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Autore: _Ajin_    01/10/2013    2 recensioni
Preso dal 1° capitolo:
"Voltò l’angolo stringendosi nel giacchetto che ben poco poteva contro quel freddo inverno,alzò gli occhi da terra per essere sicuro di non aver sbagliato la strada,magari ancora stordito dal sonno,e si sentì il cuore bruciare alla vista che gli si parò davanti. Era Yoo Young Jae,circondato come sempre dalla sua folla di amici che se lo contendevano scherzosi,rallentò ancora di più il passo,non voleva farsi vedere. Non che nessuno di loro,incluso Young Jae,lo conoscesse ma preferiva comunque rimanere nell’ombra. Prima di abbassare nuovamente lo sguardo sulle sue sniker guardò un ultima volta le spalle di quel ragazzo e nascose un sorriso sotto la maschera."
*spero vi piacciaaaa ^(-.o)^ non ho altro da dire XD XD* [la storia e DaeJae e gli altri personaggi ci saranno sicuramente ma deciderò man mano che scrivo,solo la prima coppia è sicura
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Che doveva fare? Jae non riusciva a ragionare,ogni suo possibile pensiero veniva bloccato dai baci dell’altro che gli annebbiavano la mente come la Vodka. Una parte di lui gli diceva di fermarsi perché l’altro aveva la febbre e sicuramente,si disse,la sua reazione era dovuta solo a questo e di conseguenza sarebbe stato come violarlo senza trovare opposizione. Eppure in quel ragazzo dolce e gentile albergava una parte nascosta che gli gridava di andare oltre e fregarsene delle conseguenze,gli urlava di pensare solo a godersi il momento e il giorno dopo,bè il giorno dopo ci avrebbe pensato,gli urlava di fare ciò che bramava da giorni, gli urlava di fare suo quel ragazzo dagli occhi dolci e affilati,dopotutto non era l’unica cosa che gli importava?Non era per questo che lo aveva invitato a casa sua,a condividere il suo letto?
 
 Quest’ultimo pensiero lo fece fermare a riflettere,che diavolo gli passava per la testa adesso?Che diavolo gli era preso?
Sfilò subito la mano dai pantaloni dell’altro,che nel riflettere si era già apprestato a sbottonare,e assaporò quell’ultimo bacio,quel suo ultimo tocco dopodiché lo buttò di lato e senza mezzi termini uscì dalla stanza,senza proferire parola,seguito dalle imprecazioni dell’altro che finì col mandarlo a farsi fottere e sbatté la porta inferocito.
 Il maknae entrò in bagno e si infilò sotto la doccia ancora tutto vestito e questa volta preferì volontariamente l’acqua fredda che arrivò come una valanga di spilli a pungerli la pelle calda. Scivolò lungo la parete e finì seduto,a guardare il vuoto,mentre ancora tentava di capacitarsi dell’accaduto e di quello che gli aveva attraversato la mente. Ma che cazzo … ?? Lui era d’avvero così? A forza di essere solo stava d’avvero diventando una persona simile? Stava d’avvero diventando come quelle persone che derideva e odiava? Stava d’avvero diventando una di quelle persone che l’unica cosa che gli importa è portarsi qualcuno a letto senza pensare alle conseguenze? Scosse la testa mentre i capelli fradici schizzavano delle goccioline gelate da tutte le parti. No,lui non era mai stato così e non sarebbe mai diventato uno stronzo simile. Non era vero ciò che si era detto,si mentiva anche da solo adesso! Lui lo aveva invitato a casa sua perché Dae lo aveva aiutato,lo aveva fatto perché gli aveva salvato la vita e doveva ripagarlo,tutto qui … oppure no? Yoo tentò di essere sincero con se stesso,per la prima volta da tanti anni. Era anche perché per lui quel ragazzo era importante e non solo come amico,era molto di più per lui. Era l’unico motivo per cui riusciva a non perdere la calma,l’unico motivo per cui aveva ancora voglia di vivere in un sogno non suo,l’unico. Non avrebbe mai permesso a nessuno di fargli del male,nemmeno allo stesso Yoo Young Jae che pochi secondi prima stava per fare una cosa sbagliata che avrebbe segnato quel gatto per molto,molto tempo. Si alzò da terra,zuppo,e chiuse l’acqua dopodiché uscì dal bagno e si soffermò sulla porta della camera,poi prese coraggio ed entrò cercando di fare meno rumore possibile, come immaginava l’altro si era addormentato nel giro di pochi minuti “grazie” all’effetto della febbre.
Prese un cambio asciutto e dopo essersi cambiato uscì di casa senza dire nulla,si soffermò solo un attimo a contemplare il cielo pieno di stelle e privo di nuvole,lui la sua stella l’aveva già e l’avrebbe protetta da Tutti.
 
