, Sonic... Voi vi sentite tanto superiori solo perché avete il vostro adorato Sonic che vi difende e vi protegge qualunque cosa accada, vero? Vi affidate a voi solo perché sapete che senza di lui non siete altro che un ammasso di patetici pagliacci! So tutto di voi, il dottore si è documentato: il povero idiota che giace moribondo dietro di te aveva cominciato a lavorare come investigatore perché non era ben voluto dalla sua famiglia. Era solo come un cane prima di incontrare Knuckles e gli altri poveri idioti che sarebbero diventati i suoi colleghi, e tutti loro insieme sono diventati una perfetta combriccola di fenomeni da baraccone che insieme non fanno una sola cosa giusta!-
Espio mugugnò qualcosa nel sonno.
-E la ragazzina che in quel momento lo sta accudendo era soltanto una piccola fanatica che è arrivata ad immischiarsi in cose più grandi di lei pur di incontrare un piccolo idiota disinteressato che non la ricambierà mai, non importa cosa faccia! Ancora mi sorprende che non abbia ancora capito che le sue possibilità che lui inizi a ricambiare quello che lei prova sono equiparabili alle possibilità che ha un ghiacciolo di restare intero dentro un forno a microonde!-
Amy fulminò il robot con lo sguardo.
-E poi ci sei tu, un piccolo scherzo della natura che nessuno ha voluto finché non hai incontrato il futuro grande eroe che ti ha preso con te solo perché gli facevi pena! Siete tutti un branco di idioti e di falliti che avete bisogno del vostro centro focale per sentirvi realizzati, e oggi lo capirete nel peggiore dei modi! Sarete annientati, tutti quanti, e del vostro beneamato Sonic the Hedgehog non resterà nemmeno il ricordo!-
Il drago metallico creò immediatamente una sfera di energia dorata dalla bocca. Le persone a bordo non ebbero nemmeno il tempo di spaventarsi per essere sotto attacco che il mostro si voltò di scatto per scagliare la sfera contro l'Egg-Apocalypse; si sentì una tremenda esplosione e i resti contorti e bruciacchiati che rimanevano della base aerea di Eggman affondarono immediatamente nell'oceano.
-Sonic! No!- urlò Amy Rose a quella vista, scoppiando in un pianto disperato; Tails fissò il punto dove la nave era affondata senza parole per poter esprimere l'orrore che stava provando in quel momento.
Il drago invece provava una soddisfazione enorme nel vedere le loro espressioni distrutte e nel sentire le loro urla di disperazione. -Ora non fate più i gradassi, vero? Muhuhahahahahaaa!-
-Sai, se fossi in  te smetterei subito di fare il gradasso! Se ero io il tuo bersaglio mi hai clamorosamente mancato!-
Il robot smise di ridere, e si girò insieme al volpino e alla riccia rosa verso il punto da cui proveniva la voce: un riccio dorato dalle iridi rosse che stava sospeso a mezz'aria guardando il robot con il massimo del disgusto, insieme a un altro riccio dorato con striature rosse sugli aculei e un’echidna di un colore rosso più acceso del normale, tanto da sembrare quasi rosa che levitava allo stesso modo.
-Sonic! Ragazzi!- li chiamò Amy Rose, mentre le lacrime di disperazione si trasformavano in lacrime di gioia. E Tails era sollevato allo stesso modo.
-Ancora voi? Credevo di avervi precluso ogni possibilità di battervi!- esclamò il drago, sorpreso e seccato da quelle apparizioni improvvise.
-Sai com'è, bestione, anche noi avevamo la nostra piccola scorta segreta di Chaos Energy.- rispose emblematicamente Sonic. Amy si affacciò dall’aereo e notò uno strano globo di energia che fluttuava poco sotto di loro. Al suo interno erano visibili i sette Chaos Emerald completamente ricaricati che orbitavano intorno a un punto fisso. Espio alzò leggermente la testa per vedere.
-Eden...- sussurrò lui, ricadendo sulle gambe della riccia rosa con gli occhi chiusi, privo di forze. Amy dovette sforzare la vista per notare la figura dell’echidna a gambe incrociate dentro la sfera dorata.
Il riccio dorato rivolse la sua attenzione verso Tails. -Amico mio, ti suggerisco di allontanarti in fretta da qui, prima che scoppi il finimondo!-
Il volpino si ricordò della situazione e immediatamente spinse il Tornado a tutta velocità verso la terraferma, rimpiangendo un pò di stare per perdersi quella che sarebbe sicuramente stata una battaglia memorabile.
 
Il terzetto si precipitò immediatamente all'attacco del mostro di metallo con un colpo diretto, ma incredibilmente gli passarono attraverso come se fosse fatto d'aria.
-Ha il potere di rendersi intangibile, ma forse posso fermarlo!- disse Eden, che stava levitando a pochi metri dal mare insieme ai Chaos Emerald. La bolla galleggiò davanti al mostro e l'echidna sollevò le braccia verso il robot.
-Death Dimension!- urlò scagliando la sua onda paralizzante contro il mostro, che dopo pochi istanti rimase sospeso a mezz'aria, completamente paralizzato; Sonic, Shadow e Knuckles riprovarono ad attaccarlo, e stavolta tutti i colpi andarono a segno.
-Bel colpo!- commentò Sonic sentendo il ruggito dell'avversario, che in quel momento riuscì a liberarsi.
-Come sospettavo. Per lui la Death Dimension dura solo pochi secondi.- commentò l'echidna, tetra.
-Non importa. Ce li faremo bastare!- disse Sonic, ottimista. -Scagliare la Death Dimension è un dispendio di energie?-
-No, ma non ho mai provato a lanciarle in successione.- ammise lei. -Immagino che ci sia sempre una prima volta per tutto!-
-Immagini bene.- rispose il riccio dorato. -Rifallo quando sei sicura di averlo a portata di tiro.-
-Contaci!- disse lei, seguendo il robot e aspettando il momento giusto per bloccarlo. Era incredibile trovarsi lì in quel momento e sapere che in quel momento solo lei poteva aiutare Sonic, Shadow e suo fratello a sconfiggere quella mostruosità. Andava bene in quel modo: lei aveva indirettamente creato quel mostro e lei poteva distruggerlo, paralizzandolo per permettere agli altri di attaccarlo. Per la prima volta in vita sua era felice di essere potente.
All'improvviso il drago metallico cambiò direzione e partì all'inseguimento del Tornado e dei suoi occupanti. Tails se ne accorse e cercò di accelerare il volo del biplano verso la terra ferma, ma Final Dark Mechatron stava per raggiungerlo: non furono catturati solo perché Eden era riuscita a immobilizzare nuovamente l'avversario facendo così in modo che gli altri tre lo indebolissero con un'azione combinata, al termine della quale il robot riuscì comunque a scappare. Il robot non cambiò comunque obiettivo e provò di nuovo a inseguire il biplano, e stavolta provò pure ad abbatterlo con una sfera di energia. Shadow riuscì a mettersi in mezzo appena in tempo e respinse l'attacco, rispedendolo al mittente che ne fu colpito in pieno. Il drago meccanico ruggì di dolore e provò ad attaccare Shadow, che volò via dalla traiettoria del colpo a una velocità impressionante. Eden approfittò di quell'attimo di distrazione per paralizzare nuovamente il mostro, dando modo al Tornado di sparire alla vista e a Sonic, Shadow e Knuckles di attaccare il loro avversario.
-Non posso trattenerlo ancora a lungo, è troppo forte.- spiegò Eden mentre sentiva scendere il sudore per lo sforzo che le stava costando fare quello che per lei fino a quel momento era stato un semplice gesto. -Quanto tempo abbiamo?-
-Poco. Ma ce lo faremo bastare- fu la risposta pronta di Shadow.
La ragazza annuì e cercò di concentrarsi su Final Dark Mechatron come aveva fatto prima per immobilizzarlo un'altra volta, ma il robot se ne accorse e scagliò lontano la bolla in cui Eden e gli Emerald erano contenuti con la sua lunga coda.
-La pagherai, mostro!- urlò Knuckles osservando la sorella levitare sul pelo del mare sottostante e ringraziando che quello stato gli garantisse l'invulnerabilità totale.
