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Autore: xhoransarms    04/10/2013    2 recensioni
queste furono le ultime parole pronunciate da quelle labbra, le labbra del mio fidanzato: liam.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"ti proteggerò io." queste furono le ultime parole pronunciate da quelle labbra, le labbra del mio fidanzato: Liam. Era una normale mattinata di agosto quando tutto finì.


"Liam smettila!" dissi ridendo. Eravamo sul divano guardando un film quando liam inizio a farmi il solletico mettendosi a cavalcioni su di me. "Dai, dammi un bacio." disse facendo il labbruccio e iniziando a lasciarmi baci sul collo.
"Se te lo do smetti di farmi il solletico?" risposi, iniziando ad accarezzargli i capelli corti e castani.
"Si, ora dammelo." disse staccandosi dal mio collo ed iniziando ad avvicinarsi a me. Appoggiai la mano dietro il suo collo e mi avvicinai anche io facendo combaciare le nostre labbra.
Iniziai a muovere le labbra insieme alle sue, sentivo quel familiare formicolio che veniva a crearsi nello stomaco ogni volta che ci baciavamo. Iniziò a passare la lingua sul mio labbro inferiore chiedendomi il permesso per accedere alla mia lingua e così feci. Schiusi le labbra e lui fece incontrare subito le nostre lingue che si riconobbero subito, dopo tutti quei baci che ci siamo scambiati in passato. Dopo un paio di minuti si staccò, appoggiò la fronte alla mia e mi sussurrò
"ti amo." a corto di fiato.
Sorrisi e "ti amo anche io." risposi, facendo nascere un altro bacio.



Andai in salone e mi avvicinai ad una nostra foto. La presi in mano e sorrisi tristemente, era del suo ventunesimo compleanno, riconobbi subito il momento preciso in cui la foto fu scattata.


"Luisa, dove sei?" sentii urlare dall'entrata di casa. "Sono in cucina!" risposi sorridendo e riprendendo a impastare l'impasto della la pizza.
"Lù... cosa stai facendo?" rispose ridendo sotto i baffi ed avvicinandosi a me.
"Sto facendo una pizza per il tuo compleanno, mi sembrava ovvio. Buon compleanno amore mio." gli risposi sorridendo e girando mi verso di lui. Lui mi prese per i fianchi e mi avvicino a lui stringendomi.
"Grazie piccola." rispose sorridendomi e lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra. Io arrossii a quel nomignolo e mi allontanai andando a finire di impastare.
"Posso dare una mano qui?" rise avvicinandosi al bancone di fianco a me.
"Se proprio vuoi." risposi sorridendo. Si alzò le maniche della camicia ed iniziò a prendere la farina per l'altra pizza, ma invece di poggiarla sul bancone prese una manciata e me la buttò in testa iniziando a ridere fortissimo.
"Dovresti vederti lù, mi sembri un pupazzo di neve!" disse continuando a ridere.
"Un pupazzo di neve eh?" risposi prendendo un uovo in mano e schiacciandoglielo in testa. Lui fece una faccia mista tra il sopreso e il divertito.
"Ehi!" disse ridendo, "ci vorrebbe proprio una foto." continuò venendo verso di me. Andai verso di lui e lo abbracciai sporcandolo di farina.
"Si, vai a prendere la fotocamera." dissi lasciandogli un bacio sulla guancia e staccandomi.
Lui si allontanò e andò verso la nostra camera da letto, dopo un paio di minuti ritornò con la macchina fotografica. Si avvicinò a me e si posizionò di fianco, allungò il braccio con la fotocamera in avanti e l'obbiettivo verso di noi. "sorridi!" disse felice e così feci.



Mi scese una lacrima al ricordo, eravamo così felici, dovevo ancora capire cosa avessimo fatto di male perché dio ci separassa così crudelmente. Soffrivo ancora oggi tantissimo per questo, lo amavo ancora così tanto, chissà lui come se la passava.


Ero ferma nel letto da due giorni, quella febbre non passava, avevo la testa pesantissima e mi girava lo stomaco con la sensazione di vomito costante. Sentii la porta aprirsi, mi girai e trovai liam con una tazza di tè in mano. "
Come ti senti? ti ho portato questo." mi chiese sedendosi di fianco a me sul letto, porgendomi la tazza di tè.
"Mi sento malissimo liam." risposi prendendo un sorso e poggiando la tazza sul comodino di fianco al letto.
"Vieni qui su." mi invitò sdraiandosi sul letto e indicandosi il petto con la mano. Io sorrisi e mi sdraiai di fianco a lui, poggiando la testa sul suo petto. Lui mi strinse forte a se ed iniziò a canticchiare una canzone, così mi addormentai ascoltando la sua voce che tanto amavo.



