Come back, be here.*

 

L’hai detto con noncuranza, “Tra qualche ora riparto”, avrei voluto mandarti al diavolo in tutte le lingue del mondo, ma anche il diavolo si sarebbe innamorato di te.
Erano le quattro di mattina del secondo giorno, avevamo passato solo un giorno insieme, e un giorno mi era bastato per innamorarmi di te.
In un giorno mi avevi fatto vivere emozioni inaspettate che mai avevo assaporato, troppo poche per viverne, troppe per dimenticarle. Mentre, incapace di formulare una frase di senso compiuto, ti guardo che raccogli i tuoi vestiti sparsi per la camera e li getti alla rinfusa nella valigia troppo grande, mi rendo conto di quanto io non ti conosca, di come ognuno degli oggetti che ti porti dietro rappresenti per te una determinata esperienza, e mi accorgo che io non ho preso parte neanche a mezza di quelle.
Ci conosciamo da troppo poco, Harry, per pretendere che io significhi qualcosa di importante per te, penso che potrei essere una delle tue scappatelle, che domani avrai dimenticato e rimpiazzato. Ma, ti prego, distruggi questi miei pensieri, fai a pezzi le mie certezze e presentati qui, davanti a questa porta, tra qualche giorno, e dimmi che senza di me non puoi stare.
Siamo inciampati in ultimo addio, i tuoi occhi assonnati non hanno perso il loro fascino e fissano i miei, tradendo la tua età. Ti abbraccio e ti bacio, e non vorrei mai più lasciarti andare, e sono sul punto di cadere quando la tua sagoma scompare dal mio campo visivo. Avevo giurato a me stesso di non affezionarmi a te, dannazione, ma il destino non ha rispettato neanche una delle mie decisioni nel corso della mia vita, e ci sarà un motivo.
Questo succede quando una persona diventa parte di te, e un cuore a metà non ha speranze di continuare a vivere.
Non avrei voluto che mi mancassi in questo modo, che eliminassi tutto il resto dei pensieri facendoli andare via insieme a te, che avessi bisogno di te in questa maniera così nuova per me.
Torna, torna da me.
Faccio uno sforzo e decido di uscire, non posso di certo rimanere tra queste mura che sanno di te, nell’armadio hai dimenticato il tuo maglione, e se non ti dispiace lo indosso, perché mi sento più protetto con esso, è una sensazione simile al calore del tuo abbraccio. Per strada mi guardo attorno e mi sento fuori posto, avrei bisogno del tuo braccio che mi cinge il fianco per capire di non aver nulla da temere, perché il posto giusto per me è qualsiasi posto in cui ci sia tu.
Osservo attentamente tutti i taxi che sfrecciano per le vie, e cerco di capire se in uno di loro ci sia il tuo viso con un sorriso dei migliori stampato su, solo per me, ma nessuna di quelle auto è in grado di riportarti da me. Ognuna ha una direzione da seguire, e nessuna coincide con la tua.
Torna, torna da me.
Torna, torna da me.

 
* Come back...be here - Taylor Swift

Brevissima storia, palesemente ispirata a "Come back...be here" di Taylor Swift e scritta più per la voglia lancinante che avevo di farlo da mesi che per altro. 
Ringrazio Ornella, per essersi commossa leggendola e avermi fatto capire che, forse, valeva la pena condividerla. 

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