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Autore: _Fux_    01/10/2013    3 recensioni
Una sera Alex chiese: “Papà Louis, mi racconti una storia?!” .
L’uomo rise: “Certo cucciolo! Ma come mai lo chiedi sempre a me e non a papà Harry?”.
Il bambino gli disse che lui inventava le storie più belle, così si limitò a sorridergli e ad iniziare il racconto: “C’erano una volta, non si sa bene quanto tempo fa, un bellissimo principe e un semplice ragazzo; questa è la storia di come le loro vite si sono incrociate…”
-E come sempre, a Zayn non rimase altra scelta che soccombere alla decisione del suo carismatico amico: Louis avrebbe derubato Buckingam Palace, e lui lo avrebbe aiutato.-
ATTENZIONE: Si tratta di una Larry Stylinson e di una Ziam Mayne :)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Incontro a Buckingam Palace
 
Una sera Alex chiese: “Papà Louis, mi racconti una storia?!” .
L’uomo rise: “Certo cucciolo! Ma come mai lo chiedi sempre a me e non a papà Harry?”.
Il bambino gli disse che lui inventava le storie più belle, così si limitò a sorridergli e ad iniziare il racconto: “C’erano una volta, non si sa bene quanto tempo fa, un bellissimo principe e un semplice ragazzo; questa è la storia di come le loro vite si sono incrociate…
 
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Louis, non dire stupidaggini, non puoi farlo!” Zayn Malik cercò di fare ragionare il suo migliore amico mentre si rigirava fra le mani una piccola mela verde.
E perché no, Zayn?!” una cosa era sicura: Louis Tomlinson quando prendeva una decisione non si lasciava influenzare facilmente, nemmeno se la persona che stava cercando di fargli cambiare idea era l’unica di cui si fidasse, ad esclusione della sua famiglia.
Forse perché tu non sei un ladro ‘di professione’ ?” domandò ironico il moro mimando nell’aria delle virgolette con le dita.
Per tutta risposta il castano sbuffò scocciato per poi domandare: “Se ci è riuscito Indiana Jones quando era ancora inesperto, posso riuscirci anche io, non credi?”.
Dopo qualche secondo di riflessione Zayn si mise a ridacchiare divertito: “Lou, Indiana Jones è un esploratore, non un ladro!” disse dando una pacca sulla spalla dell’amico che però prese un cipiglio offeso: “Non importa, è quel che è!”.
Ti farai giustiziare! E poi dimmi, cosa ci faresti con tutta quella roba?” Malik riprese a giocherellare con il suo frutto sempre più nervoso.
Zayn, non siamo mica nel 1600… Non si viene più giustiziati… E poi secondo te?! Comprerei una baracca decente per le nostre famiglie!” alzò la voce sbattendo il pugno sul tavolo di legno marcio, che scricchiolò poco contento del suo movimento.
Darei soldi alla gente povera, quella che per pagare le tasse a quei maledetti bastardi arriva a sputare sangue, mentre loro vivono nell’agiatezza!” continuò il ragazzo con gli occhi celesti mentre si alzava per camminare lungo la piccola cucina; si fermò davanti alla finestra col vetro rotto ormai da diversi anni, che non era mai riuscito a riparare del tutto e terminò il suo discorso guardando il sole tramontare: “Farei giustizia, finalmente!”.
Detto questo si volse verso il suo amico per fregargli la mela e domandargli eccitato: “Allora, mi aiuterai?!”.
Ovvio” grugnì l’altro scontento  per la piega che stavano prendendo le cose: come al solito Louis riusciva sempre a convincerlo a fare ciò che andava contro tutti i suoi principi, però un’obiezione  riuscì a sollevarla comunque: “E’ proprio necessario l’intervento di Liam? Non mi fa piacere sfruttarlo in questo modo…”.
Louis lo guardò con gli occhi sgranati per qualche secondo, mentre continuava a masticare; infine domandò a bocca piena: “Non ti sarai mica invaghito di quel ragazzino!”.
Zayn all’udire queste parole arrossì notevolmente e scosse la testa in segno di diniego: “Certo che no, non è questo… Ma è un mio amico, sai benissimo che se non fosse stato per lui sarei già morto… Senza contare che la mela che ti stai mangiando me l’aveva regalata lui!” disse guardando l’altro ragazzo con sguardo accusatore.
Tanto lui lavora per quelli là, può avere ciò che vuole, no?!” tentò di scusarsi il maggiore.
Lou, sai che non è così…” disse triste Zayn, prima di essere abbracciato da Tomlinson: “Si, lo so… Ed è per questo che la mia decisione è la più giusta! Aiuteremo anche il tuo Liam… E inoltre toglieremo quel sorrisetto irritante da quell’insopportabile riccio!”.
E come sempre, a Zayn non rimase altra scelta che soccombere alla decisione del suo carismatico amico: Louis avrebbe derubato Buckingam Palace, e lui lo avrebbe aiutato.
 