-E così sei tu la ragione per cui gli altri riescono ad attaccarmi...- farfugliò il robot vedendo Eden levitare sul pelo dell'acqua senza prestare attenzione alle minacce di Knuckles. -Dovevo immaginarlo, dal momento che sei tu l'unica che possiede poteri simili ai miei. Solo tu puoi fermarmi. Non puoi essere distrutta, ma posso pur sempre renderti inoffensiva! Io e te diventeremo un solo essere!-
Il drago metallico si scagliò contro l'echidna a fauci spalancate, pronto a divorarla, quando un lampo dorato trascinò la ragazzina lontano dalla sua traiettoria.
-Oltre a essere megalomane sei anche un maleducato! Te l'hanno mai detto che le signore non si toccano?- lo canzonò Sonic portando via Eden dalle sue fauci.
L'echidna gli riservò uno sguardo scettico. -Sonic, nessuno qui ha mai rispettato questa regola!-
-Era per dire una frase a effetto!- si giustificò il riccio dorato.
Eden fissò Knuckles con aria interrogativa, ma ricevette come risposta solo un'alzata di spalle.
Il mostro cercò di evitare il contatto con Eden il più possibile per evitare di essere paralizzato dalla Death Dimension, e si rendeva intangibile ogni volta che Sonic, Shadow o Knuckles cercavano di attaccarlo, rendendo i loro sforzi di fermarlo completamente inefficaci. Ad un certo punto provò di nuovo a divorare Eden, e fu solo grazie alla prontezza di riflessi di Shadow che la ragazza non fu ingoiata. I quattro sapevano bene che presto la trasformazione si sarebbe esaurita e per quel motivo si riunirono a mezz'aria per organizzare la prossima mossa.
-Questo è davvero un osso duro. Ha capito che solo Eden può immobilizzarlo per il tempo sufficiente perché gli attacchi gli causino qualche danno, e per questo d'ora in poi cercherà di colpire principalmente lei.- sentenziò Sonic mentre si allontanavano dal drago che li stava inseguendo. -Dobbiamo dividerci in due gruppi: io e Knuckles lo attaccheremo frontalmente, ma sarà solo una distrazione per permettere a Eden di immobilizzarlo e a Shadow di colpirlo direttamente con un attacco efficace. Che ne dite?-
-Per me va bene.- rispose Eden. Shadow annuì con lei
L'unico che aveva un'aria davvero preoccupata era Knuckles. -Io non sono del tutto convinto. La trasformazione finirà presto, e di questo passo non riusciremo mai a sconfiggerlo prima che questa si esaurisca: dobbiamo separarlo dal Master Emerald, e solo io posso fare in modo che ciò accada.-
Sonic sospirò. -Credi davvero che il bestione ti lascerà lì fermo sospeso a mezz'aria a recitare tutta la formula per poi lasciare che tu lo separi dalla sua principale fonte di alimentazione?-
-Però è l'unico modo per distruggere definitivamente questo mostro! Eden, riusciresti a tenerlo completamente fermo per un paio di minuti?-
L'echidna scosse la testa. -Riesco a malapena a stabilizzare le sue molecole per attaccarlo.-
Knuckles abbassò la testa, privo del conforto dell'ultimo barlume di speranza che era emerso nella sua mente. -Facciamo a modo tuo, allora.-
Final Dark Mechatron continuava a sorvolare le nuvole inseguendo le sue quattro prede, quando improvvisamente vide apparire un lampo rosso e uno dorato che sfrecciavano a tutta velocità verso di lui; il drago meccanico li riconobbe e cercò di fermarli agitando le grandi ali, ridendo per la mancanza di buon senso che doveva averli portati ad attaccarlo così allo scoperto.
Sonic e Knuckles però non avevano alcuna intenzione di mollare, e aumentarono la velocità al massimo per evitare che il forte vento li spazzasse via; ma anche il drago non era intenzionato a cedere, così tentò di colpire i suoi avversari agitando la coda. Sonic riuscì a evitarla e a colpire il drago, ma Knuckles non fu altrettanto fortunato: l'echidna fu sparato in acqua con la potenza di una palla di cannone, e non rischiò di affogare solo grazie allo scudo invisibile che lo proteggeva.
Knuckles fissava la superficie dell'acqua farsi sempre più lontana, dalla quale si potevano chiaramente vedere i suoi compagni fronteggiare il drago, che riusciva a respingere tutti gli attacchi che Sonic e Shadow gli stavano scagliando contro: per la prima volta vedeva super Sonic e super Shadow in seria difficoltà, e se nemmeno loro potevano distruggere una bestia simile, nessun altro lo avrebbe fatto. Quel mostro andava distrutto lì e in quel momento, oppure il loro mondo sarebbe stato condannato. Knuckles sapeva che gli restavano solo pochi minuti, poi la trasformazione sarebbe cessata e sarebbero inevitabilmente caduti in mare. L'unica incognita era cosa li avrebbe uccisi prima, se l'oceano o il drago meccanico.
All’improvviso all'echidna venne un'idea e sorrise, anche se non in realtà aveva ben poche ragioni per farlo.
 
-Ma quanto ci sta mettendo Knuckles?- tuonò Sonic fissando il bagliore rossastro emesso dall'echidna sott'acqua, ormai ridotto a un quasi invisibile puntino rosso tanto era distante.
-A quest'ora doveva essere già risalito!- esclamò Eden, palesemente agitata per la sorte del fratello.
-Ragazzi, non ci sarà niente da temere finché saremo potenziati dagli smeraldi! Per il momento l'unica cosa che possiamo fare è cercare di fermare questo mostro!- urlò Shadow. Sonic e Eden annuirono a malincuore e si prepararono all'attacco.
In quel momento Knuckles riemerse dall’acqua e colpì il mostro meccanico alle spalle. -Chi non muore si rivede, eh?-
Il drago era esterrefatto. -Tu... Come osi attaccarmi alle spalle?-
-Bè, tu hai osato cercare di divorare mia sorella. Direi che ti sto restituendo il favore!- disse lui, penetrando in profondità nel corpo meccanico, attraversandolo da parte a parte. L’apertura aperta dall’intruso si rimarginò quasi subito; Knuckles ripeté l'attacco ancora una volta e il drago, spazientito, spalancò le sue fauci sull'echidna.
-Knuckles! Spostati di lì!- urlò Eden, sconvolta.
Ma non fu abbastanza rapido. Knuckles the Echidna fu inghiottito in un sol boccone dal drago meccanico sotto gli sguardi spaventati dei suoi compagni. Il suo ventre si illuminò di rosso per un istante, ma poi non accadde più nulla. I tre combattenti rimasti restarono paralizzati dall'orrore per un istante prima che Eden reagisse.
-No, Knuckles!- urlò lei facendo levitare la sfera che la conteneva verso il drago per cercare di salvare suo fratello; Shadow dovette piazzarsi davanti alla bolla per trattenerla.
-Non fare pazzie, Eden. Tuo fratello non lo vorrebbe- disse Sonic, cercando di calmare la ragazza.
Il robot meccanico invece scoppiò a ridere per quella che secondo lui non era altro che una scenetta patetica. -A quanto pare siete rimasti solo voi... Chi vuole essere il primo a raggiungere il rosso all'altro mondo?- chiese, avvicinandosi. -Forse proprio tu, ragazzi...-
-I servitori sono i sette smeraldi del Caos.-
Il robot si paralizzò all'istante con le fauci ancora spalancate. I tre combattenti rimasti alzarono lentamente lo sguardo e videro chi aveva appena pronunciato quelle parole. O meglio, cosa.
Una strana nebulosa rossa levitava dentro al petto del robot, in cui era incastonato il Master Emerald. E proprio da lì proveniva la voce che tutti stavano sentendo. All'improvviso divenne chiaro quale era il piano dell'echidna.
-Knuckles, questa è la cosa più folle e allo stesso tempo geniale che ti sia mai venuta in mente!- commentò Sonic, ammirato dal coraggio dimostrato dal suo amico. Sarebbe stato impossibile per lui recitare la formula all'esterno del robot dove sarebbe stato un facile bersaglio dei suoi attacchi, ma forse, se l'avesse recitata dall'interno, avrebbe avuto qualche speranza di uscirne indenne.
