Mi sbattei il portone alle spalle e sospirai pesantemente, cercando di scacciare via dal mio cuore tutte le angoscie, tenni lo sguardo fisso a terra per alcuni minuti. Nessuno mi aveva seguito, nemmeno mio padre, quel codardo di mio padre. Ricordo ancora il suo capo chino, il suo sguardo pieno di dolore e vergogna per se stesso, colmo di scuse che avrebbe voluto dire a parole, ma che aveva invece il buon senso di non lasciar trapelare dalla sua inutile bocca. Non aveva detto nulla, aveva lasciato che Jenn mi umiliasse in casa mia, per l'ennesima volta.