Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Blue Sunshine    02/10/2013    2 recensioni
C’era un qualcosa nei suoi occhi. Un qualcosa che non si riusciva mai a distinguere, che li animava e li rendeva infiniti. C’era un qualcosa nei suoi capelli che li rendeva soffici e più biondi dei riflessi del sole. C’era un qualcosa nelle sue labbra che le rendeva inappagabili, rosse come il sangue, morbide come le piume. C'era un qualcosa nelle sue mani che le rendeva scienziate della Terra, dell’amore, dell’odio, di lei. C’era un qualcosa in Niall Horan, che lo faceva amare incondizionatamente senza che egli effettivamente le stesse accanto.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

11 Settembre.

Prologo- Cold is for the weak.

 

"Tante volte succede che uno ha bisogno di scappare via subito; ma gli uomini non hanno le ali, o comunque non ancora. "

- Jonathan Safran Foer. 

 

“Perché hai i capelli rosa?” Niall affonda le mani nelle tasche della felpa e aspetta una risposta. Una ragazza, sui diciassette anni, è poggiata ad un muretto e osserva il fiumiciattolo sporco che scorre lentamente nell’oscurità, una sigaretta incastrata fra le labbra magre e livide. Ha il viso poggiato su una mano mentre con l’altra, pigramente, accosta la sigaretta alla bocca. 
Sono le 2:37 dell’ 11 settembre 1996. Niall ha freddo, è stanco e non ha mai visto dei capelli di quel rosa tenue. 
“E perché tu hai i capelli biondi?” Niall si passa distrattamente una mano fra la capigliatura morbida e sorride, divertito. La ragazza, che ancora non lo ha degnato di un’occhiata, incrocia le caviglie e per un momento il biondo si perde ad osservare le sue gambe scoperte e magre, la sua vita stretta fasciata dai pantaloncini neri, la curva spigolosa delle spalle e le braccia nude. 
Rabbrividisce per un momento ma poi la raggiunge, affiancandola. 
“Perché la mia ragazza preferisce i biondi- e scuote la testa perché sa che è patetico- e l’ho accontentata.
Aspetta che lei commenti quella spiegazione insensata. Ma non lo fa, continuando a fumare. Il profilo del suo viso è dolce, il naso piccolo, la pelle bianca e ha una cicatrice sulla fronte, un tatuaggio sulla mano e profuma di buono. 
La vede arricciare le labbra e finalmente si gira a guardarlo. Niall sussulta per un momento e distoglie subito lo sguardo, folgorato da quegli occhi.
Azzurri, vuoti, ma forse anche pieni, bianchi da far male. La pupilla nera che spicca come un’isola al centro della sua iride. 
“Cosa vuoi?” Il ragazzo scuote la testa e si stringe nelle spalle mentre lei torna a fumare tranquillamente, come se non ci fosse. 
“Non hai freddo?” Niall ammicca alle sue gambe e braccia scoperte. Accenna a togliersi la felpa, ma la sua risata lo blocca. Butta il mozzicone nel buio e lo guarda di nuovo, scuotendo la testa. 
“Non provare a darmi la tua felpa- incrocia le braccia al muretto e ghigna- il freddo è per i deboli” conclude. Niall deglutisce, rimanendo con le mani aperte sul suo petto, un sopracciglio alzato e le labbra schiuse. 
La ragazza lo indica con la mano e accenna un sorriso.
“Sei patetico in quella posizione” Niall affonda le mani gelide nel caldo delle tasche e alza gli occhi al cielo. 
Con un movimento lento la ragazza si gira completamente e dà le spalle al fiume di fronte a loro, scivolando con la schiena lungo il muro. Si mette seduta per terra e allunga le gambe, puntando gli occhi sui suoi anfibi consunti. Niall non sa che fare. In realtà è tardi, il giorno dopo deve andare a scuola e il suo cellulare è scarico. 
Sospira e si lascia scivolare accanto a lei, che si è accesa un’altra sigaretta. 
“Allora sono un debole. Sto morendo dal freddo”; lei ride e Niall la ascolta attentamente. E’ un suono gradevole. 
“Mi chiamo Niall” osa lui, sfiorando con la spalla la sua chioma rosata. 
“Il nome è solo una stupida etichetta per la società” il fumo la circonda e il ragazzo si allontana appena. Odia la puzza delle sigarette sulla pelle. Soprattutto se è una pelle bella come quella che possiede lei. Sbuffa e si porta le ginocchia al petto, appoggiandoci le braccia. 
Dopo alcuni minuti di silenzio, tenta di nuovo. 
“Sei di New York?” Lo guarda, quasi spazientita, e si sistema una ciocca dietro l’orecchio. E’ bella, è sensuale, sembra una dea. 
“Sì” e perso fra le sue elucubrazioni mentali, si è quasi dimenticato di averle posto una domanda. Annuisce e osserva il lampione poco lontano da loro, che disegna una sfera di luce sul marciapiede scuro. Un soffio di vento aleggia intorno a loro e lui cerca di non rabbrividire, senza successo. La vede sorridere ancora, spegnendo la seconda sigaretta contro l’asfalto gelido. 
“Perché ti ostini a stare qui se stai evidentemente morendo di freddo?” La sua domanda acida gli brucia la pelle e lui non sa il perché. 
“Ammettere di avere freddo è da deboli” ghigna nel buio, alzando appena il lato della bocca. Lei lo guarda per la seconda volta, un luccichio dentro i suoi occhi oceanici. Alza un sopracciglio e gli sorride.
Il primo vero sorriso e Niall sente battere forte il cuore. Nel silenzio della notte teme che lei lo senta. Teme che percepisca i brividi lungo la schiena che i suoi occhi gli procurano, le labbra che pizzicano per la voglia di modellarsi a quella pelle color avorio, le mani sussultare per la voglia di toccarla. 
“Hai degli occhi strani, Niall.” Il ragazzo sbatte le palpebre e sorride al suo nome pronunciato da quella voce, che accentua le vocali e biascica le consonanti. Poi imbroncia le labbra e sta zitto, offeso per quello che gli ha detto.
Nessuno ha mai considerato strani i suoi occhi. Belli sì, luminosi anche. Non strani
“Non ti sarai offeso, vero?” Il divertimento nella sua voce lo stuzzica ma lui non demorde, continuando a guardare avanti a sé.
“L’orgoglio è il tarlo della vita degli essere umani” e nel dirlo sembra accasciarsi su sé stessa, mentre Niall ha l’impulso di abbracciarla. Perché dentro i suoi occhi incolmabili riesce a scorgere, per un attimo, delle ombre che divorano tutto. Che la divorano.  
“Sei così tanto sicura di te da avere la certezza di conoscere ogni sfumatura della razza umana?” Niall non è più offeso, solo curioso. Ma lei trema impercettibilmente e si gira di scatto verso di lui, facendolo spaventare.
Quegli occhi che per un attimo gli avevano permesso di vedere ora sono bui, neri, oscurati. Vi legge un dolore che lo colpisce nel petto, come un urlo amplificato dalla stanza minuscola e dalle mura opprimenti. Si alza di scatto e Niall non può fare altro che seguirla con lo sguardo, rimanendo rannicchiato su sé stesso.
“Io non possiedo nessuna presunzione” lo sputa fuori con rabbia, una rabbia che spinge il ragazzo ad alzarsi in piedi. Lei ansima e Niall sente i suoi respiri sulla pelle scoperta del collo. La supera di tutta la testa, quasi, eppure lei sembra sovrastarlo. 
“Allora perché non mi dici come ti chiami e perché hai i capelli rosa?” Gli esce un sussurro e si schiarisce la voce. Lei abbassa il viso, mettendosi le mani sui fianchi.
“Mi chiamo Maya. E ho i capelli rosa perché odio le regole, le privazioni e i limiti. Odio i pregiudizi, i commenti e i ragazzi burattini come te” alza di nuovo lo sguardo e gli lancia un’occhiata truce. Si gira e si allontana sul marciapiede deserto, i capelli rosa lunghi e lisci contro la sua schiena. 
I suoi occhi sono più oscuri del cielo senza stelle. 

