Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Seekerofdreams_    01/10/2013    8 recensioni
Missing Moment tratto dalla mia storia "Il Cielo d'Irlanda".
La proposta di matrimonio basata su un'antica tradizione irlandese, le emozioni e le gioie dei protagonisti della storia nel giorno più importante della loro vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Il Cielo d'Irlanda è dentro di te'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Your SoNg





    


Nota: La OS è ambientata due anni e mezzo prima dell'Epilogo.


29 Febbraio.


Cammino per il salotto sistemando i minimi dettagli,
sono agitata, nervosa, ansiosa, iperattiva. 
Non riesco a stare ferma nemmeno per un secondo, 
è più di un mese che preparo questa giornata, 
Niall è partito per il Tour in Inghilterra e torna poco a casa 
o meglio nella nostra villa alla periferia di Dublino. 
Mi siedo sul divano e mi guardo intorno sorridendo, 
il camino scoppietta, di questi tempi fa ancora freddo qui, 
le nostre foto appese alle pareti danno un tocco di colore alla stanza, 
sorrido guardandone una che ci ritrae con la mia famiglia in Italia.
La parte più difficile da organizzare è stata far tornare Niall da Londra, 
senza fargli intuire niente, ovviamente ho sempre un miglior amico dalla mia parte, 
ieri ha prenotato il volo per Niall, non vedo l’ora che arrivi, 
ormai manca poco e devo finire di ultimare tutto.
Mi alzo e vado in camera da letto, prendo una scatola riposta con cura nell’armadio, 
tra le lenzuola, la apro e tiro fuori tutti i bigliettini che ho scritto in quel mese.
Sorrido prendendo un filo e dei chiodini ed esco fuori.
Ho sempre amato il mondo in cui Niall ha fatto sistemare l’esterno, 
le siepi contornano tutto il giardino pieno di fiori,
un’amaca è posta tra due salici piangenti, il mio albero preferito, 
sorriso e faccio mente locale di quello che devo fare e poi mi metto a lavoro.



Pov di Niall

Volo verso casa, non so cos’è successo di preciso e sono spaventato, 
Liam mi ha prenotato l’aereo d’urgenza e non mi ha detto nient’altro, odio i segreti.
Mordicchio l’unghia del mio pollice per scaricare l’ansia 
fino a quando la hostess mi avverte di essere arrivato a destinazione, 
slaccio la cintura di sicurezza e mi avvio verso l’uscita, 
recupero il mio bagaglio e una volta uscito fuori chiamo un taxi, 
per fortuna è quasi buio ed è poco la gente che mi riconosce.
Arrivo davanti casa venti minuti più tardi, lascio un abbondante mancia al tassista 
e ansioso infilo le chiavi nel cancello. 
Mi chiudo dietro quel pezzo di ferro e rimango a fissare il mio giardino, 
Natale è passato, perchè ci sono tutte queste luci gialle a illuminare gli alberi e il portico?
Mi avvicino piano al salice piangente e strappo un biglietto.

"Oh scusa, sai cucinare?" .
"Certo che so cucinare! Sono italiana, è normale!"


Rileggo quel biglietto senza capire, poi un sorriso nasce spontaneo sul mio viso,
ricordo quel giorno, sono le prime frasi che ci siamo detti quando è arrivata a Londra.
Seguo il filo di luci, fino ad incontrare un secondo biglietto.


"Non riesco a stare comoda"
"Ti, ti va di stenderti qui?"


Sorrido ricordando quel giorno, stesi sul letto del suo appartamento a guardare un film,
prima di addormentarci insieme, per la prima volta.
Sento il cuore battermi all’impazzata mentre vado avanti, trovo altri biglietti, 
ognuno rappresenta un momento della nostra storia, 
quando è tornata dalla passeggiata al parco all’inizio della nostra amicizia 
e si è raggomitolata sulle mie gambe, 
il giorno che siamo partiti per tornare a casa, 
il gioco con il pacchetto di patatine, 
la prima volta che mi ha detto di essere una nostra fan 
e la prima volta che le ho cantato una canzone all’orecchio.
Sorrido anche se quei giorni mi ricordano la partenza per Roma con Liam, 
sospiro ripensando che quella città però, è stata lo scenario del nostro primo bacio.
Sono quasi al portico, apro un altro biglietto e mi asciugo una lacrima.

