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Autore: Echadwen    02/10/2013    3 recensioni
Il principe e la nuova principessa di Bosco Atro, insieme nella missione più difficile della loro vita: crescere i propri figli.
Qui troverete i primi passi di Gaeron ed Elanorel ma anche quelli da genitori di Legolas e Luinil.
Piccoli spaccati di vita quotidiana della neonata famiglia.
Immergetevi nell'avventura chiamata vita.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Legolas, Nuovo personaggio
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Il principe e la guardiana'
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A CAVALLO

 




 

"Non sbirciare" disse Luinil mentre guidava Elanorel attraverso il bosco

"Dai.... Dove andiamo? Papino..." cercava di convincere Legolas che rimase impassibile mentre conduceva il figlio con una mano sugli occhi

"È una sorpresa"

"Mamma..."

"Shh..." Gearon "Cammina. Non so quanto questa sorpresa sia paziente"

 

Camminarono per qualche altro metro finché i genitori non si fermarono e liberarono gli occhi dei piccoli che, dopo un primo momento di smarrimento, cominciarono a saltellare in preda all'emozione.

 

"I vostri cavalli!"

"Hanno le selle... Vuol dire che?" un cenno del capo dell'Elfa ed i bambini si fiondarono su di loro

"Grazie! Grazie! Grazie!"

 

 

"Vai piano... Vai piano... Vai piano" lo implorava con la mente.

 

Stava letteralmente pregando i Valar affinché fornissero a Legolas u po' di buon senso.

"Più veloce, papà" e questi spronò il cavallo al galoppo. Sbiancò. Decisamente avevano altro da fare che aiutarla a far arrivare i suoi figli sani e salvi alla fine della giornata.

Digrinò i denti contando fino a dieci per non lasciarsi andare ad un linguaggio poco consono alla presenza dei piccoli, che ormai non lo erano più tanto.

Serrò forte la mano sulle redini e sospirò

"Mamma" due occhi blu uguali ai suoi si alzarono verso di lei

"Dimmi, Gaeron" nascose la rabbia dietro un sorriso

"Non... Non andiamo così veloci" gli occhi quasi liquidi, sull'orlo del pianto e la paura ben evidente sul suo volto

"No amore" lo strinse a sé e stavolta il sorriso fu spontaneo "Noi facciamo i bravi ed andiamo piano. È la prima volta..." il figlio le sorrise di rimando rincuorato da quella affermazione, gli carezzò la schiena.

Ora, che erano cresciuti, si potevano scorgere le prime differenze tra i loro figli. Gaeron era più timido e riflessivo mentre Elanorel... Beh lei per sfortuna di Legolas, somigliava tutta alla madre, sia nel temperamento che nella bellezza. Questo, però, non giustificava lo sconsiderato comportamento che il principe stava tenendo.

I due si fermarono poco lontano, Luinil e il bambino li raggiunsero, li accolsero le risa festose della piccola

"Ancora! È stato bellissimo... Ancora!" il principe sorrideva fiero di tanta spalvalderia ma non aveva ancora fatto i conti con la compagna.

"Elanorel..." una sola parola per terrorizzarli. Un brivido percorse le loro schiene nell'udire il tono decisamente arrabbbiato dell'Elfa. Quest'ultima scese da cavallo e si avvicinò alla figlia, uno sguardo torvo verso il biondo, allungò le braccia e la prese in braccio per poi issarla in sella dietro al fratello.

"Tieniti a tuo fratello" disse prendendo le redini e conducendo il cavallo a piedi. Silenzio.

Legolas aspettò qualche secondo e poi si avviò nella stessa direzione con il cuore che batteva come un tamburo per la paura.

Silenzio. Elanorel di sottecchi sbiriciava l'espressione della madre e ne aveva paura. Nei suoi ricordi, raramente rammentava che la donna avesse assunto quell'espressione, ma, quando l'aveva fatto, erano guai seri per tutti.

"Mamma..." si azzardò con voce tremolante sull'orlo delle lacrime. La madre alzò lo sguardo

"Scusa..." le lacrime cominciarono a scendere copiose sulle sue guance. Si gettò tra le sue braccia

"Scusa... Non lo farò più. Non essere arrabbiata con me" si commosse. La strinse forte e le baciò la nuca

"Non lo sono... No, amore mio." un altro bacio "Avevo solo paura che ti potesse accadere qualcosa... Se succedesse ne morirei. Ti voglio troppo bene. Siete la mia vita" le portò una ciocca dietro l'orecchio

"Anche io, mamma" le baciò la guancia. La rimise accanto al fratello e li sentì bisbigliare, ad un certo punto volsero entrambi lo sguardo indietro verso il padre

"Papà è nei guai" li sentì farfugliare.