 
Passarono le ore e quando ancora il sole faceva fatica a salire in cielo la sveglia suonò riempiendo la casa col suo trillio insopportabile che non impiegò molto a svegliare il principe che più che azzurro sembrava grigio. Dae si mosse,debole per colpa della febbre,alla ricerca della sveglia e con un gesto secco la spense,o meglio,la catapultò fuori dalla porta semiaperta
 
– Che cazzo …. Ma oggi non è sabato? –
 
 ringhiò da sotto le coperte
 
–Jaeeeee … dannazione a te e alla tua sveglia! Giuro che un giorno di questi ti picchio a sangue se suona di nuovo nel week end!-
 
disse sbirciando da sotto le coperte alle ricerca dell’amico che però non trovò,con sua sorpresa.
Lo chiamò di nuovo e non ricevendo risposta si alzò dal letto,preoccupato,quell’idiota aveva avuto da poco un bel’attacco di febbre alta e doveva riguardarsi per bene,dove diavolo poteva essere finito? Appena fu sulle sue gambe però si sentì la testa come piena di ovatta e uno strano senso di stanchezza in tutto il corpo
 
–Vuoi vedere che ho preso la febbre anche io per star dietro a quello scemo che adesso è pure sparito?-
 
 si disse dirigendosi verso il salone,sul tavolo trovò un bigliettino
 
“Mi raccomando riguardati,stanotte hai avuto la febbre alta. Ti ho lasciato delle tachipirine nel caso risalisse. Mi raccomando fai attenzione. Oggi è probabile che non ci sia,non cercarmi. A presto,Yoo”
 
 che diavolo era? Per caso lo stava prendendo in giro? Era LUI a doversi riguardare adesso? Accartocciò il messaggio e fisso le compresse sul tavolo poi ne prese una e la buttò giù con un bicchiere d’acqua,doveva rimettersi il più velocemente possibile e andarlo a cercare anche se gli aveva scritto di non farlo.
Dae non era scemo come voleva far credere e conosceva quel babbeo meglio di chiunque altro,se era sparito così nel nulla doveva essere successo qualcosa di grave. E se fosse stata colpa sua? E se avesse combinato qualche guaio mentre aveva la febbre alta? Non ricordava assolutamente nulla e il terrore di aver detto qualche stronzata o aver fatto qualche idiozia a Jae lo stava facendo andare nel panico più totale.
Aspettò qualche minuto tentando di ricordare almeno degli stralci ma niente,la sua memoria era completamente vuota,andata. Si diresse verso la doccia giusto per svegliarsi un po’ costretto a una doccia calda visto il suo stato di salute,una volta dentro aprì il getto e con sua sorpresa sentì scorrere su i suoi muscoli indolenziti dell’acqua fredda.
 
 Fredda?
 
 Eppure le pareti erano ancora umide quindi anche l’altro aveva fatto la doccia,e per quanto ne aveva capito Yoo faceva sempre la doccia calda. Tutto questo lo fece agitare ancora di più,che era successo in  meno di qualche ora?
Dieci minuti dopo era davanti all’uscio della porta rinchiuso dentro un cappotto pesante e uno sciarpone,controllò il cellulare alla ricerca di una chiamata da parte dell’amico ma non trovò nulla così uscì di casa cercando di schiarirsi le idee.
 Avrebbe fatto una passeggiata,o meglio,avrebbe fatto il giro di tutti i posti che sapeva piacere all’amico alla sua ricerca,per chiedergli chiarimenti. La sua mente era annebbiata da molteplici pensieri,perché aveva lasciato solo quel messaggio così sintetico e freddo? Perché quella mattina aveva usato l’acqua fredda? Perché era sparito dalla circolazione e gli aveva detto di non cercarlo? Perché non rispondeva ne hai suoi messaggi ne alle sue chiamate?
 
Dove diavolo si era cacciato?
 
