Fanfic su artisti musicali > Fun.
Segui la storia  |       
Autore: LunaMag    01/10/2013    1 recensioni
Grazie alla mia migliore amica ho conosciuto i Fun. Proprio lei mi ha convinta a scrivere una storia su di loro, perchè sto passando un periodo difficile, e distrarmi mi aiuta. In questa storia parlo di una ragazzina di 16 anni di nome Miriam che, a causa del suo spirito ribelle, viene portata fuori dall'italia per passare l'estate in una specie di collegio. Anche lì lei riuscirà a far risaltare il suo spirito, conoscendo nuove persone e divertendosi da matti.
Ovviamente, non mancheranno i problemi e le preoccupazioni.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Jack Antonoff, Nate Ruess, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mi svegliai, vidi una mano e, come un riflesso incondizionato, la presi e la strinsi, pensando che si trattasse di quella di Jack.
Ma era troppo magra, mi stropicciai gli occhi. Era Alessandra l’infermiera. Stava arneggiando con le mie flebo. Non sapevo cosa diamine avesse messo all’interno dei liquidi che servivano a farmi stare meglio.

Urlai e lei lasciò una busta sul comodino e in fretta se ne andò.
Quella sostanza che mi aveva iniettato stava facendo subito effetto: mi sentii stranamente debole e stanca.
Jack  arrivò in fretta, ed era molto preoccupato. Io mi sentivo sempre peggio, iniziò a girarmi forte la testa, persi i sensi.
*P.O.V. Jack*
Era lì, su quel letto, svenuta. Ero in preda al panico. Chiamai subito il dottore. Arrivò immediatamente. Iniziò a fare dei piccoli test sulla reattività. Poi le prese dei campioni di sangue e venne verso di me.
“Non riesco proprio a capire cosa sia successo,sembra essersi addormentata. Le ho prelevato del sangue per l’emocromo completo,  se si risveglia prima del nostro arrivo ci chiami.
Era così strano, Miriam stava cercando di dirmi qualcosa…ma cosa?? E poi perché avrebbe urlato??
Ero in preda al panico.  Non sapevo cosa fare.
Mi guardai intorno, notai una lettera sul comodino con su scritto “Per Jack”.

Avevo subito riconosciuto quella scrittura. Mi senti lo stomaco bloccato, come se fosse stato stretto in una morsa. La aprii e iniziai a leggere.
Caro Jack,
Ho sbagliato tutto. Sono stata una stupida, ma certe volte non riesci a capire cosa o chi hai tra le tue braccia finchè questa persona non si allontana da te. Non  sono mai stata brava con le parole, lo sai.
Volevo solo dirti che mi manchi tanto, che penso a te ogni giorno. Non faccio altro che desiderare di poter passare con te un’altra serata o magari di farti capire quanto tengo ancora a te, e chissà poter tornare insieme.
Io posso solo immaginare cosa stai provando adesso, ma ti prego, dammi anche solo un’altra possibilità.
Tua per sempre, Lena”
Non sapevo cosa pensare, anzi avevo così tanti pensieri in testa che non sapevo a quali dare conto. Poi all’improvviso, vidi la mano di Miriam muoversi, finalmente si stava risvegliando.
Misi in fretta la lettera nella tasca della giacca e chiamai Miriam.
 
*P.O.V. Miriam *
Aprii gli occhi, stavolta non vedevo un soffitto bianco, come la prima volta,bensì mi trovai nell' oscurità, tutto intorno a me era nero. Iniziai ad agitarmi, forse non avevo ancora aperto gli occhi. Sentii la voce di Jack:
“Amore, sono qui, girati.” Aveva un tono di voce strano, un po’ freddo. Ma al momento non ci feci caso, pensavo ad altro,non riuscivo a capire… Ero diventata cieca?
“Non vedo, ti giuro Jack vedo tutto nero” Dissi piangendo.
Non poteva essere vero, avrei dovuto abbandonare ogni passione, la musica, i giochi, gli sport! Non avrei più rivisto lo sguardo rassicurante di Syria, non avrei visto Lucky crescere, e non avrei più visto lo sguardo di Jack, il mio ragazzo.

Il dottore mi sollevò la palpebra, mi sembrò di vedere qualcosa schiarirsi. Mi aveva puntato una luce negli occhi.
“Mmm strano…è una cecità temporanea, non preoccuparti, tornerai presto a vedere”
Meno male. Non sarei mai riuscita a sopportare la cecità.
“Quando tornerò a vedere?”
“Questo non te lo posso dire con certezza, ti posso solo dire che dipende dal tuo stato d’agitazione, ti devi tranquillizzare. Poi pian piano inizierai a vedere i contorni, poi le figure e infine torenerai a vedere i colori, o almeno così dovrebbe essere.”
Mi ero completamente scordata dell’infermiera, o forse non ci volevo pensare. Dovevo stare tranquilla.
Sentii dei passi: erano Syria e Nate. Jack gli spiegò tutto. Parlammo per molto tempo… Era strano come Syria riuscisse sempre a distrarmi. Ero così contenta di averla al mio fianco, non avrei potuto desiderare altro.
Ad un certo punto Jack andò a comprare qualcosa da mangiare, aveva molta fame. Rimasero Syria e Nate. Bene. La cecità momentanea non avrebbe fermato il mio piano malvagio.
“Bene bene…Voi due dovete parlare un po’” Mi sembrava strano aiutarli senza nemmeno vederli, ma era davvero importante questa cosa per Syria e non volevo farla aspettare.
“Nate, ora dille quello che mi hai fatto capire l’altra volta”.
Non vedevo, ma ero certa che Nate fosse diventato tutto rosso e che si stava guardando i piedi, lo faceva sempre!
“Ehm…Syria…ecco….io…penso…che… tu…insomma…sia davvero una ragazza speciale, sei unica, sai sempre come rendere felici tutti e come aiutarli. Prima di conoscerti avevo una strana sensazione di vuoto, ma, già dalla prima volta che ti ho vista, questo volto si è colmato…ecco credo di essermi innamorato di te!”
Sentii uno strano rumore. Forse Syria l’aveva immediatamente abbracciato.
“ Mi piaci anche tu…”
Ci fu un attimo di silenzio. Allora mi intromisi.
“Nate, che aspetti?? Chiediglielo!!” L'aria colma di imbarazzò fu colmata dalla risata di Syria.
“Ti va di essere la mia ragazza?”.
Syria rispose con un enorme e felicissimo SI. Credo che si stessero baciando. Entrò Jack. Vide tutto e diede una pacca sulla spalla a Nate.
“Bravo, bravo! Vedo che ti dai da fare!”
Scoppiammo tutti in una sonora risata. Era tutto così bello. Sembrava un sogno! Pian piano mi accorsi che iniziai a vedere le sagome di Syria, Nate e Jack. Glielo dissi subito.
Ero contentissima, bastava solo essere tranquilla e tutto sarebbe tornato normale. Tutto sarebbe tornato come prima che io facessi quell’enorme errore nella vasca.





Scusate il ritardo e.e Comunque spero vi piaccia! :D E non fate i pigri u.u RECENSITE u.u :3

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Fun. / Vai alla pagina dell'autore: LunaMag