"Vorrei essere li con te"
"Vorrei averti qui"



Un altro biglietto, un altro mio messaggio del periodo di Roma.


“Sono rientrato ora, sono stato un pò in giro ma non riuscivo a non pensarti,
che mi hai combinato piccola principessa italiana?
Starai dormendo adesso...spero non troppo vicino a Liam!
Vero? ahah A domani!"


Quanto ero geloso di Liam, odiavo saperlo nel letto con la mia donna.
Ma lei aveva scelto me, ha scelto sempre me, sorrido mentre apro un altro biglietto.

“Team Niall”

Rido, è pazza, vado avanti e trovo biglietti che parlano del ritorno a Londra, 
la borsa di studio a Dublino, la nostra storia segreta, 
mi sento male a tornare indietro in quel periodo, 
ma anche quello fa parte della nostra storia.
Ripenso al giorno in cui è andata in ospedale, a quanto sono stato stupido, 
salgo un gradino del portico e stacco l’ennesimo biglietto, 
non so più quanti ne ho in mano, non so cosa sta facendo Sere, 
ma ricordare la nostra storia mi sta emozionando davvero.

“"Mi sono innamorata di te!"
"Ti amo anche io!"”


La prima volta che ci siamo dichiarati il nostro amore, 
trattengo una lacrima e scuoto la testa andando avanti, la sua partenza per Dublino, 
Liam, sento il sangue ribollire nelle vene, quel ragazzo lo devo ancora ammazzare, 
le parole della canzone dei Pink Floyd scritta su twitter, 
mi mancava talmente tanto in quei giorni, 
poi finalmente l’areoporto, la mia corsa verso casa sua, 
l’inizio della nostra storia vera e prorpia, anche se non era mai finita.
La nostra prima volta sotto il cielo d’Irlanda, come piace chiamarlo a lei.
Ricordo la giornata passata con quella fan, Sophia e mi viene da ridere.
Sono quasi alla fine della scalinata, mancano pochi biglietti ormai.

“Ci sono tante cose che abbiamo passato, ma non posso scriverle tutte, 
però ti ricordi la twitcam per dire al mondo di noi? 
Io si, è stato uno dei giorni più belli della mia vita”


Sorrido leggendo quel biglietto, come posso dimenticarla, 
è stato anche uno dei miei, in assoluto, ne apro un altro che contiene una serie di eventi.

“Maschera, tacchi a spillo, autoreggenti”

Deglutisco a fatica ricordando quel giorno, porca miseria.
Chiudo gli occhi riprendendo fiato, a distanza di anni quel ricordo è ancora vivo in me.
Strappo altri biglietti e questa volta ci sono le canzoni che le ho dedicato al concerto, 
la visita all’ospedale per la nascita di Theo, la premiere, 
la proposta di vivere insieme, arrivo all’ultimo biglietto e lo apro.

“Sai che giorno è oggi amore? Entra in casa”

Cerco di pensare un pò a cosa si riferisce, non mi sembra ci sia una ricorrenza particolare,
ci siamo messi insieme un altro giorno, San Valentino è passato, 
non è il suo compleanno, che diavolo è successo oggi?
Faccio come ha detto lei e mi decido a spingere la porta d’ingresso.
Sorrido vedendo le frecce colorate che mi indicano di entrare in salotto, 
nonostante tutto è ancora una bambina ed è quella la parte che più amo di lei, 
ride e si stupisce ancora per tutto, ormai nessuno lo fa più.
La trovo seduta davanti al camino con un vestitino rosso a pois bianchi, 
i capelli mossi a ricadergli sulle spalle dritte, 
mi sorride e io faccio lo stesso rimaendo sulla porta.
“Ciao Minnie” dico sorridendo.
Lei ride e si alza, fa un giro su se stessa e mi travolge nella sua allegria.
“Ciao amore, allora lo sai che giorno è oggi?” chiede.
Mi gratto la testa imbarazzato, lei sorride e mi indica il calendario sul mobile.

