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Autore: Julia_Phantomhive    03/10/2013    3 recensioni
Vongola IX ha richiamato nella propria patria solo il nipote e Tsuna è costretto ad allontanarsi dal Giappone senza i suoi Guardiani. Reborn, come tutor lo seguirà e per non destare sospetti, organizza uno scambio culturale tra la Namimori Middle High School e una qualsiasi scuola d'Italia. La scuola scelta ha due candidate, entrambe testarde, ma soprendentemente dominanti con i loro professori, tanto che li convincono a mandare tutte e due al posto di una.
Arrivando in Giappone, le ragazze avranno un incontro con più di uno dei guardiani, per destino o coincidenza.
Questa è una serie di piccole storie che alterneranno le varie coppie che veranno introdotte, sono molto corte eccezione fatta all'introduzione e finale. Spero che vi piaccia!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Kyoya Hibari, Nuovo Personaggio, Takeshi Yamamoto
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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Lo Scambio Culturale
12. Potenzialità

 
 
Kyoko si avvicinava alla castana e iniziava a chiederle un po' di lei:
<< Valentina-chan, sei davvero una ragazza carina, strano che tu non abbia un ragazzo. >> Presupponeva occhi da cerbiatta << E da quanto Giulia-chan ha detto, sei interessata a Gokudera, mi sbaglio? >>
De Silvestri la guardava infastidita per quell’affermazione e rispondeva con indifferenza, senza smettere di leggere il libro che stava sfogliando: << Sasagawa, non credo minimamente al fatto che Giulia ti abbia rivelato una falsa informazione, ma comunque ti sbagli. Non sono interessata ai ragazzi. >>
<< Giulia-chan però mi sembrava convinta quando ne parlavate.. >> parlava tra sé e sé, quando Yamamoto era venuto a chiamare Kyoko. << Ehi, c'è tuo fratello che chiede di te! >> era tutto sorridente e Valentina aveva notato che era tornato se stesso. << Oh Valentina! Yo! >> salutava la castana appena Kyoko era andata via tutta preoccupata.
<< Yamamoto, yo anche a te. >> rispondeva calma.
<< Senti, Valentina, ti va di unirti a noi per una partita di baseball? Sai, ci manca una persona e ricordo che avevi una battuta eccezionale! Beh ci stai? >>
Questa volta Valentina aveva chiuso il libro e con un sorriso si era rivolta al ragazzo. Gli occhi celesti splendevano e Yamamoto sussultava, la ciocca che scendeva giù sottile a destra e il sorriso delicato stavano diventando tratti memorabili nella sua mente.
<< Con grande piacere! Mi è piaciuto giocarci! >>
Yamamoto ricambiava il sorriso e le diede appuntamento dopo scuola, davanti al campo di baseball della scuola; Valentina era molto felice, non vedeva l'ora di giocare, soprattuto perché l'aveva invitata il Guardiano della Pioggia.
 
<< Come mai così felice, Vale? >> chiedeva Giulia che fissava la sua amica sprizzante di fiorellini rosa e azzurri << Ehi mi rispondi? >> le sventolava la mano davanti al viso e quando si era risvegliata, si scusava dicendo:
<< Ah! Scusami Giù, stavo leggendo. >>
Sull'espressione della mora si leggeva benissimo "Non me la dai a bere...", era sospettosa e Valentina scosse la testa per ribadire che non era niente, quando cercò di cambiare discorso: << Ma quando sei tornata? >>
<< Da circa dieci minuti? >>
<< A che ora siamo scusa? >>
<< Credo.. la quinta? >>
<< Quanto tempo sei stata da Hibari? >> si era resa conto che da quando il moro l'aveva invitata era passato velocemente il tempo e non era più andata a riprendersi la sua migliore amica << Che avete fatto tutto questo tempo?! Ti ha maltrattato?! >>
Alla mora ritornarono momenti imbarazzanti e divenne rossa fin sopra le orecchie, aveva scosso meccanicamente la testa e Valentina notò che si era irrigidita. Sospirava e con un sorriso in faccia sentenziava:
<< L'avete fatto di nuovo, eh? Pensavo che sarebbe stata l'ultima volta, o così almeno avevi detto. >> concludeva con un tono un po' deluso ma anche da saputella e così Giulia si faceva piccola piccola e balbettava:
<< I-infatti doveva essere così... ma lui ha soddisfatto le mie richieste ed io dovevo ripagarlo in qualche modo... >>
<< Questo tuo modo di fare alimenterà soltanto la sua voglia si sopraffarti, ma sei stata sincera e quindi ti dirò perché sono così felice: Yamamoto mi ha invitato a giocare, quindi oggi dovrai tornare da sola, se non ci sono problemi. >>
Alla mora s'illuminarono gli occhi. << Farò il tifo per te! Rimarrò finché posso, ok? >>
Valentina accettava la richiesta.
 