 Con queste domande a bruciargli la mente girò tutta la città e tutti i posti che conosceva senza trovare tracce del suo passaggio dopodiché fu costretto a fermarsi in un caffè a maledire la sua debolezza post febbre. Mentre beveva il liquido scuro sentì il cellulare squillare,era Jong Up. Rispose
 
“Buongiorno”
 
dall’altra parte della linea sentì un ragazzo sbadigliare
 
 “’Giorno! Che fai di interessante?”
 
 lui fissò la tazza
 
“Faccio colazione in un caffè,vuoi unirti?”
 
“Mh,mi spiace ma ho già fatto colazione se vuoi però possiamo farci un giro insieme. Sempre che Mister-NonMiFidoDiTeNemmenoMorto non abbia nulla da ridire”
 
 l’altro rise contagiando anche l’altro
 
 “Non preoccuparti,oggi non c’è … sono al Panda Caffè lo sai dove si trova,no?”
 
 l’altro restò in silenzio qualche istante
 
 “Si,si adesso ricordo. Al massimo se mi perdo in una bufera di neve saprai di essere il colpevole! Arrivo subito non ti muovere!”
 
esordì poi e senza aspettare la risposta dell’altro riattacco.
 Dae mise via l’apparecchio,certo che Up non era cambiato di una virgola in tutto quel tempo era ancora capace di farlo ridere anche nei momenti peggiori.
 
 Come promesso dopo nemmeno dieci minuti Jonguppie entrò dalla porta del caffè salutando a braccia aperte sia il pasticcere che l’amico poi si sedette al suo tavolo
 
-Di nuovo Buongiorno!-
 
 poi fece segno al ragazzo che aveva salutato poco prima di raggiungerli
 
 -Ma non avevi fatto già colazione?-
 
chiese il maggiore ridacchiando
 
 -Si ma non si può uscire da qui senza mangiare qualcosa,tu che hai preso?-
 
 l’altro indicò la tazza
 
-E basta? Solo un misero caffè? Ma se qui fanno i dolci più buoni di tutta la Korea,anzi,del mondo! Come puoi prendere solo il “caffè?”-
 
 
 chiese Up con un espressione sconvolta
 
-è solo che non ho molta fame,non sto molto bene oggi-
 
 rispose l’altro indicando lo sciarpone
 
-Meglio allora! DEVI mangiare qualcosa … febbre vero? Si vede dagli occhi … -
 
 aggiunse l’altro che come ricordava lo hyung non aveva perso la sua famosa parlantina.
 Il pasticcere arrivò al tavolo sorridente,era più grande di loro di qualche anno e aveva degli occhi scuri che sembravano volerti scavare l’anima per conoscerti bene
 
 -Allora che prendete?No,aspetta tu che cosa vuoi già lo so,prendi sempre la stessa cosa!-
 
 disse guardando Up che mise un finto broncio
 
-Donghae invece di fare tanto lo spiritoso perché non mi consigli qualcosa per Daehyunnie mentre pensi alla tua “pancia lievitata”?-
 
 rispose dopo aver fatto la linguaccia al ragazzo che ridacchiando guardò l’altro
 
-Dovrei dire che sei una faccia nuova ma non è così,non è la prima volta che vieni ma non hai mai preso nulla se non un caffè-
 
 disse regalandoli un enorme sorriso che sostituiva tranquillamente un abbraccio,poi gli poggiò una mano sulla fronte ricevendo uno sguardo interrogativo
 
-Postumi della febbre,vero? Allora so io che ci vuole,aspettate un attimo che torno subito-
 
 disse poco prima di sparire dietro una porta. Dae si voltò verso Up e notò che lo stava fissando
 
-Che c’è?-
 
 quello fece un sorrisetto malizioso
 
-Non è solo per la febbre che stai così,vero?-
 
 il maggiore lo guardò di sbieco
 
-Ma che ti inventi? È solo colpa della febbre!-
 
 ma il minore continuava a guardarlo con quella faccia da ebete
 
-Dillo a Jonguppie,cos’è che ti tormente tanto l’anima?-
 
 dopotutto fino a quando si erano separati avevano sempre parlato di tutto,fra di loro non c’erano stati segreti,ma era anche vero che era da un sacco di tempo che non si vedeva più e l’argomento era delicato. Vedendolo indeciso l’amico si sporse sopra al tavolino
 
-Facciamo così,parlo prima io,ok?Così magari ti fidi-
 
 disse guardandolo serio
 
-Ultimamente sto in “fissa” con un tipo che incontro tutte le mattine mentre vengo a scuola,è un ragazzo”-
 
disse tutto d’un fiato,l’altro lo fisso incerto,aveva sentito bene? Up aveva detto “un ragazzo”?
 
