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Autore: la GiuGiu    31/03/2008    6 recensioni
Siccome sono una grande appassionata della serie di Twilight, e non vedo l'ora che escano Breaking Dawn e Midnight Sun, ho sempre pensato di darmi da fare.
Sono sempre stata anche un'amante della scrittura, e tuttora lo sono.
Quindi perchè non unire queste due cose?? Infatti ho provato ad immaginare come sarebbe stato Breking Dawn..o meglio, come l'avrei voluto ioXD.
Appunto, non ho iniziato partendo dal prologo che si trova su Eclipse, ma semplicemente dall'ultimo capitolo. Non ho nemmeno seguito quelle voci che ho sentito sulla narrazione delle persone( che ho continuato dal punto di vista di Bella).
Quindi questo è un continuo della storia ma come voglio io, nella quale si vede una dolce scena romantica tra Bella e Edward.
Spero altamente che vi piaccia, e accetto consigli di qualunque genere, grazie!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

*Papà...* avrei esordito *So che tu e la mamma desiderate che io continui i miei studi...*
No!Non ci siamo proprio. Sbattei la testa sul tavolo, sbuffando.
Era domenica pomeriggio e Charlie era da Billy a La Push per vedere la partita settimanale, come al solito.
Il tempo lasciava al quanto a desiderare: anche se eravamo ormai nel pieno dell’estate, Forks non voleva dare nemmeno un piccolo segno di miglioramento, anzi, più speravo in un minimo raggio di sole, più questo mio pensiero veniva cancellato dalle ondate di pioggia che stavano investendo la cittadina in quest’ultima settimana.
Io e Edward finalmente potevamo parlare del...di “quello” da soli. Non riesco ancora a pronunciare la parola...
Eravamo seduti uno di fronte all’altro, al piccolo tavolo in legno della cucina.
Alzai la testa e lo guardai:”Non ce la potrò mai fare!” dissi con voce quasi supplichevole”Andrà su tutte le furie e Renée...oddio quante cose che causerò”
Edward che mi aveva fissata per tutto il tempo, abbassò la testa, mostrando un volto triste, direi.
“Non mi fraintendere!” mi affrettai a dire per spiegare il vero senso della mia frase precedente e abbassai il volto “E’ ovvio che voglio...voglio...voglio sposarti, ma ho paura di ciò che potrei perdere.”
Quando rialzai il viso mi stava fissando, con i suoi occhi color miele. “Ma è ovvio anche che tutto ciò che potrei perdere non più essere comparato a ciò che avrei per l’eternità.” conclusi.
Edward mi stava fissando e sul suo volto comparve il solito sorriso che mi faceva sciogliere.
Mi alzai per sgranchirmi le gambe e andai al lavandino a prendere un bicchiere d’acqua. Si alzò anche lui e venne verso di me e mi cinse i fianchi con le braccia, alzandomi e facendomi sedere sul bancone. I suoi occhi mi fissavano, mentre il suo volto si avvicinava lentamente al mio. Le sue dita fredde mi accarezzarono i lineamenti del volto e si posarono sulla bocca. Ebbi i brividi, ma non sapevo se per il freddo del suo corpo o per ciò che stava per avvenire...
Lentamente le sue labbra si appoggiarono alle mie e prima che chiudessi gli occhi intravidi i suoi, più assetati che mai... Ma non assetati di sangue...Assetati di dolcezza.
Le nostre labbra si dischiusero ed io mi persi nel suo profumo... Non era un bacio normale... Era un bacio che voleva trasmettere sentimenti, ma allo stesso tempo voleva parlare. Mi preoccupai che non si spingesse oltre il limite, ma allo stesso tempo speravo che continuasse così...
Purtroppo, anche se la speranza è sempre l’ultima a morire, la mi fu uccisa dal telefono di casa, che squillò. Saltai giù dal bancone, perdendo l’equilibrio come al solito e andai a rispondere.
