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Autore: SuperEllen    30/03/2008    2 recensioni
«Io lo odiavo. L’ho sempre detestato, fin dall’accademia. Pensavo che sarei impazzito quando mi sono ritrovato in squadra con lui. Si è sempre creduto migliore di me, e infatti mi era sempre avanti di almeno un passo. E adesso ha avuto la faccia tosta di andarsene! Io lo… io lo… io…» sibilò l’uomo a denti stretti.
«Tu lo ami.» lapidaria arrivò la conclusione.
***
Questa è una JiraOro vista tramite un ricordo di Jiraya. In parallelo con la coppia principale c'è un po' di SasuNaru che non guasta mai. Come suggerisce il titolo della storia, il punto centrale della situazione è il non aver fermato la persona amata...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jiraya, Naruto Uzumaki, Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We didn

We didn’t stop them

 

Il sole era ormai calato da un po’, e gli abitanti di Konoha si stavano ritirando pian piano all’interno delle loro case. Come se nulla fosse successo.

La figura solitaria di un uomo si stagliava imponente sopra alla testa di pietra del terzo Hokage, con lo sguardo fisso verso l’orizzonte. Scrutava lo spazio sterminato davanti a sé, alla ricerca di qualcosa. Eppure sapeva che non avrebbe potuto scorgere ciò che sperava di vedere.

Dei passi lo raggiunsero alle spalle, accompagnati dal rumore di tacchi sulla roccia. Era una donna.

«È inutile che continui a cercarlo con lo sguardo, non tornerà.» disse malinconica ma decisa.

«Sbagli. Tornerà. Io lo so.» la contraddisse l’uomo.

Lei sospirò e si fece più vicina di qualche passo.

«Se n’è andato, Jiraya. Se n’è andato e non tornerà.» cercò ancora di convincerlo.

«Se n’è andato…» sussurrò Jiraya, stringendo con forza i pugni «NON SE NE DOVEVA ANDARE!» sbottò poi, voltandosi verso la sua interlocutrice.

Gli occhi dell’uomo divennero lucidi, e lui si affrettò ad asciugarseli con una manica, per poi girarsi di nuovo a fronteggiare l’orizzonte.

«Non piangere, non per lui. Non lo merita.» tentò di consolarlo la donna.

«Non sto piangendo.» negò immediatamente Jiraya «Un ninja leggendario come me non piange mai. Queste sono solo lacrime di rabbia, totalmente involontarie.»

«Anche le lacrime di disperazione sono involontarie.» gli fece notare lei «Ma tutto sommato sono comprensibili. Ha tradito tutti noi. Il villaggio, il nostro maestro, la nostra leggendaria squadra.»

Jiraya strinse i pugni ancora più forte, serrando i denti e riducendo gli occhi a due fessure. Tremava dalla rabbia. O forse non era solo rabbia…

«Io lo odiavo. L’ho sempre detestato, fin dall’accademia. Pensavo che sarei impazzito quando mi sono ritrovato in squadra con lui. Si è sempre creduto migliore di me, e infatti mi era sempre avanti di almeno un passo. E adesso ha avuto la faccia tosta di andarsene! Io lo… io lo… io…» sibilò l’uomo a denti stretti.

«Tu lo ami.» lapidaria arrivò la conclusione.

Jiraya si voltò verso la donna, che sembrava più preoccupata per lui che per il villaggio.

«Tsunade, i miei sentimenti non sono riusciti a fermarlo…» sussurrò abbracciandola di slancio.

Lei parve titubante per un attimo, e quasi le venne da sorridere al pensiero che in quel momento il suo vecchio amico non stava rischiando la vita nonostante l’avesse toccata. Ricambiò l’abbraccio, accarezzando la schiena di Jiraya per calmarlo.

 

Diversi anni erano ormai passati. Tsunade era Hokage, Orochimaru stava tramando contro Konoha e Jiraya era in giro ad addestrare un ragazzino.

L’uomo dai capelli bianchi sedeva a terra a gambe incrociate, con la mente persa in tristi ricordi del passato e lo sguardo fisso sul sonno inquieto del suo allievo.

«Sasuke…» borbottò Naruto nel sonno.

Jiraya sospirò. La storia si era ripetuta. Lui e Orochimaru, Naruto e Sasuke. La stessa fuga, e lo stesso dolore per non aver saputo fermare la persona amata.

Sul viso dell’uomo si dipinse un piccolo sorriso. Per lui ormai era tardi, ma Naruto aveva ancora qualche speranza di riportare indietro il suo Sasuke.

 

Note dell'autrice:

Ogni tanto, quando non ho niente da fare, mi rileggo qualche pezzo a caso del manga di Naruto cercando ispirazione per scrivere qualcosa. Solo che certe volte mi arrivano delle considerevoli botte di malinconia. Questa fic è stata ispirata esattamente da uno di quei malinconici sconforti. Comunque sia non ho deciso di scriverla per fare un "tributo alla tristezza", ma solo perchè mi sono impuntata che voglio pubblicare almeno una flashfic su ognuna delle coppie che mi piacciono. A proposito di flashfic... Questa storia è lunga 510 parole invece che 500. Vale lo stesso come flash? XD

Comunque sia, spero di ricevere qualche commentino. Sono curiosa di sapere che ne pensate. Ciau! ^^

  
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