-Sai almeno come si chiama?-
 
 chiese spontaneo all’altro che arrossì vistosamente
 
 -Si,per caso.-
 
 Dae lo guardò divertito,uno che stava messo peggio di lui
 
-Che vuol dire “per caso”? Non te l’ha detto quando gli hai chiesto di uscire?-
 
 il maknae lo fulminò con lo sguardo
 
-No!-
 
poi aggiunse
 
-Non ne ho il coraggio … -
 
 l’amico gli arruffò i capelli
 
-Il famose Jongup,quello che ha avuto più ragazze lui in un anno di chiunque in tutta la vita,non ha il coraggio di chiedere a un ragazzo di uscire? Mi stai prendendo in giro?-
 
 
 
-Non è facile! Oltretutto è più grande di me quindi potrebbe facilmente considerarmi un marmocchio … -
 
la sua voce era calata su “più grande di me”
 
-Tu “un marmocchio”? Dimmi in che classe sta che ci vado a parlare io!-
 
 lo hyung vide Up abbassare ancora di più la testa e diventare dello stesso colore della tovaglia rossa per poi mormorare qualcosa a voce bassissima
 
-Che hai detto?-
 
 chiese l’altro avvicinandosi,quello ripeté ma ancora a voce troppo bassa
 
-Eh?-
 
 gli fece il verso Dae
 
-Ho detto che è inutile,la scuola non la frequenta più!-
 
 rispose Up che questa volta aveva quasi urlato
 
 -Che? Ma quanti anni ha?-
 
 chiese il gatto divertito da quella reazione
 
-Ne ha sette più di me e te-
 
 rispose l’altro fissando la porta che poco prima il pasticcere aveva attraversato,dopo pochi  secondi infatti si riaprì lasciando passare Donghae con i piattini in mano,una volta al tavolo mostrò un altro sorriso
 
-Per il sempre affamato Uppie abbiamo una fetta di Foresta Nera e una alla cioccolata fondente!-
 
 
 disse poggiando le prime due fette davanti al ragazzo
 
-E per il malaticcio ho portato un ottimo Cheesecake al lampone e limone e uno  alla nocciola e mandorle! Non c’è nulla di meglio contro la febbre!-
 
 detto questo li salutò e sparì di nuovo dietro la porta. Dae guardò l’amico già intento a mangiare e assaggiò il primo cheesecake,era buonissimo! Questo però non lo distolse dal discorso che stavano facendo
 
-Allora,io magari non sono un genio della matematica,ma sedici più sette fa ventitré!-
 
 l’altro per poco non si strozzò
 
-Ma bravo,adesso vai anche dietro ai maggiorenni?-
 
 aggiunse lo hyung con fare sarcastico
 
-Hey! Pensa ai fatti tuoi!-
 
 rispose velenoso l’altro
 
-Invece di perdere tempo dietro al ragazzo della fermata,pensiamo a Mister-NonMiFidoDiTeNemmenoMorto,che ha combinato per ridurti così? Non lo sa che se la notte non dormi la mattina dopo non riesci a studiare?-
 
 aggiunse pungente l’altro portandosi a distanza di sicurezza,Dae si limitò ad arrossire.
 
 
Venti minuti dopo i due ragazzi stavano camminando tranquilli accompagnati da un leggero sole invernale. Dae gli aveva raccontato ciò che era successo,o almeno ciò che ricordava, e l’altro gli aveva consigliati di aspettare che tornasse di sua iniziativa per poi chiedergli spiegazioni sullo strano comportamento,poi visto che avevano la mattinata libera il maggiore aveva acconsentito ad accompagnare l’amico a fare una visita a un suo amico che gli stava riverniciando il motorino.
 
 Le strade erano poco popolate e nell’aria si sentiva solo il forte odore della pioggia e del freddo,l’autunno sembrava così lontano eppure ogni tanto uno spiraglio di luce ricordava a tutti che la stagione fredda era solo all’inizio. Camminarono per un breve tratto su una strada secondaria per poi rimettersi nell’arteria principale della città,ad un certo punto Up si fermò e l’amico per poco non gli andò a sbattere contro visto che era completamente immerso nei suoi pensieri.
 