29 Febbraio.

Sgrano gli occhi.
Non ci credo, non fa sul serio.
“Oggi, oddio, è il Leap Day” dico incredulo.
La vedo sorridere e aprire il cassetto del mobile, 
il mio cuore parte in una corsa contro il tempo, 
la vedo tirare fuori una scatolina blu, le sue mani tremano e i suoi occhi sono lucidi 
mentre la apre e si inginocchia davanti a me.
“Come da buona tradizione iralndese, oggi è l’unico giorno dell’anno in cui una donna
può chiedere la mano del proprio uomo, e sono qui con questa scatola in mano, 
che contiene il mio anello, a spezzare tutto quello che avevo immaginato fin da piccola, 
la proposta di matrimonio in grande e tutte le mie fantasie, 
quale ragazza non ne sogna una perfetta?” Sorrido, 
mentre il mio corpo è scosso dalle troppe emozioni. 
“Bè” continua lei “Forse crescendo il modo di pensare cambia, 
perchè per me è perfetto questo momento, dopo tutto quello che hai fatto per me, 
dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, 
non posso far altro che chiederti di passare la vita con me, 
di invecchiare insieme, di costruire una famiglia con me, 
non posso far altro che chiederti di svegliarti ogni giorno della tua vita al mio fianco 
e affrontare con me tutto quello che la vita ci offrirà, non so nemmeno che ti sto dicendo, 
mi ero preparata un discorso più bello ma l’emozione me l’ha fatto dimenticare, 
tipico mio, no?” sorride e io con lei, asciugo una lacrima mentre lei tira sul con il naso,
sospira e poi punta di nuovo i suoi occhi verdi nei miei.
“E’ un mese ormai che progetto tutto questo, 
i biglietti da scriverti per farti ricordare i nostri momenti, il mio anello, 
mi sono comprata un anello da sola,
forse tu non vuoi nemmeno passare la tua vita con me, ok, 
sto svalvolando” dice nervosa, non riesco a muovermi, non riesco a parlare.
“Grazie per essere entrato nella mia vita, grazie per avermi insegnato ad amare 
e grazie perchè ogni giorno mi fai sentire amata” prende un respiro un pò più lungo 
e poi agitata torna a parlarmi.
”Niall James Horan, vuoi diventare mio marito?” mi chiede con le lacrime agli occhi.
Sento il cuore esplodermi in petto, sento parlare di questo giorno da tantissimi anni, 
ma mai ho immaginato di viverlo in prima persona.
Mi inginocchio davanti a lei sfilando l’anello dalla scatolina, 
è veramente bello, forse io non avrei scelto così bene.
Le accarezzo dolcemente la mano sinistra e le sorrido.
“Voglio amarti ogni giorno della mia vita” sussurro infilandole l’anello.
Si butta tra le mie braccia, baciandomi sulle labbra, 
la stringo a me e seduti nel pavimento di casa nostra piangiamo di gioia.




3 mesi dopo.

