Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: sweetlove    05/10/2013    5 recensioni
Trunks, Marron, il loro amore e una famiglia che cresce... tutto racchiuso in attimi.
Da 'Cielo e mare':
[...in quel momento, era pura acqua di mare, liquida e cristallina, dove si rispecchiava un cielo sereno. E un sole immenso, i loro bambini, la loro opera più bella.]
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marron, Trunks | Coppie: Marron/Trunks
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Un solo cielo sopra lo stesso mare'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Moments of life



Genitori e figlio







Aveva aperto gli occhi nella sua stanza ormai scura.
'No…' Aveva pensato, passandosi una mano sugli occhi. Si era pietosamente addormentato. E menomate che aveva insistito per essere l'unico a vegliare su di lei, quella notte.
Era svenuta in soggiorno, dopo la violenta lite con il padre. Si era spaventato da morire, come tutti gli altri del resto, nel non vederla riprendere conoscenza.
Sua madre aveva mandato via i due amici, rassicurandoli e promettendo di far avere notizie della figlia prima possibile, mentre lui la portava nella sua stanza e la stendeva sul letto.
Aveva provato a svegliarla un paio di volte, ma era riuscito a farle emettere un mugolio soltanto spruzzandole dell'acqua in faccia. Eppure non si era destata, ma gli era bastato per tranquillizzarsi un pochino.
E man mano che i minuti passavano la testa aveva preso a ciondolargli. Il colpo di grazia era arrivato quando aveva deciso di stendersi accanto a lei. Era letteralmente crollato e da allora erano trascorse sei ore.
L'orologio segnava l'una e zero sette.
Si tirò su, delicatamente, per non svegliare Marron, che aveva ripreso colorito e, mentre anche lui ronfava, si era anche girata dall'altro lato.
La osservò un minuto e sorrise.
Era la loro prima notte insieme finalmente allo scoperto, liberi di fare ciò che volevano. Non se l'era immaginata così. Nella sua mente aveva ben altri piani, dopo quel faticoso pomeriggio trascorso a litigare con Crillin a causa della loro relazione. E non solo. Ma se dopo la tempesta c'è sempre il sereno, per loro doveva esserci una serata tranquilla, spensierata, a lume di candela e, infine, sotto le lenzuola.
Evidentemente il destino aveva deciso diversamente, visto che erano lì, ancora vestiti e a stomaco vuoto.
Un gorgoglio allo stomaco gli ricordò del pasto saltato e lo costrinse a scendere dal materasso. Si accorse di avere ancora le scarpe ai piedi e si stropicciò gli occhi un'altra volta. Aveva dormito pesantemente…
Sua madre aveva sicuramente messo da parte qualcosa per lui, dopo cena, e decise di andare in cucina, a vedere cosa prevedeva il menù. Il suo stomaco da mezzo sayan comandava a bacchetta.
Aprì piano la porta, riuscendo a guardar meglio Marron grazie allo spiraglio di luce che entrò nella stanza, e la richiuse con altrettanta delicatezza, prendendo poi a camminare lentamente verso la zona giorno della grande casa.
'Però… mamma e papà l'hanno presa piuttosto bene…' Pensò, avendo trovato un attimo di tregua per riflettere sulle reazioni a quella notizia. Anzi, a quelle notizie che avevano dato ai genitori, poche ore prima.
Trunks sapeva che Bulma aveva una mentalità piuttosto aperta, non avrebbe fatto problemi se le avesse confessato che si vedeva con Marron. Ma tutto era cambiato quando quest'ultima gli aveva rivelato i suoi sospetti. Sospetti divenuti realtà solo quella mattina, grazie a un test di gravidanza fatto in un bagno pubblico del parco.
In un attimo, le notizie erano diventate due. E che notizie…
Ma non si era preoccupato più di tanto per i suoi. A Vegeta poco sarebbe importato di diventare nonno e Bulma… beh, farsi chiamare nonna sarebbe stato un bel cambiamento, ma non l'avrebbe presa male. E aveva avuto ragione. Aveva letto nei loro occhi solo tanto stupore, ma non delusione. 
Crillin invece era impazzito, erano praticamente arrivati alle mani e se non fosse stato fermato da suo padre e il suo amico probabilmente, per la rabbia, l'avrebbe mandato all'ospedale.
Erano adulti e responsabili. Era stato un caso, certo, ma da lì a esser trattati da bambini incoscienti ce ne voleva!
E poi, proprio sul più bello, quando le acque parevano essersi calmate, ecco quel tonfo e il corpo esanime di Marron sul pavimento.