-Il Chaos è potere, potere arricchito dal cuore.-
-NO! Non ti permetterò di fermarmi, microbo!- Final Dark Mechatron tentò di fermare il guardiano prima che recitasse tutta la formula. Eden anticipò la sua mossa e lo immobilizzò in quell’istante, anche se lo sforzo che ci mise nel farlo la fece urlare di dolore. Sonic e Shadow si resero conto solo allora che la ragazza era sofferente.
-Solo tu puoi farlo...-
-Fermo dove sei. Non continuare se tieni alla vita della tua sorellina!- disse il drago all'improvviso. Dalle sue viscere Knuckles spalancò gli occhi per la sorpresa. Non urlò solo perché temeva che se lo avesse fatto la formula sarebbe stata interrotta.
-Non lo hai ancora capito? È lei che sta innescando la trasformazione, che mi sta impedendo di attaccarti, e per farlo sta consumando tutta la sua forza vitale. Appena avrai completato la formula io sarò distrutto, e tua sorella mi seguirà dritta all'altro mondo a causa del dispendio di energie che tutto questo le sta costando. Sta usando la sua forza vitale per ristabilire l'equilibrio della Chaos Energy, per annullare la mia forza distruttiva. Se tua sorella continuerà a mantenere la trasformazione morirà per il dispendio di energie, e il mondo non verrà nemmeno distrutto per questo, perché stavolta il suo sacrificio ripristinerà l'ordine originario del Chaos. I Chaos Emerald saranno di nuovo carichi, il Master Emerald anche, ma l'energia che tiene in vita tua sorella tornerà alla fonte nel processo e  lei perirà non appena verrà spogliata di tutti i suoi poteri! E tu non vuoi che tua sorella muoia, vero? Se mi lasci andare dividerò la mia energia con lei e le permetterò di continuare a vivere. Dipende tutto da te, echidna. Vuoi davvero completare la supplica?-
Nessuno poté vedere l’espressione di Knuckles, ma sicuramente era tutt'altro che allegra. E Sonic e Shadow erano tesi quanto lui nel sapere quale sarebbe stata la sua decisione. Doveva scegliere  se salvare sua sorella, l'unica famiglia che gli era rimasta, o il mondo intero come lo avevano conosciuto fino a quel momento. E nemmeno loro sapevano cosa sarebbe stato capace di scegliere.
-Non ascoltarlo.- disse Eden. La ragazza era al limite delle forze, ma si vedeva che era intenzionata a dare battaglia fino alla fine. -È vero, esiste la possibilità che io non sopravviva a tutto questo, ma a me non importa. Non mi importa perché sarete voi a sopravvivere. Se la mia vita è il prezzo da pagare per salvare il mondo da questa bestia sono pronta a pagarlo. So già cosa vuoi dirmi: “smettila di parlare in questo modo”, “questa è pura follia”, ... Ma per me non lo è. Io ero già preparata ad un epilogo del genere, fin dall'inizio. È la mia occasione, fratello, era questo quello che volevo. I tuoi discendenti non dovranno patire quello che abbiamo patito noi, e a me basta questo. Se cedessi al ricatto di questo mostro ti rimangeresti quello che mi hai detto prima: io e te siamo guardiani, abbiamo una missione da compiere. Tu come guardiano del Master Emerald devi impedire che il potere degli smeraldi venga usato per fare del male, e io come regolatore dell'energia del Chaos devo impedire che il potere più distruttivo che esista nell'universo possa essere usato per scopi malvagi. Che razza di guardiani saremmo se cedessimo a questo ricatto, Knuckles?-
La ragazza non poté vedere le lacrime che avevano cominciato a rigare le guance dell'echidna. Quella era l'ultima cosa che voleva fare, ma Eden aveva ragione, doveva farla anche se questo avrebbe significato perdere per sempre sua sorella. Era un prezzo troppo alto da pagare e lui trovava tutto questo inaccettabile.
Lei però sorrise. -Forse, però, esiste anche una minima possibilità che le cose vadano diversamente. Potrei anche sopravvivere, e in quel caso... In quel caso, fratellone, ti prometto che un giorno tornerò da te e che quel giorno tornerò per restare per sempre! Saremo due echidne normali e vivremo la vita che ci è stata negata fino ad oggi, nel bene e nel male! E se devo essere onesta, io spero che sia questo ad accadere. Non so come sia stato possibile ma Espio aveva ragione, l'ha sempre avuta. Io voglio essere libera e vivere insieme a te, e voglio avere questa possibilità con tutta me stessa! E se lo vuoi anche tu, allora devi finire questo mostro adesso, prima che le mie energie vengano completamente prosciugate! Ti prego, Knuckles. Termina la formula. Fallo per me.-
Ci fu un momento di silenzio che sembrò durare un’eternità. Nemmeno Sonic e Shadow sapevano cosa aspettarsi dopo un discorso del genere. Entrambi speravano che il desiderio di Eden di sopravvivere alla battaglia venisse esaudito, ma sapevano anche che probabilmente stava usando quella possibilità praticamente inesistente per spingere suo fratello a fare la cosa giusta. E forse per una volta Knuckles non si sarebbe fatto trarre in inganno.
-...Solo tu puoi farlo...-
Fu con enorme sollievo che i due ricci e l'echidna sentirono pronunciare quelle parole. Erano appena sussurrate e rotte dal pianto, ma erano comunque chiare e precise. Knuckles sapeva di stare condannando a morte la sua stessa sorella, ma era comunque intenzionato a completare la formula.
-Master Emerald, separati da quest'immonda creatura e privala per sempre del suo potere distruttivo!- completò finalmente Knuckles. Il Master Emerald brillò di una luce accecante, segno che aveva recepito l'ordine del suo guardiano. Il robot ruggì di dolore ancora più forte di quanto avesse fatto le altre volte.
-Adesso ragazzi, puntate allo smeraldo!- urlò Eden, pallida come non mai.
I ricci dorati non se lo fecero ripetere due volte: convogliarono tutte le loro energie in un attacco sintonizzato che s'infranse sull'enorme pietra incastonata nel torace del robot, e lo stesso fece Knuckles dall’interno. L'energia sprigionata fu tale che l'esplosione che ne seguì si sentì fino a centinaia di chilometri di distanza; Tails e Amy la videro dal Tornado e rimasero dapprima sorpresi, poi sollevati. Era chiaramente il segno che Sonic aveva vinto, e che il robot era stato distrutto.
 
 La ragazza si concentrò al massimo sul risultato che voleva ottenere e inviò altra energia agli Emerald.
-Chaos Control!- urlò lei, generando una luce abbagliante. Quando questa scomparve il Master Emerald era sparito, e con loro anche Sonic, Shadow e Knuckles.
Eden sorrise, nonostante sentisse che le forze la stavano per abbandonare. I Chaos Emerald le vorticavano intorno, e i loro colori erano più vivaci che mai. Non avrebbe mai creduto che il suo potere un giorno si sarebbe rivelato tanto utile e che avrebbe finito per salvare il mondo intero. Stavolta sentiva di aver fatto la cosa giusta. Si era riscattata, era riuscita ad essere l'eroina della situazione. Aveva fatto qualcosa per cui nessuno l'avrebbe mai biasimata. Non sarebbe sopravvissuta, ma non le importava: ciò che contava era che suo fratello era vivo. Sarebbe stato bene, sarebbe stato di nuovo con i suoi amici, con la sua nuova famiglia... Famiglia di cui lei non sarebbe mai entrata a far parte. Ma era stato bello illudersi per qualche ora che anche per lei potesse esistere un lieto fine.
L'echidna vide con la coda dell'occhio il robot mentre precipitava. Estrasse Amethyst e la riempì del suo potere con le ultime forze che le rimanevano. Quel robot non meritava alcuna pietà da parte sua. Aveva fatto troppo male per continuare a esistere, e sapeva che se fosse sopravvissuto non avrebbe esitato a cercare di nuovo gli Emerald per ritornare al pieno della potenza. In quel momento si ritrovò a pensare che forse sarebbe stata in quel modo anche lei, se non avesse sentito così tanto il bisogno di essere amata da spingerla a ripudiare l'insana logica del potere. Però non era accaduto. Lei era sempre rimasta la stessa bambina sperduta di dodici anni prima, e questo le aveva impedito di diventare completamente un mostro anche nell'animo. E per quel motivo si sentiva in dovere di mettere la parola fine a quella storia.
