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Autore: HermioneEverlark    03/10/2013    4 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la mia prima ff, spero vi piaccia! H-
Gli Hunger Games raccontati dal punto di vista di Clove, Distretto 2.
Nulla è come sembra.
Dal primo capitolo:"“Signorina Salter Clove, giusto?” mi domanda con voce profonda. “Si” rispondo. “Quest’anno il Presidente di Panem le chiede di partecipare alla settantaquattresima edizione degli Hunger Games. È certo che non potrà rifiutare la sua allettante proposta”. No, certo che non posso rifiutare. Io non devo rifiutare."
Dal Capitolo 13:" (...) Lei cade a terra sotto di me, e il suo sangue scorre giù verso il fiume per unirsi a quello delle altre persone a cui ho fatto del male. Il fiume straripa e prende il suo corpo, lasciandomi sola sulla riva. Mi lascio cadere anche io, le lacrime che ancora si legano al rosso che ho sul viso per poi mescolarsi insieme alla terra.
Fisso gli occhi sul cielo che brilla per il sole che sta sorgendo.
L'ultima cosa che sento prima di sprofondare nel buio è il suono di un cannone e mi trovo a sperare che sia per me."
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Altri tributi, Cato, Clove
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vedo la Cornucopia davanti a me, lucida e rovente e piena di armi. Tutto intorno ci sono degli oggetti che possono servire ai tributi, i più lontani sono quelli che valgono di meno. Proprio davanti a me c'è un sacco nero di cui ignoro l'uso. Più in la però intravedo delle lame, del cibo, delle punte affilate e dei coltelli ordinati dal più grande al più piccolo.

Sono miei, li hanno messi per me, penso. Mi iniziano a piacere questi Strateghi.

Aspetto con ansia che passi l'ultimo secondo e poi corro a raggiungere il mio tesoro, senza curarmi inizialmente di quello che mi accade intorno. Una volta presi in mano tre coltelli diversi ma ugualmente affilati inizio a cercar le mie prime vittime. Mi volto a destra e vedo Peeta scomparire tra gli alberi. Maledizione, l'ho perso.

Cerco Katniss tra i tributi che tentano di accaparrarsi qualche pezzo di pane o uno zaino. Vedo Lux affondare una spada nel torace di una ragazza, incurante del sangue caldo che le schizza la faccia e i capelli continua ad accanirsi con rabbia sul corpo maciullato della sventurata.

Cato mi passa davanti correndo per raggiungere delle lance proprio al limite esterno della Cornucopia prima che le prenda un altro tributo. Lo vedo lanciasi sul corpo del mal capitato e spezzargli le ossa del collo.

Marvel, più in là, prende a pugni la femmina del 5 senza che questa possa neanche provare a difendersi tanta è la furia con cui la colpisce.

Poi la vedo.

Lei si sta litigando uno zaino giallo con un tributo maschio. Inizio a correre verso la mia preda, vedo che il ragazzo ha quasi vinto e senza pensarci lo colpisco alla schiena con uno dei coltelli.

È lui la mia prima vittima, tutto il contrario di quello che mi ero ripromessa.

Noto che Katniss mi guarda stupita per un attimo prima di leggere la consapevolezza di quello che le sta arrivando addosso negli occhi. Allora si alza, cerca di scappare. La distanza tra noi aumenta, lei è maledettamente brava nella corsa. Mi fermo prendo la mira e le lancio il coltello seghettato dirigendolo verso la testa. Sono quasi certa di poterla uccidere quando lei alza in alto lo zaino e si para la nuca. Il coltello affonda nel tessuto e lei si getta velocemente verso il bosco. Con la sua fuga ho perso una delle mie armi migliori. Mi dico che è inutile rincorrerla adesso e cerco di mettere a tacere la rabbia andando incontro all'ultimo tributo rimasto in vita nel raggio della Cornucopia.

Gli pianto nel petto l'ultimo coltello e mi giro a vedere i miei alleati che fine hanno fatto.

