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Autore: percabeth2000    01/10/2013    1 recensioni
Terzo racconto che inizia con la storia Mari e Teschi possono convivere?
I nostri amici devono riportare alla normalità Ginevra ma per farlo dovranno affrontare molti ostacoli mentre alla ragazza iniziano a venire dubbi e preoccupazioni.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nico di Angelo, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le nuove avventure'
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TROVATA

POV. GINEVRA
 
Che cosa è successo? Pensavo che Eris odiasse quei ragazzi, allora perché stava parlando con … Nico, no? Sì, si chiama Nico se non vado errata.

“Bravissima! Bravissima!” mi diceva Eris scendendo dagli spalti e applaudendo in modo lento, quasi inquietante.

“Sbaglio o lei stava parlando con Nico?” le chiesi facendomi roteare il tridente tra la mano.

Rimase per un secondo sconcertata, forse non si aspettava che pronunciassi il suo nome, forse pensava che lo avevo già dimenticato.

“Sì stavo parlando con lui. Si deve sempre mostrare le proprie capacità ai nemici se no sarebbe irrispettoso e ci si toglierebbe il piacere di averli battuti” mi rispose gelida.

Mi ritrovai a guardarle negli occhi: due occhi cattivi e subdoli ma incredibilmente belli e attraenti, di un viola scuro ma illuminato da un brio particolare, un brio malvagio.

“Per stamattina può bastare, vai pure. Il pranzo è all’una in punto.” disse congedandomi.

Uscii dalla porta e arrivai fino alle scale ma non sapevo cosa fare.
Se scappavo non avrei risolto un bel niente ma era anche vero che non avevo voglia di passare giorni su giorni rinchiusa in una piccola camera, per quanto confortevole fosse.
A quel punto un’idea mi balenò in testa: la biblioteca. Ricordavo perfettamente dove era e in poco tempo fui lì, a quel punto mi diressi verso le grandi finestre per sbirciare fuori ma nel farlo notai un movimento alla mia sinistra. Mi voltai lentamente, un ragazzo stava accuratamente sistemando alcuni libri.
Doveva essere piuttosto giovane, all’incirca la mia età, sedici anni, aveva i capelli ricci di un castano cioccolato, di fisico alto e slanciato, non era per niente brutto ma sicuramente era più bello Ni …. Basta! Ma che vado a pensare? Solo perché non mi devo fidare di Eris non vuol dire che mi devo fidare di loro.

“Cerchi qualcosa mia signora?” mi chiese girandosi.

Fu lì che rabbrividii all’istante. Era molto pallido e i suoi occhi risaltavano molto, due occhi rossi come le fiamme.

“Tu non sei Eris” mi disse.
Scossi la testa.

“Ti starai chiedendo cosa sono giusto? Mi chiamo Lucius, non sono un mostro ma neanche un umano, sono uno dei pochi che è nato, e sopravvissuto, da un empusa. Per questo i miei occhi sono rossi e per questo ho questi”mi disse mostrandomi i canini bianco latte.

“Ginevra, piacere. Sono una semidea, figlia di Poseidone. Lavori per Eris?” gli chiesi riferendomi ai libri.

“Più o meno, una volta ogni tanto le sistemo alcune stanze. Non sapevo dell’arrivo di una semidea … bè io non so mai niente in fondo.” Mi rispose.

“Non hai mangiato con noi stamattina” dissi.

“I dipendenti non mangiano con il capo, no? E poi io colazione non la faccio mai. Comunque … come mai sei venuta qui?” mi chiese curioso.

“Mi è piaciuta appena l’ho vista, la biblioteca intendo. Mi ero ripromessa che ci avrei passato del tempo qui” gli spiegai.

“Voi semidei non siete mica dislessici?”

“Sì, ma qualcosa riesco a leggere anche se devo impegnarmi un po’” risposi un po’ malinconicamente, mi sarebbe piaciuto leggere senza dovermi sforzare come in una maratona.

“Se vuoi …” mi propose avvicinandosi “ ti leggo io qualcosa”

“Davvero?” chiesi stupita.

“Certo. Non ho molto da fare e sei una delle poche persone che quando mi ha visto non si è messa ad urlare, anche se eri visibilmente stupita” mi disse ridacchiando.

“In fondo non incontro persone con gli occhi strani tutti i giorni …” dissi anche se mi affrettai ad aggiungere “ No, scusa, in verità sì. Tra te che hai gli occhi rossi, Eris che gli ha viola e quel ragazzo di ieri che gli ha praticamente neri, direi che incontro persone strane tutti i giorni”

Ci mettemmo a ridere entrambi. Almeno una cosa positiva mi era successa: avevo trovato qualcuno con cui passare il tempo.

Il resto della giornata lo passai ad allenarmi sotto lo sguardo attento di Eris . La sera volevo salutare Lucius ma Eris mi mandò in camera subito dopo la cena e prima che me ne accorgessi ero già tra le braccia di Morfeo.
 
POV.CHIARA

Per quanto riguarda la mia persona, avevo dormito magnificamente.
Ero riposta e tranquilla, non vedevo l’ora di partire: rischiare di morire ogni ora e combattere ogni due è davvero emozionante!
No, parliamo seriamente, non avevo dormito male ma non si può certo dire che avevo dormito bene.
Non era un problema partire, con me c’erano Nico e Mattia (speriamo che non si facciano uccidere).
Mi vestii con jeans, maglietta e felpa azzurra, preparai lo zaino e mi misi l’arco e la faretra in spalla pronta per partire.
Nico e Mattia già mi aspettavano al confine. Era presto ed essendo inverno inoltrato non si era ancora alzato nessuno tranne alcune driadi che si divertivano a rincorrersi.

“Quella è carina” disse Matty indicandone una bionda con i capelli intrecciati. Ovviamente non mi aveva visto arrivare.

“Se ti sentisse chiara, ti ucciderebbe” disse Nico osservando la ninfa.
Arrivando tirai uno scappellotto ad entrambi.

“Da Matty potevo anche aspettarmelo, con te faccio i conti dopo, ma tu Nico mi hai deluso. Appena Ginevra torna normale, glielo dico.”

“In verità, io non ho detto niente”disse Nico.

“Ma l’hai guardata”

“Cosa dovevo fare? Cucirmi gli occhi?”chiese esasperato ma un po’ divertito.

“Sì, ma prima dovevi cucirli a Mattia … E ora muovetevi che si parte!”

“Bisogna prendere Storm, arriveremo prima e poi può esserci utile” disse Nico.

“Vuoi dire che dobbiamo salirci senza Ginevra?” chiese Mattia. Nico annuì convinto.

Arrivammo alla grotta e senza dire niente Storm si era già abbassata per farci salire.

Volammo per un po’ sopra gli alberi e dopo tre ore ci fermammo ad una casetta di legno per riprenderci.

Peccato che non era una casetta.

ANGOLO DELL'AUTRICE:
Cosa succederà ai nostri eroi? Non faccio spoiler, questo mai. Mi dite cosa ne penste di Lucius? Sinceri eh? Mi raccomando.
Spero solo che il capitolo vi sia piaciuto e mi scuso se ci sono errori di battitura. A presto.
percabeth2000

 
  
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