 
Harry si tolse qualche riccio dispettoso dagli occhi e continuò a mescolare l’impasto della torta su cui stava lavorando: “Parlami ancora di quel ragazzo, Liam” disse con gli occhi verdi che luccicavano di curiosità.
Liam Payne, aiuto cuoco nelle cucine reali sorrise imbarazzato, perché non aveva bisogno di domandare di quale ragazzo stesse parlando colui che gli si trovava di fronte; si trattava sempre di lui, sempre.
Di nuovo, Principe Harry?” chiese ridendo, ma poi smise vedendo lo sguardo del riccio scurirsi: “Non chiamarmi così… Almeno qui vorrei essere solo e semplicemente Harry. E poi… Noi siamo amici, non è vero?” disse mordicchiandosi nervosamente le labbra: eggià… Harry Styles, Principe e futuro Re d’Inghilterra aveva paura di non essere accettato dallo sguattero della cucina.
Ma certo che lo siamo, Harry… E’ solo la forza dell’abitudine! Beh… l’ho visto per la prima volta circa un anno fa; avevo appena cominciato a lavorare qui, e mi mancava la mia famiglia –che come sai è molto lontana- perciò mi ritrovavo spesso a guardare fuori dalla finestra in direzione del mio paese natale” Liam sorrise leggermente mentre pensava al continuo del racconto: “Ricordo che era un pomeriggio molto freddo, e che la pioggia stava cadendo abbondante, tanto che molte strade erano impraticabili. Come ho detto, stavo guardando fuori dalla finestra quando ho visto lui, questa sorta di… di pulcino bagnato che stava tremando mentre si stringeva le ginocchia al petto per cercare un po’ di calore. Lavoravo qui da pochissimo, ancora non ti conoscevo e non volevo perdere subito il lavoro, ma quando ho incontrato i suoi occhi… Non sono riuscito a fare finta di niente, non ho potuto fingere di non averlo visto, perché anche se fossi stato cieco, lui mi avrebbe comunque illuminato la vista. Così io… sono uscito di corsa sotto la pioggia gelata e l’ho stretto a me, per farlo entrare in cucina. Gli ho dato dei miei panni asciutti e la mia razione di brodo caldo” concluse Liam mentre iniziava a lavare i pentoloni.
Harry versò l’impasto nella teglia e sospirò intenerito, supplicando il ragazzo di continuare il suo racconto: “Dai, per favore, raccontami di come hai saputo il suo nome!”.
Payne rise mentre con ancora i gomiti immersi nella schiuma riprese a parlare: “E’ stato divertente, tutto sommato. Io era mezz’ora che cercavo di cavargli una parola di bocca, quando improvvisamente arriva questo tizio bassino e con gli occhi azzurri che scavalca la finestra urlando ‘Stupido di uno Zayn! Sei un idiota! Ti avevo detto che questi qua non ti avrebbero aiutato, ma tu niente! E per venirti a raccattare ho dovuto aspettare un’ora che le guardie si addormentassero!’ Disse proprio così, l’amico di Zayn”.
Il ragazzo terminò il suo lavoro e prese ad asciugare i vassoi da portata, mentre guardava pensieroso il futuro re, che lo interpellò nuovamente: “Quando hai capito di essere innamorato del tuo Zayn, Liam?” .
Non è stato proprio qualcosa che ho capito… E’ stato più come qualcosa che mi ha travolto, non so se mi spiego… Quando ha alzato i suoi magnifici occhi caramello e mi ha guardato io… Non lo so, io mi sono sentito come se qualcuno mi avesse gettato una secchiata d’acqua fredda in testa, seguita da una calda e poi di nuovo da una fredda –ma forse quella era stata la pioggia-. Mi sembrava che il tempo si fosse fermato, che le gocce di pioggia fossero rimaste sospese nell’aria. Assaporavo quel momento nello stesso modo in cui un uomo che stava per affogare assaggia le prime desiderate sorsate d’aria; credevo che fosse un sogno, non credevo che qualcuno come lui potesse esistere, ma poi le gocce hanno ripreso a cadere, e lui a tremare, perciò non ho più pensato, mi sono semplicemente lasciato andare al bisogno di salvarlo che avvertivo… E all’amore”.
Entrambi i ragazzi sospirarono addolciti, ma vennero interrotti da una terza voce: “Ancora con questa storia, eh? Io Harry se fossi in te gli chiederei invece quando ha intenzione di dire tutte queste belle parole al suo adorato!” disse Niall, amico d’infanzia del principe e collega di Liam.
Harry rise insieme al suo amico biondo perché Liam pareva essersi offeso e continuava a brontolare, ma nel profondo capiva ciò che il castano aveva voluto spiegargli.
Si, lo capiva, perché una volta anche lui aveva incontrato degli occhi azzurri.
 