-Sayonara, bastardo!- sussurrò Eden prima di squarciare a metà ciò che rimaneva del robot. Le due metà esplosero subito dopo, creando un rumore assordante e disintegrando ogni minima componente del robot: Egg-Matic 5000, in seguito ribattezzato Final Dark Mechatron, non era più una minaccia per nessuno.
L'ultima cosa che Eden riuscì a percepire fu una forte sensazione di calore e la sensazione che il suo corpo stesse galleggiando in aria. Era una bella sensazione, che stava annullando completamente i suoi pensieri e che le trasmetteva una pace che non credeva che avrebbe mai provato in vita sua. L'echidna chiuse gli occhi lentamente, prima di sparire nella luce dorata. Finalmente poteva riposare.
 
Sonic, Knuckles e Shadow sentirono il potenziamento venire meno subito dopo essersi scontrati con il Master Emerald; ci fu una luce accecante e i due ricci furono trascinati via dalla battaglia insieme allo smeraldo, mentre il fragore di un'esplosione assordante riempiva le loro orecchie.
Quando tutto finì si sentirono cadere lungo una lunga scalinata di pietra, procurandosi un bel pò di lividi e tagli prima di rialzarsi in piedi un pò barcollanti.
-Questo sì che si chiama pessimo modo di viaggiare!- commentò Sonic, rialzandosi dolorosamente in piedi. Improvvisamente la terra tremò sotto ai loro piedi e grossi pezzi di pietra e mattoni iniziarono a cadere dalla piramide da cui erano appena precipitati, costringendoli a fuggire e a trovare riparo tra gli alberi circostanti. Quando la situazione si stabilizzò, i due ricci riaprirono finalmente gli occhi, realizzando dove si trovavano alla semplice vista del Master Emerald che scintillava maestosamente al suo posto sul grande altare di pietra.
-Ce l'ha fatta.- mormorò Shadow alla fine. -Eden ha riportato il Master Emerald a Angel Island.-
Sonic fece un passo in direzione della pietra quando improvvisamente inciampò in una pietra azzurra grande come un pugno. Il Chaos Emerald era stato trasportato fin lì quasi come se qualcuno avesse voluto risparmiare loro la fatica di trovare un modo convenzionale di lasciare l'isola volante.
-Shadow, dobbiamo assolutamente tornare sulla terraferma . Tails e gli altri si staranno sicuramente chiedendo che fine abbiamo fatto.-
Il riccio nero guardò la sua controparte blu e annuì. Prese lo smeraldo azzurro che Sonic gli stava porgendo e i due ricci si teletrasportarono alla spiaggia con un Chaos Control. Sonic e Shadow arrivarono alla loro meta in un battito di ciglia, e furono un pò sorpresi nel trovarla deserta.
-Dove diavolo sono finiti tutti? Tails avrebbe dovuto già essere qui!- borbottò Shadow con la sua solita aria burbera e scontrosa.
-Lo sai che le volpi non sono veloci quanto noi ricci!- commentò Sonic, ripensando alla sorte dei suoi migliori amici. La sua espressione si incupì. -Secondo esiste la possibilità che Eden se la sia cavata?-
-Non si può mai sapere. Avevate dato per morto anche me quella volta che ho deciso di sacrificarmi per la salvezza del mondo e alla fine Rouge mi ha ritrovato in una capsula sorvegliata da un robot!-
-Vero anche questo. Però la tua situazione era ben diversa. Tu non sei stato a stretto contatto con delle fonti energetiche che hanno cercato di ucciderti fin da quando sei nato quando abbiamo affrontato la Biolizard!-
Il riccio nero annuì e abbassò la testa, senza sapere cosa ribattere. Odiava ammetterlo, ma Sonic aveva ragione. Eden si era esposta ad un rischio troppo grande e le probabilità che potesse essersi salvata erano davvero troppo basse per poter essere prese in considerazione.
-Dì la verità, in fondo speri che sia sopravvissuta in qualche modo.- commentò il riccio blu guardando la sua espressione afflitta.
Shadow annuì di nuovo, con grande sorpresa di Sonic. -Quello che aveva in mente di fare non era malvagio. Ha solo sbagliato l'approccio da adottare per la situazione, e in parte lo ha fatto perché nemmeno lei sapeva dove volesse arrivare. Quello che ha fatto non è stato giusto, ma nemmeno da biasimare. Forse, in fondo, non meritava di fare questa fine.-
-Hai ragione. Nonostante tutto Eden non meritava questo.- disse Sonic, guardandosi le scarpe. -Mi dispiace soprattutto per Knuckles. Non ho idea di come riuscirà a superare questo fatto. Perdere una sorella appena ritrovata deve essere tutto fuorché una passeggiata!-
-Non lo è per niente.- disse Shadow ripensando a come si era sentito nel vedere Maria morire sotto ai suoi occhi. Anche se erano un riccio e un'umana l'aveva sempre considerata come una sorella di sangue, e doveva ammettere che nonostante il giuramento che aveva fatto a se stesso di guardare sempre avanti e di non pensare al tragico passato che si era lasciato alle spalle, finiva sempre col ripensare alla sua amica ogni giorno, in ogni gesto che faceva per onorare il suo ultimo desiderio. Anche se lo faceva a modo suo e usando a volte dei metodi molto discutibili, ogni volta si ritrovava a lottare per il bene del pianeta e ogni volta che riusciva a compiere il suo dovere si sentiva realizzato perché sapeva di stare onorando la memoria di Maria come lei avrebbe voluto che lui facesse. Si era lasciato il passato alle spalle ma non avrebbe mai dimenticato Maria e il professor Robotnik nemmeno se lo avesse voluto, perché loro erano la sua famiglia e si erano sacrificati perché gli altri potessero vivere una vita felice e serena e Shadow sentiva di dover lottare con tutte le sue forze per continuare il loro lavoro ad ogni costo. Non voleva nemmeno pensare che cosa sarebbe diventato se non avesse avuto quella missione da compiere, e sperò che anche Knuckles potesse trovare un modo per superare quella tragica perdita. Normalmente non gli importava molto di lui, ma in quella circostanza si sentiva davvero dispiaciuto per lui, forse perché sapeva come ci si sentiva a dover affrontare una situazione del genere completamente da soli. E sapeva anche che non gli avrebbe detto niente di tutto questo una volta che si sarebbero ritrovati.
 
-Cheese, ti piace la ghirlanda di margherite che ho fatto?- chiese innocentemente una coniglietta gialla dalle lunghe orecchie al piccolo esserino azzurro che le volava accanto mostrando con orgoglio una collana fatta di fiori di campo gialli e rosa.
-Chao chao!- esclamò con gioia il piccolo essere esprimendo il suo consenso alla sua padroncina.
Cream the Rabbit sorrise. -Secondo te piacerà a Knuckles? Credi che potrà indossare la mia ghirlanda anche adesso che è diventato un angelo?-
-Cha chao cha!- rispose Cheese.
-Hai ragione Cheese, anche se non potesse indossarla gli farebbe piacere riceverla! Credo anch'io che sarà contento di sapere che non ci siamo dimenticati di lui.-
-Chao!- asserì il piccolo chao.
La loro chiacchierata fu interrotta solo dopo qualche passo, quando i due videro una strana luce dorata comparire dietro dei cespugli per poi scomparire subito dopo. La coniglietta e il chao corsero immediatamente verso il punto dove era comparsa, e quello che videro li lasciò completamente senza parole. Knuckles the Echidna era sdraiato con le braccia aperte davanti a loro. La piccola Cream si stupì un pò nel rivederlo: la sua mamma le aveva detto che gli angeli stavano in cielo e che non tornavano più sulla terra perché lì erano felici. Come mai lui era tornato? Se una persona normale a quella vista sarebbe scappata via urlando, Cream si avvicinò con fare incuriosito insieme a Cheese.
