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Autore: gwuncan99    03/10/2013    4 recensioni
Questa fanfiction parla di Gwen, una ragazza di 16 anni con un brutto passato alle spalle. Si è trasferita a Toronto e frequenta il Liceo Artistico, ed è lì che incontrerà la persona che cambierà la sua vita.
Storia DxG.
Estratto dal capitolo 36:
Mi lasciarono lì, in ginocchio, mentre le persone pian piano andavano tutte via.
L'ambulanza partì, e il suono delle sirene si perse nell'aria.
"MERDA!" sbattei i pugni a terra.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Geoff, Gwen, Trent | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Storia. Quanto la odio.
La materia. E la professoressa.
Non sono l'unica ad essere arrivata in ritardo e solo a me l'ha annotato sul registro, perché avevo ritardato già due volte tempo fa.
Odiosa.
Duncan se ne stava pensieroso con la testa sullo zaino come fosse un cuscino. A cosa starà pensando?
Io scarabocchiavo nervosamente il quaderno, fino a strappare una pagina, attirando l'attenzione del bello addormentato.
"Che hai?" chiese insonnolito.
Restai a fissarlo per qualche secondo, poi ritornai a stracciare il foglio.
"Courtney." risposi quasi sottovoce.
"Non preoccuparti, ci penso io a farla smettere."
"No...infondo è ancora innamorata di te. Sono io che devo smettere di rompervi." questa risposta lasciò Duncan a bocca aperta.
"Courtney? Courtney ama? Se amare vuol dire far bocciare il proprio ragazzo solo perché è stata lasciata. Mi ordinava di cambiare! Di non essere me stesso. Dovevo togliere cresta, piercing, vestirmi bene. Dovevo essere perfetto. E' stata una vera sfiga capitare in classe con lei, ma
se essere stato bocciato mi ha portato a te, non mi lamento..." 
Non risposi. Mi limitai ad abbassare la testa e continuare a scrivere cose senza senso sul quaderno.
"Sono dolce vero?" chiese ironico.
"Non vantartene." dissi quasi acida.
"Oh andiamo. So benissimo che hai una voglia pazza di baciarmi, ogni volta che faccio il dolce."
Arrossii.

Sgamata!!

Zitta stupida coscienza.

"Pff, convinto tu."
"Stai arrossendo." ribatté.
"Fa caldo."
"Ma se fa un freddo cane."
"Ehm, io ho caldo." balbettai io.
"Mh mh. Beh. Ti confesso una cosa."
"Cosa?"
"Io ho una voglia pazza di baciarti, ogni volta che arrossisci."
Diventai rossa come un peperone, ancora. Dannazione.
Scoppiò a ridere, attirando l'attenzione della professoressa.
"Smith. Nelson. Finitela di disturbare la classe."
***
 
Le lezioni erano appena finite.
La classe si era già svuotata e io stavo tranquillamente sistemando lo zaino, ma fui bloccata da dei singhiozzi provenienti da fuori l'aula.
Uscii dalla porta, e lì per terra vi era una ragazza in lacrime.
Aveva i capelli rossi avvolti in due codine, con un grosso fiore in testa.
Il viso era rigato dalle lacrime inzuppate di mascara, che le macchiavano le guance.
Mi chinai a lei, cercando di consolarla.
"Ehi ehi, perché piangi?" chiesi dolcemente.
Tirò su il naso, si asciugò il viso con la manica della maglia e rispose:
"Sigh. N-niente...mi sto solo sfogando.."
Mi sedetti a gambe incrociate davanti a lei e le poggiai una mano sulla spalla.
"Sfogati con me. So ascoltare." le sorrisi.
Esitò qualche secondo a parlare.
"E'..che mi piace un ragazzo, Mike, e sta in classe con me. So che gli piaccio, ma...c'è una certa Anne Marie che non la smette un attimo di stargli appiccicata. Oggi ho visto che si baciavano, e...io-" si bloccò, per colpa dei continui singhiozzi.
"Su su, vedrai che si risolverà tutto. Vieni qui." la abbracciai forte, per farla smettere di piangere...per consolarla, e un po' anche per consolare me. I troppi problemi che avevo nella testa. 
Mi scese una lacrima, poi due, poi tre...
Senza motivo, o forse uno ce n'era?
"Zoey!" una voce maschile invocò non so chi.
"Mike?" la ragazza si alzò asciugandosi il viso e correndo verso il ragazzo.
"Scusami, perdonami ti prego. Per me Anne Marie non è nulla, in confronto a te.."
Zoey l'abbracciò.
"Ti perdono."
Io mi alzai e lei si avvicinò a me.
"Grazie mille. Io sono Zoey comunque."
"Io..Gwen. Sono felice che tu abbia risolto."
"Sei stata molto d'aiuto. Ci sentiamo presto Gwen. Ciao!" sorrise, e poi se ne andò via.
"Ciao.." sussurrai io, per poi prendere lo zaino da terra e dirigermi a casa.
Era Duncan il mio problema?
Ma perché?
So di avere una cotta per lui, ma non mi faccio avanti.
Mi frenano tante cose:
e se non gli piaccio?
se è innamorato di qualcun'altra?
io mi sento pronta ad avere un ragazzo?


"Gwen. E' da tanto che ti aspetto..."
"Cosa?" era Duncan, appoggiato all'entrata della scuola.
"Oggi ho voglia di accompagnarti a casa.."
"Ah, ok." ribattei.
Continuai a camminare seguita dal punk, che mi osservava confuso.
"Per caso hai pianto? Hai gli occhi rossi..." chiese.
"Mh?...No, macchè. Non preoccuparti."

Dovresti dirglielo una buona volta.

  
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