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Autore: Erin    31/03/2008    16 recensioni
SEGUITO DI "PROIE ROUGE". [...]Ricordo ancora le sue parole: "Fuori dal Proie Rouge io non ti dimenticherò. Farò solo finta di averlo fatto." Ecco perché non voglio andare avanti e dimenticare. Perché dentro di me so che lui non dimenticherà. O forse spero solo che non lo faccia. Che non mi dimentichi.[...]Ma dobbiamo fingere che niente sia successo. E lui sembra farcela. Anzi, lui può farcela. Lui è Draco Malfoy. Ed io?
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fake Forgetfulness

Fake Forgetfulness

 

Riscaldami

 

šsšts

 

 

E sento le sue mani scorrere febbrili sul mio corpo.

Le sue labbra gonfie che saggiano il mio collo.

Il suo respiro caldo che s’infrange sulla mia pelle.

 

La sua bocca famelica bacia la mia spalla nuda e le mie mani, bramose, carezzano il suo torace scolpito. Piccoli gemiti e sospiri riempiono l’etere e mi sembra di sentire quell’atmosfera, quel profumo indimenticabile del Proie Rouge fondersi all’essenza francese che usa Draco.

 

Gli occhi chiusi, la bocca perennemente dischiusa, è incredibile come Draco Lucius Malfoy riesca a farmi perdere la cognizione del tempo e dello spazio. L’unica cosa che riesco ad avvertire sono i nostri cuori battere all’impazzata, quasi volessero uscire dai rispettivi corpi e fondersi in un unico grande corpo pulsante...

 

“ Per tutti i settimanali di Strega Moderna!”

 

Mi volto di scatto, non capendo chi sia stato a parlare. Sento le labbra di Draco ancora sulla mia guancia, staccarsi poi lentamente mentre le sue mani scivolano via dalla mia vita.

 

Cazzo” sibila il biondino al mio fianco.

 

Sbatto le palpebre, le ciglia e metto a fuoco: Padma Patil ed Ernie McMilliam?

 

Spalanco la bocca, ma non riesco a muovermi. Loro due sono lì, davanti a noi, al centro del corridoio, pietrificati. Anzi no, Padma trema.

 

Che diamine...” biascica Ernie, prima che Padma gli tappi gli occhi con una mano e lo volti di spalle.

 

“ Rivestitevi, insomma!” urlacchia, voltandosi anche lei di spalle.

 

E’ in quel momento che realizzo davvero in che situazione mi trovo.

 

Mi volto verso Draco, la camicia completamente aperta, le labbra rosse e i pantaloni sbottonati. Io, d’altro canto, con la gonna alzata e il reggiseno in bella mostra, non sono da meno.

 

“ Per Merlino, per Merlino!” farfuglio velocemente, sistemandomi come meglio riuscivo.

 

“ Abbiamo fatto una cazzata, una grossa cazzata!” borbotta infervorato Draco ed io evito di guardarlo, finendo di rivestirmi.

 

“ E’ tutta colpa tua, Granger” lo sento dire ancora e di colpo m’immobilizzo, restando con gli occhi fissi sulle sue mani che richiudono i bottoni della camicia.

 

Infondo ha ragione, è colpa mia. Ma l’orgoglio mi fa dire altro.

 

“ Colpa mia? Ma se tu...” ma non finisco la frase, perché torno a guardarlo negli occhi.

 

Draco Lucius Malfoy sorride, quel sorriso malizioso che ho sempre adorato.

 

“ Ma se io...?” mi sussurra, avvicinandosi di nuovo a me, pericolosamente.

 

Se tu non avessi...se non avessi...” ma non riesco a finire la frase balbettante che lui mi prende il mento con la mano destra, carezzandomi con il pollice il labbro dischiuso.

 

Se io non avessi fatto cosa?” mi ripete con quella voce bassa e sensuale.

