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Autore: LarryTranslations    01/10/2013    3 recensioni
Louis si trasferisce a Holmes Chapel dopo la morte dei suoi genitori in un incidente d’auto. Ha la custodia delle sue cinque sorelle ed è grazie alle più piccole che incontra Harry Styles, un insegnante d’asilo. La vita diventa molto più complicata per Louis.
Larry Stylinson!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Nessuno dei personaggi reali citati mi appartiene, la storia non è in alcun moda intesa per offendere e/o danneggiare tali persone, i caratteri rappresentati non riflettono la realtà, la traduzione non è stata fatta a scopo di lucro.

Questa fanfiction, è una traduzione. Potete trovare l'originale a questo link.
Questo è il permesso dell'autrice.



Attenzione: E' il terzo capitolo che metto oggi, perciò passate prima dagli altri nel caso non li aveste ancora letti.


Capitolo 8 (Seconda Parte).


Le bambine avevano due settimane di vacanza per Natale, a partire dal 23 dicembre. Louis ed Harry impazzirono per i regali, con Anne che teneva le ragazze mentre loro andavano a prenderli il 22 dicembre. A Louis piaceva fare shopping con Harry--era molto meglio di quello che aveva fatto gli anni passati. Erano andati al centro commerciale, avevano girato per i negozi in cerca di giochi e altre cose da comprare alle ragazze. Erano finiti a consultarsi con una madre a caso, chiedendole le sue opinioni su parecchie cose su cui non riuscivano a decidersi.

Era stato quasi impossibile portare i regali in casa, senza farli vedere alle bambine ed Harry dopo era semplicemente collassato. Le bambine si erano buttate sopra di lui, ridacchiando mentre gemeva e urlava a Louis di aiutarlo. Louis aveva solo riso dalla porta, ignorando le sue preghiere.

Harry scoprì abbastanza in fretta che Louis non aveva idea di come fare pacchetti. Al terzo regalo impacchettato terribilmente, gli aveva detto esasperato "Stai seduto lì e passami il nastro e le forbici quando te lo chiedo".

Il ventiquattro, dopo che le ragazze erano andate a letto, Harry e Louis iniziarono a mettere i regali sotto l'albero, raggruppati secondo il nome. Harry aveva riso piano, guardando Louis che cercava di mettere uno dei regali più grandi sotto l'albero.

"Lou," sussurrò Harry, "Lou, lasciami sistemare quelli grandi." Louis gi lanciò un'occhiata disinteressata.

"Ti piacciono quelli grandi, o sbaglio, Harry," lo prese in giro. Harry rise, alzando cli occhi al cielo e andando ad aiutarlo.

"Hai ancora la fasciatura, loony, non puoi spostare quelli grandi," gli disse gentilmente Harry, togliendo delicatamente il regalo dalle mani di Louis, "Non voglio che ti faccia male ancora." Louis dopo quella frase non si lamentò più.


****

Harry gemette quando il letto si mosse sotto di lui. Un piccolo piede atterrò vicino alla sua costola e lui urlò, spostandosi. Brontolò qualcosa, si accoccolò ancora di più addosso a Louis, affondando il viso nel collo dell'amico e rafforzando l'abbraccio con cui lo stringeva. Louis mormorò assonnato sopra di lui, premendosi contro la sua fronte e affondando le mani nei suoi capelli. Harry sospirò, avvicinandosi ancora.

"Papi!"

"Sveglia!"

"Non tornate a dormire!"

"Louis, sveglialo!"

"Louis, svegliati!"

Il letto si mosse ripetutamente, mentre le ragazze saltavano intorno a loro. Daisy si lanciò in avanti e si attaccò alla schiena di Harry, poi iniziò a scuoterlò, avanti e indietro. Grugnì ancora, aggrappandosi più forte a Louis e tendendo i muscoli per cercare di rimanere fermo. Phoebe lanciò un urlo, si inginocchiò dietro a Louis e lo colpì piano sulla schiena.

"Che ore sono?" borbottò Louis. Daisy festeggiò al segno di vita e Phoebe gli rispose.

