Non capisco più niente, mi fa male la testa e credo che stia sanguinando, non sento più il braccio sinistro e credo che se qualcuno non mi aiuti all'istante morirò congelata e dissanguata. I sensi mi stanno abbandonando, ma ne approfitto per pensare a tutte quelle cose che rimandavo sempre per mancanza di tempo: Zayn, già chissà a cosa starà pensando adesso, spero che quando sverrò lo sognerò, perchè si dice che chi sogna una persona, anche quella ti stia sognando. Se c'è un motivo per cui non desidero altro che pensare è perchè, in realtà ho bisogno solo di schiarirmi le idee. In quest'ultime settimane i dubbi hanno preso il sopravvento e io non so più chi sono e, soprattutto, non so più chi amo!
Se fino ad un mese fa mi avrebbero chiesto chi ami, beh avrei detto senza dubbio Zayn, il ragazzo più dolce del mondo con un passato orribile, che segnò il suo destino di spietato pugile, ma se adesso mi avrebbero chiesto chi ami, avrei di sicuro trovato una scusa per evitare questa domanda, anche perchè da quando Harry entrò nelle nostre vite, cioè nella mia vita e in quella della mia migliore amica, Alex, non uscì più. Andiamo, come si fa a non amare un ragazzo dolcissimo, con due smeraldi al posto degli occhi e un sorriso splendido!
Non ricordo molto di quello che mi sia successo in questa ultima mezz'ora, ma nei miei ricordi sento solo l'affanno, di una lunga corsa, vedo solo il sudore che scende dalla fronte, fino alle guance e sento i battitti accellerati del cuore, così questo mi fa pensare che sia andata a correre, anche perchè lo faccio spesso, per scrollare i nervi di dosso.
Poi vedo solo nero, ed eccomi qua, distesa sulla strada con un braccio rotto e una brutta ferita sulla fronte. Un incidente suppongo, già. Scusate se non mi soffermo molto, ma improvvisamente svengo e...

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Mamma: Tesoro! Oh, mio Dio! Dottore! Venga!
Continuava ad urlare ed io non capivo il motivo, intuisco che mi trovo in ospedale, soprattutto perchè vedo una flebo che finisce nella vena del braccio destro, l'altro braccio è rotto. In qualche modo riesco a toccarmi la fronte e sento al contatto della pelle che c'è un cerotto piutosto grande, ciò mi fa capire che io sia stata vittima di un incidente, si ma il resto? Benchè mi sforzi io non riesco a ricordare l'ultimo anno di vita, l'inizio del nuovo anno scolastico, le nuove amicizie, niente!
Nel frattempo arriva il dottore e mi da un bel " buongiorno bell'addormentata"! Io sinceramente volevo rispondergli " scusi ma addormentato sarà lei", ma non dissi niente, più per educazione che per altro. Il dottore mi spiegò che avevo avuto un brutto incidente, ma ero stata anche sfortunata, perchè il disgraziato non si premurò nemmeno di chiamare un ambulanza e soccorrermi. Se ero sopravvissuta era grazie a dei turisti che passarono per quella strada. Ero ancora molto confusa, ma divenni anche depressa, quando il dottore aggiunse che avevo una leggera amnesia, e che non ricordavo più l'ultimo anno di vita.
La faccia di mia madre mi sembrò davvero triste e mi presi ancora più di sconforto! Quando arrivai al punto di chiedere quando potevo tornare a casa, sulla faccia del medico apparve un leggero sorriso e disse: " non più di tre settimane, anche perchè tuttavia si tratta solo di un braccio rotto e un taglio alla fronte, questione di alcuni punti, per il resto si direbbe che il corpo l'ha presa piuttosto bene, per essere un incidente un pò brusco", almeno una buona notizia.
All' inizio della settimana avevo conosciuto un bel pò di dottori e quando finalmente riuscì a fare il primo passo nel corridoio dell'ospedale mi sentì rinascere! Per giorni sei costretta a stare a letto e quando finalmente metti passo a terra ti senti una meraviglia, non vidi l'ora di riprendere a correre.
Mentre girovagavo nei miei pensieri notai un bel ragazzo che stava col cellulare  in mano. Sembrava un bel tipo, molto sicuro di sè, ma soprattutto carino. Decisi di avvicinarmi a lui, ma prima mi resi conto che il mio aspetto, non si poteva nemmeno considerare decente, corsi nel bagno della mia stanza e mi specchiai, anche se ero una ricoverata rimanevo pur sempre una ragazza, così mi aggiustai i capelli e cercai di assumere l'aspetto di una che doveva rimanere lì solo per poco, tolsi le pantofole grandi a forma di elefante e misi le ciabatte a ballerina. Finalmente mi ritenni soddisfatta e corsi nel corridoio, quando ero ad un paio di metri da lui, rallentai e cercai di fare la parte dell'indifferente, mi sedetti accanto a lui e quando iniziai a parlare lui stava ancora fissando il suo cellulare, ma all'improvviso sembrò come sorpreso alla domanda " Ciao, come ti chiami?", si alzò in piedi e  disse " ma, non ti ricordi di me?" io divenni ancora più sorpresa di lui e risposi " dovrei?"  Sono disposta a mettere la mano sul fuoco che a quel ragazzo gli stavano venendo le lacrime agli occhi. Tuttavia le respinse e mi rispose calmo " no, no non dovresti conoscermi.....comunque sono Zayn", io sorrisi e li porsi la mano, dicendogli il mio nome. Lui afferrò la mia mano e mi sorrise, io ricambiai il mio sorriso e da quel giorno non mi dimenticai mai di quel sorriso malinconico