Fanfic su artisti musicali > Simple Plan
Segui la storia  |       
Autore: Cloudsoftime    02/10/2013    2 recensioni
è la mia prima ff sui Simple Plan, volevo tanto scrivere qualcosa su Pierre e David. Questo è quello che la mia testa ha fruttato. David, per svariati motivi che scoprirete leggendo, compirà un viaggio e in mezzo a mille perchè scoprirà qualcosa di straordinario. Hott Baguettes
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chuck Comeau, David Desrosiers, Jeff Stinco, Pierre Bouvier
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Finalmente il quadratino arancio sta prendendo vita. Non ho tanto da dire su questo capitolo. è un po' corto come il precedente, ma spero vada bene comunque. Per la traduzione (ve ne accorgerete leggendo) ho chiesto aiuto a mia cugina che è un genio in francese quindi credo sia giusta ^^ a presto!




Arriviamo a scuola abbastanza tardi, i pochi rimasti sono già tutti nelle proprie camere. Il corridoio del nostro dormitorio è illuminato solo dalle luci di emergenza. Pierre rallenta il passo strattonandomi un po' per la manica nel giubbotto.
-Cosa c'è?-
Mormoro girandomi verso di lui che mi osserva nel buio, i suoi occhi brillano nella pochissima luce. Mi tira verso di sé poi mi bacia, rimango per un attimo sorpreso e non mi muovo. Piano piano mi riprendo e abbraccio Pierre dal basso ricambiando il bacio e cercando di lasciarmi andare. Chiudo gli occhi, lui mi accarezza la testa passando le dita tra i miei capelli e tirandoli un po'. Faccio aderire tutto il mio corpo al suo e appoggio una mano sul bordo dei suoi pantaloni. Ci stacchiamo quel poco per guardarci negli occhi. Osservo Pierre, ho una voglia matta di lui, ma qualcosa mi blocca come al solito. Ho vergogna come quando ci siamo conosciuti, non mi sento ancora all'altezza. Un brivido mi percorre tutta la schiena. Accarezzo il viso di Pierre e rimango immobile.
-Ne riparliamo domani dell'anello, va bene?-
Mormora lui sulle mie labbra, lo sento fremere. Il suo respiro è caldo, mi eccita ancora di più. Però non capisco, perchè vuole evitare il discorso? Mi nasconde qualcosa?
-Ma io..-
Pierre mi appoggia un dito sulla bocca.
-Dave, io voglio te in questo momento. Non ho voglia di pensare a Lachelle e a...tutto quel casino. Ho te qui, stretto tra le mie braccia. Non voglio nessun altro-
La sue parole mi lasciano senza fiato. Mando a quel paese Lachelle, l'anello e tutto il resto attaccandomi alle labbra di Pierre e decidendo che rimarrò così tutta la serata. In qualche modo riusciamo ad arrivare alla nostra camera. Cerco le chiavi nelle mie tasche ma non le trovo, intanto Pierre continua imperterrito a baciarmi il collo tenendomi stretto per i fianchi. Appoggio le mani suo sedere per cercare le dannate chiavi e, lo ammetto, per approfittarmene, ma sfortunatamente le trovo.
-Ehi Pie, fammi aprire la porta-
Sussurro e lui, invece di rispondere, mi mordicchia il collo.
-Mmm muoviti-
Infilo le chiavi nella toppa e giro. Pierre mi prende in braccio sollevandomi da terra e appoggiando le mani sul mio sedere. Allaccio le gambe attorno ai suoi fianchi e lo bacio con foga. Lui apre la porta con un braccio, reggendomi con l'altro. Non so perchè ma questa cosa mi fa un sacco di tenerezza. Accarezzo il suo petto cercando di slacciargli il giubbetto. Entriamo in camera barcollando verso il suo letto e lui mi appoggia delicatamente sul materasso. Fa un freddo del diavolo ma Pierre comincia a spogliarmi strappandomi letteralmente i vestiti di dosso.
-P-Pierre non ho fatto neanche la doccia-
Mormoro ricordandomi che è da tutto il giorno che indosso gli stessi vestiti.
-Tranquillo Dave-
Pierre mi sorride accarezzandomi la testa e sedendosi sul letto davanti a me.
-Non mi interessa, adoro il tuo profumo-
In queste situazioni Pierre va fuori di testa, non gli interessa se puzzo da far schifo. Vorrà dire che è veramente innamorato di me?
-Ti do una mano con i vestiti?-
Chiedo poi senza neanche accorgermene. Arrossisco all'istante, Pierre se ne accorge e sorride. Sto impazzendo anche io.
-Con piacere-
Risponde lui sdraiandosi di fianco a me e incrociando le braccia dietro alla testa. Mi scosto da lui e mi inginocchio sul materasso. Pierre ha la camicia slacciata, si intravede il tatuaggio sul suo fianco, quella specie di fenice monocolore che non ho ancora capito cosa significhi. Appoggio una mano sul suo petto sfiorandolo. Mi avvicino con la testa, lo guardo negli occhi poi bacio la sua pelle tiepida. Mi sto lasciando andare, non ho più vergogna. Lecco la pelle di Pierre che sa di buono, lo bacio ancora, lo mordo piano e salgo a cavalcioni su di lui. Gli tolgo la camicia, lui alza il bacino per sfilarsela da sotto la schiena. Mi sento così piccolo rispetto a lui, mi prenderanno per suo figlio in giro.
