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Autore: Daxn    02/10/2013    1 recensioni
Noi era una puledrina normale, con le sue amicizie, le sue passioni e tutto quanto.
Era.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti
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Pochi minuti di attesa dopo, Noi vide uscire dalla porta, assieme alle compagne, la puledra grigia che stava aspettando per il suo tentativo di uscire dall' isolamento.

 

Silver Spoon stava portando sulle spalle due libri, segno che, quel giorno, non avrebbe fatto conversazione di sua spontanea volontà, ma che si sarebbe limitata a studiare in silenzio per tutta la durata della ricreazione. Noi abbassò le orecchie, e sospirò: probabilmente, il tentativo di contatto doveva essere rimandato all' indomani.

 

Poi fu colpita da una realizzazzione tanto semplice, quanto utile: anche se lei, Silver Spoon, era occupata a studiare, nulla impediva lei di provare a parlargli lo stesso.

 

E così la piccola cavalla gialla si avvicinò a quella grigia, chesi era seduta sul bordo del muro rosso in mattoni, di confine al cortile. Una volta lì, Noi, arrossendo leggermente:

 

“Ciao, Silver.”

 

La puledra grigia rispose seccamente:

 

“Ciao Noi. Cosa desideri da me ?”

 

La puledra in pannolino si sedette sul muro, sporcando di polvere rossa il bianco indumento intimo; e, con un leggero squittio, proceddette a rispondere “Silver... sai come tu mi hai parlato del fatto che per andare oltre psicologicamente al mio problema avevo bisogno di compagni ? E di come tu dicevi di volerne degli altri ?”

 

Silver Spoon annuì.

 

“E quindi, pensavo di...” Noi mise i suoi zoccoli anteriori davanti a sé “Di... di...”

 

Silver Spoon si accigliò un poco

 

“Di ? Cosa ? Parla, non voglio mica mangiarti.”

 

Noi, arrossendo in viso, piazzò il suo visino addosso a quello della puledra con gli occhiali, e disse:

 

“Disivnetareamiche”.

 

Poi la puledra gialla si mise ad ansiamre, creando goccie di sudore sulla sua fronte. La cavallina grigia, riaggiustandosi gli occhiali, rispose con voce neutra: “Embè ? Perchè ti sei fatta così tanti problemi a chiederlo ? Voglio dire... non vedo perchè avere così tanta paura. Temo comunque di non poter parlare con te ora: sto studiando. Magari dopo la scuola...”

 

Noi rispose prontamente: “Possiamo studiare assieme ! Che cosa stai a studiare ?”

 

Silver Spoon abbassò la testa e sospirò leggermente, poi rialzò la testa con un sorriso un poco tirato, e rispose: “Studio Storia. Per la precisione, studio le società preistoriche: se vuoi darmi una mano, sei benvenuta.”

 

Noi rispose, passando dal rossore, a un gigantesco sorriso, rispose: “Sì ! Ti voglio aiutare !”, e pose il libro sul muro di mattoni.

 

 

 

Per circa quindici minuti, le due puledre ripeterono tranquillamente Storia, senza interruzione alcuna, nonstante il rumore di strilli, risate ed altri rumori tipici da cortile di Scuola Elementare.

 

 

Poi, in una pausa nella ripetizione della materia, la puledra gialla sentì qualcosa di caldo bagnarle le parti basse: presto, tale sensazione si estese al pannolino che stava indossando, rendendo l' indumento assorbente più cedevole al tatto e dandogli un leggero dore di ammoniaca.

 

Noi sapeva già che era successo: si era urinata addosso. Nonstante la convivenza per giorni con ciò, però, la puledra gialla non potè evitare di arrossire, di ridurre le dimensioni delle sue pupille a quelle di spilli, e di tremolare leggermente.

 

Silver Spoon notò lo strano comportamento Noi, fino a poco prima compsota e calma: accigliandosi, la cavalla mise il suo zoccolo destro sul fianco sinsitor della compagna incontinente.

 

“Che succede Noi ? Ti senti bene ? Necessiti di qualcosa ?”, domandò con tono preoccupato la puledra grigia.

 

La puledra gialla cominciò a tremolare, e un paio di lacrime uscirono dai suoi occhi magenta.

 

“N-no, non bisogno di nulla ma...”

 

“Che c' è ?”

 

“M-mi sono...”

 

Silver Spoon, intuendo ciò che era accaduto, continuò la frase di Noi:

 

“Hai usato il pannolino ?”

 

Noi annuì lentamente.

 

SilverSpoon disse: “Non preoccuparti. Non è un problma. Ora andiamo.”

  
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