05/10/2013
0 recensioniLei era cosi speciale che quando se n è andata mi sono sentito perso, inutile, per non dire morto, quando ha sbattuto quel portone di casa il mio cuore ha perso battito cardiaco, la mia pelle è diventata bianca, tremavo, il pavimento era scomparso da sotto i miei piedi, ma tutto questo è stato per colpa mia, non dovevo lasciarmela scappare, e il bello è che dopo non ho fatto niente per riprendermela, non sono corso fino a casa sua per prenderla in braccio abbracciarla e baciarla come se non ci fosse un domani, anzi me ne sono rimasto li impalato a piangere come uno stupido con una bottiglia di wodka in mano, senza pensare che insieme a lei se ne andava anche la nostra piccola creatura, un piccolo esserino mio e suo, che cresce e diventa grande, ma adesso è troppo tardi per pensare agli errori commessi tre anni fa. Sicuramente si sarà fatta una nuova vita dimenticandosi completamente di me e di tutto ciò che è successo, vorrei tanto tornare indietro nel tempo e cancellare ciò che ho fatto. Mi sono sempre chiesto come sarebbe stato adesso se lei fosse qui con me.. Sicuramente saremmo stati a casa nostra, accoccolati su un divano in pelle bianco posto al centro del soggiorno, a riscaldarci davanti al caminetto con una coperta e una tazza di cioccolato caldo tra le mani, con il nostro piccolo/piccola che scorrazza per la casa vivace e felice.
Invece quello che vivo adesso è tutto il contrario, sono qui, in tour con il mio gruppo, su un autobus freddo e desolato, a pensare e ripensare a lei e a quella dolce creatura che sicuramente adesso si starà beando tra le dolci coccole della madre.
Neanche le urla di gioia delle fan riesce a colmare il vuoto che quella ragazza ha lasciato nel mio cuore, probabilmente loro non si rendono neanche conto di come soffro, anche se sono sempre vicino a me e appoggiano ogni mia scelta.
Eccomi ritornato a casa, anche questa fredda e desolata, cosi vuota e silenziosa, fin troppo silenziosa. Detesto doverlo ammettere, ma speravo che al mio ritorno appena varcavo la soglia di casa ci trovavo lei con tutta la sua bellezza e il suo sorriso che correva ad abbracciarmi e a dirmi che mi ha perdonato, e invece ancora niente,
" Styles ma perchè non reagisci" Gia, perchè non reagisco, perchè dopo tre anni non ho il coraggio di presentarmi a casa sua e di riprendermi ciò che è mio!
Lei però non è più mia, e credo che mai più lo sarà.. "Ah, ma a chi voglio darla a bere, insomma il nostro è un amore troppo grande per essere dimenticato" ma sicuramente non vorrà vedermi.
Piuttosto che stare qui chiuso in casa preferisco uscire a respirare aria fresca.
Sono appena tornato da un tour, ed ecco che i giornalisti mi assalgono di domande anche in una piccola cittadina come Holmes Chapel, ho capito che sono diventato famoso, ma perfavore lasciatemi in pace anche solo cinque secondi!
Sembra che riescano a capire i miei pensieri, e se ne vanno come se nulla fosse successo, non sono in grado di rispondere a nessuna domanda, per schirarirmi le idee sarà meglio andare da qualche parte a pensare... Conosco un piccolo bar dove fanno della ottima cioccolata calda, li è il posto perfetto.
Questo posto non è cambiato per niente da quando me ne sono andato, è caldo e accogliente, ti fa sentire subito a casa, e inoltre profuma di lei, anzi per essere sinceri tutto qui mi ricorda lei..
-Posso portarle qualcosa?- chiede una voce femminile
-Si perfavore, vorrei una cioccolatta calda- rispondo io con lo sguardo abbassato
La ragazza prende appunti e se ne va, per poi ritornare cinque minuti dopo con una tazza di cioccolato caldo fumante tra le mani che sbadatamente va a finire sulla mia camicia
-Ehi ma vuoi stare attenta a quello che fai!- le urlo contro alzandomi di scatto
-Oh accidebbolina, mi dispiace,- urla lei mentre prende un fazzoletto per asciugare la macchia di cioccolato sulla mia camicia bianca
Quel "Accidebbolina" mi suona cosi familiare.. Le tolgo di mano il fazzoletto per avvicinarmi al suo corpo, porto una mano sotto il suo mento per far alzare il suo viso all altezza del mio. Quei occhi color ruggiada li riconoscerei a mille, sono gli stessi di cui mi sono innamorato la prima volta che li ho visti, e sono gli stessi che hanno lasciato quel vuoto dentro di me quando se n è andata..
-Alyson- le sussurro io, ed ecco che sul suo volto scompare il colore, le sue mani iniziano a tremare, cosi come le sue gambe, sicuramente avrà riconosciuto la mia voce
-No.. Non può essere... Harry... Che ci fai qui, perchè sei ritornato... proprio ora!- balbetta lei lasciando la mia presa per poi scappare via dal locale evidentemente in lacrime.
Ei, ciao, allora mi presento, mi chiamo Sharon, e sono la scrittrice di questa storia.
è la prima che scrivo, quindi non so cosa dire, è il primo capitolo e ho buttato giù qualche idea, non sapendo cosa scrivere,
ma poi ecco il colpo di genio e mi sono buttata al primo tentativo,
spero che come inizio vi piaccia, e mi scuso se ci sono degli errori grammaticali.
cercherò di fare del mio meglio la prossima volta :)
è la prima che scrivo, quindi non so cosa dire, è il primo capitolo e ho buttato giù qualche idea, non sapendo cosa scrivere,
ma poi ecco il colpo di genio e mi sono buttata al primo tentativo,
spero che come inizio vi piaccia, e mi scuso se ci sono degli errori grammaticali.
cercherò di fare del mio meglio la prossima volta :)