"Non ne avete idea di quanto lo sia"avrebbe voluto rispondere ma tenne quel pensiero per sé.

 

 

Richiuse la porta dietro di sè. I bambini si erano addormentati prima del previsto, così si ritrovò troppo presto nella loro stanza, ancora troppo arrabbiata.

Inspirò profondamente e s'incamminò verso la stanza da bagno senza degnare di uno sguardo il compagno steso sul loro letto.

Lentamente iniziò ad allentare i lacci della veste che con un fruscio le scivolò sulla pelle e si raccolse a terra. Sentiva gli occhi del compagno su di sè carezzarla come una dolce carezza, si guardò allo specchio, inspirò nuovamente. Cercava la propria camicia da notte, si chinò per raccoglierla e, quando alzò lo sguardo, vide riflesso dietro di sè Legolas che la fissava. Non disse nulla tuttavia cercò di allontanarsi, di uscire da quella stanza ma le fu impedito dalle mani di quest'ultimo che si posarono sul marmo ai lati del suo corpo.

Sostenne il suo sguardo e fu lui il primo a cadere, sfiorò la schiena di lei con la punta delle dita e sentì la pelle sotto di esse tremare

"Non... Non toccarmi" le uscì dalle labbra ma più che un ordine sembrava una supplica. Si voltò e solo allora si accorse del petto nudo del compagno.

"La tenevo stretta" sussurò, alzò lo sguardo per incrociare i suoi occhi "Non avrei mai permesso che le accadesse qualcosa..."

"Lo so..." annuì. Entrambi li amavano follemente

"e poi lei mi ha guardato con quegli occhi supplicandomi. Non potevo dirle di no" Luinil sbuffò

"È questo che devono fare i genitori. Dare delle regole e saper dire di no. Sono ancora dei bambini e dobbiamo essere noi a guidarli... È troppo presto per farli galoppare così e tu" si passò una mano sul viso "tu a volte sembri... ancora più piccolo di loro"

Le sue forti braccia la circondarono stringendola a sé "Hai ragione... A volte sono addirittura peggio dei nostri figli" una pausa "ma per fortuna io ho te" le baciò i capelli.

"Odio litigare con te" ammise

"Anche io, tranne sotto le lenzuola" aggiunse con tono malizioso

"Se solo non ci fossero stati i bambini" affondò il volto contro al suo petto "ti avrei preso a pugni fino a ridurti in poltiglia" Legolas rise, un pizzicotto mise fine alla sua risata. Per un secondo Luinil dubitò del suo potere di spaventare a morte il compagno

"Quando hai chiamato il nome di nostra figlia... Con quel tono... Ho sentito la vita scorrere via da me per un istante" sorrise. Così andava decisamente meglio.

Di colpo la prese in braccio sorridendo per la sua espressione

"La veste da camera" si affrettò a dire

"Non ne avrai bisogno" le mormorò con tono seducente all'orecchio. La principessa arrossì ma non oppose resistenza quando la stese sul letto e quando fecero l'amore.

 

 

Per il resto della notte restarono abbracciati, nessuno dei due sembrava voler cedere al dolce richiamo del sonno. Parlarono per ore di quei piccoli che, invece, stavano dormendo già da un po'. Legolas la scoprì ad accarezzarsi il ventre

"A volte mi manca"

"Cosa?"
"Sentirli dentro di me..." la strinse ancora di più "Era molto più facile controllarli" scoppiò a ridere seguita a ruota dallo sposo

"Decisamente" sorrise e la baciò "però non si può dire lo stesso di te" un altro bacio "Forse" le carezzò la guancia "dovremmo fare altri bambini. Dicono che con i figli anche le fanciulle più irrequiete si calmino" ricevette un'occhiataccia da parte della compagna.

"E sentiamo, quanti ne vorresti?" chiese sedendosi sul suo bacino

"Direi... Tanti da riempirci il palazzo" Luinil spalancò la bocca sconvolta. Si lasciò ricadere di lato e prese a mugugnare

"Ma senti questo... Con tutto il dolore che ho provato... Tu!" le si avvicinò ed avvolgendola tra le sue braccia, le baciò il collo

"Va bene" sbuffò "ma solo se li darai alla luce tu" si voltò

"D'accordo" ed entrambi risero di gusto.

   
 
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