 Jongup fissò la serranda che aveva di fronte e senza pensarci due volte gli sferrò un calcio che fece piegare parte del metallo colpito,Dae incredulo lo fissò ma non incontrò il suo sguardo ancora poggiato addosso all’oggetto appena colpito. Dopo qualche secondo si sentirono dei passi e qualcuno che tirava su la serranda,Dae fissò la scena sicuro che l’amico sarebbe stato picchiato per quello che aveva fatto.
Quella si bloccò a metà a si sentì qualcuno imprecare poi un ragazzo scivolò sotto la serranda e li raggiunse.
 
Doveva essere più grande di loro,aveva delle spalle larghe ed era molto alto,almeno un metro e ottanta,i capelli rossi fuoco erano incatenati in un ciuffo che lasciava esposto un viso dai toni duri smorzato da dei grandi occhi scuri e da delle labbra carnose
 
– La prossima volta ti abbasso di altri cinque centimetri così almeno non hai bisogno che ti apra perché passi sotto lo stipite!-
 
 disse quello con una voce bassa che mise in agitazione Dae che temette lo abbassasse d’avvero di altri cinque centimetri,al contrario Up rise e rispose a tono
 
 –Meglio bassi che alti come te! Non lo sai come si dice? Come con la lettera L,se sei lungo in altezza allora sei corto all’altra estremità!-
 
 per poco riuscì a evitare uno scappellotto da parte del maggiore che con sua sorpresa vide l’altro ragazzo ridere e fargli segno di entrare.
 Sgusciarono sotto la serranda e sbucarono in una grande stanza,nell’aria un forte odore di tinta e benzina,erano in una specie d’officina con delle grandi finestre che lasciavano entrare molta luce,lo spazio era occupato per la maggior parte da vari veicoli,da motociclette ad automobili di varia cilindrata,e una marea di scaffali ricolmi di pezzi di ricambio
 
 –Pensavo ci avresti messo più tempo a venire,di solito sei sempre un ritardatario!-
 
disse il ragazzo dai capelli rossi facendoli strada fino a fermarsi davanti a un motorino coperto da un telone che tirò via rivelando una carrozzeria fresca di tinta blu elettrico con sopra disegnati un sacco di skull di vari colori che li davano un aria punk/metal,subito Jong Up ci si fiondò sopra accarezzandolo e osservandone tutti i particolari elogiando la bravura e la precisione dell’artefice che si voltò verso Dae ignorandolo
 
– Scusa se non ci siamo presentati ma volevo togliermi quella “rogna” dai piedi-
 
 disse indicando il maknae ridacchiando
 
–Mi chiamo Bang Yong Guk e preferirei che tu non mi chiamassi con appellativi tipo “Hyung” o simili,ok?-
 
aggiunse stringendo la mano all’altro ragazzo che sorridendo annuì con la testa
 
– Io sono Jung Dae Hyun –
 
 si strinsero la mano,Bang aveva una presa ferrea che involontariamente fece un po’ male a Dae,sembrava una persona simpatica e a posto
 
 –Hai finito di strusciarti al tuo pezzo di ferraglia? Non siamo mica in un Night Club dannazione!-
 
 esordì Guk scollando a viva forza Up dal suo motorino
 
–Non è colpa mia!-
 
 rispose l’altro guardandolo male
 
 –Hai fatto un lavoro stupendo anche questa volta!-
 
aggiunse addolcendo lo sguardo e facendo una voce da lecchino
 
 – è inutile,puoi provarci quanto vuoi,lo sconto te lo scordi! Ma sai almeno quanto ciò lavorato sopra? Guarda che quelli skull sono fatti tutti a mano!-
 
 gli rispose rossi capelli con aria decisa
 
–E va bene! Io almeno ciò provato,no?-
 
disse il maknae tirando fuori qualche banconota
 
–Domani ti porto l’altra metà,giuro!-
 
l’altro sospirò guardando in alto
 
–Mai una volta che mi paghi per bene,vero? Cos’è una filosofia di vita la tua? ”Chi paga a rate lo hyung meno nano resterà”?-
 
disse dopo aver preso il denaro. Dae ridacchiò guardando Up fare la linguaccia non appena quello si fu girato. Era già ora di pranzo così salutarono Bang che stava per chiudere e si diressero alle rispettive case,o meglio,Dae si diresse a casa di Jae pregando che fosse già tornato.
 