La partita era incominciata e Valentina era in squadra con Yamamoto, Giulia sugli spalti urlava come una forsennata:
<< Vai Vale!! Sei la più forteee! Battili tutti!! >>
Improvvisamente una voce familiare la sgridava per il troppo baccano: << Ehi stupida! Anche se Hibari è occupato a combattere, non significa che hai il permesso di spaccarmi i timpani! >>
<< G-Gokudera?! >> lo chiamava sorpresa la mora, che al nome del Guardiano della Nuvola era arrossita << Cosa ci fai qui? Avrei scommesso che non ti piacessero certe cose- >> la interrompeva scorbuticamente.
<< Non sono affari tuoi. >>
La ragazza osservava il Guardiano della Tempesta e pensava acida "Sospicious... Uffa, perché non parla chiaro?!"; la mora si rassegnò e notando che Valentina aveva battuto un fuoricampo, ricominciò a esultare: << Brava!! >>
Valentina e Yamamoto si erano dati il cinque con entrambe le mani e con la coda dell'occhio, Giulia guardò la reazione di Gokudera: infastidita. Ridacchiava dentro e pensava: "Ben gli sta. Se voleva parlarle, doveva invitarla prima di Yamamoto. Beh, un pochino mi dispiace per lui, ma quel che è fatto è fatto."
Valentina si stava divertendo molto alla partita e scopriva quanto fosse abile quello che apparentemente era un simpatico ragazzo fra le nuvole. Capiva quanto si sentisse a suo agio, era calmo, sportivo, atletico e la portava al massimo delle forze; il Guardiano della Pioggia rideva e scherzava con tutti, compresi i suoi avversari; aveva appena finito il suo turno da lanciatore e quando poi incitava la ragazza a farsi avanti:
<< Valentina, allora come ti senti? Pronta per battere? >> La castana aveva per sbaglio colto un doppio senso e quindi agli occhi del moro, la ragazza sembrava nervosa tanto che non rispose << Ehi, sei rossa! Hai la febbre? >>
Yamamoto si toglieva il guantone e le toccava la fronte, la castana si accaldava gradualmente, ma riusciva a balbettare: << S-sto bene! Ora tocca a me, non ti preoccupare! >>
Gli occhi del ragazzo erano preoccupati, ma si fidava e così si scansava un po' e avendo visto che si era ripresa, rispondeva: << Ok! >>
 
