-Il giorno piu’bello-

Era il loro giorno. Le luci soffuse e il dolcissimo valzer su cui avevano iniziato a danzare creavano una splendida atmosfera... Non che loro se ne fossero accorti ad ogni modo. Da quando avevano aperto le danze per entrambi non era esistito che il compagno. Quando Sasuke aveva preso la sua mano per condurlo al centro della pista i loro occhi si erano incontrati, incatenati. L'onice completamente perso nell'oceano e l'oceano irrimediabilmente prigioniero dell'onice. 

Quando avevano distolto lo sguardo l'uno dall'altro era stato solo per stringersi in un abbraccio morbido che aveva il retrogusto dolce della felicità.

Era il loro giorno. Avevano finalmente confermato davanti al mondo intero che si appartenevano. Finchè morte non li avrebbe separati, avevano promesso. Anche oltre, avevano pensato. 

Quando, poco più di un'ora prima, avevano percorso insieme la navata centrale della chiesa, Naruto aveva sentito il cuore battergli furiosamente in gola, la mente vagamente annebbiata non riusciva ancora a credere che tutto quello fosse reale. Poi Sasuke aveva intrecciato le proprie dita con le sue, fissandolo con la coda dell'occhio, e tutto sembrava essere tornato meravigliosamente al suo posto. Con le mani ancora unite si erano poi portati sul grande altare e, alla fine, con lo sguardo perso a contemplare il volto del compagno, si erano giurati amore e fedeltà.

Adesso invece i loro corpi si muovevano come fossero uno, danzando elegantemente sulle note del nuovo valzer. 

Altre coppie avevano seguito il loro esempio e si erano unite a loro ma non importava. 

Naruto poteva sentire il respiro caldo di Sasuke infrangersi dolcemente sul proprio collo e questo, unito al suo odore inebriante, che continuava ad annebbiargli i sensi come la più potente e bella delle droghe, non poteva che farlo sentire leggero e pazzamente felice, come avesse avuto ancora 18 anni. 

Troppo felice per pensare di trattenere i propri sentimenti avvicinò le proprie labbra all'orecchio dell'Uchiha e con voce morbida iniziò a sussurrargli

-Ti amo, ti amo, ti amo...-

Un turbinante groviglio di emozioni salì a bloccare la gola del moro. Voleva piangere, Sasuke, ma non lo avrebbe fatto. Non lì, non davanti a tutti. Avrebbe aspettato e, probabilmente, si sarebbe lasciato andare solo quella notte, vedendo il volto sereno ed addormentato di quello che ormai era a tutti gli effetti suo marito. Avrebbe osservato con minuziosità ogni singolo dettaglio e, dopo esserglisi avvicinato, lo avrebbe baciato in maniera lieve, quasi impalpabile, e si sarebbe addormentato stringendolo a sè.

Voleva piangere, Sasuke, ma non lo avrebbe fatto. Non lì, non davanti a tutti. Tuttavia non potè impedire alle sue braccia di stringersi un po' più forte attorno al corpo del compagno nè volle impedire al proprio viso di immergersi tra quei capelli per inspirarne il profumo ed esalare un quasi inudibile "ti amo anch'io Naruto" che il ragazzo colse appena ma che bastò a far arricciare le sue labbra in un sorriso lieve. 

Era il loro giorno. Altre coppie danzavano loro attorno ma nulla li interessava. 

Naruto e Sasuke. Sasuke e Naruto. Finchè la morte non li avesse separati e anche oltre.