 

Mi si avvicina lentamente all’orecchio, portandomi una mano dietro la nuca.

 

“ Non sai quanto avrei voglia di fare l’amore con te...

 

“ Finito lì dietro?!” esclama d’un tratto Padma, riportandoci alla realtà.

 

Ci allontaniamo l’uno dall’altro, sebbene io sia ancora stordita.

 

“ Ovviamente” dice tranquillo Draco ed i due si girano.

 

“ Cacchio Malfoy, mica sapevo della vostra tresca!” inizia Ernie, ammiccando.

 

Padma incrocia le braccia al petto, infastidita, ma tutti e due sono troppo presi da me e dalla mia faccia da pesce lesso per guardare Draco estrarre la bacchetta.

 

Oblivion!” esclama lui, facendoli cadere per terra come sacchi di patate.

 

E’ accaduto tutto in pochissimo secondi e neanche me ne sono resa conto.

 

Draco!” esclamo correndo verso i loro corpi. “ Adesso perderanno tutta la memoria...ma che ti è saltato in mente?!

 

Non mi giunge risposta, così mi volto innervosita e lo vedo sorridere.

 

Draco tu...”

 

Ma sai che sono immensamente bravo ad incantesimi, no?”

 

“ E cosa c’entra?! Io non capisco come tu...”

 

E che l’incanto Oblivion se pronunciato con ferme intenzioni le rispetta?”

 

“ E con questo?! Non ti...”

 

“ Ho solo pensato ad eliminargli la memoria degli ultimi dieci minuti. Ora si riprendono e tutto sarà come prima” scuote la testa davanti al mio nervosismo e mi raggiunge, dandomi la mano per alzarmi da terra.

 

Dai, rimettiamoli in piedi. E...” si volta a guardarmi, mentre rialza Ernie. “...dovremo un po’ fingere. D’accordo?”

 

Annuisco, benché l’idea di evitarlo o addirittura di trattarlo male mi da un fastidio immane.

 

“ Ah! Che mal di testa...” farfuglia Ernie, riprendendosi.

 

Ma dove ci troviamo? Non eravamo di ronda?” attacca Padma, stropicciandosi gli occhi.

 

“ Si, infatti” intervengo io, assumendo un’aria stupita dal suo comportamento.

 

“ Ah, che idioti. Peggio di quel Paciock. Su, non voglio perdere tempo con voi, torniamo nei dormitori” biascica Draco, infilando le mani in tasca e assumendo la sua solita aria indifferente e superiore.

 

Padma sbuffa e va avanti, trascinandosi Ernie per un braccio.

 

E non vi scannate voi due, là dietro!” esclama, mettendo una bella distanza fra noi e loro.

 

“ Figurati! Faremo ben altro!” esclama Draco, poco prima di essere fulminato da un mio sguardo inceneritore.

 

Eddai, mica hanno capito...” ridacchia, prendendomi per la vita e baciandomi a fior di labbra, bacio che diventa d’un tratto passionale.

 

Sono io a staccarmi, seppur di controvoglia.

 

Draco, potrebbero vederci diamine!”

 

“ Esiste l’oblivion...”

 

“ Oh Merlino, che caso perso che sei!” borbotto con un mezzo sorriso, riprendendo a camminare.

 

E così per tutto il tragitto. Ad esempio, ad un certo punto...

 

Granger, sei davvero petulante! Quante volte devo dirti che non devi toccarmi con le tue mani da mezzosangue?” si lamenta lui a voce alta.

 

Io resto qualche secondo in silenzio, guardando prima lui, poi dinanzi a me. Non riesco ad assimilare quello che mi ha detto, benché sappia che non lo pensa davvero.

 

Poi sento le sue labbra al mio orecchio.

 

“ Non prendermi in parola...le tue mani possono e devono toccare ogni secondo della giornata il mio corpo” mi sussurra.

 

Io mi volto, sfiorandogli il naso con il mio. Ci ritroviamo in meno di un secondo così vicini che le nostre ciglia si toccano.