 Verso metà strada si divisero andando uno a est e uno a ovest,lo Hyung si lasciò cullare dal rumore delle foglie,adesso che non c’era più la parlantina dell’amico a riempirgli il cervello e tanti pensieri scomodi facevano capolino e riprendevano a tormentarlo.
 In pochi minuti arrivò a casa ed entrò senza nemmeno pulirsi le scarpe,speranzoso,ma le sue speranze morirono subito visto che l’abitazione era deserta.
 
 
Guk tirò giù la serranda che con non poca fatica era riuscito ad aggiustare e si diresse verso il bar più vicino alla ricerca di un panino. Certo che quel marmocchio lo faceva sempre penare! Non era la prima volta che aggiustava quel ferrovecchio che l’altro aveva ancora il coraggio di chiamare “motorino” e tutte le volte quello lo pagava in due “comode rate” come diceva lui. Si lasciò scappare un sorriso,un giorno di questi lo avrebbe picchiato a sangue giusto per vedere se anche i suoi globuli erano dei nanetti da giardino!
 
 Svoltò l’angolo e si ritrovò davanti un gruppo di ragazzi che stavano litigando di brutto,fece finta di nulla e dicendosi che non erano affari suoi tirò avanti,che gliene fregava a lui di un gruppo di marmocchi che litigava?
Questo pensiero,da prima stabile nella sua mente,vacillò quando sentì uno di quei ragazzi gridare di dolore e gli altri superarlo di corsa e scomparire fra i vari vicoli che si affacciavano sulla strada
 
 – Ma che cazzo … ?-
 
 si lasciò sfuggire Guk prima di decidersi a voltarsi per vedere cosa lì aveva fatti scappare così velocemente.
 
Il cuore gli salì in gola,il cervello diede le dimissioni e i muscoli si irrigidirono come pezzi di marmo,a terra c’era un ragazzo del gruppo,svenuto,sanguinante. Bastarono pochi secondi e la sua mente si riavviò mossa dal ricordo più atroce che aveva e lo spinse a correre sui suoi passi,a tornare indietro da dove era venuto pochi secondi prima.
Si chinò e con la mano cercò il respiro del ragazzino,perché di questo si trattava,di una ragazzino di sedici anni o poco più. Grazie a dio respirava ancora,male ma respirava,il cuore di Bang riprese a battere e gli diede la cognizione di cercare la provenienza di quel sangue.
 Era ferito,al fianco,qualcosa di profondo vista la gran quantità di liquido rosso che impregnava già i tre quarti della maglietta,doveva sbrigarsi e portarlo all’ospedale.
 Prese il cellulare dalla tasca e tentando di darsi più contegno possibile compose il primo numero che li venne in mente,quello del suo migliore amico
 
“Pronto?! Dove sei?!”
 
 esclamò tutto d’un fiato rincuorato poi dalla voce calda e mielosa che gli rispose dall’altra parte
 
“Vieni subito al locale,muoviti! Devi accompagnarmi all’ospedale! Di corsa!”
 
 
 l’altro non rispose nemmeno,mise giù e basta. Yong guardò quella nuvola di capelli rosa e ricci
 
–Ma tu guarda se proprio a me dovevi capitare!-
 
 disse mentre lo alzava da terra facendo attenzione a non toccare la zona dolorante,quello si lagnò leggermente e riprese piano i sensi
 
– Ma … ma … ma che …. –
 
 disse con un filo di voce
 
–Sta zitto e vedi di non lasciarci la pelle candyfloss!-
 
 lo zittì il maggiore che se lo stava caricando in spalla,cosa non facile visto che il “candyfloss” in questione  era anche più alto di lui. Dopo pochi minuti arrivarono,o meglio si dovrebbe dire che “arrivò” solo Guk visto che il marmocchio aveva a malapena la forza di tenere gli occhi aperti.
 Passarono pochi secondi e si sentì qualcuno sgommare da lontano,poi quel lontano divenne vicino e una macchina rossa li affianco,lo sportello si aprì lasciando scendere un ragazzo dalla figura slanciata e i capelli biondi che incorniciavano due occhioni scuri, “Da criceto fatto di LSD” avrebbe sarcasticamente aggiunto Bang se avesse avuto anche solo la minima voglia di enfatizzare la situazione.
 Il ragazzo gli andò incontro,preoccupato
 