"Sono le sette e trentasei, Louis," gli disse allegramente. Harry mugolò qualcosa, cercando disperatamente di avvicinarsi ancora di più a Louis.

"Non sono neanche le otto del mattino" piagnucolò sul collo di Louis. Daisy e Phoebe si guardarono incredule.

"Ma è Natale!" Esclamarono all'unisono. Louis socchiuse un occhio, sollevando leggermente la testa per guardare Daisy. Harry grugnì in protesta, tirando la testa di Louis, in un tentativo di farlo sdraiare ancora. Louis accarezzò i capelli di Harry distrattamente e Harry sospirò contento, addolcì la stretta sulla testa di Louis e le sue mani rimasero sulla nuca dell'amico, giocando pigramente con i suoi capelli.

"Perché non andate a svegliare nonna Anne?" suggerì assonnato Louis, riappoggiando finalmente, la testa vicino a quella di Harry. Harry fece un verso di accordo, accoccolandosi ancora più vicino a Louis. Daisy alzò gli occhi al cielo verso la gemella e le due saltarono giù dal letto e corsero verso la porta.

Louis sospirò tra i capelli di Harry, il sonno che lo ricatturava. Non voleva muoversi--era al caldo e comodo e proprio al sicuro lì, avvolto nelle coperte e attorno ad Harry. Il Natale poteva aspettare.

****

Come scoprì, il Natale non poteva ascpettare e Louis presto si trovò sdraiato sul divano, con la testa in grambo ad Harry, mentre la bambine iniziavano a distribuire i regali. Sentì Harry sbadigliare e ridacchiò assonnato dell'amico. Guardò distrattamente le sue sorelle aprire i regali, la stanza piena di squittii eccitati e risate. Le ragazze non erano felici di aprire solo i loro regali, però. Volevano che Harry e Louis partecipassero. Così Louis si sedette e prese il suo regalo per Harry. Il riccio lo accettò con un sorriso. Lo guardò ansiosamente mentre le lunghe dita di Harry spezzavano la carta. Quando vide cosa c'era all'interno del pacchetto mal confezionato, rise deliziato.

"Lou!" ridacchiò, "che cavolo?"

"Non sapevo cosa prenderti," sorrise "Ho deciso di puntare su qualcosa che venisse dal cuore." Diede un colpetto sarcastico sul suo cuore. Harry rise ancora, avvicinandosi e abbracciandolo. Louis sorrise e lo strinse forte. Flick fece un verso infastidito.

"Cos'è?" chiese. Harry si staccò dall'abbraccio e girò la cornice per mostrare il disegno in pastelli di Harry, che Louis aveva disegnato per la loro gara. Solo che Louis ci aveva disegnato anche sè stesso e assomigliava a uno di quei disegni che i bambini fanno della loro famiglia. Flick sollevò un sopracciglio, non sapendo come reagire. Harry appoggiò il disegno delicatamente, sorridendogli dolcemente, prima di allungarsi per prendere il regalo di Louis.

"Mi farai sfigurare, vero?" scherzò Louis, "Guarda, anche il pacchetto è migliore del mio!"

"Quello perché ti sei rifiutato di ascoltarmi, quando ho provato ad insegnarti come fare," gli rispose Harry esasperato, "Aprilo e basta, loony." Louis quindi lo aprì, togliendo la carta dalla scatola. Iniziò a ridere.

"Mi hai preso il cofanetto della Saga di Twilight?" chiese, con felicità e un pizzico di sarcasmo.

"Be', ho immaginato che avresti voluto vederli per confrontarli con i libri," scherzò Harry. Louis gli fece la linguaccia.

"Solo se li guarderai con me," gli disse. Harry ridacchiò.

"Affare fatto."