-Signor Knuckles, è lei? Perché è tornato, non le piaceva il Paradiso?- l'echidna non rispose -Signor Knuckles?-
L'echidna continuava a non rispondere ai richiami e per quel motivo Cream decise di correre subito a casa ad avvisare sua madre, che fu sorpresa di vederla tornare così presto.
-Cream, cosa succede?- chiese lei, notando che sua figlia sembrava piuttosto di fretta.
-Mamma, gli angeli possono tornare dal Paradiso?- chiese la coniglietta senza peli sulla lingua. Sua madre la guardò perplessa.
-No Cream, purtroppo non possono farlo. Perché dovrebbero abbandonare un luogo in cui sono così felici?-
-Forse è il caso di chiederlo al signor Knuckles perché lui è appena tornato da lì!- disse la ragazzina, sorprendendo sua madre. -L'ho trovato nel bosco, ma non mi rispondeva. È comparso da una luce dorata, è da lì che ho capito che è tornato dal Paradiso. Forse preferiva restare con noi!-
Vanilla stentava a credere a quello che sua figlia le stava raccontando, ma la conosceva abbastanza bene da sapere che non aveva alcun motivo per mentirle. -Tesoro, ascoltami bene. Portami nel luogo in cui hai trovato il signor Knuckles e proviamo a vedere cosa ha che non va, d'accordo?-
La ragazzina annuì e si diresse di corsa verso il bosco con la madre al seguito. Aveva difficoltà a seguire la corsa della figlia a causa delle scarpe che indossava, ma non ebbe tempo di lamentarsi durante tutto il tragitto. La coniglietta si fermò solo quando raggiunse il posto dove aveva trovato Knuckles. Cream scostò il cespuglio, rivelando che dietro c era davvero Knuckles, ancora sdraiato sul terreno ma con gli occhi spalancati. La sua espressione era talmente tirata che sembrava essere quella di un morto, ma i movimenti lenti e regolari del suo torace facevano capire chiaramente che invece doveva essere ancora vivo. Vanilla non poteva credere a quello che stava vedendo.
-Signor Knuckles, si sente bene?- tornò a chiedere Cream all'echidna, che non mostrò nemmeno di essersi accorto della sua presenza. Vanilla si avvicinò a sua volta, anche se non sapeva come comportarsi in quella situazione.
-Cos'è successo?- chiese lei, sconvolta.
-Non lo sappiamo. Abbiamo visto una luce, siamo andati a vedere e lo abbiamo trovato qui svenuto.- rispose la coniglietta mentre il chao annuiva. -Anche noi eravamo sorpresi, credevamo che fosse in Paradiso insieme agli angeli, come ci avevi detto tu!-
Knuckles si trattenne dal chiederle come mai fosse convinta di tutte quelle sciocchezze perché si ricordò che ovviamente non poteva sapere tutto quello che era successo in realtà e per quel motivo era così sorpresa di vederlo.
-Io in Paradiso non ci sono mai stato, e dopo tutto quello che ho fatto dubito che ci andrò mai.- rispose Knuckles mettendosi a sedere e cercando di recuperare un contegno. Vanilla si avvicinò a lui con gli occhi ancora sgranati per la sorpresa e lo guardò attentamente in volto, come per assicurarsi che fosse proprio lui in carne ed ossa e che lei e sua figlia non fossero vittime di una qualche allucinazione.
-Knuckles. Non ci posso credere...- mormorò la donna coniglio sollevando con delicatezza la testa dell'echidna per guardarlo meglio in faccia. -Com'è possibile che tu sia qui?-
-Lei... Aveva progettato tutto questo fin dall'inizio... Anche questo...- l'echidna si portò le mani alla testa e lottò per cercare di mantenere una parvenza di normalità. Piangere, urlare, o iniziare a distruggere il bosco sotto gli occhi di Cream e Vanilla sarebbe stato inutile, non avrebbe cambiato niente di quello che aveva fatto nell'ultimo periodo e nelle ultime ore. Non avrebbe riportato indietro la sua sorellina.
Vanilla in qualche modo capì cosa stesse provando Knuckles in quel momento. -Senti, se hai voglia di sfogarti per quello che è successo puoi sentirti libero di farlo. Nessuno può biasimarti. Ci racconterai quello che è successo dopo, con calma, quando te la sentirai.-
Knuckles non sapeva se essere grato a Vanilla per essere sempre così gentile col prossimo o urlarle contro per lo stesso identico motivo. In quel momento non sapeva se desiderasse di più essere compreso o essere preso a calci per quello che era stato costretto a fare. Non voleva pensarci, e per una qualche strana ragione non ci stava nemmeno pensando: l'echidna ignorò la donna, si alzò in piedi e si diresse verso la costa come se una forza misteriosa gli avesse detto che lì avrebbe trovato qualcosa che avrebbe potuto confortarlo.
-Knuckles, aspetta!- l'echidna si fermò al richiamo di Cream solo perché in quel momento si sentiva le gambe come se fossero state di piombo. -Questa l'ho fatta per te, te la stavo portando proprio adesso!-
L'echidna fissò la coniglietta e la ghirlanda di fiori colorati con un'espressione neutra, vuota. L'espressione della ragazzina di incupì a sua volta. -Non ti piace?-
-Non è che non mi piace. Solo, non me la merito. Sei stata comunque molto gentile. Perdonami se non la indosserò, ma non sono mai stato tipo da fiori.- disse lui, continuando a camminare come un automa.
La coniglietta fissò sua madre, indecisa sul da farsi.
-Penso proprio che dovremmo seguirlo.- annunciò la donna cominciando a camminare nella stessa direzione in cui si era diretto Knuckles con la figlia al seguito. Per loro fortuna l'echidna non stava procedendo a passo molto spedito e questo permise loro di tenere il passo con lui piuttosto bene fino a quando non arrivarono alla spiaggia, dove si trovavano già Sonic e Shadow.
 
-Eccoti qui! Stavamo per darti per disperso, sai?- chiese il riccio blu camminando verso di lui con un sorriso. L'accoglienza di Shadow si limitò ad una delle sue solite occhiate. -Vanilla! Cream e Cheese! Non mi aspettavo di trovare il comitato di accoglienza di ritorno dalla base di Eggman!-
-Nemmeno noi, a dire la verità. Stavo andando a trovare Knuckles e l'ho trovato nel bosco!- spiegò Cream, sorridendo al riccio blu. -Tu sapevi che era tornato, Sonic?-
-Sì, da ieri sera. È successo tutto molto in fretta e non abbiamo avuto tempo di avvisare nessuno!- spiegò Sonic, imbarazzato. -Anzi, forse saremmo riusciti ad avvisare almeno Vector se il genio qui presente non lo avesse preso in ostaggio ieri sera!-
Shadow sbuffò per essere stato tirato in ballo come se avesse fatto qualcosa di molto stupido. -La suoneria del telefono e i tentativi di rispondere di Vector mi stavano irritando!-
-Ma non è comunque una valida ragione per fargli esplodere il telefono!- notò Sonic. -Davvero, sembra quasi che la regola basilare per trattare con te sia “o fai a modo mio o muori”! Per caso fai così anche con chi ti stira male la biancheria?-
-Lo farò anche con te se non stai zitto!- sbottò seccato il riccio nero.
-Smettetela di parlare di queste stronzate e ditemi subito che fine ha fatto mia sorella!- urlò all'improvviso Knuckles facendo sobbalzare tutti i presenti. -Sonic, esiste la possibilità che si sia salvata, vero? Lei stessa ha detto che esisteva la possibilità che potesse sopravvivere allo sforzo che è stata costretta a sopportare!-
Il riccio blu non sapeva cosa rispondergli. Da una parte aveva sperato che quella flebile speranza di cui Eden aveva parlato prima che Knuckles completasse la formula avrebbe potuto concretizzarsi in qualche modo, ma la parte più razionale della sua mente sapeva che in realtà quella possibilità era talmente remota da risultare irrealizzabile. Eden si era sacrificata per salvarli tutti e lo stesso Knuckles le aveva permesso di farlo, e niente avrebbe mai potuto cambiarlo. Solo un miracolo avrebbe potuto salvare quella ragazza dal suo destino e per quel giorno ne erano accaduti fin troppi per poter sperare che il suo ultimo desiderio si realizzasse.