 
Ma sei proprio sicuro-sicuro, Louis? E se poi te ne penti?!” cantilenò con voce lamentosa Zayn, mentre al calar della sera camminava in compagnia dell’altro ragazzo verso il palazzo reale.
E se tu stessi zitto almeno per un secondo?” disse innervosito il maggiore.
Guarda che se mi tratti così io non ti aiuto più!” minacciò il moro incrociando le braccia al petto.
Scusami Zayn, sono solo nervoso, lo sai!” si scusò Louis; dopo le sue parole calò il silenzio della consapevolezza di ciò che stavano per fare, che venne rotto solo quando arrivarono davanti alla porta della cucina: “Sai cosa devi fare, no? Tu lo distrai e io entro!”.
Zayn annuì scontento, mentre bussava all’uscio e salutava con un sorriso Liam, il ragazzo che lo aveva salvato da una broncopolmonite certa, ma che in cambio si era preso il suo cuore.
 
 
Zayn, ma che hai?” per l’ennesima volta l’aiuto cuoco fece questa domanda, e per l’ennesima volta ebbe come risposta solo uno sguardo disperato da parte del ragazzo che gli sedeva di fianco.
Ma come poteva il moro spiegare al ragazzo di cui si era innamorato che lo stava prendendo in giro?
Beh, forse non proprio in giro, ma che aveva tradito la sua fiducia, quello si…
Come poteva dirgli che era in pena per la sorte di quello stupido del suo migliore amico, e che temeva anche che una volta saputo tutto Liam non gli avrebbe più voluto rivolgere la parola?
Come poteva? Non poteva, semplicemente, perciò si limitò a scoppiare in lacrime: “Scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa!”.
Mentre Zayn continuava a sentirsi un traditore e a scusarsi e mentre Liam cercava di capirci qualcosa, Louis era scomparso nel buio del corridoio del palazzo.
Preso com’era dall’entusiasmo non aveva nemmeno pensato a dove Quelli Là -come era solito chiamarli- potessero tenere il loro denaro e gli eventuali gioielli; per questo motivo si era ritrovato a vagare alla cieca in quell’immenso palazzo.
Dopo una lunga ricerca era finalmente riuscito a trovare almeno un piccolo forziere contenente delle monete d’oro che non esitò a nascondere in un piccolo sacco di pelle.
Stava per girarsi ed andarsene quando sentì un “Ehi!” provenire dalle sue spalle, che gli fece cadere di mano il sacchetto appena riempito; ed eccolo lì, il riccio dagli occhi verdi che Louis disprezzava così tanto.
Certo, con quegli abiti piuttosto umili e sgualciti e delle tracce di farina tra i capelli non sembrava quasi più quell’antipatico borioso che sicuramente doveva essere, ma Tomlinson aveva imparato a non essere fiducioso, perché la fiducia e la speranza sono le peggiori amiche che si possano avere; prima ti dicono che va tutto bene, che puoi stare tranquillo, che ogni cosa andrà come si deve, e poi, semplicemente, ti fottono.