Sospirò, a pochi passi dal soggiorno che, stranamente, vide illuminato.
Che fosse Bra intenta a guardare la televisione? Come al solito toccava a lui ricordarle che la mattina dopo avrebbe avuto la sveglia per la scuola. Scosse la testa, sospirando ancora e preparandosi al terzo grado che la sorellina gli avrebbe fatto riguardo al trambusto di quel pomeriggio. Chissà se le avevano detto già tutto…
Era già pronto a pronunciare quel "Bra va a dormire!" quando un oggetto ancora non identificato andò a colpirlo ripetutamente.
"Eccoti! Brutto stupido!"
Trunks, con nuca e braccio dolorante, sollevò lo sguardo sconvolto e incontrò quello furente di sua madre. Aveva la scopa in mano e una faccia da serial killer.
"Che cavolo ti passa in quella testa, eh?!"
Urlava. Di ramanzine ben assestate gliene aveva fatte a bizzeffe… ma quello sguardo da omicida no.
"M-mamma! Sei impazzita?! Mi hai fatto male!"
"E' poco! Dovrei scuoiarti! Idiota!" La donna sollevò ancora la sua arma con fare minaccioso.
"Basta! Smettila adesso… sei ridicola con quella scopa!" 
Trunks ricontrollò l'orologio. Che si fosse sbagliato? Eppure segnava ancora l'una passata, che ci facevano tutti e due ancora in piedi?
"P-papà… ma che fate ancora in piedi?!"
"Ah! Certo! Possiamo fare certamente dei sogni tranquilli, vero?!" Bulma appuntò i gomiti, suo marito, da dietro, aveva già provveduto a toglierle dalle mani quell'arnese.
"Io li farei se tu me lo permettessi!" Il Principe sembrava alquanto stizzito.
"Oh, insomma! Tu da che parte stai?!"
Si guadagnò un'occhiata torva dalla turchina, che non aveva intenzione di far muovere un altro passo al figlio, ancora sconvolto all'ingresso del soggiorno.
"Mamma… posso sapere che ti prende?" Aveva quasi paura di parlare, Trunks, ma un'aggressione così, in piena notte, non l'aveva mai ricevuta. 
"Cosa mi prende?! Dì, hai anche il coraggio di chiedermelo?!"
La donna afferrò un ombrello dal vaso posto accanto alla porta d'ingresso e glielo puntò contro.
"S-sì, non mi sembri proprio in te, se devo essere sincero…" Il giovane cercò appoggio nello sguardo di suo padre, che pareva più rassegnato che preoccupato.
"Beh certo! Quindi sono esagerata, io?! Tua madre che si permette di essere furiosa perché in mezza giornata hai scombussolato non una, ma ben due famiglie?!"
Vegeta le tolse bruscamente di mano anche quell'arma. 
"Non potete parlarne domani?! Non sopporto più il tuo starnazzare!"
"No! Ne parliamo ora! E tu non ti muovi da qui! E' anche tuo figlio o sbaglio?!" 
Entrambi sapevano che quando Bulma partiva alla carica, e a quel modo, era meglio non contraddirla e lasciarla sfogare.
"Mamma, va bene! Possiamo discuterne civilmente? Non credo che picchiarmi possa cambiare le cose!"
Il lillà si grattò la nuca, preoccupato, mentre sperava di vedere la donna riprendere possesso dei suoi nervi.
"Ti do tre secondi per sederti su quel divano!" Gli disse soltanto, sospirando e guardandolo con aria minacciosa "E per tua informazione picchiarti in questo momento è l'unica cosa che mi fa sentire meglio!"
Trunks, dato un ultimo sguardo al padre, decise di non obiettare e fare come gli aveva ordinato sua madre. Si accomodò, sentendo ancora i morsi della fame. Una strigliata a quell'ora non la reggeva, ma era d'obbligo. Si era anche illuso, pochi attimi prima, di avere dei genitori dalla mente aperta!
"Dunque…" Farfugliò, non sapendo esattamente cosa dire. Da dove iniziare.
"Dunque un corno, Trunks!" La donna tornò a pararsi dinnanzi a lui "Io adesso voglio che mi spieghi cosa diavolo ti è venuto in mente di fare!"
"In che senso mamma?! Non credo siano cose che si decidono…"
"Invece sì! Trunks, ti rendi conto?! Con Marron, accidenti!" Gli occhi sgranati di sua madre fecero trapelare quanto ancora fosse sconvolta per quello che era accaduto.
"Sì, con Marron, e allora? E' così sbagliato?!" 
Trunks non capiva quale fosse davvero il problema. Perché era tanto arrabbiata? Forse non gradiva Marron come nuora?
"E' tutto sbagliato! Diciotto e Crillin non mi guarderanno più in faccia, ti rendi conto?!"
"E perché mai?! Non l'ho rapita, ne costretta!" Il giovane sollevò un sopracciglio. Possibile dovesse aggrapparsi alle stupidaggini e non alle cose serie?!
"Ma dovevi almeno parlarcene! Chiedere il permesso a Crillin… e…"