Cato e Marvel escono vittoriosi dall'interno della costruzione, uno con le mani impastate di sangue altrui l'altro trascinando il bambino del 4 che ha un profondo taglio alla gola da cui ancora esce il liquido che gli imbratta la tuta.

“Beh, è stata una buona battuta di caccia direi” annuncia Cato con non calanche guardandosi intorno.

“Ma non fare il gradasso!” cinguetta Lux. “Scommetto che ne ho uccisi molti più di te!” lo sfida.

Allora il mio compagno le si avvicina e le sussurra all'orecchio “ne sei certa?”

Si stanno... corteggiando? È davvero questo il loro piano? Sembra che Marvel stia facendo i miei stessi pensieri perchè li guarda con aria disgustata.

“Dovremmo riunire i cadaveri per gli hovercraft” dico interrompendo il loro tubare snervante.

Così trasciniamo senza troppi pensieri i corpi di coloro che sono 'eroicamente caduti', come staranno annunciando i presentatori nella capitale.

12. Ne abbiamo uccisi dodici. A casa questo sarebbe omicidio. Qui è divertimento.

Non posso non pensare a questa diversità mentre ascolto i colpi di cannone che segnano la fine di ogni giovane vita e aspettiamo l'arrivo del mezzo vicino al lago a pochi metri dalla Cornucopia che fa scendere una mano meccanica a raccogliere i corpi accatastati l'uno sull'altro.

Salito in aria anche l'ultimo, ci avviamo silenziosamente verso la costruzione di metallo e tiriamo fuori tutto quello che troviamo dentro: oltre alle armi a volontà ci sono anche tende, sacchi a pelo, sacchetti di frutta secca e manzo, borracce vuote per l'acqua e diversi kit di primo soccorso con dentro qualche benda e delle pillole. Tutto il resto che ci servirà per sopravvivere o lo dovremo cacciare o ce lo faremo mandare dagli sponsor in un modo o nell'altro.

“Ci stanzieremo qui” dice Cato prendendo il ruolo di leader fin da subito “così avremo il pieno controllo della radura e del lago. Montiamo le tende e cerchiamo la legna per il fuoco”

“Non dovremmo anche organizzare i turni di guardi per la notte?” chiede sicuro Marvel. Siamo forti, si, ma non imbattibili.

“Cosa? Non ci serviranno turni di guardia” risponde sprezzante Cato. “Di notte andremo a caccia”

Lux fa un risolino accompagnato da un Marvel poco convinto.

“E poi anche se dovessimo rimanere qui per la notte chi oserà solo avvicinarsi alla radura con noi in mezzo? Siamo i Favoriti, ricordi? Siamo i più forti qui dentro” continua la ragazza.

Mi meraviglia questo suo comportamento così poco prudente. Sono in ogni caso i Giochi, gli Strateghi potrebbero benissimo mandarci qualche 'sorpresina' e noi non potremmo accorgercene, pieni della nostra illusoria sicurezza. Anche Cato per un secondo la guarda male, ma poi ritorna ad indossare la sua maschera di indifferenza e spavalderia.

Se solo sapesse che ho capito più di quanto forse immagina dalla nostra ultima conversazione... ma non sono una che colpisce alle spalle, io, e non tradirò mai questo nostro piccolo 'segreto' solo per fargli cattiva pubblicità. E poi, ammettiamolo, in preda alla rabbia e alla vergogna potrebbe farmi fuori in un attimo con un solo colpo ben assestato. Riconosco le mie debolezze, a differenza sua, e posso farne una giuda di sopravvivenza.

Montiamo una tenda poco lontano dalla Cornucopia e poi decidiamo di andare in avanscoperta nel bosco circostante per sondare il terreno.

Ci addentriamo in quella che sembra una normalissima macchia di montagna; ci sono pini, felci e querce, gli stessi alberi che si vedono nei libri di scuola che danno al Distretto 2. Da noi non c'è molto verde, prevalentemente fabbriche ed edifici che coprono tutto l'orizzonte.

“Nell'1 avete le foreste?” chiede all'improvviso Cato.

“No, solo qualche arbusto finto nelle strade più importanti e davanti al palazzo di giustizia. Voi?” risponde Marvel, mentre Lux se ne rimane zitta a scrutare il sottobosco.