È per questo motivo che quando il Principe gli disse: “Dai, vieni” Louis credette di essere fregato, e con lui Liam, Zayn e la loro famiglia.
Quando arrivarono in prossimità della porta della cucina sentirono delle voci: “Non importa, Zayn… Il fatto che tu alla fine ti sia fidato di me mi rende felice, davvero! Ho solo paura per te e per il tuo amico. Non sono tutti cattivi qui, ma…”.
Cosa Liam volesse dire con quel “ma” rimase un segreto, perché smise improvvisamente di parlare; beh, voi che fareste se il ragazzo che amate da un anno vi stesse baciando??
Harry capendo ciò che stava succedendo bloccò il ragazzo che stava per entrare nella stanza: “Lasciamogli un po’ di intimità” disse sorridendo mentre si sedeva sul pavimento gelato.
Intendi prima di farci arrestare tutti? Il problema è che Zayn è troppo buono, glielo dico sempre io!” sbuffò l’altro lasciandosi cadere per terra e non smettendo nemmeno per un secondo di lamentarsi, mentre l’altro restava zitto, perché erano proprio quegli occhi, che lui aveva incontrato tempo prima.
Il borbottio del ladro peggiore della storia richiamò l’attenzione dei due innamorati al di là della porta, che corsero sull’uscio a vedere cosa stava succedendo, entrambi con un’espressione leggermente colpevole sul viso.
Fu Harry a rompere il silenzio: “Avrai molte cose da raccontarmi, non è vero, amico?!” disse infatti alla volta di Liam, che ci mise meno di due secondi a diventare color pomodoro, notando che stava ancora stringendo la mano di Zayn.
Ora ragazzi, non vorrei sembrarvi scortese, ma forse è meglio che andiate. Diciamo che le guardie non… Non amano le visite improvvisate!” sorrise il riccio accompagnando all’uscita i due ragazzi.
Stava quasi per andarsene, quando si girò nuovamente verso quelli che lo stavano ancora guardando a bocca aperta: “Ah, non so come ti chiami, ma non dimenticarti questa!” e così dicendo lanciò la borsa con le monete al ragazzo con gli occhi azzurri.
Che vuoi in cambio?” chiese socchiudendo gli occhi a due fessure il malfidato Tomlinson.
Niente!”esclamò sorpreso il principe, mentre l’altro rideva senza allegria: “Niente? Oh, andiamo! Sei come tutti gli altri! Ti abbiamo visto tutti, sai? IO ti ho visto andare avanti e indietro per la città con il vostro mezzo lussuoso e i tuoi vestiti lindi e costosi! Non fingere di essere chi non sei, e io non fingerò di non essere Louis, il ragazzo che ha cercato –stupidamente- di cercare di cambiare il mondo rubando ai ricchi per donare ai poveri!” .
A queste parole il sorriso di Harry si spense del tutto, e i suoi occhi si scurirono: “Si, beh, sai una cosa? Il fatto è che sono certo che tu veda sempre tutti come nemici, anche quando stanno solo cercando di aiutarti. Non tutti desideriamo un tornaconto. A volte… a volte quello che desideriamo non si può comprare, sai?” sussurrò prima di andarsene definitivamente.
 
