La luce filtrava dalle tende della finestra, di malavoglia mi alzai dal mio comodo e adorato letto e a passo di bradipo mi spogliai ed entrai nella doccia. L’acqua calda scivolava dal mio corpo rilassandomi,portando via tutti i problemi e le preoccupazioni. Amavo stare in quel box, chiudevo spesso gli occhi lasciandomi trasportare da quel momento unico,uno dei pochi in cui potevo essere me stessa perché sapevo che nessuno mi avrebbe disturbato.
#flashback
 Avevo lo sguardo fisso verso il cielo, fin da piccola le stelle erano state la mia passione. Mi affascinavano quelle luci. All’età di quattro anni, circa, promisi a mia madre che l’avrei portata sulla luna a guardare quelle che io credevo “lanterne”. Mio padre mi aveva raccontato che una di quelle stelle apparteneva a me e al mio “principe azzurro”.Amavo i miei genitori, prima di essere coinvolta in questa vita, credevo che le urla e i pianti di mia madre fossero solo un gioco, e quando mio padre non tornava la sera, ero convinta fosse a lavoro. In un certo senso era così, lavorava il doppio per far andare avanti la famiglia.  Una lacrima scese sul mio viso, pensando a quanto mio padre mi manchi. Però so che ora lui ha una vita migliore lassù.
Sentii dei passi e vidi l’ombra di due ragazzi avvicinarsi. Avevano un aspetto tetro, quindi decisi di nascondermi. Saltai giù dal muretto dove ero seduta e mi accovacciai dietro un cassonetto dell’immondizia.
-Dovranno pagarcela,quei figli di puttana! –                                                                                                                             
-Sì ma come? -
“Farla pagare a chi?” Pensai
-Rapiamo la ragazza- e dicendo questo andarono via
“Ragazza?Quale ragazza?”
-Bhoo!-
Qualcuno mi cinse i fianchi e mi girai di scatto.
-Horan sei uno stronzo!-
Niall scoppiò a ridere contagiando anche me. D’altronde si sa, la sua risata è come l’influenza:si mischia
-Che ci fai da sola qui dietro?-
-Che ci fai tu?-
-Non si risponde ad una domanda con un’altra, e tu dovresti saperlo “secchiona”-
-Dai smettila-protestai io –Non sono una secchiona!-
-Si certo.-mi sorrise lui.-Sono il tuo migliore amico,dovresti dirmi tutto. Dai che succede?-
Abbassai lo sguardo sulle mie converse rosse e bianche, non sapevo mentirgli, ma non mi andava di farlo preoccupare per niente, insomma, non avevo certezze.
-No,niente. Spesso ho bisogno di starmene un po’ sola-
-Mi dispiace non volevo disturbarti- fece una faccia da cucciolo e gli sorrisi. Voleva sempre sembrare forte e sin da piccoli mi difendeva da tutti, ma io sapevo com’era davvero.
-Niall, tu non disturbi mai-
#Fine flashback
Uscii dalla doccia e mi avvolsi nel mio accappatoio profumato. Presi l’intimo e lo infilai, poi andai in camera e aprii l’armadio. “E ora cosa mi metto?” pensai .
Misi dei jeans attillati scuri, un maglioncino caldo e nero e degli Harley Davidson di pelle nera .
Il mio modo di vestire rispecchiava il mio stato d’animo che in quei giorni non era dei migliori. Mi truccai con un po’ di mascara. Mi guardai allo specchio e non mi piacevo per niente . Ma decisi di prendere il telefono e gli auricolari e scesi. Non avevo fame quindi non mi fermai a fare colazione,salutai mia mamma con un  misero “ciao”. Uscii e chiusi la porta alle mie spalle. Finalmente mi sentivo libera;anche se sapevo che questa libertà sarebbe finita appena avrei varcato la soglia di quell’edificio chiamato “scuola”.
Camminai fino al mio armadietto, presi i miei libri da dentro, e raggiunsi la classe di filosofia.
-Signorina Jonson, ritardo, come sempre-
-Mi scusi prof. –
Mi sedetti nell’ultimo banco accanto alla mia migliore amica.
-Sam!- Le urlai saltandole al collo, gran parte della classe si girò verso di me, ma non me ne feci un problema.
-Ehy,ma che ti prende?-
-Bho, mi sei mancata-
Niall si girò sorridendomi.
-Lei è mia!- disse alludendo a Sam
Liam scoppiò a ridere e gli lasciai un bacio sulla guancia.
-Payne,Horan,Jonson,McClaren ! Volete un’ora di detenzione?-
Ci ricomponemmo e cercando di trattenere le risate, seguimmo il più possibile la lezione .
Le ore passarono in fretta. Liam abitava dall’altra parte della città; Niall e Sam avevano un appuntamento e quindi mi toccava andare a casa a piedi,da sola. Bella merda.
Il viale era isolato e camminavo a passo svelto. Sentivo qualcuno dietro di me, mi girai, ma niente. Aumentai il passo finchè qualcuno non mi bloccò le spalle. Sentii una mano davanti alla mia bocca, il cuore in gola. Cercai di urlare, ma ero come bloccata. Non imploravo di lasciarmi andare, non ero quel genere di ragazza. Io ce l’avrei fatta da sola, senza l’aiuto di nessuno.
Sentii la stretta aumentare, fino a quando tutto intorno a me sparì. Ero morta?

#Yoo!

Salve,ed eccoci qui,con un nuovo capitolo "appena sfornato",abbiamo fatto in fretta perchè abbiamo avuto già una recensione! Siamo felicissime per questo,avete visto? Abbiamo fatto il capitolo molto luuungoo,come promesso.Lascio la parola a quelle tamarre delle mie amiche. #Benny

Hy,Raga...Come promesso eccovi il primo capitolo!A breve della FF ci sarà un sorpresa molto divertente!!Una marea di baci #Elena <3 Ps:Non ho ancora "ucciso" nessuno...(Nancy è ancora viva purtroppo!!)

Che belle amiche!Ma grazie, anche io vi amo!Una mi vuole morta lol e l'altra mi dice che sono una tamarra...Sara dimmi che mi vuoi bene *fa la faccia da cucciola*Comunque,spero che il capitolo vi piaccia e che sia lungo abbastanza...se avete tempo recensite...vi amo. #Nancy

Hey!! si, ti amo Nancy non ti preocupare ci sono io ! Spero che vi sia piaciuto il capitolo . Visto? è lunghissimo .... Recensite... al prossimo capitolo ! #Sara