Pov di Liam

Sistemo meglio il nodo alla cravatta, manca poco ormai, il grande giorno è arrivato.
Esco dalla mia stanza e busso alla porta di fronte.
“Non può entrare nessuno” urlano da dentro.
“Sono Liam” dico ridendo.
Una donna minuta mi apre la porta, sorrido mentre lei torna ad aggiustare il vestito.
Guardo la mia miglior amica fasciata in un abito bianco, una fascia leggermente più scura intorno alla vita, 
i capelli raccolti, con due ciocche che le ricadono morbide sul viso.
“Sei bellissima tesoro” le dico baciandole una tempia.
“Stai attento al vestito” urla un’altra donna.
“Scusate” ridacchio.
“Sei bellissimo anche tu, testimone” sorride Sere.
“Ti piace proprio chiamarmi così vero?” sorrido.
Da quando mi ha chiesto di affiancarla in quel giorno importante, 
non fa altro che chiamarmi così, in ogni dannato secondo.
“Si, sei il mio testimone” ride e poi fa cenno alle signore di lasciarci soli.
”Ma faremo tardi” borbottano.
“Meglio no? Bisogna far aspettare lo sposo sull’altare” dice lei ridendo.
Si arrendono ed escono fuori, io sorrido prima di stringerla tra le braccia.
“Ti stai per sposare” dico incredulo.
“Già Lee, ti rendi conto?” risponde lei.
“No a dire il vero no, non ci crederò fino a quando non ti vedo la fede al dito” sorrido.
“Questo giorno dev’essere indimenticabile” mi sorride dolcemente, 
guardandosi allo specchio e lisciando il suo vestito.
“Lo so e da buon inglese seguo le tradizioni” sorrido porgendole una scatolina.
“Cos’è?” chiede curiosa prima di aprire.
“Dunque tu che ami così tanto le tradizioni, 
in Inghilterra ce n’è una che dovresti conoscere, 
il giorno del proprio matrimonio bisogna portare cinque cose, 
una blu, in questo caso il fiocco tra i tuoi capelli, 
una cosa nuova, in questo caso l’abito, 
una cosa vecchia, la collana che indossi, 
una cosa regalata, gli orecchini dei tuoi, 
e infine una cosa prestata” le dico facendole segno di aprire la scatola.
“Oddio Lee” dice prendendo il mio bracciale in mano, sorride.
“Mi è sempre piaciuto, lo sai!” sorride.
“Me lo metti?” chiede e io annuisco.
Aggancio quel piccolo filo argentato intorno al suo polso.
“L’ho fatto restringere, spero ti porti tutta la felicità che ti meriti Sere, 
sei una donna straordinaria e sarai una moglie fantastica!” le dico baciandole una guancia.
“Non posso nemmeno piangere, ho il mascara” ride e io con lei.
“Ora vado, ti aspetto all’altare” sorrido.
“A dopo Liam!” ride lei.
“Ovviamente sono il testimone eh!” rido chiudendomi la porta alle spalle.
Esco fuori e in macchina raggiungo la chiesa, 
la cerimonia è privata e per il momento nessuno a scoperto niente, 
Niall e Sere se la meritano un pò di tranquillità.
Entro in Cattedrale aggiustandomi la giacca, Niall insieme agli altri ragazzi è all’altare.
“Lee” mi chiama.
Saluto alcuni suoi familiari e li raggiungo.
“Come siamo belli” dico salutando tutti.
“L’hai vista?” mi chiede Niall.
“Si, ma non ti dirò niente!” rido e mi sistemo dalla mia parte.


Pov di Niall

Cerco di ricordarmi come si respira, Liam è appena arrivato 
e questo vuol dire che tra un pò arriverà anche lei, guardo Zayn sorridermi, 
mentre Harry e Louis ripassano alcune letture.
Sorrido al pensiero che dovranno leggere al posto mio e di Sere.
Sistemo meglio i fiori nella tasca della mia giacca, 
la mia famiglia è seduta in attesa e mi sorride felice, 
quel giorno è importante tanto per me quanto per loro.
Piano piano la Chiesa si riempie dei famigliari di Serena venuti dall’Italia, 
mi vengono a salutare e per smorzare la tensione mi fanno ridere un pò, 
dannata donna, mi sta facendo impazzire.
Vedo Liam scambiarsi un occhiata con due ragazze, 
che riconosco come la sorella e la cugina della mia futura moglie.
“E’ arrivata” mi dice Liam, annuisco e aspetto l’inizio della marcia nunziale.
Tremo e dentro ho un uragano di emozioni, 
vederla attraversare la navata centrale al fianco di suo padre, 
con quel vestito che la rende ancora più bella, è un’emozione troppo forte da descrivere. 
Sorrido e lei fa lo stesso non staccando lo sguardo dal mio.
Jake, il figlio di Zayn è davanti a lei a tirare dei petali di rosa, 
sorrido stringendo il braccio del mio amico.
“Mi raccomando” mi dice il padre di Serena porgendomi la mano di sua figlia.
Sorrido e scambiamo un abbraccio veloce prima di intrecciare le dita in quelle di Serena.
“Sembri una dea” le dico.
“Non esagerare Ni” mi sorride.
“Non esagero affatto!” sussurro.
La cerimonia ha inizio, ci sediamo e ascoltiamo le parole del parroco, le letture, 
un Louis più emozionato del solito e un Harry particolarmente sensibile.
“Grazie” bisbiglia Sere ai due e io annuisco rivolto a loro.
Finalmente arriva il tanto desiderato momento, ci scambiamo le nostre promesse.
“Io Niall prendo te Serena come mia legittima sposa, 
per amarti e onorarti ogni giorno della mia vita” dico emozionato infilandole la fede.
Lei sorride.
“Io Serena prendo te Niall come mio legittimo sposo, 
per amarti e onorarti ogni giorno della mia vita” dice lei, 
con gli occhi lucidi infilandomi la fede.
“Vi dichiaro marito e moglie, può baciare la sposa” dice il parroco sorridendo.
Mi avvicino lentamente a lei e sfioro le sue labbra, un piccolo contatto pieno d’amore.
La vedo sorridere e poi risedersi, 
le stringo la mano e non vedo l’ora di stare da solo con lei.