L'echidna non ci mise troppo a capire quello che Sonic stava pensando in quel momento. Knuckles strinse i pugni e iniziò a tremare convulsamente mentre le lacrime che aveva trattenuto fino a quel momento iniziavano a rigargli le guance. Vanilla, Cream e Cheese non poterono fare altro che osservare la scena chiedendosi tacitamente di cosa stessero parlando in quel momento.
-Allora è vero. Se n’è andata. Io ho davvero ucciso mia sorella...- mormorò lui cadendo in ginocchio.
-Non dirlo nemmeno per scherzo!- urlò Sonic prendendolo per le spalle. -Tu non hai ucciso nessuno! Lei sapeva cosa stava facendo in quel momento e ti ha pregato di rispettare la sua volontà, anche se questo significava che sarebbe morta. È triste dirlo, ma è così. Lo aveva detto, e i fatti lo hanno dimostrato alla grande, lei sarebbe arrivata a questo per cambiare il destino. Ora il mondo è stato salvato da quella creatura e i mutanti non esisteranno più perché l'equilibrio infranto della Chaos Energy è stato finalmente ripristinato!-
-Ma a quale prezzo...- mormorò Knuckles fra le lacrime. -Era mia sorella, Sonic! L'unica famiglia che mi era rimasta!-
-Se Eden fosse qui in questo momento ti direbbe di essere felice perché potrai sempre creartene una tu senza il timore che il Master Emerald attenti alla vita di altri membri della tua famiglia!- cercò di consolarlo Sonic.
-Il Master Emerald... Prima si è preso i miei genitori, ora questo!- urlò l'echidna sbattendo violentemente il pugno a terra. -Mio padre è morto sigillando la Chaos Energy in eccesso nel corpo di Eden; mia madre è morta mentre proteggeva me e il Master Emerald da un manigoldo armato di carro armato; e ora anche Eden è morta a causa di questo compito maledetto! Perché dovrei continuare a sorvegliare quella maledetta pietra? Per quale motivo dovrei continuare a sputare sangue su quell'altare maledetto dopo tutto questo? Io e la mia famiglia non avevamo ancora sofferto abbastanza?-
Per fortuna si trovavano su una spiaggia perché altrimenti i pugni che Knuckles stava tirando contro il suolo avrebbero potuto causare un vero e proprio terremoto tanto erano forti. Cream stava assistendo alla scena con le lacrime agli occhi, mentre Vanilla cercava di nascondere sua figlia dietro le sue gambe mentre realizzava lentamente la ragione per cui Knuckles stesse soffrendo così tanto, anche se non conosceva tutti i retroscena che avevano portato a quella situazione.
In quel momento si sentì il rombo del motore di un aereo e il Tornado volò sopra le loro teste senza fermarsi. Però quando fu abbastanza lontano dall'acqua salata e dal gruppetto fermo a discutere sganciò la fune che teneva ancorato Omega e il robot atterrò a pochi metri da loro. L'aereo privo del peso del robot accelerò bruscamente e sorvolò la foresta fino a sparire alla vista senza dare un segno di volersi fermare.
-Omega!- esclamò Shadow, sorpreso. -Perché Tails non si sta fermando?-
-La-creatura-del-bosco-arancione-che-risponde-al-nome-di-Tails-vi-comunica-che-sta-portando-il-rettile-viola-che-risponde-al-nome-di-Espio-all'ospedale-per-controllare-le-sue-ferite.- comunicò il robot come se fosse stata una cosa normale. Tutti quanti sussultarono a quella notizia e Cream scoppiò definitivamente a piangere.
-Espio era con voi?- chiese Vanilla, sconvolta.
Sonic annuì. -Credevi davvero che Knuckles fosse stato l'unico a tornare?-
-Ero talmente frastornata da non averci minimamente pensato.- ammise la donna coniglio nonostante fosse molto preoccupata. -Gli è successo qualcosa di grave?-
-Un robot impazzito gli ha iniettato una droga che gli ha fatto salire la febbre, gli ha spezzato un braccio quando ha provato a lanciargli contro le sue stelle ninja e alla fine gli ha tirato un pugno in testa. Quando ha lasciato la base aerea con Tails e Amy stava delirando.- sintetizzò rapidamente Shadow, facendo raggelare Vanilla e facendo piangere Cream ancora più forte. Cheese si nascose dietro la schiena della sua amica sentendo quelle cose.
-Grazie mille, signor Tatto! Ora ci manca solo che Cream resti traumatizzata a vita!- protestò Sonic avvicinandosi alla ragazzina. -Ascoltami bene, Cream. Espio è forte, se la caverà e tornerà in piedi in men che non si dica.-
-Ne sei sicuro, signor Sonic?-
-Ne sono più che sicuro! Mi sorprende che non sia già in piedi! In fondo si è solo rotto un braccio, è una cosa normalissima! Non vedo cosa possa andare storto!-
-Ci-sono-buone-probabilità-che-venga-riscontrato-un-trauma-cranico-da-moderato-a-grave. Oppure-che-la-sostanza-sconosciuta-che-gli-è-stata-iniettata-possa-avere-serie-conseguenze-sui-suoi-bioritmi. Già-sull'aereo-ha-dimostrato-strani-sintomi.- commentò Omega, spaventando la coniglietta e sua madre a morte. Sonic alzò gli occhi al cielo per la precisazione di Omega.
-Shadow, dimmi la verità: tu ti scegli gli amici in base al loro tatto. Meno ne hanno, più sono degni di essere considerati come tuoi pari!-
-Sonic, dobbiamo andare subito all'ospedale.- disse Knuckles con un tono piatto che allo stesso tempo non ammetteva repliche. -Espio ha bisogno di tutto l’aiuto possibile!-
-Non c'era nemmeno bisogno che lo specificassi.- disse Sonic scattando verso la direzione in cui si era diretto il Tornado. Knuckles lo imitò subito, anche se la sua velocità era molto più bassa rispetto a quella del riccio. Shadow e Omega rimasero soli con Cream , Cheese e Vanilla. La ragazzina aveva ancora le lacrime agli occhi e li stava fissando come se stesse implorando loro silenziosamente di dirle che sarebbe andato tutto bene. Nemmeno la Forma di Vita Perfetta poté resistere davanti a quello sguardo così implorante.
-Aggrappatevi a me. Vi porto lì con un Chaos Control.- disse lui porgendo il braccio a madre e figlia distogliendo lo sguardo. Sonic doveva essersi dimenticato che lui quando aveva un Chaos Emerald poteva teletrasportarsi all'istante in ogni posto che aveva già visitato e che ultimamente aveva visitato molto spesso l’ospedale per andare a trovare Rouge.
 
***
 
Erano passate un paio d'ore da quando Tails e Amy si erano accomodati nella sala d'aspetto, ancora scossi per quello che avevano passato fino a quel momento. Il viaggio con il camaleonte era stato molto più lungo e difficile di quello che avrebbero mai osato immaginare: dopo che erano riusciti ad allontanarsi dal luogo della battaglia Espio aveva iniziato a manifestare una serie di sintomi strani che erano l'uno più allarmante dell'altro, che andavano dal semplice mal d'aereo a quelli che si poteva definire attacchi di panico in piena regola. Verso la fine del viaggio i deliri di Espio lo avevano spinto ad agitarsi e ad urlare come un pazzo senza alcuna ragione apparente, al punto che Amy fu costretta a tirargli una martellata in testa per farlo svenire e per non far deconcentrare Tails a causa delle sue urla. Il volpino che l'aveva messa tutta per raggiungere l'ospedale il più rapidamente possibile, e quando finalmente aveva parcheggiato il Tornado in cima al tetto aveva tirato un vero e proprio respiro di sollievo, anche se era stato molto difficile convincere i responsabili del parcheggio che lo aveva fatto a causa di una vera emergenza. Fortunatamente uno dei medici si era accorto del ferito a bordo e aveva fatto portare una barella per trasportarlo nell'edificio. Tails non sapeva se essere più grato o confuso per le domande che il medico gli stava rivolgendo sul camaleonte e sui motivi per cui stava male dal momento che non sapeva come rispondergli: sapeva per certo che aveva un braccio rotto e che un robot lo aveva colpito con un pungo sul naso per farlo svenire, ma non era sicuro su quello che gli era successo prima che i loro gruppi si ritrovassero. Aveva capito che doveva essere stato sedato, ma non lo sapeva dire con certezza. Fortunatamente il medico capì abbastanza da disporre una risonanza magnetica completa sul corpo del camaleonte e un esame tossicologico per stabilire la natura della sostanza che gli era stata iniettata.