****

Liam e Zayn arrivarono per la cena di Natale alle quattro. Louis e Harry erano in cucina, che cucinavano insieme--facendo più casino che cibo. Sean e Niall arrivarono un'ora dopo e la cena ancora non era pronta. A quel punto, tutte le bambine si stavano lamentando di aver fame, così Anne alzò gli occhi al cielo e marciò verso la cucina. Si fermò di colpo sulla porta, sconvolta dalla vista di fronte a lei. Harry e Louis la guardarono, le braccia di Harry intorno alla vita di Louis, probabilmente per impedirgli di scappare via, le mani di Louis avvolte intorno a quelle dell'amico, come se fosse indeciso tra volerle spingere via e lasciarle dov'erano. Avevano enormi sorrisi in viso ed erano coperti da diversi alimenti. Lei scosse la testa, mormorando "Non voglio sapere" e li buttò fuori dalla cucina per andare a farsi una doccia. Era un diverso tipo di camminata della vergogna, camminare attraverso la sala, dove c'erano i loro amici e le bambine, ricoperti di cibo e con sorrisi imbarazzati in viso.

Non si disturbarono con una vera doccia, visto che avrebbe richiesto troppo tempo e Louis non voleva ricoprire il gesso. Usarono delle salviettine per pulirsi le facce e Louis prestò particolare attenzione ai capelli di Harry. Si cambiarono i vestiti e tornarono al piano di sotto, dove Anne era in qualche modo riuscita a servire la cena, nel tempo in cui erano stati via. Si sedettero vicini e sorrisero verso i piselli per tutta la cena. Erano così presi l'uno dall'altro, da non notare i loro amici che si sorridevano consapevoli.

Quando tutti finirono di cenare, tornarono nel salotto. Però Zayn si fermò per un secondo nel vano della porta, bloccando Harry e Louis dietro di lui. Corse verso Liam un momento dopo, sorridendo maleficamente ai due amici. Niall rise di cuore.

"Ragazzi," disse, "Guardate in alto."

Lo stomaco di Harry si contorse, visto che già sapeva cosa stava per succedere. Trasalì quando alzando lo sguardo, vide il vischio. Louis lo fissò per un momento, prima di abbassare lo sguardo per incontrare quello di Harry. Harry si allungò verso di lui e lo baciò sulla guancia, per cercare di evitare situazioni imbarazzanti.

"Oh andiamo, amico!" rise Zayn, "Quello non va bene!"

"Già," aggiunse Liam, "Dagli un vero bacio!"

Harry guardò Louis nervoso, insicuro di come si potesse sentire lui a riguardo. Louis gli fece un sorriso di scuse, scrollando le spalle.

"Non fare nulla che ti possa far sentire a disagio," gli disse piano, così che potesse sentire solo lui.

Harry deglutì rumorosamente, lanciò uno sguardo veloce alla bocca di Louis, che si leccò il labbro inferiore, e Harry non potè trattenersi. Scattò in avanti e strinse il viso di Lou, prima di appoggiare le sue labbra su quelle del ragazzo. Fu veloce, nulla di più di un bacetto a stampo, ma era abbastanza. Harry si tirò indietro e appoggiò la fronte su quella di Louis. Cercò qualche segno di fastidio o rabbia, ma il ragazzo gli accarezzò semplicemente il fianco.

"E' tutto okay," sussurrò, "Va tutto bene."

"Siamo ancora amici, vero?" chiese Harry, cercando di nascondere la disperazione nella sua voce. "Questo non cambia nulla?"

"No, Harry," gli rispose gentilmente Louis, mentre col pollice sfiorava la pelle scoperta del suo fianco, "Questo non cambia nulla. Siamo ancora amici."

E con quella frase, si separarono, avendo bisogno di un po' di spazio dopo quello che era successo.
Harry si sedette vicino a Niall e cercò disperatamente di comportarsi normalmente, forzando una risata e cercando di non guardare verso Louis. Louis si sistemò di fianco a Zayn e rispondeva assentemente a qualsiasi domanda gli arrivasse, più concentrato sulle sensazioni causate dal bacio con Harry. La conclusione a cui arrivò, era spaventosa e non era sicuro di cosa dovesse fare a riguardo.

Da qualche parte, lungo la strada, Louis si era innamorato di Harry. Ragazzi, era rovinato.


   
 
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