Pov di Sere

Cerco di trattenere le lacrime mentre tutti ci danno gli auguri, ci siamo davvero sposati.
Non riesco a crederci, stringo la mano di mio marito e sento la sua presa rafforzarsi.
Il bello di noi due è che nel silenzio ci diciamo tutto.
“Auguri sposa” dice Liam abbracciandomi.
“Grazie testimone” sorrido stringendolo.
Saluto gli altri ragazzi e il piccolo Jake, dopo tutti insieme raggiungiamo il ristorante.

All’entrata della struttura un manifesto indica i tavoli assegnati, 
ognuno porta il nome di una canzone dei ragazzi.
Sono tutti disposti sul prato, le sedie ricoperte di una stoffa bianca con una fascia dorata,
come la tovaglia e una composizione di rose bianche al centro di oguno. 
Il tavolo centrale è il nostro “Little Things” sorrido mentre gli altri prendono posto.
Niall resta in piedi e richiama l’attenzione di tutti, 
ci sono dei signori a suonare e uno di loro gli porta un microfono.
“Buon pomeriggio a tutti” dice emozionato.
“Volevamo ringraziarvi per essere con noi in questo giorno speciale e bè, 
buon appetito!” dice scatenando le risate di tutti, semplice ed efficace.
Mangiamo l’antipasto tranquillamente, mentre ci scambiamo parole dolci.
All’improvviso un tintinnio di bicchieri ci fa tornare alla realtà, 
i miei famigliari intonano il tipico “bacio, bacio, bacio” in italiano, 
seguito dagli irlandesi che storpiano un pò la nostra lingua.
Sorrido prima di lasciare un piccolo bacio a Niall.
“Ti amo” mi sussurra.
“Anche io amore” dico stringendo la sua mano.
“Ragazzi, tutto bene?” chiede poi al tavolo al nostro fianco.
“Ovvio!” risponde Harry.
Il tavolo dei testimoni, Louis, Liam, Zayn, Harry, 
il piccolo Jake, mia sorella e mia cugina.
“Secondo te mi devo fidare?” chiedo a Niall.
“Si amore” sorride.

Alla fine del primo prende la parola uno dei ragazzi che intrattengono la giornata.
“E’ ora che gli sposi rompano le danze, il primo ballo si sa, tocca a voi!” dice.
Guardo Niall mentre lui ride alzandosi e porgendomi la mano.
Raccolgo parte del vestito e ci facciamo strada verso la pista.
Niall richiede una canzone e poi mi raggiunge, 
poggia gentilmente una mano sul mio fianco e intreccia l’altra all’altezza delle spalle, 
mentre le note di “When you say nothing at all” risuonano nell’aria.
“Perchè proprio questa?” chiedo.
“Perchè è talmente vera amore!” dice e poi inizia a cantare.


“The smile on your face (Il sorriso sul tuo volto)
lets me know that you need me (mi fa capire che hai bisogno di me)
there’s a truth in your eyes (c’è una verità nei tuoi occhi)
saying you’ll never leave me (che dice che non mi lascerai mai)
the touch of your hand says (il tocco della tua mano dice)
you’ll catch me wherever I fall (che mi prenderai ogni volta che cadrò)
you say it best (e lo dici ancora meglio)
when you say nothing at all” (quando non dici una parola)



Poggio la testa sulla sua spalla mentre attorno a noi si crea un cerchio di persone, 
mi viene da sorridere, questo è il giorno più bello della mia vita.
Torniamo a sederci e dopo aver mangiato qualcosa giriamo per i tavoli, 
tutti ci offrono da bere ma vedo Niall prendere solo della coca cola, 
sorrido, sta mantenendo la promessa di non ubriacarsi.
Sentiamo ancora una volta i bicchieri suonare 
e ci baciamo in mezzo alla sala mentre tutti applaudono.