Poco dopo arrivarono Shadow e Omega con Cream, Cheese e Vanilla, seguiti subito dopo da Sonic e Knuckles, che rimasero sorpresi dalla rapidità con cui il gruppo che si erano lasciati alle spalle avevano raggiunto il posto. Il fatto che si trovassero tutti e tre lì era l'inequivocabile segno che la battaglia aerea doveva essere finita, ma l'assenza di Eden e la faccia da funerale di Knuckles fecero capire a Tails e a Amy che doveva essere successo comunque qualcosa alla ragazza, e il silenzio di tomba che piombò nel momento in cui rivolsero quella domanda fu una risposta più che eloquente riguardo a quello che era successo durante la loro assenza.
Quando l'argomento fu tirato in ballo Knuckles si incamminò verso la terrazza esterna di quel piano senza dire una parola, e comprendendo il suo attuale stato d'animo, nessuno di loro si azzardò a seguirlo. L'echidna gliene fu grato dal momento che non voleva altro che restare da solo per rimettere a posto le idee e non poteva certamente farlo quando si trovava con gli altri. In quel momento si sentiva gli occhi di tutti puntati addosso come non gli era mai accaduto in vita sua, e sapeva con assoluta certezza che non era una semplice impressione. Fino a poche ore prima lui era morto per il mondo intero, e il suo ritorno era stato così inatteso e sconvolgente che a stento le persone potevano trattenersi dal fare domande, come era accaduto con Cream e Vanilla. Non lo avevano tartassato di domande solo perché il loro smisurato senso della buona educazione aveva impedito loro di farlo, ma Knuckles era praticamente certo che con Vector, Mighty e ogni altra persona che non era ancora a conoscenza di quello che era successo in quel periodo di tempo tutte le domande (e gli insulti) che aspettava di ricevere gli sarebbero piovuti addosso come macigni. Non aveva idea di cosa avrebbe detto loro, di come avrebbe potuto giustificare il suo comportamento ora che la ragione che lo aveva spinto ad agire in quel modo era venuta a mancare. Aveva partecipato alla recita di Eden non solo perché il suo dovere di guardiano glielo aveva imposto a causa del Master Emerald nelle mani del dottor Eggman e per il collegamento della ragazza alla Chaos Energy, ma anche e soprattutto perché si sentiva in dovere di proteggere la sua sorellina ad ogni costo. E invece aveva finito col sacrificarla per impedire la fine del mondo per mano di un robot mutante. Più pensava a quello che era stato costretto a fare, più sentiva il senso di colpa che gli gravava addosso e si chiedeva cosa dovesse fare in quel momento. Dopo quello che aveva scoperto sulla sua famiglia si era chiesto più di una volta come sua madre fosse riuscita a continuare a sorvegliare il Master Emerald da sola nonostante fosse stata proprio quella pietra la causa della morte di suo padre, sapendo per giunta che in un futuro non troppo distante avrebbe finito col distruggere ciò che restava della loro famiglia. Era un pensiero che Knuckles trovava intollerabile, eppure sua madre ci era riuscita. Era solo una donna normale, molto più debole di lui, Eden o loro padre, eppure ci era riuscita. Non aveva mai visto segni di cedimento in lei, nemmeno dopo la morte di suo padre. Come era stato possibile?
-Tua madre sapeva che tuo padre avrebbe voluto che lei continuasse la sua opera.- rispose una voce femminile all'improvviso. Knuckles si voltò verso la sua fonte e vide una giovane echidna vestita come una vestale circondata da un bagliore etereo. Si stava proprio chiedendo quando si sarebbe fatta viva per dire la sua su quello che stava succedendo in quel periodo.
-Non sono in vena di parlare in questo momento, Tikal.- le comunicò l'echidna, distogliendo lo sguardo da lei.
-Immagino come tu possa sentirti in questo momento, Knuckles. Mi dispiace per quello che è successo a tua sorella, ma da una parte sono contenta che abbia scelto di sacrificarsi per il bene del nostro mondo. Il suo gesto è stato molto coraggioso, e sono certa che sarà degnamente ricompensato.-
-Già. Non ci saranno più mutanti al mondo. Ma non ci sarà nemmeno mia sorella.- commentò lui, cupo. -Alla fine è riuscita nel suo scopo. Però... Tikal, è proprio sicuro che non ci sia più nulla da fare?-
La giovane echidna non gli rispose, e Knuckles distolse lo sguardo sentendosi di nuovo le lacrime agli occhi. -Non è giusto... Potevamo essere una famiglia normale, come tutte le altre, e invece è dovuto succedere tutto questo. Perché? Per quanto tempo ancora dovrò pagare per gli errori commessi da Pachacamac?-
Tikal si sedette accanto a lui e gli cinse le spalle con un braccio come a volerlo abbracciare. Knuckles non si oppose solo perché si sentiva davvero troppo stanco per poterlo fare. -La carica del guardiano del Master Emerald è stata istituita per impedire che altre persone usassero i poteri di Chaos per fare del male, come mio padre ha fatto. Quando ho sigillato Chaos nel Master Emerald non avevo idea di cosa sarebbe potuto succedere. Non avevo idea di cosa sarebbe accaduto alle ragazze nate nella famiglia del guardiano del Master Emerald se avessi sigillato Chaos nella pietra!-
L'echidna fissò la ragazzina accanto a lui con un'espressione talmente vuota da fare paura.
-Sono stata io a donare quei poteri a Eden, anche se indirettamente. E non immagini come mi sia sentita in colpa per questo! Ogni volta che nella famiglia del guardiano del Master Emerald nasceva una figlia femmina, la ragazza che prima di lei aveva il potere veniva richiamata alla fonte per cedere il suo potere alla prossima portatrice. E ogni volta che è successo il guardiano del Master Emerald non è sopravvissuto al rituale.-
L'espressione di Knuckles non cambiò. -Quante altre volte è successo?-
-Sei. Tua sorella è stata la settima ragazza ad avere ottenuto questo potere.- rispose l’echidna con calma. -Tutto ha avuto inizio l'anno dopo che sigillai Chaos nel Master Emerald. Il guardiano doveva sigillare l'energia in esubero da qualche parte, ed espresse il desiderio che questa venisse trasferita in una fonte sicura. Il Master Emerald scelse la sua figlia non ancora nata come contenitore per quell'energia. Quando la bambina raggiunse l'età adulta fu costretta a fuggire perché aveva smesso misteriosamente di invecchiare, e per quel motivo fu additata come strega dalle altre echidne. Poco tempo dopo scoprì la vera portata dei suoi poteri e li sfruttò al meglio per sopravvivere. Quando duecento anni dopo nella linea di sangue dei guardiani fu concepita un'altra figlia, la ragazza venne richiamata alla fonte, e il guardiano di allora fu costretto a sigillare di nuovo l'energia nel corpo della sua figlia non ancora nata. La storia si ripeté poco più di un secolo dopo. La terza ragazza imparò a controllare i suoi poteri fino a simulare perfettamente l'invecchiamento, e per questo poté restare nella tribù per tutta la vita. Credo che sia stata l'unica ad avere avuto una durata vitale normale, oltre a Eden. Le altre tre ragazze vissero per secoli, e nessuna di loro aveva idea di quando sarebbe giunta la loro ora. Erano tutte ignare che la loro vita intera dipendeva dalla discendenza dei loro fratelli: ogni volta che nella famiglia dei loro fratelli nasceva una donna, loro morivano e questa ragazza ereditava tutti i loro poteri, a discapito della vita del loro stesso padre. È stata una tortura per me vedere le sofferenze di quelle ragazze e delle loro famiglie nel corso dei secoli, e non poter fare niente per poter impedire che tutto questo si ripetesse ogni volta.-
La giovane echidna stava tremando per la rabbia e la frustrazione di chi era stato costretto per tutto quel tempo a guardare senza poter fare niente. L'espressione di Knuckles era rimasta sempre la stessa, per tutto il tempo del racconto.