"Ma ti rendi conto delle stupidaggini che stai dicendo?" Gli veniva davvero da ridere. Permesso? Non era un'oggetto da prendere in prestito! E nemmeno erano ai tempi antichi, quando si doveva ottenere il consenso del padre della sposa…
"Sì, ok… mi sono espressa male… ma… oh, santo cielo… com'è che non vi consideravate nemmeno e ora…?"
"Mamma, rilassati. Non è successo niente di grave!" Trunks sospirò. Aveva mal d'orecchie a causa di tutte quelle urla. E la voce di sua madre era più che squillante.
"Ma come faccio a rilassarmi… guarda che pasticcio…" La donna si passò una mano tra i capelli, guardando il soffitto "…che cosa ho fatto di male per avere un figlio tanto stupido?!"
"Sarò stupido ma davvero non capisco quale sia il problema!"
"Certo, il fatto che sia incinta dopo nemmeno… beh, non so da quanto tempo state insieme!" Sbottò di nuovo, dando una rapida occhiata al sayan che se ne stava con la schiena appoggiata al muro, desideroso di andare definitivamente a dormire e concludere quella giornata.
"Beh… in effetti non stavamo proprio insieme…"
Quella confessione fece spalancare di nuovo i grandi occhi azzurri materni.
"C-come? N-non…?"
"No! E' successo quando si sono fermati qui, non molto tempo fa…"
Bulma dovette prendere un respiro profondo. Davvero iniziava a non capirci più niente.
"Quindi non state insieme…?"
"Sì!"
"Ma se hai appena detto…"
"Mamma, perché tante domande?! Cosa cambia?!"
Trunks iniziava davvero a perdere la pazienza. Era affamato, stanco, sommerso da quella situazione da cui non avrebbe di certo potuto venir fuori.
"Cambia che adesso c'è un bambino di mezzo! Non è un gioco!"
'Un gioco…? Davvero crede che io stia giocando…?'
"Dovresti sapere quel che si prova, no?" Quella domanda gli uscì dalla bocca da sola, spontanea quanto tagliente. Non voleva ferirla, ma voleva farle capire che nessuno stava giocando. 
Per qualche istante ci fu solo silenzio. Bulma guardava Trunks, Trunks il pavimento e Vegeta fissava, ora, entrambi. Quelle parole gli erano piaciute poco, molto poco.
"Trunks…" La voce, ora calma, di Bulma ruppe quella tensione "…proprio per questo speravo che almeno tu facessi qualcosa di… diverso…"
Rivangare il passato, in quella famiglia che dopo tanto si godeva una convivenza in armonia, era stato un errore.
"Mi dispiace. E' andata così. Non posso farci nulla."
Non aveva altro da dire. Era adulto, si era giustificato abbastanza con dei genitori che l'avevano messo al mondo per sbaglio. Proprio come stava facendo lui con quel figlio, che tuttavia già desiderava nonostante sapesse del suo arrivo da neanche un giorno.
Si alzò in piedi. Di mangiare non era il caso, ormai. Gli si era chiuso lo stomaco.
"Torno a letto. Buonanotte." Disse soltanto, riprendendo la direzione del corridoio.
"Trunks!" La voce di sua madre lo bloccò di nuovo.
"Sì?" 
"Sei sicuro di quello che stai facendo?"
Il giovane Brief non si volse nemmeno a guardarla. Gli era bastato sentirla abbassare i toni per capire che la rabbia era ormai sbollita. 
"Sì. Sta tranquilla…" Disse soltanto, volendo concludere quella conversazione il prima possibile.
Non era vero. Non era affatto sicuro di ciò che faceva, non a quell'ora, non così.
Aveva sempre pensato che sarebbe finito con qualche donna imparentata a uno qualsiasi dei tanti soci della Capsule Corporation.
Aveva sempre immaginato la sua vita dentro quell'ufficio, sempre tutto uguale, senza scosse.
Aveva sempre creduto di non avere dei figli, non sentendosi pienamente in grado di crescerli nel modo giusto. Aveva avuto dei genitori che… meglio lasciar perdere!
Se qualcuno gli avesse detto che si sarebbe ritrovato in piena notte a discutere proprio con lei, con loro, perché il silenzio di Vegeta valeva più di un intero copione, non gli avrebbe mai creduto.
'Diventerai padre, Trunks… te ne rendi conto?' Si chiese, all'improvviso.
Sì, amava suo figlio. Probabilmente amava già anche sua madre, nonostante avessero fatto quell'errore per caso.
Ma era pronto? Era sicuro di ciò che faceva?
Era giusto mentire a sua madre?
Era giusto fuggire dallo sguardo di suo padre?
"No. Non è vero. Non sono sicuro…" Mormorò, continuando a dar loro le spalle "…ma comunque state tranquilli. E' così che deve andare…"
Trunks non avrebbe retto altre domande. Voleva solo voltare pagina, evitare di far pesare su sua madre quella situazione. Se ne andò via, senza darle il tempo di fermarlo. Era la cosa giusta.