 

Draco sei...”

 

In quel momento si girano Padma ed Ernie e cosa faccio io? Gli do uno schiaffo per giustificare la vicinanza!

 

“ ...sei un imbecille!” dico a voce alta, facendo qualche passo e superandolo.

 

Padma si volta dinanzi, scuotendo la testa accanto ad Ernie.

 

“ Quei due sono come cane e gatto...nati per essere nemici!” borbotta ed io sento ridacchiare Draco alle mie spalle, anche se la mano premuta sulla guancia dolorante non riesce proprio a toglierla.

 

 

šsšts

 

Il mattino dopo, un rumore assordante tenta di svegliarmi, un rumore insistente proveniente dalla porta della mia camera da Caposcuola.

 

Così mi alzo, trascinandomi per un po’ la coperta prima che questa cada definitivamente dal mio corpo e sbadiglio, passandomi una mano nei capelli.

 

Vado ad aprire e vengo scaraventata dentro la camera da due occhi di ghiaccio, l’unica cosa che riesco a vedere.

 

“ Su Granger! Volevi farmi stare ore lì ad aspettarti? La gente poteva insospettirsi...”

 

Poi le forti braccia mi lasciano la vita e lui va a richiudere la porta.

 

“ Ma cosa...?” metto a fuoco, stropicciandomi gli occhi.

 

Draco è lì davanti a me, con la schiena poggiata contro la porta dinanzi a me, le mani in tasca dei pantaloni neri dal taglio classico, con un’aria divertita fino all’invero simile.

 

“ Buongiorno” sussurra, così sensualmente che quasi arrossisco.

 

“ Ma tu...tu, che diamine ci fai qui?” biascico, passandomi le mani sul pigiama per aggiustarmelo ed una mano nei capelli, tentando di arginare la folta criniera mattutina.

 

“ Sono venuto a portarti la colazione, così dopo andiamo ad Hogsmeade. Oggi è sabato” mi dice ed io connetto solo in quel momento che il giorno prima era stato un bellissimo venerdì e che accanto a lui c’è un vassoio pieno di brioche.

 

Mi apro involontariamente in un sorriso, tornando a guardarlo.

 

Che dolce che sei...allora il Draco freddo e glaciale lo posso considerare solo un ricordo?” lo stuzzico, sorridendo.

 

“ Io sono sempre stato galante” finge d’offendersi.

 

Io sorrido ancora, i suoi occhi s’illuminano e inizia a camminare verso di me, lentamente...

 

Oppure, potremo restare qui...” mormora, continuando a camminare piano.

 

“ Ah si? E per quale motivo?” dico, fingendo di non aver capito la sua allusione, mentre mi puntello sui talloni.

 

Ovviamente lui capisce che sto scherzando, ergo continua a camminare, una passo dopo l’altro.

 

“ Ci sono tanti buoni motivi. Uno di questi, è l’evitare il freddo di Hogsmeade e starsene qui, al coperto...

 

Ma a te piace il freddo” intervengo, facendolo sorridere.

 

E tu come lo sai?” curva le labbra in una dolce smorfia, continuando a raggiungermi lentamente.

 

“ Si dice in giro...” rispondo vagamente. “ Altri motivi?”

 

“ Invece di uscire, potremo prendere questi momenti per ripassare le materie che abbiamo sottovalutato” aggiunge, ed io scoppio a ridere.

 

Okay, basta! Sono ufficialmente sconvolta dalle tue scuse!” rido ancora e non mi accorgo che ormai è a pochi centimetri da me.

 

Sollevo la testa, per guardarlo negli occhi. Le sue mani scendono sulle mie e il mio riso si trasforma in un dolce sorriso. S’intrecciano alle mie dita, portandosele al collo e quindi attirandomi a sé.

