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Autore: future cas e le orge    02/10/2013    1 recensioni
I soliti Dean e Cas presentati in una solita fan fiction dalla solita trama.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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Note: Mi scuso in anticipo per la brevità di questo capitolo. Purtroppo ultimamente sono troppo presa dallo studio, e non riesco molto a lavorare di fantasia. Comunque mi interessa sapere cosa ne pensate :)
1 ottobre 2013

Dopo aver viaggiato per due giorni di fila, finalmente i Winchester erano ritornati lì, dove tutto era iniziato. 
Ogni cosa sembrava essere al proprio posto, niente fuori dal normale.

– Quella notte mi ha detto di essere stanco di scappare, e che ti avrebbe aspettato nel luogo in cui hai vissuto la tua breve infanzia, quindi ho capito subito che si trattasse di Lawrence. –

Dean continuava a ripensare a quelle parole.  Perché proprio lì? E perché aveva smesso di scappare? Scappare da cosa?  O da chi.
Troppe domande senza alcuna risposta. Aveva bisogno di trovare Castiel il più prima possibile.
 
– Ne è passato del tempo dall’ultima volta che siamo tornati qui, eh? – sospirò Sam, cercando di non far riemergere il ricordo della madre.

– Mh… – si limitò a dire Dean. Era troppo impegnato a immaginare come sarebbe stato rivedere Cas dopo un anno.

A quanto pare, anche Sam riuscì a percepire lo stato confusionale del fratello. Era così evidente che fosse in cerca di risposte riguardo questo “strano” incontro. Tuttavia, cercò di rendersi il più utile possibile.

– Bene, io direi di dividerci. Tu vai a controllare nella nostra vecchia casa, io vado a chiedere in giro per essere a conoscenza degli ultimi spostamenti del nostro angioletto. – concluse Sammy, divertito dal tono che aveva usato per pronunciare la parola “angioletto”.

Dean annuì, e abbozzò un mezzo sorriso. Questa caccia all’angelo stava iniziando a piacergli.
Come d’accordo, si diresse verso l’abitazione in cui aveva trascorso i suoi primi anni di vita. Ed ecco che la nostalgia iniziò a farsi sentire.

Non ora. E’ passata una vita, devo essere capace di voltare pagina definitivamente e andare avanti per la mia strada. Per te, mamma, cercherò di star bene ovunque io andrò. E ti prometto che mi prenderò cura di Sammy fino alla fine dei miei giorni.
Fu una sorta di preghiera o promessa che fece Dean, prima di varcare la soglia di quella casa.
 
Scassinò la porta, e dopo attimi di esitazione, entrò.  
Sembrava un rudere. Era molto diversa da come la ricordasse, ma si incamminò verso le macerie.

Con l’indice della mano sinistra lasciò delle scie sui pochi mobili sopravvissuti all’incendio, e i pochi ricordi che aveva gli passarono davanti agli occhi.
Un misto di sofferenza e nostalgia si abbatté su di lui, ma decise comunque di esplorare  il resto della casa.
Chissà, forse Cas sarà in qualche stanza al piano di sopra. pensò Dean, ma quando si accorse che la scala non esisteva più, si accasciò su quel che rimaneva del pavimento.

Lui non è qui.

Delle lacrime di rabbia scivolarono dai sui occhi, per poi fermarsi sulle sue labbra.

In quel preciso istante entrò Sammy, e quando vide il fratello in quelle condizioni, capì che Cas non era lì.

– Hey.. Io.. Mi dispiace. Ho chiesto di lui in giro, ma sembra che nessuno l’abbia mai visto qui.. Abbiamo fatto un buco nell’acqua ed è stata solo colpa mia.. –

Dean si asciugò in fretta e furia le poche lacrime che avevano bagnato il suo viso, e si alzò.

– Non preoccuparti fratellino, è quel figlio di puttana che ora deve pagarla. – sembrava furioso, ma in realtà era anche deluso ed esausto.
Avrebbe tanto voluto rivedere quel viso angelico e stringere il suo corpo fra le sue braccia.

Sammy, invece, stava combattendo il forte impulso di abbracciare suo fratello, perché sapeva che stava per cadere a pezzi.
Sapeva che sotto quella corazza da duro giaceva un’anima fragile dal cuore debole.

Dean si avviò in silenzio verso l’uscita, e dopo pochi minuti entrò nell’Impala.
Sbatté le  mani sul manubrio e imprecò contro Cas.
Perché l’aveva fatto condurre lì se poi non si era mostrato? Che senso ha avuto questa corsa, se poi alla fine  non aveva ottenuto ciò che voleva?
Era un complicato rompicapo e non aveva nemmeno intenzione di risolverlo.

Vaffanculo, Cas. fu l’ultimo pensiero che gli rivolse Dean.
 
Sammy, intanto, si trovava ancora nella casa, e stava cercando di mettersi in contatto con l’angelo.

– Castiel, ti prego, mostrati. Perché ci hai fatto venire qui? Perché far aspettare Dean tutto questo tempo?! Io non  ti capisco più! Hai forse paura di dover affrontare una cosa più grande di te?! Avanti, abbi le palle di venire qui! – urlò con tutto il fiato che aveva in gola.

Passarono diversi minuti, e quando si rese conto che non sarebbe arrivato, uscì dalla casa.
Arrivato all’Impala, rivolse un’ultima occhiata indietro e poi salì.

– Allora… dove si va ora? – domandò Sam, per rompere quel silenzio agghiacciante.

– Da qualche parte. –  rispose con freddezza Dean.

Odiava comportarsi così, perché in fondo suo fratello non c’entrava nulla, ma comunque voleva prendere a pugni il mondo.
Mise in moto,e imboccò la superstrada.

Stupido angelo del cazzo. continuò a ripetere fra sé e sé mentre svoltava a sinistra.
Improvvisamente fece una frenata brusca. Le gomme dell’auto lasciarono delle scie nere sull’asfalto.
Giurò che per un attimo gli era parso di vedere Castiel lì, proprio davanti a lui.

– Dean! Cos’è successo?! Che hai visto?! – urlò Sam, allarmato.

–… Niente, è tutto ok. E’ solo la stanchezza che mi gioca brutti scherzi. – mentì, strofinandosi per bene gli occhi e rimettendo in moto.

Sam era troppo stanco per protestare, ma capì subito che il fratello aveva mentito spudoratamente. Non sapeva più cosa fare perché si fidasse di lui, e appoggiando la testa al sedile, si addormentò.
***

Quando i due ripartirono, apparve di nuovo Cas, in quel punto dove Dean aveva “immaginato” di vederlo, in carne ed ossa.  

Era reale.


– Oh Dean…quanto vorrei che capissi… – parole andate a vuoto, risucchiate dal vento e trasportate chissà dove.
 
Castiel stava scappando da Dean. Perché?
  
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