Bulma era rimasta immobile per qualche istante, mentre guardava suo figlio allontanarsi.
Si riscosse soltanto vedendo Vegeta muoversi, imitando Trunks e imboccando il corridoio.
"Vegeta… dove vai?" Domandò, pur conoscendo la risposta.
"A letto. Non ne posso più."
"Va bene…" La donna abbassò lo sguardo, era esausta ma non avrebbe chiuso occhio. Erano successe troppe cose in così poco tempo.
"Vegeta…" Lo fermò di nuovo, sentendo il bisogno di conoscere i suoi pensieri. 
"Cosa?"
"Se la caverà…?" 
Il sayan sapeva che sua moglie era preoccupata. Lo aveva capito dal tono di voce pacato e dai modi gentili. La vera Bulma era molto diversa.
"Se ce l'ho fatta io, per lui sarà una passeggiata."
E così sparì, come suo figlio.
Bulma rimase lì, a fissare il corridoio ormai vuoto e con l'ombrello in mano, ancora da riporre.
Era la prima volta che si riferiva a ciò che era successo ben trent'anni prima, quando, dopo averla abbandonata incinta, era tornato per crescere Trunks insieme a lei. E aveva imparato ad amarli, con tutto se stesso, pur sbagliando qualche volta. Ma c'era sempre stato.
Sospirò.
Trunks era la loro parte migliore.
Avrebbe avuto un figlio felice, ne era sicura.



Nota dell'autrice

Non commento, stavolta. Solo vi ringrazio per le belle recensioni ricevute... mi commuovete ogni volta!
Detto questo, alla prossima!

Sweetlove

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: sweetlove