 

Niall applaude, sorridente. Le ha promesso che non si sarebbe alzato in piedi e infatti non lo fa, rimanendo seduto composto. 
“Congratulazioni signorina Stayson” Maya lancia un’occhiataccia all’uomo  e prende il suo diploma, non accennando alcun tipo di sorriso. Il preside alza gli occhi al cielo ma poi si aggiunge agli applausi speculando, in seguito, sulla maturità che spera gli alunni abbiano raggiunto con quel percorso di studi. Ma Niall si perde subito, cercando il suo sguardo. Quando i loro occhi si trovano Maya sorride velocemente e lui le fa l’occhiolino. 

Camminano fianco a fianco, lui con la camicia blu aperta e le mani in tasca, lei con i capelli raccolti in una coda disordinata e il diploma arrotolato in mano. 
“Non ho visto tuo padre alla cerimonia”
“Gli ho chiesto di non venire”  Maya alza il viso e chiude gli occhi, una folata di aria fresca in quella torrida giornata di Luglio.  Niall sorride, lo sguardo basso e le labbra tremolanti. 
“In realtà, non so nemmeno perché abbia chiamato te” dichiara schiettamente. Quando il ragazzo si gira a guardarla, la trova intenta ad osservarlo, la fronte aggrottata e le ciglia lunghe a sfiorare le sopracciglia. 
“Perché sono il tuo migliore amico?” Lei fa una smorfia e si ferma, guardando un bambino che gusta il suo gelato. Anche Niall si ferma al suo fianco, aspettando che lei annuisca, facendogli scoppiare il cuore dalla gioia per aver ammesso che sì, è il suo migliore amico. Ma nel suo intimo, il giovane la conosce e sa che non lo farà mai. 
Maya ricomincia a camminare, la maglietta azzurra che marca il colore innaturale dei suoi capelli.
“Non credo di averti chiamato per questo. Ma semplicemente perché sei tu”  
“E chi sono?” Maya gli sorride, le fossette sulle guance e le labbra rosse.
"Sei il mio Niall." 
E la sensazione è anche meglio della gioia.

               

 



Angolo autrice:

Questa è una mini long nata nella mia mente un pochino di tempo fa e di cui ho scritto i primi due capitoli. In realtà, non ho idea di quanti capitoli saranno, ma credo circa cinque o sei. 
La storia è strutturata in momenti della vita diversi dei due personaggi: ho deciso di alternare il passato, al presente. Tutti i capitoli saranno organizzati in questo modo: la prima parte sarà il passato, qualcosa di già accaduto. Mentre la seconda parte è il corso presente degli eventi. 
Io Maya la amo scbnjsdbvdh :') E Niall ... Beh, Niall è Niall. 
Ringrazio di nuovo Nyaz Efp per il meraviglioso banner e spero che mi lasciate un commento. Un bacio e alla prossima. 
Sonia. 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Blue Sunshine