“Dave piantala”
Prendo un respiro per far circolare il sangue nel cervello. Pierre è stupendo, non so cosa ringraziare per avermi dato la fortuna di averlo incontrato e sinceramente non so come lui abbia fatto ad interessarsi a me. Ma adesso non ci devo pensare. Pierre fa scivolare la sua mano sulla mia schiena, dalla spalla fino all'elastico dei miei boxer poi ci infila una mano dentro stringendola leggermente. Rispondo al suo gesto inarcando la schiena preso alla sprovvista, sta per venirmi infarto, lo sento.
-Vai avanti Davey-
Davey, non mi aveva mai chiamato così. Mi piace un sacco, devo ricordami di dirglielo domani. Avvicino le mani ai suoi jeans e, goffamente, gli slaccio la cintura. Sento la sguardo di Pierre su di me, ma non oso alzare gli occhi. Devo concentrarmi, non può farmi questo. Diventerò veramente pazzo. Slaccio anche il bottone dei suoi pantaloni e faccio scendere la zip notando solo ora che Pierre è abbastanza eccitato, per non dire altro. Lui solleva il busto prendendo la mia testa tra le mani e baciandomi per l'ennesima volta.
-Sei bravo-
Sussurra poi ed io arrossisco per l'ennesima volta davanti ai suoi occhi. In qualche modo riesce a sfilarsi i pantaloni scalciando con le gambe e buttandoli ai piedi del letto. Ci fermiamo tutti i due e ci guardiamo per alcuni secondi che invece mi sembrano ore.
-A cosa pensi Pierre?-
Chiedo sottovoce accarezzandogli le braccia. Lui mi prende per i fianchi e cambia ancora le posizioni, si accascia sopra di me appoggiando una guancia sul mio petto, proprio sopra al mio cuore che in questo momento è in fibrillazione.
-Penso che mi stia innamorando veramente di te Dave-
Oddio, vuole farmi morire stasera. Lo abbraccio d'istinto stringendolo forte per fargli capire che anche per me è così. Non so come dirglielo a parole.
-Io...io credo che..sia la stessa cosa anche per me-
Lascio la frase li così, appesa nel vuoto e mi meraviglio di me stesso. Di solito non riesco ad essere tenero neanche con Chuck che conosco da una vita intera. Ma Pierre mi sta facendo cambiare, in positivo ovviamente. Mi viene quasi da piangere.
-E sai un'altra cosa?-
Mormoro spingendo indietro le lacrime.
-Cosa?-
-È la prima volta che mi sento così... felice-
“Non piangere, non piangere Dave”
Pierre alza la testa e mi sorride maliziosamente.
-Stasera voglio farti sentire felice il doppio-
Cosa? Cosa vuole fare? Lo guardo accigliato cercando di decifrare la sua espressione.
-Facciamo qualcosa di nuovo stasera David?-
Lo fisso ancora, la sua voce mi manda fuori di testa. Tutto di lui mi manda fuori di testa.
-Nuovo del tipo?-
Io non credo di essere pronto a certe cose che, immagino, stiano passando per la testa di Pierre. Non ho paura, ma ho qualcosa che mi blocca di fronte a queste cose. È sempre stato il mio problema. Penso, ci ripenso ma poi non faccio niente. In generale, non solo per queste situazioni. Pierre mi sta baciando il petto lambendomi un capezzolo con la lingua. Mi sfiora i fianchi con le mani facendomi un po' di solletico che si confonde con il piacere. Afferro il lenzuolo sotto di me stringendolo fino a farmi diventare le nocche bianche. Chiudo gli occhi perdendomi nelle sensazioni che sto provando, la lucidità sta andando a quel paese. Qualcosa nella mia testa mi dice che non c'è niente di male, che non devo avere paura.
-Je suis ton-
Mormoro con il respiro spezzato dall'eccitazione e da chissà cos'altro. Pierre si ferma un attimo con le mani sull'elastico dei miei boxer e le labbra sulla mia pancia. Rimango anche io immobile, che cavolo farà adesso? Gli accarezzo i capelli e lui mi abbassa lentamente i boxer. Sollevo un po' il bacino per aiutarlo e per fargli capire che va bene così.
-Oh Dave, tu es fantastique-
Soffia lui sfilandomi del tutto i boxer e osservandomi dall'altro. Sento il suo sguardo bruciare sulla mia pelle e, nonostante la situazione, non ho vergogna. Capisco solo or che piaccio veramente a Pierre quindi, come a me piace vederlo senza vestiti addosso piacerà anche a lui vedere me così!
“Ci sei arrivato”
Sorrido e inarco la schiena, preso alla sprovvista, quando Pierre afferra la mia erezione. Gemo sotto le sue mani e chiudo gli occhi. Lui comincia a muoversi lentamente aumentando poi la velocità. Afferro i suoi capelli tirandoli un po'. Poi dal nulla, senza preavviso, Pierre appoggia le labbra sulla mia erezione. I miei neuroni fanno “ciao-ciao” con la mano e scappano a gambe levate. La sua lingua mi avvolge tutto, inarco ancora di più la schiena spingendo il bacino contro di lui che mi prende per i fianchi affondando le unghie nella mia pelle.
-Oh mon dieu-
È l'unica frase che riesco a dire tra un gemito e l'altro. Sento di essere vicino all'orgasmo ma non voglio che finisca tutto così in fretta. Mi darò da fare, non voglio essere l'unico a godere stasera.

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Simple Plan / Vai alla pagina dell'autore: Cloudsoftime