 
Louis si sentì dannatamente in colpa per le sue dure parole per giorni e giorni; era sua abitudine fare errori su errori, che avesse sbagliato anche a giudicare quel principe che, alla fin fine, altro non era se non un semplice ragazzo?
Il fatto è che il ragazzo aveva cominciato a sentirsi strano dal suo incontro con Harry: lo aveva sempre ritenuto un antipatico borioso (un bellissimo antipatico borioso, a dire il vero) sin da quando lo aveva visto per la prima volta da più piccolo, mentre stava sul balcone del palazzo insieme ai suoi genitori che parlavano alla folla; quel bambino dagli occhi verdi guardava il pavimento senza l’ombra di un sorriso, e mentre all’epoca Louis ritenne che fosse perché gli faceva schifo vedere la gente come lui -quella povera e disperata- dopo avergli parlato iniziò a pensare che fosse perché nel fondo del suo animo era maledettamente triste e infelice.
Persino Zayn non ne poteva più del comportamento del suo amico, che non faceva che dire : “Harry di qui, Harry di là… Harry di su, Harry di giù” così un giorno ne ebbe veramente troppo e scoppiò: “Senti, ma tu sei proprio sicuro di avere sempre odiato quel ragazzo? Non è che invece semplicemente lo desideravi troppo?”.
In un primo momento Tomlinson riempì d’insulti il suo compagno, ma poi iniziò a pensare alle sue parole, e si spaventò, perché le trovò maledettamente vere.
Così, una volta capiti i suoi sentimenti corse a palazzo, e scavalcò ancora una volta la finestra della cucina davanti agli occhi dei due sbalorditi Niall e Liam.
Corse per vari corridoi e stanze, fino a che non sentì la voce del Re: “Harry, sei di nuovo stato a cucinare?! Sai che non ti è permesso! In quanto a futuro Re hai dei precisi dovere, non puoi abbassarti a certi lavori, devi mostrarti sempre forte, come una quercia!” e quella del ragazzo che gli rispose: “Papà, e se io non volessi essere così? Se non volessi essere questo? Se dalla vita desiderassi qualcosa di più??
Qualcosa di più?? Ad esempio?!” rise il Re, ma l’altro gli rispose serio: “Si, qualcosa di più. Qualcosa come un paio di occhi azzurri” quelle però furono parole senza senso per il sovrano, che si limitò a intimare il silenzio a suo figlio dopo avergli tirato un poderoso schiaffo.
Louis aspettò che l’uomo si allontanasse e poi si avvicinò al riccio: “Ero venuto per scusarmi, ma poi ho sentito e… è uno schifo. Mi dispiace”.
Beh, è quello che è” sospirò affranto l’altro, che sobbalzò sentendosi abbracciare da Louis; sconvolto da questo fatto domandò: “Ma tu non mi odiavi??”.
Ti odiavo, si. Ma solo perché non potevo averti per me” ammise allora il ragazzo.
Harry sorrise intimidito: “E invece adesso?
Beh, adesso non ho intenzione di arrendermi ancora prima di cominciare, sappilo!”.
Entrambi i ragazzi risero felici prima di avvicinarsi ulteriormente e fondere le loro labbra in un dolce bacio.
 
- - -
 
E così finisce la nostra storia… Ora a nanna!” disse Louis a suo figlio, che però non sembrò troppo contento: “Ma come, è finita? No! Cosa succede dopo a Harry e Louis?” domandò infatti.
Dopo qualche secondo di riflessione il papà rispose: “Harry diventò re e visse una lunga e felice vita con Louis, con il quale fece tante opere di bene. Contento ora??”.
Mmhh… Ma perché nelle tue fiabe metti sempre gli zii?” chiese ancora il cinquenne.
Perché si amano tanto e sono dei bei personaggi, non trovi?!
Si! E invece perché papà Harry è sempre il principe??” disse il bimbo dopo avere pensato qualche minuto.
Perché lui E’ il mio principe” rispose Louis sorridendo guardando suo marito che li osservava felice appoggiato all’uscio della cameretta.
 
 
Eeewwhhh mi sembra incredibile essere riuscita a scrivere qualcosa –una qualsiasi cosa- in questo periodaccio !
Non ho davvero la minima idea di come sia venuta fuori, temo di avere fatto un gran casino e me ne scuso, in questo periodo sono davvero distrutta, ma mi mancava scrivere, e avendo trovato un buchino libero (davvero stranissimo) ho preso subito a buttare giù qualche idea :P
Ehm… Siccome c’è anche una particina Ziam, il mio pensiero va sempre a lei, eggià!
TheSweetGirl che ripeto, sta scrivendo una long stupenda, perciò passate, è un ordine!
Ora me ne vado, perché la testa mi va per i cavoli suoi  xD
Un bacione!
Chiara (:
 P.S. L’idea mi è venuta studiando in storia cose riguardanti l’Inghilterra E l’Irlanda… Voglio dire, è ovvio che poi penso a loro !!
 
   
 
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