Sam's pov:
Abbracciai fortissimo Caitilin, mi era mancata davvero tanto, profumava di erba bagnata, segno che anche loro avevano cacciato, dopo un po' mi staccai e cominciai a parlare -Ehm.. ragazzi, il vampiro che mi ha trasformata, beh, ha preso Justin- dissi con la voce rotta dal pianto mentre una, due, tre e poi mille lacrime mentre tutti gli altri cercavano di consolarmi, scorsi Pattie dietro un albero intenta a piangere, mi faceva una tale tristezza, se solo io non avessi fatto storie per qual sangue, se solo avessi accettato il tutto, se solo non fossi scappata, Justin sarebbe qui adesso e starebbe con noi ed invece di piangere avremmo festeggiato, ma io ho rovinato tutto come sempre.
Justin's pov
Ero ancora in quel magazzino buio e polveroso quando sentì qualcosa muoversi, troppo grande per essere un topo, troppo piccolo per essere un vampiro, mi avvicinai cauto, pronto ad attaccare, quando vidi la creatura che avevo sentito rimasi allibito, era una bambina, aveva i capelli biondi lunghi fino alle spalle, gli occhi color del ghiaccio, proprio come Sam, dai capelli dorati colavano alcune gocce di sangue mentre in altri punti era già secco, le mancavano alcuni denti, indossava un semplice vestitino lacero e sporco, stringeva un orsetto a cui mancavano gli occhi e un orecchio, piangeva, mille lacrime le attraversavano le guance, ma mi sbagliavo, era una vampira, una bambina vampira.
Avevo davanti la creatura forse più pericolosa di tutte, ogni vampiro sapeva che non si devono assolutamente trasformare i bambini, avranno troppa sete e potrebbero uccidere l'intera popolazione di un villaggio, anche Valencie lo sapeva, non era mica uno stupido non si sarebbe permesso lo avrebbero ucciso subito.
-Ciao, io sono Jazzie- disse con la sua vocina acuta, mi avvicinai
-Ciao piccola io sono Justin- le dissi sorridendo -sono come te tesoro- continuai spostandole una ciocca dei suoi capelli dorati dietro l'orecchio
-Ho sete- disse, le porsi un topo, lo addentò subito e lo uccise con la velocità di un vampiro adulto, mi spaventava.
All'improvviso sentì dei passi, aprirono la porta.
Nascosi la bambina dove nessuno l'avrebbe vista e poi tornai al mio posto -Come va Bieber?- sentì dire da una voce alquanto sgradevole e fastidiose -Non che m'importi ovvio- continuò
-Non c'è male- rispose secco -Dov'è lei?-
-Ah sei innamorato eh Bieber?- disse con un sorriso beffardo sulle labbra, avevo voglia di ucciderlo, ma non potevo -Si- risposi subito, lo lasciai senza parole, di solito le persone non si aspettano una risposta quando fanno questo tipo di domande, ma non mi interessava. Almeno credo.

Sam's pov:
Erano le due di notte, non riuscivo a non pensarlo, dovevo trovarlo.
Ero a casa di Pattie quando le chiesi se potevamo andare a prendere Justin -Si tesoro, Jaden Chaz e Niall stanno prendendo l'occorrente- mi abbracciò, io ricominciai a piangere era il mio tutto, avevo ricominciato a vivere con lui e adesso ero morta, senza lui non vivevo, mi limitavo a sopravvivere.
-Siamo pronti- annunciò Niall da dietro la porta -Bene, tieni Sam- Pattie mi porse una boccettina -Profumo?- dissi abbastanza confusa -Si, dobbiamo camuffare il nostro odore- rispose Pattie, presi il mio zaino con le scorte di sangue e vestiti vari, misi degli occhiali da sole, quelli di Justin ed indossai la sua giacca che aveva ancora il suo profumo nonostante avessi spruzzato il profumo anche su quella.
Ci dirigemmo verso un magazzino logoro e sporco, sentimmo delle urla, si quello era Justin, il mio cuore ormai morto ebbe un sussulto, lui era li ed era vivo era la cosa più importante per ora.
-Aspettiamo che sorga il sole- disse Niall indicano il sole che stava sorgendo, annuimmo.
Si fece giorno, entrammo uno ad uno dentro i condotti dell'aria ovviamente inutili e rotti, da una delle fessure vidimo una stanza buia e polverosa, si sentiva la polvere e lo sporco nell'aria, lo vidi era Justin.

Justin's pov:
Sentì degli scricchiolii e poi la voce di Sam -Justin, da questa parte- la vidi, mi sentii subito bene, lei era li per me.
-Sam, tesoro sei tu?- chiesi -Si, Justin sono qui per te amore- rispose, poi afferrò il condotto dell'aria che ci separava e lo tirò con forza fino a staccarlo, presi la bambina e gliela porsi -Justin? chi è lei?- chiese -Non fare domande, ti spiego più tardi- dissi io salendo nei condotti e sparendo nell'oscurità di quel condotto.
Appena uscimmo vidi Sam, risentì il suo profumo, rividi i suoi occhi, ritoccai i suoi capelli morbidi e lisci, ma non potevo rigustare le sue labbra o almeno non li.
Stavamo per uscire da quel cancello quando un gruppo di licantropi venne verso di noi e azzannò Sam, mi arrabbiai troppo, così tanto da perdere il controllo e sferrargli un pugno, cominciò la battaglia, una battaglia che non sarebbe finita bene.