 

Mi ritrovo sollevata sulle punte, ad un millesimo dalle sue labbra, con il respiro fermo alla bocca dei polmoni.

 

“ Allora, ecco la verità” mormora sulle mia labbra, salendo con le sue a carezzare la mia guancia, poi l’orecchio destro.

 

“ Sei incredibilmente bella, anche di primo mattino. Ed è immensa la mia voglia di fare l’amore con te” sussurra ed in un batter di ciglia mi ritrovo coinvolta in un bacio passionale senza precedenti.

 

Le sua labbra saggiano le mie e le sue mani scendono sui miei fianchi, possessive.

 

Io faccio un passo indietro, staccandomi da lui e sorridendo.

 

“ Non te la darò vinta così facilmente” gli dico, mettendo le mani sui fianchi.

 

Ci guardiamo, per un tempo che mi pare interminabile. Poi lui sorride e mi guarda dall’alto della sua eleganza.

 

“ Dimmi, Granger...”

 

“ Torni all’uso dei cognomi?”

 

“ Beh, ci stiamo sfidando” ribatte lui. Io sorrido divertita.

 

“ Bene. Allora, prova a prendermi...”

 

Ed in pochi secondi, sono già dall’altra parte della stanza, aggiro poltrone, oggetti caduti sul pavimento, mentre Draco mi rincorre.

 

“ Tanto ti prendo! Sono più veloce”

 

Ma io più furba!” esclamo, nascondendomi dietro il separè e poi uscendo dalla parte opposta rispetto a quella che lui si aspettava.

 

Per qualche minuto, non riesce a prendermi. Poi improvvisamente me lo trovo alle spalle, le sue braccia forti mi cingono il corpo e le sue labbra mi sfiorano il collo.

 

“ Presa...” sussurra e le sue labbra si poggiano sulla mia spalla scoperta, provocandomi un brivido lungo la schiena, ed il mio corpo perde di forza, come sempre, quando mi trovo tra le sue braccia.

 

Mi volto a sinistra, incontrando il suo viso e dischiudendo le labbra per dire qualcosa, ma davvero non mi riesce.

 

Draco cattura le mie labbra in un bacio famelico, mentre la sua mano sale ad afferrarmi la nuca. In un attimo, siamo uno davanti all’altro, a baciarci come mai prima.

 

Le sue mani scendono sui miei vestiti, infilandosi sotto di essi, fredde...anzi, gelide.

Mi sfugge un gemito nella sua bocca, tirando la pancia all’indentro istintivamente e Draco se ne accorge.

 

“ Riscaldami” mormora sulle mie labbra, ad occhi chiusi.

 

E’ strano come le sue labbra abbiano pronunciato quella parola, tanto da lasciarmi a guardarlo per qualche secondo. E’ stato come se in quella parola fosse racchiuso più di un significato, più di un solo desiderio. Carnale e spirituale, fusi insieme.

 

Così, le mie mani salgono sul suo viso e carezzano ogni centimetro dei suoi lineamenti, mentre lui resta ad occhi chiusi completamente inebriato dai miei tocchi, dai miei sospiri.

 

Gli premo una mano sul petto, facendolo poi camminare all’indietro, finché le sue gambe non toccano il bordo del letto, sul quale lo spingo, mettendomi sopra di lui.

 

Lui apre gli occhi, due lame d’argento fuso e mi afferra per i fianchi, mettendosi a sedere con me a cavalcioni sopra di lui.

 

Mi guarda con occhi colmi di desiderio, che lascivi scivolano lungo il mio corpo.

 

Io dischiudo le labbra, ma non so cosa dire. Vorrei essere io a fargli perdere la testa, a condurre tutto, a riscaldarlo...ma anche se apparentemente possa sembrare così, è lui che con i suoi piccoli tocchi e con i suoi occhi, conduce il gioco.

 

Le mie mani iniziano a sbottonargli la camicia, scoprendo ogni volta centimetri in più del suo torace scolpito. Le mani mi tremano, come se stessi rivivendo quella sera...