-Mi stai dicendo che se io avessi avuto una figlia...-
-... Tu saresti morto e lei sarebbe diventata una mutante a sua volta.- concluse Tikal, triste. -È per questo non sono mai esistite guardiane del Master Emerald donne che non siano state le madri di altri guardiani troppo giovani per potersi assumere l'incarico fin da subito.-
Knuckles abbassò la testa. Se non fosse successo niente in quel mese, e se un giorno si fosse sposato e fosse riuscito ad avere solo una figlia femmina, quella sua unica figlia sarebbe stata inevitabilmente condannata a vivere da sola come una reietta, che era proprio quello che Eden voleva impedire. Sua sorella si era sacrificata per la sua famiglia, eppure lui non sapeva come questo potesse essergli di conforto. Quello che Tikal gli stava raccontando non avrebbe riportato indietro Eden e non avrebbe mai colmato il vuoto che la sua scomparsa gli aveva lasciato dentro.
-E adesso?- chiese lui con tono piatto. -Cosa succederà?-
Tikal scosse la testa. -Stavolta non lo so. Sei l'ultimo guardiano del Master Emerald rimasto, Knuckles. La nostra famiglia ha sacrificato molto per proteggere il Master Emerald e il potere del Chaos, generazione dopo generazione. Fino a quando non è tornata Eden non lo avevi mai pienamente capito. Ora sta solo a te scegliere se continuare a svolgere il compito per cui i tuoi antenati si sono sacrificati così tanto o rinunciare all'incarico. Nessuno potrebbe biasimarti se dovessi scegliere la seconda opzione.-
Knuckles non disse niente e non reagì a quella notizia. Tikal gli stava davvero dicendo che avrebbe potuto rinunciare all'incarico senza alcuna ripercussione? Era tentato di accettare, di liberarsi finalmente da quel pesante incarico che gli era costato tutta la sua famiglia... E al tempo stesso sentiva che se lo avesse fatto avrebbe in offeso la memoria di tutte quelle persone che si erano sacrificate per quell'incarico. Loro ci credevano, nonostante tutto, ed erano state ben disposte a dare ogni cosa per la loro causa, e questo nessuno poteva saperlo meglio di lui. Però era giusto che continuasse a sacrificarsi per un qualcosa che in quel momento stava odiando così ferocemente? Non aveva il diritto di essere lasciato in pace dopo tutto quello che era stato costretto a sopportare?
Tikal si alzò in piedi. -Puoi anche non rispondere subito. Mi rendo conto che è una scelta molto dura e difficile, e che non è possibile dare una risposta con così poco preavviso. Non voglio influenzarti nella tua scelta, Knuckles. Spero solo che tu faccia la scelta giusta.-
-Perché, continuare a sorvegliare il Master Emerald potrebbe non essere la scelta giusta?- chiese Knuckles, sorpreso da quell'affermazione.
-Non sempre la scelta giusta per gli altri può essere la scelta giusta per noi. L'ultima cosa di cui il Master Emerald ha bisogno è di un guardiano carico di rancore che lo sorveglia solo perché è costretto a farlo. La tua scelta non può essere immediata e dettata solo dal dolore, ma deve nascere da una lunga e profonda meditazione. Solo tu puoi sapere che cosa vuoi fare del tuo futuro, e al momento non sei abbastanza lucido per pensarci attentamente. Per il momento puoi considerarti pure in pausa di riflessione.-
Ci sarebbero state molte altre cose che Knuckles avrebbe voluto chiedere alla sua antenata, ma questa scomparve nel nulla prima che lui potesse farlo, lasciandolo nella confusione più totale.

 
 

 
 
Angolo dell’Autrice più che degenere che non aggiorna da più di un mese:
So: Oh. Mio. Chaos! Non può essere successo questo! O_O
Sh: In fondo Eden ha avuto quello che voleva, no? -.-
Kn: *atterra Shadow con un pugno* Era mia sorella, razza di depravato! ç_ç
Ed: Knuckles, sono appena morta nella storia, ma sono ancora qui! -.-
Kn: Eden! ç____ç *piange a dirotto sulla spalla di sua sorella.*
Ed: Autrice, hai visto che cosa hai appena combinato? è.é
Au: *ignora Eden* Scusatemi per il ritardo! È da più di un mese che non aggiorno la storia per problemi con il pc e con l’università, e siamo proprio alle battute finali... E sicuramente la battaglia finale è stata molto meno epica di come ve la siete aspettata! ç_ç
Kn: Ah, ecco perché ultimamente mi sentivo così felice... Perché non c’eri tu a riempire la mia vita di me**a! è.é
So&Sh: Per una volta sono d’accordo con lui! U_U
Kn: Non ti perdonerò mai per avere ucciso mia sorella! èoé*
Au: ... Sapete, potreste pentirvi amaramente di quello che state dicendo! U_U
Ed: Potresti essere addirittura più sadica di come sei già stata? O_O
Au: Con me tutto è possibile! U_U
So,Kn&Sh: ... O_O
Au: Tranquilli, sarò più “calma” con voi nel seguito! ^.^
So,Kn&Sh: Questa storia avrà un seguito? O_O”
Au: Sì! E ci saranno tanti personaggi in più! Non siete felici? ^.^
*I tre Caballeros fuggono urlando*
Au: Peccato. E dire che volevo dire a Shadow che avrà lui l’onore del primo duello all’ultimo sangue della nuova storia...
Ed: Posso dirti che ti odio? è.é*
Au: Ormai me lo dicono in molti! U_U
Ed: Ma tu ci godi nel far soffrire le persone? è.é
Au: Forse.
Ed: E non hai il benché minimo rimorso? è.é
Au: Eden, sono reduce dal mese più deprimente della mia vita. Probabilmente questo capitolo e il prossimo saranno delle schifezze megagalattiche e sono solo al secondo capitolo del seguito! Che sarà una cosa ancora più incasinata di questa storia!
Ed: Dici sul serio? Esistono casini peggiori di questi? O_o
Au: Molto peggiori. Vuoi leggere il copione? *passa copione a Eden*
Ed: *legge* Ma sei seria? O_O
Au: Sì! U_U
Ed: Tu non stai bene. O_O
Au: Lo so. Dovrei essere distesa sul letto a piangere come una bambina perché la mia vita fa schifo, ma non lo farò! U_U
Ed: E dice così solo per un po’ di incasinamenti con il pc e l’università...
Au: Peccato che entrambe le cose mi servano! è.é Hai altro da aggiungere a riguardo?
Ed: No, tanto sarebbe stato tutto inutile. È stato un piacere conoscervi! *Si allontana dallo studio facendo un cenno con la mano*
Au: Ehi! Questo non sarà mica l’ultimo angolo dell’Autrice!
Ed: *da dietro le quinte* E chi se ne frega?
Au: Forse avrei dovuto avvisarla di quello che le sarebbe successo... Intanto avviso voi che la storia ha un ultimo capitolo/epilogo. Ringrazio voi martiri (in ogni senso del termine!) per avermi seguita fino a qui, e ringrazio di cuore chi ha inserito la storia fra i preferiti (Marta1493, Adda95, blueskyismylife, PiccolaCelebi, f9v5, Marty Fantasy, Breathme98, Xelfilia e shinichi e ran amore), le seguite (EleNeiro, fenicex8, Breathme98, MartixHedgehog, Marta1493, Marty Fantasy, Phantom13, PiccolaCelebi, mendoza95 e Xelfilia) e le ricordate (Xelfilia, blueskyismylife e Breathme98). Vi ringrazio per la pazienza dimostrata e mi scuso per non aver commentato gli ultimi capitoli. Ero ancora in vacanza quando ho aggiornato e non avevo molto tempo/connessione per farlo. E poi sono arrivati gli altri problemi. Insomma, avete capito! Vi ringrazio per il tempo da voi dedicatomi in questo periodo e vi auguro un buon ritorno a scuola, anche se probabilmente ci siete tornati tutti quanti (ci sono tornata persino io!). A presto, se altre disgrazie non decidono diversamente! ^^/
  
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