“Pronto?”
“Bella, sono Charlie...”
“Ciao papà...qualcosa non va?E’ successo qualcosa a Billy?A Jacob?” domandai presa dal panico a causa del tono della sua voce.
“No, Bells...Loro stanno tutti bene, ma al telegiornale hanno avvertito la popolazione che è in arrivo per le prossime ore una forte tempesta...” spiegò, lasciandosi in sospeso.
Poi riprese”... E sconsigliano a tutti di muoversi in macchina, anche se per brevi tratti...Billy mi ha offerto di fermarmi qui a dormire...”
Rimasi quasi sconvolta. Che tipo di tempesta poteva abbattersi su Forks?? E comunque era pur sempre estate: sarebbe arrivato il bel tempo no??Forse no...Ogni tanto mi dimentico dove vivo...
Mi ripresi. “Non ti preoccupare... Non ho paura a stare a casa da sola... L’importante è che tu non ti metta in pericolo...” *...più di quanto non lo stia già facendo io per te...* conclusi nella mia mente...
Charlie esitò un attimo prima di acconsentire, il che mi fece sorgere l’idea di non aver concluso la frase solo mentalmente.. Cercai di affilare l’udito per captare qualsiasi suono provenisse dall’altro capo della cornetta, ma nulla, finché ad un certo punto, “Ok Bells, dopotutto sei grande e una notte senza di me non ti costerà nulla...”
Stavo per rispondere, ma probabilmente quella forte tempesta di cui Charlie mi aveva appena parlato iniziò a dare i suoi frutti: la corrente saltò e la casa rimase nell’oscurità completa.
Non vedevo più nulla e cercai con le mani Edward per verificare che fosse ancora con me, ma non lo trovai. “E-edward...?” domandai incerta e facendomi prendere dal panico.
“Bella.” disse con tono rassicurante e la mia testa scattò alla mia destra,seguendo la provenienza della voce. “Bella, amore, sono qui con te...”
Quelle poche parole furono rassicuranti. Mi ricordai delle candele che erano nel cassetto sotto il lavandino. Mentre mi avvicinavo ad esso inciampai nei miei stessi piedi e finii tra le braccia di Edward. Mi rimisi in piedi e accesi la prima candela. Vedevo solamente i suoi lineamenti, che risplendevano alla fioca luca della candela che avevo in mano. Edward mi prese la mano libera e la strinse nella sua, baciandomela.
Andammo in soggiorno. In quel momento di silenzio pensai a Jacob. Pensai a come si sentiva, immaginando come sarebbe stata la mia notte. Certo, perchè la supposizione di Charlie non era vera. Non avrei di sicuro passato la notte sola, ma come sempre, Edward avrebbe vegliato su di me.
“Charlie ha detto...” incalzai, ma fui subito interrotta dal suo dito che si appoggiò sulle mie labbra.
“Shhhh...” sussurrò, facendomi adagiare sul divano, senza mollare la presa della mia mano e mettendo la candela sul tavolino. “So già tutto. Godiamoci questo momento insieme...” concluse.
Fece adagiare la mia testa sulla sua spalla e con la punta delle dita passava in rassegna tutti i tratti del mio viso, mentre io disegnavo strani simboli sul palmo della sua mano. Era fantastico. Noi due soli, con la pioggia che faceva da sottofondo musicale in modo naturale a quella serata che diveniva fantastica.
I movimenti della mia mano divenne dopo un po’ più tenui e lenti...
“Dormi mia piccola Bella...Questa notte veglierò io su di te.”
Iniziò a cantare la solita melodia di quelle sere che mi faceva addormentare...
Mi coprì con la coperta e baciò la mia fronte.
L’ultima cosa che vidi prima che gli occhi si chiudessero facendo sì che io potessi continuare il sogno che stavo già vivendo, fu la candela, che piano piano iniziava a consumarsi.
  
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