“Lo stesso”. Poi ritorna a prendere la sua espressione seria.

Mentre ci addentriamo sempre più all'interno incontriamo qualche coniglio bianco, scoiattoli, uccelli e insetti che non so riconoscere. Per ora sembrano inoffensivi, ma per quello che ne so potrebbero essere tutti carnivori.

Dopo mezz'ora siamo di ritorno, le braccia piene di legna e qualche frutto trovato nei cespugli.

“Ragazze, che ne dite di iniziare a sfamare i vostri due cavalieri?” se ne esce il mio compagno di Distretto in tono scherzoso. Sono davvero strabiliata da come possa cambiare umore così velocemente: per tutto il tempo nel bosco è stato sempre guardingo e sospettoso e adesso sembra essere totalmente a suo agio. Io e Lux esplodiamo in una risata ipocrita:” credete sul serio che noi vi faremo da schiavette per tutto il tempo che staremo qui?” dico altezzosa. Beh, dovevo ricordare loro la mia presenza in qualche modo, no?

“Ovviamente” controbatte Cato allargando le braccia come se fosse la cosa più normale del mondo.

Ci guardiamo tutti e quattro e poi sulle nostre labbra si aprono contemporaneamente dei sorrisi che diventano risate in breve tempo.

Il ghiaccio è rotto, adesso possiamo davvero considerarci un gruppo, anche se a breve termine.

Ci mettiamo a preparare la cena, i ragazzi accendono il fuoco con i fiammiferi trovati in uno zaino e noi ragazze abbrustoliamo il pane e tiriamo fuori il manzo.

Non ci preoccupiamo del fumo del fuoco, ci sentiamo al sicuro qui.

Mentre mangiamo ci scrutiamo di nascosto tra un boccone e l'altro, cercando di trovare un punto debole al di là della corazza che ognuno si è creato nonostante il sottile feeling che sta iniziando a nascere.

Appena finito torniamo nuovamente nel bosco, senza lasciare nessuno a fare la guardia al nostro accampamento. Secondo Marvel a quest'ora tutti gli altri tributi saranno distanti dal lago e dalla Cornucopia, arrampicati sugli alberi o dentro qualche caverna e non c'è bisogno di protezione.

Ma adesso arriviamo noi.

Marciamo dentro il bosco per un quarto d'ora buono prima di sentire dei passi alla nostra destra.

Noi ci muoviamo piano, evitando i rami e le foglie secche, mentre la persona più in là non fa molta attenzione e crea abbastanza confusione in una notte così silenziosa.

Faccio segno a Cato e agli altri di deviare il percorso verso il tributo, mi metto in testa e loro mi seguono senza fiatare.

Ci acquattiamo dietro un gruppo di bassi arbusti e scrutiamo chi c'è dall'altra parte.

Con mia grande sorpresa mi accorgo che la nostra prima preda è Peeta, sfuggito al bagno di sangue ma adesso nelle nostre mani.

Nelle mie mani.

Mi alzo sicura ed emergo dai cespugli.

Lui si volta terrorizzato, io sorrido guardandolo negli occhi e tirando fuori il primo coltello.

 

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE:

tributi! Eccomi qui con l'ottavo capitolo!

È stato un parto scriverlo, davvero. L'ho iniziato e cancellato 3 volte prima di stendere la versione finale, che ho finito ieri in preda al raffreddore e alla febbre >.<

cosa vi sembra? È troppo lento o poco sanguinolento? Ammetto che non sono ferratissima nello scrivere scene violente, ma, dato che più avanti ce ne devono per forza essere altre, mi eserciterò di più. u.u

KilljoyDreamer mi segui sempre e costantemente, grazie per ogni secondo che hai passato a recensire i miei capitoli! ^^

kymyit adoro le tue recensioni e il fatto che centri sempre il bersaglio, grazie mille anche a te!

AngelCruelty mi fanno sempre ridere le tue parole e la tua dolcezza, grazie grazie grazie!

Beh al prossimo capitolo! :3

HermioneEverlark

  
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