02/10/2013
3 recensioniIl bambino ha una sveglia.
La figura nascosta sotto le coperte si muove appena.
È Domenica e sono appena le sette di un mattino primaverile.
Il ragazzo che sta dormendo borbotta qualcosa nel sonno e si gira dall’altra parte, producendo un rumore di coperte e lenzuola che vengono spostate.
Di sveglie, sul comodino, lui non ne ha. Non servono.
“E comunque neanche le sentirebbe”, aggiungerebbe sua madre.
Suona ad orari diversi. Sceglie lei.
Dal letto proviene ancora qualche movimento, i mugolii aumentano.
Forse non riesce a trovare una posizione comoda per continuare il suo sonno.
Il cuscino chissà dov’è finito.
Ah no, eccolo, stretto tra le braccia del ragazzo.
Nella stanza filtra solo qualche timido raggio di sole che proviene dalla tenda appesa alla finestra, leggermente scostata: la luce dorata colora l’oscurità della stanza, la rende calda e dolce, facendo apparire ovattato l’ambiente.
Si respira un’aria di pace e di tranquillità, di quelle che invitano al riposo.
E quando suona, lui prima apre gli occhi, poi le labbra per sorridere.
La sveglia interrompe i suoi sogni, ma a lui non importa granché.
La sveglia interrompe i suoi sogni, ma a lui non importa granché.
Dalle coperte spunta fuori una massa spettinata di corti capelli castani, che nascondono il suo viso dormiente.
Pian piano, le palpebre si sollevano: gli occhi sono ancora velati da un leggero strato di sonno, mentre Mamoru torna alla realtà.
Non appena gli ultimi residui di sonnolenza si sono dissipati, arriccia le labbra in un sorriso.
Stava sognando… non se lo ricorda nemmeno lui. Però doveva trattarsi di un bel sogno, di questo ne è certo.
Ancora avvolto dal tepore delle coperte, Endou si stiracchia come un gatto sonnacchioso.
Poi scalcia via le lenzuola e con un salto scende dal letto.
Salta in piedi e via.
La signora Endou lo sente correre per le scale e in un secondo eccolo lì, il suo Mamo-chan.
Coi i capelli ancora tutti arruffati - che lo fanno sembrare ad un pulcino appena nato – tenuti fermi dalla sua inseparabile fascia arancione e la sua divisa da portiere già addosso, come fosse una seconda pelle.
- Oggi devo allenarmi con i ragazzi.- avverte, tra un boccone e l’altro della sua colazione.
E’ per questo che è già in piedi alle sette e mezza del mattino.
Suo padre scuote la testa divertito, alzando gli occhi dal suo giornale.
Vorrebbe dire a Mamoru di mangiare più adagio, ma lui è già sulla porta di casa.
- Io vado!- saluta e corre fuori, un pallone sottobraccio.
Una sveglia. Si chiama voglia di vivere.
Angolo del Corvo:
Salve gentagliah!
Ah, sto pubblicando il giorno del mio compleanno! Stimatemi v.v
Scherzo ^^
Oggi sono decisamente euforica, al settimo cielo. Quasi troppo, vero?
Oh beh, 17 anni li compi una sola volta nella vita! Ah, sono felice!
Ed eccomi qua, una ff piccola, dolce e senza pretese. Spero vi piaccia ^^
Kiss
Rae