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Autore: maryusa    30/03/2008    5 recensioni
Usagi, dopo un terribile incidente, si ritrova a vivere in ospedale...ma cosa accade se il suo medico è Mamoru?...eh eh eh...riusciranno i due a capire i loro sentimenti senza complicarsi la vita?...lo scoprirete solo leggendo!...baci...maryusa
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qui pronto un nuovo capitolo…spero vi piaccia…mi raccomando recensite e fatemi sapere che ne pensate…

Ecco qui pronto un nuovo capitolo…spero vi piaccia…mi raccomando recensite e fatemi sapere che ne pensate….buona lettura!

 

LOVE & HATE ♥

 

3°CAPITOLO: Il temporale

 

“Ahi..ahi..mamma ti prego mi stai torturando…” Usagi non ne poteva più. “Non vedi? Sono tutti pieni di nodi, sarà meglio che te li metta in ordine!” Ikuko stava sistemando i capelli disastrati della ragazza. “Oh…adesso si che sei a posto!! Guarda!” Ikuko porse lo specchio alla figlia. “Che bello! I miei codini sono ritornati” un’enorme sorriso si stampò sul volto della ragazza, quella sua pettinatura la faceva stare a suo agio, ed infondo quei lunghi codini erano un po’ come lei: buffi, simpatici, irresistibili. “Tesoro allora io vado…mi raccomando mangia la frutta che ti ho lasciato, prendi tutte le medicine e non far arrabbiare le infermiere.” Ikuko fece tutte le raccomandazioni che una madre premurosa potesse fare. “Ma mamma…mi tratti come una bambina!” disse Usagi imbronciata. “Lo sei mia cara..Ikuko diede un bacio sulla fronte della ragazza. “ A domani...

* * * * * * * * * *

Adesso era sola nella sua camera, si annoiava a morte. Volendo poteva mettersi a studiare, ma scartò subito questa idea. “Ah, come vorrei prendere una boccata d’aria” pensava la ragazza “invece sono qui inchiodata in questo letto” divenne immediatamente triste “perché a me, cosa ho fatto di male per meritarmi questo…” alcune lacrime scesero sul suo volto. Usagi era estremamente sensibile, stare in compagnia era un modo per non pensare al suo stato, ma in ospedale spesso stava da sola e quando ciò accadeva pensava a quello che le era successo e naturalmente diventava triste e malinconica. “Neanche oggi è venuto” pensava a Mamoru. Lui andava a farle visita tutti i giorni durante la sua pausa pranzo, si sedeva accanto a lei e consumava il suo pasto, che naturalmente Ioko gli preparava, la prendeva in giro, le chiedeva se stava bene, se avesse bisogno di qualcosa e poi se ne andava. Ogni giorno era così, e anche se lo considerava il suo peggior nemico le faceva molto piacere il fatto che lui andasse trovarla, che si preoccupasse per lei; e adesso erano tre giorni che il ragazzo non si faceva vedere. “Chissà cosa sta combinando…forse è troppo impegnato col lavoro…oppure starà con la sua dolce Ioko…oppure….ma insomma…che me ne importa a me di quello…non ho bisogno mica di lui…e poi mi sta pure antipatico!” Usagi stava facendo una lunga lista dei difetti del ragazzo per convincere se stessa che non gli interessava, ciò nonostante spesso e volentieri lui era nei suoi pensieri.

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“Chissà cosa pensa ora di me Usagi” pensava Mamoru. “È da quella sera che non vado a trovarla...ok.. adesso vado da lei…si…non c’è niente di male…le chiedo come sta…l’ho sempre fatto….e se.. se mi imbambolo di nuovo e non sapessi che dire? Se facessi di nuovo la figura dello stupido? Che faccio…entro? O no? Possibile che debba sempre complicarmi le cose…basta!! Ora busso” Dopo non pochi flash mentali Mamoru stava per bussare alla porta della camera della ragazza ma qualcosa lo bloccò. “Mamoruccio mio!!” Ioko era spuntata all’improvviso. “Stai andando a trovare la tua amica? Beh…dovrai rimandare…ho bisogno di te...sai c’è quel paziente della 5 che non vuole la flebo…” “Capito tutto…ci penso io…” Mamoru si offrì di aiutare la bella infermiera, e mentre si avviava verso la camera numero 5 si voltò indietro a fissare la porta di Usagi. Quanto desiderava vedere il suo sorriso, si sentiva amareggiato per quella occasione persa.