 

E lui ferma le mie mani e le bacia, ad occhi chiusi, più volte, lentamente...ma io continuo a tremare, anche più di prima.

 

E’ una danza lenta, la nostra. Lenta a sensuale, in cui vestiti scivolano via, lungo i nostri corpi, accompagnati da sospiri e battiti del cuore come note di una melodia che possiamo udire solo io e lui.

 

Ed è incredibile sentire di nuovo le sue labbra toccare ogni centimetro del mio corpo, le sue mani carezzare ogni punto sensibile e i suoi occhi guardarmi in quel modo che fa perdere la ragione.

 

Come un cacciatore, bramoso, selvaggio, ma che ama la sua preda.

 

E allora le mie mani scorrono su di lui, mentre lui è dentro me, e la mia schiena s’inarca verso il suo corpo, perché non mi basta, perché vorrei che ci fondessimo in una cosa sola.

 

Poi l’amplesso, agognato, ricercato, voluto e profondo, ci riempie. Riempie i nostri corpi che cessano quella dolce e sensuale danza, ma che non possono fare a meno di restare uniti, stretti l’uno all’altro.

 

Draco...per me sei importante” sussurro, mentre il mio seno si alza vicino al suo petto, mosso ancora dai respiri accelerati.

 

Perché mi dici questo?” mi chiede lui, ad occhi chiusi, tra un bacio ed un altro sulla mia pelle.

 

Perché ho paura che tu non l’abbia capito” rispondo, sempre in un sussurro, sollevando le mie mani tra le sue, per poi baciargliele.

 

Alzo lo sguardo verso di lui e lo vedo corrucciare la fronte.

 

Draco...sto tremando” dico interdetta, sollevando una mano a mezz’aria per farglielo vedere. “ Come fai a non capirlo?”

 

“ E’ che non riesco a leggerlo nei tuoi occhi...

 

“ Di cosa hai paura?”

 

Che tu stia mentendo...”

 

Resto immobile a fissarlo, senza trovare più parole.

 

Hermione, quello che mi hai dimostrato ieri nessuno mai prima me l’aveva dimostrato. E quelle due parole...sai, è per me difficile pensare che qualcuno provi determinati sentimenti per me” dice tutt’un fiato, guardandomi negli occhi.

 

“ Non devi dire così...non devi pensare certe cose...

 

Lui mi porta un dito sulle labbra, zittendomi.

 

“ Lo so” mi dice. “ Non pensare che non mi fidi di te.”

 

Lo abbraccio, mi stringo a lui più forte che posso, lasciandogli tanti piccoli baci sul collo.

 

“ Allora...non avere dubbi quando ti dico che ti amo” gli sussurro all’orecchio, lentamente.

 

Lui s’irrigidisce, il cuore inizia a battergli ancora più forte di prima e le sue mani perdono presa sulla mia vita.

 

Stringimi...”

 

E lui mi stringe di nuovo a sé, poggiando la testa sulla mia spalla.

 

“ Scusami...”

 

“ Non scusarti. Voglio che tu con me esprima tutto te stesso.

 

E se questo ti allontanerà? E se guardando dentro di me non troverai niente di buono?” dice velocemente, ma a voce molto bassa.

 

Io sorrido davanti a me, stringendolo ancor di più, dicendolo come se fosse la più ovvia delle cose.

 

“ Niente potrà mai allontanarmi da te. E’ davvero impossibile”

 

 

šsšts

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi!! Scusate il gigantesco ritardo, ma ho scritto un racconto per un concorso, che ho inviato qualche giorno fa, e sono stata impegnata con quello. Chiedo ancora perdono!! Grazie a tutti quelli che hanno commentato nel cap precedente, ho letto dei commenti davvero bellissimi che mi hanno fatto commuovere! Spero che questo vi piaccia...

 

Erin.

  
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