-Che è successo stavolta? Chi diavolo è questo ragazzino?-
 
chiese a raffica guardando l’amico dai capelli rossi
 
–Ti spiego dopo adesso aiutami piuttosto di star lì a fissarmi! –
 
 rispose Bang indicando il marmocchio lamentoso con la testa. Nemmeno un minuto dopo avevano caricato il “candyfloss” in macchina e l’amico di Guk era partito  sgommando senza ritegno in direzione dell’ospedale.
 Il maggiore appoggiò la testa al finestrino guardando di sfuggita quella massa di zucchero filato che nemmeno entrava comoda sul sedile … aveva la strana sensazione che la cosa non si sarebbe conclusa così facilmente come sembrava.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
Yeeeeee!!!! *fa suonare le trombe(?)* la regina degli aforismi è tornataaaa!!!!! *volano i coriandoli(?)* ^(*-*)^ Lo so che è passato una MAREA di tempo dall’ultimo capitolo e chiedo servilmente perdono *si inchina* ma non è stato un mio volere! ù.ù Purtroppo sono stata sommersa letteralmente dalla scuola,i nuovi orari di studio,i corsi di potenziamento (a mio parere un modo gentile per dire “sei un idiota e se non prendi ripetizioni sei fottuto”.),i nuovi compagni tra cui ho scoperto esserci una ragazza con cui condivido il mio essere “diversamente calma” e i film di Miyazaki (*---*) e una con cui condivido la passione x le FF (anche se le sue nn sono K-pop -.-“”) e un ragazzo più pazzo di me che è fissato con Katy Perry e k da quando ha scoperto k è amica dei BigBang mi assilla x avere News su di loro! (che botta di culo,ve????) *vomita arcobaleni* oltretutto,reggetevi sulla sedia o dovunque siate seduti(?) …. Nel mio liceo c’è un Koreano da violenza(?)!!!!! *------* *finisce a vagare senza meta in un mondo tutto suo* è un incrocio tra Gukkie e BusanWobin! Esempio: quando ride (quasi sempre x via delle mie figura di cartavetro(?)) ha un sorrisone stupendo come lo Hyung ma poi quando nn si sta scompisciando x colpa mia (-.-“”) ha degli occhi ddfudfbwdhvwhvc come Daehyunnie….. *stropiccia il gatto* :3 qualche volta chiacchieriamo e ci scambiamo qualche battutina … ultimamente mi saluta anche quando mi incontra x i corridoi….e fuori! Anche se mi sono arresa al fatto che nn si cagherebbe mai una marmocchia di primo quando è circondato da figone (ma poi xk stanno tt nella sua classe mi chiedo!) di terzo! *si consola con la coca-cola a litri*(mi sto leggermente prendendo una rivincita attraverso Uppie xD) :D comunque,nn sono qui x annoiarvi con la mia infinita parlantina/stendi gente (anche se l’ho già fatto) ma x chiedervi recensioni!! Tante tante recensioni!!!! Come già sapete mi basta anche solo un “Not Bad” o un “Fail!!!!” :D Ditemi ditemi! Che ve ne pare del nuovo capitolo? Avete dovuto aspettare ma vi ho dato un bel pezzo carico di nuovi personaggi!!! *voi nn potete,grazie al cielo,nemmeno lontanamente immaginare quello che si sta formando nella mia mente malata!* xD Da “candyfloss” è tutto(x ora)!! Quindi…recensite recensite recensite!! ^(*-*)^ FIGHTING!!! *Bye!* *corre indietro* SCUSATE! QUASI QUASI MI DIMENTICAVO! *ha il fiatone* una mia amica sta scrivendo una FF,è alle prime armi e ha poche poche recensioni! Potrei x favore,in ginocchio xD,chiedervi di leggerla? È molto bella e a me piace molto!(oltretutto collaboro nella parte “grammaticale” :D quindi è leggermente leggermente anche mia) si chiama “Mine” è sui BigBang!!!! È di Luna_Pazza !!! mi raccomando fan(?)!! Please!! *fa ciao ciao e ricorre via*
   
 
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