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“Caspita come piove…non ho neppure l’ombrello” Mamoru aveva terminato il suo turno di lavoro e finalmente poteva tornare a casa. – DRIN DRIN- Mamoru prese il suo telefonino e guardò sul display, era Motoki che lo chiamava. “Pronto…Motoki sei tu?” “Ciao Mamoru sei ancora in ospedale?” ”Si, ma sto per tornare a casa…dimmi.” “Beh…si…devo passarti una persona.” Il biondo passò il cellulare a Minako. “Ciao Mamoru sono Minako! Devi farmi un favore, lo so che hai finito di lavorare, sei stanco ed hai voglia di tornare a casa, ma vedi…devi andare un attimo da Usagi. Sai lei ha una gran paura dei temporali e voglio solo che ti assicuri che stia bene. “Ma…ma io non posso devo andare a casa a prepararmi, più tardi ho un appuntamento….e…” Il ragazzo non fece in tempo a dare le sue spiegazioni che dall’altra parte del ricevitore Minako sfoggiò il tono di voce più dolce e convincente che potesse fare. “Ti prego Mamoru, ti prego…fallo per la mia amica che non sta bene….ti prego!” Come poteva dirle di no, e poi adesso aveva una scusa per andare a trovare la biondina. “Va bene ma solo pochi minuti.” “oh…grazie Mamoru…grazie.. e mi raccomando lei non deve sapere che tu sai della sua paura o se la prenderà con me! Ciaoooo!!!” e riagganciò il telefono.

* * * * * * * * * *

Usagi non aveva paura dei temporali, ne era semplicemente terrorizzata! Questo poi era veramente spaventoso. Fuori tutto si era fatto nero, tuoni lampi e fulmini squarciavano il cielo, l’atmosfera era davvero inquietante. “Mamma mia, l’apocalisse” disse la ragazza con voce tremante. “Ma che apocalisse…sono solo due gocce d’acqua…” Mamoru era entrato nella sua stanza. Usagi rimase per alcuni secondi senza parole a guardarlo sconcertata, ma poi si riprese. “Ma allora è proprio un vizio! Quando imparerai a bussare? È semplice…basta fare un pugno e batterlo sulla porta, se vuoi ti insegno!” “ha ha spiritosa…” il ragazzo continuò. “Ma…Odango…sbaglio o hai paura dei temporali?” “Chi io…paura…ma cosa ti viene in mente…” Usagi fece finta di offendersi e girò la testa dall’altra parte. Mamoru per tutta risposta si sedette su una sedia ai piedi del suo letto e tirò fuori un libro. “Ti da fastidio se leggo un po’?” “Prego leggi pure se ti va..” “Certo che Mamoru è proprio strano” pensava Usagi “non mi vede da tre giorni ed invece di chiedermi come sto si mette a leggere, chi lo capisce è bravo” fuori pioveva ancora a dirotto, ad ogni tuono Mamoru poteva sentire la ragazza sobbalzare e la cosa lo divertiva parecchio. Ad un certo punto alzò gli occhi dal libro e ci ricascò. Si, si era di nuovo incantato a guardarla. Lei scrutava verso la finestra, era evidente che fosse terrorizzata ma ciò nonostante sembrava tranquilla; i due lunghi codini biondi le scendevano sulle spalle, il suo braccio sinistro era ingessato, la mano destra stava torturando una ciocca di capelli, quel gesto infantile la rendeva incredibilmente sexy. “Caspita…è proprio bella...sembra un angelo” pensava Mamoru “possibile che non me ne sia mai accorto…” il ragazzo continuava a guardarla, ad un certo punto lei si girò e allora lui istintivamente riposò gli occhi sul libro, adesso lei lo stava fissando. Lui non riusciva a leggere, le parole gli si confondevano davanti ai suoi occhi, aveva caldo, molto caldo. Usagi lo guardava attentamente, cercava di cogliere i suoi pensieri. “Anche se non lo sopporto…devo ammettere che se non ci fosse lui morirei di paura...non so perché ma in sua compagnia mi sento a mio agio…mi mancava…” Usagi continuava a guardare e a fare pensieri verso l’uomo seduto di fronte a lei. “Ammazza però…devo ammettere che Mamoru è proprio un gran bel pezzo di ragazzo” a questi pensieri la ragazza arrossì, come poteva poi non pensarlo. Mamoru era bello, alto, moro, fisico statuario e se poi si aggiungeva il fatto che era medico diventava il sogno proibito di ogni donna. “Peccato per il cervello…” dopo questo pensiero la biondina si mise a ridere attirando l’attenzione del ragazzo. “Mi mancavano le sue risate…il suo sorriso” pensava Mamoru, stava per dire una delle sue cattiverie quando la porta della camera si aprì improvvisamente.

Continua…

* * * * * * * * * *

Eh eh…cosa accadrà mai?...non preoccupatevi aggiornerò il più presto possibile…ci vediamo al 4° capitolo…grazie...un bacione!

 

 

   
 
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