La partita di baseball era finita con la vittoria della squadra di Yamamoto e Giulia aspettava obbediente che l'amica si cambiasse e a farle compagnia c'era Gokudera. Il ragazzo era ancora in divisa ed era estremamente calmo, tanto che Giulia era inquieta. Poi sbottò:
<< Devi dirle qualcosa d'importante, tanto da assisterla in una partita di baseball, sopportare che il fanatico si avvicinasse così tanto a lei e addirittura aspettarla qui fuori e poi sopportare me? >>
<< Sei brava a provocare le persone, ma non sono affari tuoi. >>
Giulia lo guardava con un sorriso serafirico << Ah no? Si parla della mia migliore amica. Va bene, >> Valentina stava accorrendo per tornare in albergo << vi lascio soli. Dì a Vale che la precedo. Ti avverto, la prossima volta, avrò supporto, quindi non confonderla. >>
Valentina si era avvicinata urlando: << Giù, che fai?! Non mi aspetti? >>
Gokudera l'aveva fermata. << Ha detto che ti precede. >>
<< Gokudera? Ciao, come mai da queste parti? >>
Il Guardiano della Tempesta aveva riflettuto per molto tempo e voleva esporre i suoi pensieri a quella che per gli ultimi tempi era al centro di tutto. Si chiedeva perché proprio lei doveva avere la fiamma del Firmamento, perché era diversa dalle altre ragazze deboli o che urlavano il suo nome inutilmente.
<< Vuoi congratularti con me per aver vinto la partita? >> domandava ingenuamente la castana.
<< No, volevo dirti che anche se hai lo stesso attributo del Decimo, non prenderò mai ordini da te! >>
Glielo aveva urlato in faccia e la ragazza rispondeva a tono: << Ok. Non ti scaldare tanto, se lo hai saputo da Dino, beh puoi stare tranquillo che non gli darò mica ascolto. Per ora la mia priorità è difendere Giulia, a seguito te e Yamamoto che avete fatto altrettanto; non ho mai detto che voglio guidarvi. E poi- >>
Fu interrotta da una voce femminile e stridulante: << Gokudeeeera! >>
Era Haru che era venuta a trovare Kyoko e si era sorpresa di rivedere quello scorbutico di Gokudera, e si era avvicinata rompendo la tensione tra i due. << Ciao! Come va? Stavo cercando Kyoko per caso l'hai vist... >>
Si era fermata a fissare Valentina, la trovava carina. << Che hai da guardare? >> Chiedeva Valentina piuttosto infastidita dall'essere osservata.
<< Oh scusa! Mi chiamo Haru Miura, un'amica di Kyoko e... trovo che i tuoi occhi siano come stelle! >>
<< C-cosa?! >> esclamava Valentina inibita.
Gokudera intervenne: << Stupida, la tua amica sta ancora all'interno della scuola. Vai a cercarla e lasciaci in pace! >>
La castana si sorprese dell'atteggiamento nei confronti di quella che le sembrava un'amica o diciamo che avesse un legame con lui, quando poi l'albino le spiegava: << Quella è tutta pazza, si è invaghita del Decimo e non lo lascia mai in pace. Ora che è partito poi è più fastidiosa! >>
<< Oh, capisco. >> affermava comprensiva Valentina, non sapeva che cosa provasse, ma poi aveva perso l'entusiasmo per aver vinto la partita e liquidava Gokudera in un secondo << Beh, ci vediamo. >>
Yamamoto aveva finito di cambiarsi e sistemare l'attrezzatura e passando per di là, aveva visto sia l'albino sia la castana, così li salutò ignaro della situazione: << Oh Valentina, sei stata grande in campo, ti ringrazio per esserti unita a noi, è stata una bella partita! Yo, Gokudera, sei venuto a tifare prima? Ti ho visto con Giulia sugli spalti e... >> finalmente si accorse della tensione << C-cosa sta succedendo? >>
Giulia non era mai andata via, si era solo nascosta e vedendo come stavano andando le cose, salvava l'amica:
<< Valeee! >>
Anche se provava a sembrare disinvolta, la mora emanava una forte aura di rabbia; Valentina, però, non se ne accorse e quindi, quasi inespressiva domandava:
<< Giù? Cosa ci fai qui? >>
<< Ho dimenticato il quaderno di matematica in classe, così sono tornata indietro, pensavo di incontrarti per strada e a quanto pare sei ancora qua, eh? >> La mora fulminava Gokudera, l'aveva avvertito; successivamente, avvicinandosi all'amica, notava anche il moro che le sorrideva. << Yamamoto Takeshi. >> nominava aspramente.
"Non accadrà mai più." rifletteva Giulia determinata e infuriata con i due Guardiani. "Hanno capito entrambi il potenziale di Vale, ma non sanno approcciare come si deve con la mia amica. Speravo un pochino di più in loro".
Con tono delicato incitava la castana di accompagnarla e così faceva.

 
  
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