Mi sedetti sul divano e iniziai a piangere, mi mancava così tanto. Vidi un'altra foto appoggiata al tavolino, la presi in mano e la girai. "Prima uscita insieme" c'era scritto, mi venne in mente il nostro primo appuntamento.


erano le 17:20 dell'11 Ottobre, avevamo l'appuntamento fuori il bar a dieci minuti a piedi dal mio appartamento verso le 17:30, ero agitatissima, non sapevo cosa fare, così inizia a torturarmi le mani. Alle 17:30 precise lo vidi arrivare da lontano, si avvicinava sempre di più a me.
"Ciao." mi saluto regalandomi un sorriso, dio, riusciva ad illuminare tutto con quel sorriso, notai subito la macchina fotografica che portava al collo, era una di quelle vecchie, aveva un paio di jeans scuri, con una maglietta a mezze maniche bianca.

"Hey." risposi timida ed imbarazzata,
"Entriamo?" fece lui invitandomi ad entrare.

"Certamente." risposi io entrando nel bar, lui subito dopo di me. Passammo una pomeriggio stupendo insieme, era così simpatico, timido e dolce. Avevo preso davvero una bella sbandata.
Verso le 18:45 uscimmo dal bar ed andammo in un parco che si trovava li vicino, trovammo un posto davvero bello, ci sedemmo per terra con il tramonto che padroneggiava davanti a noi. Lo vidi prendere la macchina fotografica che teneva al collo e scattare una fotografia al tramonto.
"Ti piace la fotografia?" gli chiesi iniziando a studiare i tratti del suo viso alla luce del tramonto, era la persona più bella che avessi visto in tutta la mia vita.
"Si, ho questa passione fin da piccolo, mi ha sempre affascinato." rispose prendendo la foto appena sviluppata uscita dalla macchina fotografica, girandosi verso di me.
"Ti va se ci facciamo una foto per ricordo di questa giornata?" disse subito sorridendomi. Io annuii timida e mi avvicinai a lui. Prese la macchina fotografica e la porto in avanti con l'obbiettivo verso di noi.
"Sorridi." disse. Sorrisi timida e dopo quel click mi allontanai. Prese la foto appena sviluppata, sfilò un pennarello nero dalla tasca posteriore dei suoi jeans scuri e scrisse dietro la foto: "Prima uscita insieme" con un cuore vicino.



Mi alzai e mi avviai verso la cucina per prepararmi un tè verde, quello che piaceva a Liam e che mi preparava sempre quando sapeva che ero agitata o stavo male.


"Ehi piccola, che fai?" chiese Liam entrando nella camera da letto dove mi trovavo, cercando di studiare.
"Sto studiando, non vedi? Tra tre giorni ho l'esame." risposi abbassando di nuovo lo sguardo sul libro che tenevo davanti.
"Dai, stai un po con me." disse iniziando a lasciarmi piccoli baci sul collo e la guancia. Io iniziai ad arrossire.
"Liam, ti prego, devo studiare." risposi, ormai la concentrazione per lo studio era andata a farsi fottere.
"mh, stasera niente coccole allora..." disse lasciandomi un ultimo bacio sul collo e allontanandosi da me.
"Eh no, le coccole le voglio." dissi alzandomi e buttandomi su di lui. Cademmo sul letto, io sopra di lui e iniziai a lasciargli baci sulla guancia, sul collo e sul naso. Lui rise di gusto, dopodichè mi prese la testa tra le mani, l'avvicinò alla sua e mi baciò.



Appoggiai la tazza vuota nel lavandino e presi le chiavi di casa. Non ce la facevo più a stare in quella casa, troppo piena di ricordi. Uscii fuori dalla porta e me la chiusi alle spalle, allontanandomi dall'appartamente mio e di Liam.


Eravamo nel supermercato per fare la spesa per il pranzo della domenica, avevamo le nostre famiglie come ospiti e dovevamo comprare un sacco di cibo.
"Luisa, dici che può piacere di più l'aranciata o la limonata?" mi chiese Liam tenendo le due bevande in mano.
"Non lo s..." non riuscì a finire la frase che sentimmo degli urli provenire dal reparto casse insieme ad uno sparo.
"Che succede?" chiesi, iniziai a sudare freddo e a tremare. Liam si avvicinò a me e mi prese per le spalle.
"Luisa, scappa, cerca di uscire, io vado a vedere cosa succede, ci vediamo fuori." mi disse accarezandomi una guancia.
"No Liam, assolutamente no, non ti lascio da solo." dissi iniziando a piangere. Liam portò una mano ad asciugare le lacrime che ormai scorrevano sulle guance.
"Ti proteggerò io." disse, lasciandomi un bacio sulle labbra ed iniziando ad allontanarsi da me. Andò verso il reparto casse mentre io mi avviavo verso l'uscita secondaria continuando a piangere e a tremare.
All'improvviso sentii uno sparo, dopodichè: il caos.
  
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