Poi torniamo a sederci mentre il mio miglior amico raggiunge il microfono.
Guardo Niall ma lui alza le spalle, mi tiene per mano mentre Liam inizia a parlare.
“Mi sembra incredibile essere qui, uno dei miei migliori amici si sposa 
con la mia miglior amica, cavoli, può sembrare strano ma è così, 
ricordo perfettamente quando Serena è entrata a far parte della nostra vita 
e ora sono qui in questo giorno incredibile a farle da testimone, 
quello che posso dire, a parte che non so fare i discorsi” ride e noi con lui 
“posso dire che vi auguro davvero tutto il meglio che la vita possa offrirvi, gioie, felicità 
e una famiglia bella e numerosa, perchè sono sicuro che sarete due genitori incredibili, 
ne avete passate tante nella vostra storia ma tutto quello che è successo, 
vi ha portati qui oggi, a dichiararvi amore eterno 
e non posso far altro che brindare alla vostra felicità, 
vi voglio bene!” dice sollevando il bicchiere mentre gli altri applaudono e bevono con lui.
Alzo il calice anche io e sorrido a Niall.
“E’ il tuo matrimonio puoi bere eh, ti ho solo chiesto di non esagerare Nì” sorrido 
e lui alza il calice verso Liam.
“Ora posso ballare con la sposa?” chiede.
“Certo” risponde Niall.
Sorrido alzandomi e Liam viene a prendermi, 
la musica riparte e volteggiamo insieme ad altre coppie, 
mi fanno già male i piedi e siamo solo all’inizio.

“Sono davvero felice per te” mi dice Liam.
“Grazie, davvero, è importante!” dico sincera mentre la canzone volge al termine.
“Ora tocca ad uno dei testimoni dello sposo parlare però!” dice rivolto al suo tavolo.
Louis, Harry e Zayn parlano tra loro e poi vedo il moro alzarsi.
“Questo giorno per me è veramente speciale, 
forse non sarò bravo a fare i discorsi nemmeno io, 
ma voglio davvero fare i miei auguri più sinceri ai miei amici, 
vi meritate davvero una vita tutta in salita, per me Niall è come un fratello minore,
ammetto che all’inizio ero un pò preoccupato, non l’avevo mai visto innamorato, 
ma piano piano ho conosciuto Sere, l’ho conosciuta con i miei occhi 
e attraverso quelli di Niall, con le sue parole, con i suoi gesti, 
sono quasi certo che già dal giorno in cui lei è arrivata a Londra 
ed è entrata in casa nostra, loro due si siano scelti. 
Ho visto crescere giorno dopo giorno un amore talmente profondo da vincere tutto, 
avversità, gelosie, segreti e tanto altro che non sto qui ad elencare, 
ma posso affermare con certezza che se mai qualcuno si innamorasse sul serio di me
 vorrei avere un amore come il loro, puro e sincero. 
Auguri!” conclude con gli occhi lucidi, lo raggiungo e lo stringo in un abbraccio, 
sento le mani di Niall circondarci entrambi.
“Grazie Zay, grazie davvero!” dico asciugandomi le lacrime.
“Non piangere su, è il vostro giorno questo!” dice dando una pacca a Niall e sorridendo.
Harry, Liam e Louis sono in piedi e commossi applaudono il discorso di Zayn.
Ci riprendiamo dal momento di commozione e le ore passano, 
tra una portata e un’altra, un brindisi, un giro per i tavoli e un ballo.

“La sposa deve stare in pista, non seduta!” mi sorride Bobby.
“Arrivo, arrivo!” dico alzandomi e prendendo la mano di mio suocero.
Ballo anche con lui e sorrido vedendo mia madre ballare con Niall, mi sento felice dentro,
 non potevo desiderare un matrimonio migliore, la canzone finisce 
ma non faccio in tempo a spostarmi che subito mi ritrovo tra le braccia di Louis.
“Quando hai imparato a ballare?” rido divertita.
“Ho preso lezioni per il matrimonio” ride anche lui.
Alla fine ballo veramente con tutti, Niall lo vedo pochi istanti, 
mi sorride felice e poi si lancia a prendere qualcun’altra dai tavoli.
Ballo un valzer con Harry e non posso far altro che ridere delle sue espressioni, 
poi ballo con mio padre, piango emozionata mentre mi dice di essere felice per me, 
ballo con Zayn che mi prende in giro tutto il tempo, 
ballo ancora una volta con Liam, 
ballo con Greg che è emozionatissimo per suo fratello, 
ballo con gente che non ho mai visto, ma rido comunque, dovrò chiedere a Niall.

