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Autore: lethebadtimesroll    03/10/2013    1 recensioni
– Okay, stai cercando di distrarmi. – inizia; Louis sorride – di nuovo. –
– Non sto facendo niente – si difende, sfoderando uno sguardo da gattino ferito che deve sembrare abbastanza grottesco, per via dei tatuaggi e tutto. Ma questo non impedisce a Marcel di muoversi a disagio tra le lenzuola scure, che gli coprono appena i fianchi stretti, per sussurrare – ma mi stai fissando – e finalmente guardarlo, con quegli occhi verdi che lo incatenano e lo rendono libero al tempo stesso.

[Louis/Marcel]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Piantala, Louis! – Marcel scaccia la mano dell’altro che continua a scompigliargli i capelli, il naso arricciato e un’espressione contrariata in faccia. Louis ridacchia, si arrende – finalmente! – e si lascia cadere a faccia in giù sul cuscino, il ciuffo spettinato e un solo occhio azzurro a tenere d’occhio il suo ragazzo; che, per inciso, sta studiando. Ancora.
Non che la cosa lo infastidisca, perché vederlo studiare gli piace: sentirlo ciarlare sulla biosintesi di una qualche andeoqualcosa è piuttosto eccitante, tutto preso dal suo tomo di biologia quasi avesse dimenticato come avevano trascorso le due ore precedenti.
Ma Louis sa che non è così, perché Marcel ha ancora le guance chiazzate di rosa, le labbra gonfie e, alle volte, sospira. Gli occhiali giacciono ripiegati sul comodino, e il ragazzo che si trova accanto in quel momento non potrebbe essere più diverso da ciò che è abituato a vedere.
Sembra più adulto, ora che il busto tonico non è nascosto da camice o golfini e i capelli sono liberi, ribelli, un po’ mossi e spinti all’indietro: Louis percorre con lo sguardo il suo profilo, dal naso dritto alle labbra e alla gola martoriata di baci, giù lungo le clavicole sporgenti e i capezzoli e la pancia piatta.
Continua a percorrerlo con gli occhi, come fosse di sua proprietà, l’ombra di un sorriso sulla bocca, aspettando una reazione che non tarda ad arrivare. Marcel infatti interrompe il suo monologo, gli occhi ancora bassi, morde il labbro tumido e – okay, stai cercando di distrarmi. – inizia; Louis sorride – di nuovo. –
- Non sto facendo niente – si difende, sfoderando uno sguardo da gattino ferito che deve sembrare abbastanza grottesco, per via dei tatuaggi e tutto. Ma questo non impedisce a Marcel di muoversi a disagio tra le lenzuola scure, che gli coprono appena i fianchi stretti, per sussurrare – ma mi stai fissando – e finalmente guardarlo, con quegli occhi verdi che lo incatenano e lo rendono libero al tempo stesso.
Louis fa leva sui gomiti per alzare il viso e cozzare un bacio contro il bicipite nudo dell’altro.
– Questo perché sei bellissimo – bisbiglia, gli occhi subito a cercare i suoi perché beh, quando li chiude e sospira tremante non se lo vuole perdere.
E sinceramente Louis non ha bisogno di dare spiegazioni a nessuno del perché lui, tutto tatuaggi e regole infrante, debba dipendere da Marcel, dalle sue manie di conoscenza e dai suoi libri tenuti perfettamente: non vuole spiegare che sotto quella facciata incolore si nasconde un mondo esplosivo, pieno di vita e voglia di fare e di provare e di vivere. Si sente semplicemente così fortunato, ad averlo capito e ad esserselo guadagnato per primo, che di dare spiegazioni agli altri non ne ha davvero la minima intenzione.
Così – da bravo, metti via – ordina, accarezzandogli la mano che tiene il libro e allungandosi per lasciargli un bacio sul collo
Marcel semplicemente ubbidisce, occhi bassi e un sorriso che si apre sulle labbra rosse, mentre il libro cade a terra con un tonfo, piegandosi sull’ultima pagina.
   
 
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