“Ehi bisogna fare il lancio del bouquet” mi dice mia sorella.
Annuisco e mentre lei e mia cugina radunano le ragazze,
 vado a recuperare il mazzo di fiori, guardo tutte e poi mi giro.
“Uno” dico.
“Due” continuo.
“Tre” lancio il bouquet e mi giro scoppiando a ridere.
“Louis mi sa che ti tocca” rido abbracciando El, che sorride imbarazzata.

La festa continua ancora per molto tempo, l’arrivo della torta ci distrae dai balli 
e io Niall tagliamo insieme il dolce, scelto da lui, ovviamente.
Ruba un pezzetto di cioccolato e mi sorride, mangiamo tranquillamente 
e poi insieme diamo a tutti la nostra bomboniera, 
un bambino di ceramica solleva due fedi incastrate tra loro, 
affianco un piccolo sacchetto di confetti bianco con le nostre iniziali ricamate in rosso.
Mi intrattengo al tavolo con i miei parenti e rido insieme a loro, 
cantiamo insieme qualche canzone italiana e poi torniamo a ballare.
“Posso riprendere mia moglie?” mi interrompe Niall mentre ballo con mio zio.
Lui fa cenno di si e prendo la mano del biondo.
“Signora Horan” mi sorride.
“Mi piace come suona” sorrido anche io.
“Anche a me” ride abbracciandomi e danzando stretto a me.
Restiamo in pista mentre le note iniziali di Your song, risuonano nell’aria.
Ci giriamo verso la zona occupata dai musicisti e vediamo i ragazzi pronti per candare.

“It’s a little bit funny
this feeling inside...”
 inizia a cantare Liam, seguito dagli altri..
Insieme a Niall li raggiungo e insieme cantano il ritornello.

“And you can tell everybody (Puoi dirlo a tutti)
this is your song (questa è la tua canzone)
it may be quite simple (sembra banale)
but now that it’s done (ma ora che è finita)
I hope you don’t mind (spero non ti dispiaccia)
I hope you don’t mind (spero non ti dispiaccia)
that I put down in words (se descrivo con le parole)
how wonderful life is (quanto meravigliosa è la vita)
while you’re in the world.” (finchè nel mondo ci sei tu)



Niall sussurra l’ultima frase al mio orecchio, lo stringo forte, emozionata.
Mi ritrovo tra le braccia dell’uomo che amo.
Perchè è giusto così, alla fine di una giornata, bella o brutta che sia, 
ritrovarsi tra le braccia della persona amata dà sempre la sensazione 
di sentirsi al posto giusto e in pace con il mondo.



______________________________________________________
Sto piangendo come un’idiota, voglio questo matrimonio.
ORA.
Parto col dirvi che la tradizione del 29 febbraio esiste davvero in Irlanda, 
La donna può chiedere in sposo l’uomo dei suoi sogni e in alcune zone 
se l’uomo rifiuta deve comprare dodici paia di guanti alla donna, 
per coprirsi le mani dalla vergogna di non portare l’anello. 
Gli Irlandesi sono un popolo strano. xD
Anche la tradizione Inglese esiste, si sta spargendo anche in Italia nell’ultimo periodo.
Le canzoni sopra citate sono:
- When you say nothing at all, colonna sonora di Nothing Hill.
- Your Song, Elton John, canzone che i ragazzi hanno cantato ad X-factor.

Sono stata tutta la notte sveglia a scrivere queste righe infinite, 
mi sono emozionata rivivendo tutta la loro storia, ho pianto scrivendo il discorso di Zay,
veramente ho pianto sempre, ma sono dettagli.
Vogliamo parlare delle gif? E’ uno sposo perfetto.
*-*
Spero che la mia sorpresa vi sia piaciuta e bè, spero davvero di ricevere qualche recensione.
Ci ho messo davvero il cuore per scrivere.
Vi voglio bene e DON’T COPY.
Serena.
   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Seekerofdreams_